Eccomi con una nuova fanfic. Sarà breve e tutta incentrata su Severus.

Buona lettura. ^^

La voce di Voldemort risuonava fredda e lontana mentre la verità si insinuava nella sua mente.... Non sarebbe uscito vivo da quella stanza.
"Tu hai ucciso Albus Silente. Finchè tu vivi, Severus, la bacchetta di Sambuco non può essere davvero mia"
"Mio Signore"
No, maledizione, no! Non poteva morire ora, quando non aveva concluso il suo compito! Quando Harry Potter aveva ancora bisogno di lui!
Adesso le parole del Signore Oscuro non erano che un vago sibilo rotto dal rumore dei suoi pensieri. Come poteva fare, come?
Era tutto perduto, irrimediabilmente perduto. E lui aveva fallito.
Fu sorpreso, Piton, quando l'incantesimo di Voldemort colpì Nagini.
Un secondo dopo, la realtà piombò di nuovo con amarezza: sarebbe stato ucciso da un serpente.
I muscoli ai lati della bocca sottile di Piton si contrassero un attimo. Neppure l'onore di essere ucciso dal mago Oscuro più potente del mondo. Perchè Voldemort non lo avevava finito di persona? Cosa temeva?
Scappare, comunque, sarebbe stato inutile.
Che rabbia morire così, però...
Un secondo dopo tutto capitolò. Neppure il tempo di ordinare i pensieri...
Breve e intensa sarebbe stata la morte?
Le fauci di Nagini squartarono la carne del suo collo, e Severus Piton cadde a terra.
Era doloroso, morire.
E il suo odiato padrone lasciava la stanza.
Meglio così.
Nonostante la camera vuota però gli parve di avvertire una presenza. Cercò di guardarsi intorno, con la certezza di non essere più solo.

E' la Morte, e mi tende le braccia
, si disse.
Sento il calore del suo respiro...

Quando la morte tolse il suo cappuccio invisibile Piton fu sorpreso, per la seconda volta in pochi minuti.
Era Harry Potter quello che lo guardava a pochi centimetri di distanza?
Cercò di afferrare quell'imagine, leggermente fluttuante. Quando vi riuscì, capì che non stava delirando: Harry Potter era davvero lì, accanto a lui.
Severus Piton lo tirò vicino a sè. .
Non aveva il tempo nè la forza di chiedersi come fosse possibile. Doveva portare a termine il compito che Silente gli aveva assegnato. Doveva portare a termine il compito che aveva giurato a se stesso di assolvere. Doveva aiutare Harry Potter, proteggerlo e istruirlo in vista della sua battaglia finale.
"Prendi...Prendi..." sussurrò appnena. perfino parlare gli costava uno sforzo immane.
Lasciò andare i suoi ricordi. Non li aveva mai condivisi con nessuno.
Era felice, dopotutto, che fosse andata così. Non sarebbe mai riuscito a raccontare tutto di persona, ad Harry.
Mentre qualcosa di argenteo lo lasciava per sempre, striciando verso l'ampolla che Hermione Granger aveva appena porto ad Harry, severus Piton provò qualcosa che non provava da anni. Ci mise un po' ad individuare che fosse.
Pace.
Finalmente Harry avrebbe saputo di lui, di Lily e della loro vita.
Raccolse tutte le sue forze per frugare con i suoi occhi neri il volto del ragazzo inginocchiato accanto a lui. Nella penombra non somigliava poi così tanto a James Potter.
E i suoi occhi abbassati? Gli occhi di Lily. Voleva vederli, per l'ultima volta.
"Guar...da...mi"
Guardami, bambino. Guardami con i tuoi occhi, meravigliosi come quelli di tua madre.