È un bel modo di perdersi, perdersi uno nelle braccia dell'altra.
A. Baricco

 

Perdersi

 

Gale non sapeva se quello che stava facendo fosse giusto o sbagliato. Sapeva solo che in quel momento esistevano soltanto le labbra di Johanna, premute passionalmente contro le sue.
Katniss era un ricordo vivido ma lontano, come quando si osserva con un sorriso una vecchia fotografia impolverata. Quello che aveva provato per lei era come avvolto da una nebbia che rendeva tutto confuso, e sembrava appartenere ad un'altra vita.
Il sentimento che lo legava a Johanna, invece, era tangibile e reale. Erano reali le sue mani che percorrevano affamate i muscoli della sua schiena, i suoi gemiti nell'incavo del collo, i suoi capelli castani che gli solleticavano il viso; così come erano reali i suoi baci, travolgenti e caldi, che riuscivano a fargli dimenticare persino il suo nome. 
Gale si era perso, completamente assuefatto dal profumo intenso e dai sorrisi sardonici e maliziosi di Johanna.
Era affogato nel modo perfetto - non avrebbe saputo trovare una parola migliore per descriverlo - in cui i loro corpi combaciavano e le sue braccia stringevano la figura minuta della donna.
Ma era bello perdersi in quel modo; perché anche se il cacciatore di un tempo si era perso, per Gale andava bene così.

 

[200 parole]

 



 

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Angolino della Vì:

Salve, Efpiani! Vi sono mancata? Ovvio che no!
Comunque non ho molto da dire, amo questi due e Baricco. Leggetevi Oceano Mare perché merita sul serio! Ah, e in questo periodo sono meno "ispirata" perché devo finire i compiti ç.ç
Boh, spero vi sia piaciuta e, ovviamente, fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacio
Vì