Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Lea_z_98    28/08/2013    5 recensioni
One shot senza pretese su un'allegra serata in compagnia dei Mugiwara.
Vedremo bugiardi in azione, cuochi ubriachi, navigatrici arrabbiate e archeologhe per nulla impressionate.
E poi tante, tante scazzottate!
Per piacere, picchiate la rana Alberica (?)...
Hope you like it!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Lea_z_98 non ha niente di meglio da fare che presentarvi…

 

Scommesse

 

una fanfiction di ONE PIECE

 

 

 

 

 

 

Era iniziata una nuova giornata sulla Going Merry.

La ciurma della nave, costituita in tutto da sette uomini, era comandata dal pirata più coraggioso e spietato di tutti i tempi, colui che veniva definito “il terrore dei mari”: il capitan Usop.
Il feroce corsaro era seduto su un enorme, ma che dico, mastodontico!, trono intarsiato d'oro, costruito fondendo le monete rubate durante la sua ultima scorribanda.
Che gran uomo, il capitan Usop! Era bello e alto, aveva dei capelli biondi e lisci, come fili d'oro, portava sempre un sigaro in bocca, il suo fisico era forte come quello di uno spadaccino, aveva un naso piccolo e grazioso e delle strane corna da renna...
Per non parlare dei suoi occhi azzurri, proprio come il mare!
- Capitano, vuole qualcosa da bere?- fece sinuosa una voce alle sue spalle.

Era Nami, la bella navigatrice, che era ‒ come tutte le donne, del resto ‒ perdutamente innamorata del valoroso capitano.
- No, portami piuttosto della carne.- ribatté caparbio il terribile Usop.
Subito dalla cucina uscì Sanji, il gentile e devoto cuoco di bordo, che servì rispettosamente il capitan Usop, senza degnare di uno sguardo la navigatrice, poiché informato del suo amore per il terrore dei mari.
Prima che Usop si mettesse mangiare, Rufy, il vicecapitano, gli fece aria con un ventaglio e Chopper, il meticoloso medico, controllò che le pietanze non fossero avvelenate.
- È tutto a posto.- disse - Può iniziare a mangiare, mio capitano.-
- Aspetti, la imbocco io.- gli sussurrò dolcemente Nami, prendendo una forchetta.

Quando si fu rifocillato, il capitan Usop gettò il vassoio a terra e ordinò: - Pulite!-
Senza indugi accorse Zoro, il fedele mozzo della nave...

SBANG!!!

L'elsa di una katana colpì violentemente la nuca del cecchino, facendolo cadere a terra tramortito.

- Mozzo? Ma ti sei bevuto il cervello!?-
Che dire… un’allegra serata in compagnia.

Ma voi volete sapere che diavolo stava succedendo, giusto?
Invece che partire dalla fine, forse è meglio che partiamo dal principio...

Il mare era in tempesta. Un mostro marino si preparava ad assalire la Going Merry, il vascello del pirata più temuto al mondo.
Fu così che il terrore dei mari, lo spietatissimo capitano Usop...

Emh… no, questa non è la versione originale...

Perdonatemi, un piccolo inconveniente.
Comunque... dicevamo?
Ah, già… Voi volete conoscere la verità.

E allora la diremo.
La ciurma di Cappello di Paglia, dopo essere approdata su un'isoletta dalla fitta vegetazione, si era diretta in un'osteria di un villaggio poco distante, nella speranza di non venire scovata ‒ come sempre, del resto ‒ dalla Marina.

Difatti accadde tutt’altro: il locandiere li aveva accolti di buon animo, anzi, direi persino gioiosamente, e gli abitanti del villaggio non furono meno ospitali.

Beh, una gran bella fortuna approdare in un villaggio amichevole con i pirati.

Fu così che i nostri eroi iniziarono a bazzicare: c’era chi si ingozzava, chi giocava d’azzardo, chi faceva la corte alle belle donne, chi giocava alla “caccia” con i bambini, chi si faceva consigliare dei libri, chi faceva una gara di bevute.

E, ovviamente, c’era chi raccontava bugie.

