Film > La Sirenetta
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Autore: Clara_Oswin    28/08/2013    1 recensioni
Dal capitolo 1
“Di quel che successe dopo, ricordavo molto poco… dopo aver svelato ad Eric la mia vera identità non è cambiato nulla. Ha deciso di sposare ugualmente lei . Mi tuffai in mare e ritornai dalla mia famiglia, le mie sorelle, mio padre, Sebastian Flounder… Rimasi nella mia stanza a piangere credo per settimane. Ma poi capii che anche nel profondo del mare, arriva un raggio di sole..”
Se le cose non fossero andate come noi sappiamo, ma in maniera diversa? se Eric avesse scelto Vanessa e non Ariel? Cosa potrebbe succedere?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ariel, Eric, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-“Ariel, ma dov ‘eri?” –le chiesero le sorelle in coro accerchiandola- “ io emh… sono uscita a fare una nuotata” – “ahh era l’ora! Ma potevi raggiungerci al teatro !” – le disse Alana – “si infatti!” – le diede manforte Attina, -“ è stato uno spettacolo memorabile!” – “ah davvero?” – disse Ariel poco convinta. Le sorelle passarono il resto della serata a raccontarle dello spettacolo, ma Ariel non le seguiva molto, aveva la testa ad altro, l’indomani avrebbe dovuto fare una cosa, una cosa che non faceva da diverse settimane perché non trovava il coraggio. La mattina venne presto, Ariel si svegliò di buon ora , fece colazione da sola ed uscì. – “Ariel!?” – le disse una vocina che stava nuotando nella sua stessa direzione – “Finalmente sei uscita! Come stai? Ehi, aspetta! Aspettami! Dove stai nuotando così in fretta?” – le disse il pesciolino giallo che a momenti non riusciva a starle dietro – “sto andando li… ritorno sulla terra…”  - disse lei accelerando – “Ariel , ma sei impazzita? La tua testa si è riempita di alghe ?!” – “Sebastian è una cosa che avrei fatto comunque, ma a proposito , da dove spunti?”- “ non importa da dove io sia sbucato, ma noi non poss… ah insomma flounder dì qualcosa! “- si spazientì il granchio. Dopotutto, era successo appena due settimane prima, ma lui l’aveva detto che degli umani non c’era da fidarsi… Quell’Eric, sottospecie di principe! Dopo tutto quello che Ariel aveva fatto per lui, salvato la vita, aver dato la voce per un paio di insulse gambette da umana, lui l’aveva ferita, e nonostante l’incantesimo rotto, disse di essere sinceramente innamorato della strega del mare, che ovviamente dopo essersi sposata rimase intrappolata in quell’inutile forma umana, contenta però di essere diventata regina. Niente più poteri però, ben le stava. Oh ma se mai un giorno avesse avuto sotto chela un ditone del bel principe non avrebbe esitato due volte a pizzicarlo! Ariel nel frattempo aveva raggiunto la superficie. Si sporse lentamente dall’acqua, quel tanto che bastava per vedere in lontananza il castello sulla rocca del principe. Nonostante tutto, il suo cuore batteva ancora per lui  e soffriva perché lo sapeva. Non avrebbe mai amato nessun altro come aveva amato lui. Tutti continuavano a ripeterle che lei era ancora giovane e aveva una vita davanti, una vita quasi infinita, ma lei avrebbe volentieri dato via anche una vita infinita per stare accanto a lui; lui che le diceva che sarebbe stato sempre al suo fianco, lui che quando danzavano la faceva sentire leggera come spuma di mare, lui che la stava per baciare quella sera, lui che le aveva rubato il cuore masticato e sputato via. E mentre ripensava a tutto questo si mise a piangere , si fuori dall’acqua , quando erano vulnerabili anche le sirene potevano piangere. Si avvicinò ancora fino a che non lo vide sulla torre danzare con sua moglie. –“Ariel, perché ti fai del  male?” – le chiese Sebastian saltandole tra i capelli color corallo. –“una parte di me, sa che lui è sbagliato per me.” – dopo una pausa continuò –“ mah… la parte che comanda il mio cuore lo ama ancora.” – “ un giorno, ti passerà tutto questo, e quando sarà, ti prenderai la tua vendetta.” – disse Sebastian alzando le chele in segno di minaccia contro al principe –“ magari, un giorno vorrò anche vendetta, ma per ora vorrei solo pace per il mio cuore.” –
Rimasero li  fino  a che sulla terra scese quello che gli umani chiamavano “buio”. Ariel dopo una giornata completamente fuori rientrò a casa. Ad attenderla c’erano le solite sorelle che spettegolavano e il padre in pensiero per lei, cenò e si recò in camera sua. Cercò di non piangere più per non fare preoccupare le sue sorelle, avrebbero sicuramente chiesto e lei, si sarebbe sentita ancora più giù di morale. Senza accorgersene s’addormentò placidamente sul cuscino.

