Secrets through the
mirror
Anche quella notte pioveva. Le
strade erano vuote e
regnava l’assoluto silenzio,interrotto soltanto dalle gocce
d’acqua che si
infrangevano sui vetri delle finestre.
Kurogane come ogni sera si era
rifugiato sul tetto
della vecchia stamberga per godersi la fresca pioggia e per rilassarsi
dopo gli
ultimi avvenimenti,ma inevitabilmente chinava il capo malinconicamente
pensando
a quel giorno,quel giorno in cui tutto era cambiato…
Una figura alta e bionda lo
osservava dalla finestra,sul
suo viso era dipinta un’espressione triste.
Fay non amava la pioggia,troppi
ricordi gli tornavano
alla memoria,tuttavia gli doleva ancora di più al cuore
vedere quel volto così
affascinante soffuso di mestizia…
All’improvviso un lampo
illuminò fugacemente il
funereo quadretto,giusto il tempo che Kurogane scomparisse dal suo
campo
visivo.
-Si sarà sicuramente
accorto che lo stavo
osservando-pensava Fay deluso ma anche un po’
divertito,pensando all’imbarazzo
che poteva aver provato il suo
cagnolone preferito.
Il biondo,rimasto a corto di
passatempi,aveva deciso
di esplorare meglio quella vecchia casa,in cui era arrivato il gruppo
tre
giorni prima…
Girava ormai da mezz’ora
tutto ciò che aveva visto
erano pareti danneggiate dall’umidità,topi che
rosicchiavano qualunque cosa non
fosse troppo coriacea per i loro denti e tantissime porte,che portavano
a
immense stanze piene di quadri rappresentanti paesaggi nostalgici e
lontani,il
tutto accompagnato da un silenzio tombale interrotto ogni tanto da
qualche
fragoroso tuono…
-Umm,questo posto mette proprio i
brividi…-disse il
ragazzo sottovoce celando un sorrisetto malizioso.
Passato l’ennesimo
dipinto,il biondo era finalmente
giunto all’ultima porta della casa.
Questa,al contrario delle altre,si
era preservata dalla
decadenza del luogo e aveva mantenuto un acceso colore
scarlatto…
Lo sguardo del ragazzo si fece
improvvisamente
serio…quella stanza emanava un inquietante flusso
magico,quasi inspiegabile per
il giovane mago.
La porta si spalancò su
una sala molto simile a quelle
già visitate in precedenza,questa però non aveva
pareti ornate da quadri,ma
solamente uno strano specchio…
Fay si avvicinò
cautamente…
La sua immagine non si rifletteva
sul vetro,-ah è
vero…-pensò il mago sconfortato.
Improvvisamente nello specchio
apparve uno strano
scenario…
Un grande campo di battaglia si
trovava di fronte a
lui. La morte regnava sovrana su quel luogo dimenticato da Dio.
Il mago esaminare il luogo,allo
stesso tempo tanto
vicino e tanto distante da lui, incuriosito…
Cadaveri,solo cadaveri,non vedeva
altro da ore,quando
il suo sguardo si posò su quella sagoma,che molto bene
conosceva,accasciata al
suolo in un lago di sangue…
-KUROGANEEEEE!!!-urlò
Fay. Nella sua voce si avvertiva
chiaramente la grande disperazione che lo attanagliava…
L’immagine si vece sempre
più vicina e sempre più
distinta,non c’erano dubbi,era proprio il samurai.
Perché si trovava
lì? Perché i suoi occhi erano così
vitrei e privi di espressione? Perché il suo corpo non
accennava alcun
movimento?
Queste domande stavano affliggevano
il mago…
Qualcosa di umido sfiorò
il suo viso: amare lacrime
solcavano il suo viso senza sosta,mentre un’espressione
sconvolta aveva preso
il sopravvento sul suo bel viso…
Ad un tratto l’immagine
nello specchio scomparve per
lasciare spazio ad una figura alta ed esile dai corti capelli biondi e
da un
occhio di un azzurro profondo e l’altro coperto da una
benda,anch’essa con il
volto bagnato dalle lacrime e contratto dal dolore…
Era proprio lui! Perché
lo specchio adesso rifletteva
la sua immagine?Cosa diavolo stava succedendo? Tutto sembrava
così confuso agli
occhi del ragazzo,quando…
-Tu ci tieni proprio a farmi
soffrire vero?-Disse con
tono giocoso una voce profonda e allo stesso tempo dolce,quasi una voce
paterna…
Fay l’aveva riconosciuta
subito…era proprio la voce di
Kurogane!
Il ninja accarezzò
dolcemente la testa del
biondo,ancora sconvolto,cercando di consolarlo…
-Quello specchio si limita a
mostrare ciò che tormenta
il cuore di chi lo scruta,quello che hai visto non era
reale…stai tranquillo-
le labbra di Kurogane si incurvarono leggermente in un sorriso a
malapena
visibile,che fu notato senza alcuna difficoltà dal giovane
mago…
Lui,la persona che più
gli stava a cuore,gli aveva
regalato quel meraviglioso sorriso,gli aveva aperto il suo cuore per la
prima
volta…
Il mago si sentì invaso dalla gioia,una gioia mai provata
prima d’ora,una gioia
che lo spinse tra le braccia di Kurogane,quasi come un bambino in cerca
dell’affetto della madre.
Il ninja a quella reazione si
limitò solamente a
ricambiare amorevolmente l’abbraccio da bravo
“genitore”…
Proprio una strana
serata…
The end.