- E poi, cos’è successo? Avete affrontato un’altra nave pirata?- chiese rapito un ragazzino, facendo brillare i grandi occhi neri.

- Certo!- confermò nuovamente Usop, battendo fieramente una mano sul petto.

Zoro, che aveva da un pezzo finito ‒ e vinto ‒ il match finale di bicchierate ( e per di più si era aggiudicato dei punti bonus con un rutto spettacolare ), aveva deciso di mangiare qualcosa. Essendo il tavolo del cecchino l’unico posto libero, lo aveva raggiunto, suo malgrado, ordinando del maiale.

Era proprio di questo maiale la coscia che sbocconcellava, ascoltando annoiato le storielle del cecchino.

 

Fu proprio allora che la vedetta Nico Robin intravide una nave all’orizzonte: nascosta da una fitta cappa di nebbia, vi era il vascello di Crocodile, uno dei temuti membri della Flotta dei Sette.

Il valoroso capitan Usop venne avvertito e, con una prontezza di riflessi ineccepibile, ordinò di mantenere costante la rotta e di prepararsi all’arrembaggio.

Quando raggiunsero la nave di Crocodile, ingaggiarono una lunga e sanguinosa battaglia: gli uomini di Crocodile erano tanti e spietati, ma i pirati del capitan Usop, vogliosi di fare bella figura davanti al loro eroe, non erano da meno.

Alla fine, il capitan Usop si ritrovò faccia a faccia con Crocodile. E pensate, riuscì a sconfiggerlo con un sol colpo, anche se non aveva mangiato nessun frutto del diavolo!

 

- Momento.- lo interruppe un uomo, alzando una mano al pari di uno scolaretto disciplinato - Crocodile non era stato sconfitto ad Alabasta dal generale Smoker?-

Un brusio si levò tra i presenti e Zoro non poté fare a meno di ghignare.

Il cecchino, dopo un secondo di muta perplessità, si riprese con una dignità teatrale ed iniziò a gesticolare platealmente - Credete sul serio a quella versione? Pfui! Quelli della Marina si sono voluti accaparrare tutto il merito. Pensate veramente che avrebbero ammesso che ero stato io, il grande Usop, un pirata della peggior specie, a sconfiggere quel traditore? Poveri sciocchi!-

Un altro brusio, questa volta di assenso.

Una goccia scese dalla nuca dello spadaccino.

Sul serio credevano alle panzane di quel ciarlatano? O facevano finta?

- E poi cosa avete fatto a Crocodile?- domandò nuovamente il bimbo citato qualche riga sopra.

- Oh, beh…-

 

Il valoroso Capitan Usop guardò il corpo ormai inerme dell’uomo di sabbia e, inflessibile come sempre, comandò: - Portatelo sulla Going Merry! Ho un paio di cosette da chiedergli sul suo tesoro…-

E così arrivò il gracile mozzo Zoro, che trasportò a stento il pesante Crocod…

 

SBONG!!!

 

Per una seconda volta, l’elsa della Wado Ichimonji batté il cranio del cecchino che, ripresosi ad una velocità sorprendente, scagliò un’occhiata lacrimosa a Roronoa.

- Ahi! E adesso si può sapere perché mi hai colpito!?-

- Così la smetti di sputare sul mio cosciotto.- grugnì il verde, facendo per tornare a spilluzzicare la sua cena.

Senza però riuscirvisi.

Sgranò sgomento le orbite quando vide che nella sua mano non vi era più nulla e, volgendosi furibondo verso un capitano di nostra conoscenza, constatò che si era effettivamente allungato per fregargli il cibo, seguito dalle risate di alcuni abitanti.

Cappello di Paglia ingoiò in un sol boccone la carne e, senza mandarla giù, si volse verso lo spadaccino scoprendo un sorriso sproporzionato, megalitico.

Forse perché aveva il cosciotto fra i denti.

- RUFY, SPUTA SUBITO LA MIA CENA!- sbraitò Zoro, mostrando una sfilza di zanne da squalo.

Il capitano richiuse la bocca e scosse velocemente la testa.

In un attimo il verde gli fu addosso, strozzandolo e sbatacchiandolo nel tentativo di recuperare il proprio pasto.