non so dove mi trovo, sono forse su una nave, ho un vestito da sposa addosso, (credo si chiami così) qualcuno mi sta tenendo la mano, è Eric! Stiamo ballando insieme, ho al dito un cerchietto d’oro, e lo ha anche lui. Lascio le sue mani e mi dirigo verso il ponte, se è un sogno vi prego non svegliatemi. Ad un tratto sento un peso nelle braccia, c’è una bimba, ha i capelli neri ma appena apre gli occhi vedo che li ha azzurri come i miei. Al collo porta una conchiglia d’oro con su scritto “Melody” – “che bel nome” penso. La cullo un po’ tra le mie braccia e sembra acquietarsi. Il peso svanisce e corro, sto correndo nel palazzo, e chiamo quella bambina, la chiamo perché è il suo compleanno. Realizzo che quella bambina è mia figlia. Ho generato un povera infelice. Non è ne umana ne sirena. Vorrebbe le pinne e la coda, ma non le ha; vorrebbe vedere le meraviglie che il mare ha da offrirle ma non può, vorrebbe sapere di potersi fidare di sua madre ma non sa. Sbatto gli occhi e sento incredibilmente flaccida e sudata la mia pelle, sembrano solchi, no, sono chiamate rughe, e ne sono piena, e anche lui. Sto compiendo 65 anni da quello che leggo sulla torta. Batto di nuovo le palpebre e sono tornata al giorno del matrimonio. Eric si sta avvicinando a me e mi sta per baciare. Sento le sue labbra così vicine. Le sento, sento un dolce tocco leggero. Ed un dolce profumo di anemone di mare”

Ariel si svegliò, sbattè le palpebre qualche volta, non c’era nessuno nella stanza, si guardò attorno poi vide sul suo cuscino appoggiato un anemone di  mare. Si portò le dita sulle labbra, eppure quel bacio sembrava così reale... continuò ad accarezzare le labbra, scese dal letto, prese in prestito una spazzola di sua sorella e scese di sotto per la prima colazione con l’anemone fra i capelli. – “buongiorno” – salutò di buon umore tutti –“ sorelle, siete state voi a mettermi quest’anemone sul cuscino? È stato un pensiero molto carino, grazie” – sorrise – “ ma non siam…” – “shh!” la interruppe Attina – “se vuole pensare così, lasciaglielo pensare! Era da molto che non era così di buon umore” – “Ariel, non siamo state noi!”- gridò Arista ad un tratto – “ah… capisco… chissà chi sarà stato… chiunque sia mi ha rallegrato la giornata!” – “uuhh Ariel ha un ammiratore segreto!” – “Adellaa!” – la rimproverò Ariel. Adella si girò verso di lei con aria di chi la sa lunga – “forse, non è poi così tanto segreto” …


Angolo Autrice
Che ne pensate? Sta venendo qualcosa di grazioso secondo me. Il finale forse  è già scontato ma “ non c’è nulla di più improbabile dell’ovvio” – cit di Conan Doyle <3 credo fosse così XD . per quanto riguarda la lunghezza dei capitoli, scrivo fino a quando ho ispirazione , e per quanto riguarda la durata, non ho intenzione di tirarmela per le lunghe, mi piacerebbe scrivere qualche altro tipo di finale ( si accettano richieste) o magari uno spin off della vita matrimoniale di Ursula ed Eric, se vi piace l’idea, prima del finale che ho già in mente, potrei mettere un capitolo su loro due. Comunque, come potete vedere non sono un tipo che abbandona le cose, anzi mi piace finirle e completarle per iniziarne altre. Al prossimo spazio autrice :* grazie per aver letto.
  
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