Le risate dei presenti aumentarono, diventando quasi assordanti, e qualcuno si buttò persino a terra, spanciandosi.

- Tsk… che bambini…- fece con falsa superbia Usop, attirando nuovamente su di sé l’attenzione.

- Sapete che tutti i miei subalterni sono così?- proseguì, quando fu finalmente certo di essere udito da tutti - Ridono e fanno gli stupidi tutto il giorno! Posso dire che l’allegria non manca sulla mia nave…-

- Però mancano i soldi.-

Usop si volse di scatto, per vedere una Nami dallo sguardo corrucciato e le braccia sui fianchi.

Si soffermò meglio sui suoi occhi e, quando in questi vi scorse un luccichio di malizia, arretrò sudando.

Istino di sopravvivenza, credo.

- Guardate, quella è la bella navigatrice innamorata del capitano!- sorrise entusiasta il bambino.

La Gatta Ladra rimase assai stupita da tale affermazione.

Le guance le si imporporarono improvvisamente - Io COSA!? Ma che stai dicendo!? Rufy!? Di RUFY!? Sei impazzito!?… … aspetta un momento…-

Passò nuovamente lo sguardo su Usop.

Poi sul bambino.

Poi di nuovo su Usop.

Poi su Rufy strozzato da Zoro.

Poi sulla seggiola.

Poi sul tavolo.

Poi sulla manciata di tarli che gli stavano divorando la gamba posteriore.

Poi su una mosca che le passò davanti, che volò fuori dal locale e che venne inghiottita da una rana.

Infine, di nuovo su Usop.

Poi capì.

Una tempia le pulsò, visibile e minacciosa. Levò un pugno e…

- NAMI CARA!-

La voce sovraeccitata del cuoco la precedette a uno sfrenato abbraccio.

- Ma che… E TU MOLLAMI, DEFICIENTE!-

… E fu così il pugno si abbatté sullo sventurato Sanji.

Mentre Chopper si allontanava spaventato, Robin accorse per tranquillizzare l’amica che, da quel che abbiam capito, era coi nervi a fior di pelle.

Non che fosse una novità, dopotutto.

- Nami, stavi dicendo? Cosa c’è che ti preoccupa?-

- I SOLDI! Con le solite abbuffate di Rufy il mio gruzzolo si è liquidato. Perciò dobbiamo andare a scommettere al casinò. Subito.-

- E io che centro?- mugolò Usop, terrorizzato dall’idea di essere coinvolto in un piano di Nami.

- Tu centri eccome! Sei decisamente più bravo di quei due là a giocare d'azzardo.- ed indicò il Marimo e il Mangione che si azzuffavano.
- Ma...- protestò flebile il Naso Lungo.
- Niente ma.-
- Ma...-
- NIENTE. MA.-
Il cecchino si zittì.
La navigatrice lo prese – per il naso – e, ignorando i richiami di tutti, riuscì a recuperare anche i restanti compagni.
Uscirono, diretti al casinò.
- Namiii! Sei così sexy con quella maglietta...- biascicò Sanji, sbavandole dietro.
E, se ve lo state chiedendo, , era ubriaco fradicio.
La ladra lo respinse con un poderoso calcio, per poi prestare attenzione all'archeologa.
- Quanto dici che dovrei puntare?-
- Se fossi in te sarei prudente. Metti una posta piccola per un paio di volte e, se vedi che continua ad andarti male, getta la spugna. Possiamo trovare un altro modo per far soldi, tranquilla.-
- Se lo dici tu...-
- Emh... Scusate se mi intrometto... Ma io che devo fare?- intervenne Usop, curioso.
Nami sorrise furbescamente - Aspetta e vedrai.-
Un brivido percorse la schiena del cecchino.
Aveva un brutto, bruttissimo presentimento...

Giunsero davanti al casinò.

La navigatrice spalancò furiosamente la porta e, come c’era da aspettarsi, centinaia di occhi si puntarono su di lei.

Entrò a testa alta, seguita dalla mandria dei compari, e si diresse verso un tavolo.

Cosa accadde due secondi dopo?

Rufy, che stava ancora litigando con Zoro, diete un pugno così forte allo spadaccino da farlo volare contro la parete.

Calò un silenzio di tomba mentre il verde, apparentemente calmo, si rimetteva in piedi.

Alzò lo sguardo sul capitano e, senza pensarci due volte, gli si scagliò addosso, ingaggiando una feroce battaglia corpo a corpo.

Come se non bastasse, si unirono altri della locanda: in questo modo, dopo qualche secondo, scoppiò una rissa come non se ne vedevano da tempo.

Gli amici prendevano a cazzotti gli amici, i nemici si alleavano per fare a botte, persino i gatti con i cani, i bicchieri volavano e i piatti si frantumavano.

Non molto lontano, la rana Alberica – era questo il nome –, prendendo un caffè, digeriva la mosca e una certa ape Maya che aveva ingoiato pochi secondi prima.

C’era soltanto un individuo che fumava tranquillamente appoggiato alla parete, una tale biondino vestito in smoking. Un cuoco, credo, con un po’ di pizzetto col mento. Lo conoscete?

Comunque, nessuno giocava alle scommesse.

Il proprietario del casinò si passò disperatamente le mani fra i capelli e, come invecchiato di settant’anni in un colpo solo, si accasciò su una seggiola semi-distrutta dal gagliardo Cappello di Paglia.

- No, no, no! Il mio casinò…- mugolò, rannicchiandosi depresso in un angolino e disegnando dei cerchietti con le dita.

Nami era basita, Robin divertita, Chopper impaurito e Usop terrorizzato.

Ciò nonostante, non perse l’occasione per iniziare a raccontare qualche storiella alle poche persone che non si erano unite all’azzuffamento.

… causando l’ira nefasta della navigatrice.

Il colpo arrivò, infallibile e micidiale, sulla testa del cecchino che, per la terza volta in quella serata, cadde a terra stordito.

- CHE COSA FAI LÌ IMPALATO, RAZZA DI SCANSAFATICHE!? FERMA QUEI PAZZI, IO HO BISOGNO DI SOLDI!!!-

- I-io!? Ma che centro io!? Fermali tu, scusa!-

- Ma mi hai visto!? Sono una ragazza! Come potrei!?-

- Che lo faccia Robin, allora!-

- Mi spiace, ma non posso.-

- COME NON PUOI!?- gridarono all’unisono.

- Sono impegnata: questo libro sulla storia millenaria della dinastia Aankesh è incredibilmente avvincente.-

I compagni si accorsero solo in quel momento che l’archeologa sfogliava un tomo polveroso e consumato, tirato fuori da non si sa bene quali tasche.

Una grossa goccia ai fece strada tra le nuche di entrambi.

- Beh… allora ci penserà Chopper!- enunciò allora il temerario Usop.

- EH!? M-m-m-ma…-

La piccola renna non riuscì a finire, che un energumeno, scagliato da chissà quale forza della natura, lo sorvolò di qualche millimetro, andandosi a schiantare contro un tavolo e distruggendolo completamente.

In lontananza, si vide un Rufy che si complimentava con uno Zoro alquanto orgoglioso per il destro ben riuscito.

Sia il medico che il cecchino si nascosero dietro un banco. Accompagnati, come di consueto, dalla risata di Robin.

Nami iniziò a lacrimare.

- Ma perché deve sempre finire così?- mormorò tra sé e sé, schiaffandosi una mano sulla fronte.

 

 

Fine

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

 

*Sbuca fuori dal nulla*

Cucù! :D

Tutti: *la guardano male*

… Ecco un’altra delle mie scemenze -__-“

Non che questo Missing Moments abbia molto senso, ma avevo voglia di buttare giù qualcosa, per rilassarmi un po’.

Tutti: … fa pena -_-

Io: … T__T

Come avete potuto vedere, in questa One Shot c’è un piccolo accenno - ma accenno - alla RufyxNami (scusa, Sanji-kun ç_ç).

Se qualche angelo caduto dal cielo vorrà recensire, ne sarò infinitamente grata.

Devo andare, grazie a chiunque abbia letto!

 

Lea

 

  
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