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Autore: redRon    04/03/2008    3 recensioni
C’era silenzio e buio, laddove la luce della luna non riusciva ad arrivare. Sapeva di essere osservato da una piccola figura avvolta dall’oscurità. Sicuro di chi fosse, tese la mano, in un tacito invito a prenderla. Una mano più piccola e calda si posò sulla sua. La strinse.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A potterina_88_

Per la sua dolcezza,

per la sua simpatia,

per il suo compleanno.

Brand new

Quegli occhi che avevano visto troppe sofferenze nel corso di una vita troppo giovane, adesso fissavano dalla finestra la luna nel cielo che illuminava la distesa di terra con i suoi argentei raggi.

La sua mente era vuota. Forse non aveva più abbastanza coraggio per ripensare a cosa era accaduto prima, o forse voleva solamente e semplicemente prendersi un attimo di tregua, come fanno tutti al mondo.

C’era silenzio e buio, laddove la luce della luna non riusciva ad arrivare.

Sapeva di essere osservato da una piccola figura avvolta dall’oscurità. Sicuro di chi fosse, tese la mano, in un tacito invito a prenderla. Una mano più piccola e calda si posò sulla sua. La strinse.

Quante volte aveva sognato di poterlo fare, senza la preoccupazione di doverla lasciare? Quante volte aveva guardato l’orizzonte col lancinante pensiero che avrebbe potuto non rivederla mai più? Quante volte aveva sperato di avere una vita diversa, magari con due genitori che lo amavano e una ragazza con cui dividere le gioie dell’adolescenza?

Quel periodo era terminato, anzi, non era mai esistito. A un ragazzo di diciassette anni non sarebbe dovuto toccare di combattere una guerra, di rischiare la vita.

Ma Harry Potter aveva scelto di farlo, andando incontro al suo destino segnato sin dalla nascita. Harry Potter aveva combattuto la guerra, aveva assistito impotente alla morte dei suoi amici, aveva sofferto, aveva pianto…

Era consapevole del fatto che avrebbe dovuto togliersi la vita per salvare quella della Comunità. Ciò che lo spaventava non era la morte in sé, ma la tremenda prospettiva di non aver più potuto vedere il viso luminoso dell’unica che abbia mai amato.

Ginny lo osservava ancora, ricambiando la stretta della mano, senza che fosse necessario decifrare il silenzio che li avvolgeva.

Harry smise di fissare la luna e si voltò verso di lei, incontrando il suo sguardo. La luna riflessa nei suoi occhi pareva ancora più bella.

“È tutto finito…vero?”, chiese Harry in un sussurro, come se ancora qualcosa lo trattenesse all’interno di una prigione di dolore. Quel silenzio lunare gli appariva così meraviglioso da non riuscire a credere che fosse vero.

“No, Harry. È l’inizio. Adesso ricominceremo a vivere”.

Le labbra di Harry si tesero in un sorriso a metà.

Ginny era la speranza della sua nuova vita.

“Devo dirti una cosa…”.

Ginny lo guardò cercando di decifrare il suo sguardo che, da sereno, era diventato quasi dubbioso o forse impaurito. Non riusciva a capire. Annuì, invitandolo a proseguire.

“Per troppo tempo ho soffocato dentro di me tutto ciò che avrei voluto dirti. L’ho fatto per egoismo perché, se ti avessi detto quanto infinito amore provo per te prima di…prima della guerra, lasciare questo mondo sarebbe stato orribile e doloroso. Adesso non ho intenzione di reprimere niente. L’esperienza mi ha insegnato che…beh, dopotutto si vive una volta sola”, sorrise amaramente, e per un attimo il suo sguardo fu catturato nuovamente dalla luna.

“Allora, lascia che ti dica anch’io una cosa”.

La voce di Ginny era alta e chiara. Harry le rivolse tutta la sua attenzione. La sua espressione era seria, i suoi occhi lo scrutavano attentamente. Ginny era sempre stata una ragazza forte e determinata, era questo che adorava in lei.

“Se hai intenzione di volermi con te fino alla fine dei tempi, sappi che la mia presenza nella tua vita sarà così viva che ti sentirai mancare l’aria nei polmoni”.

Harry sorrise.

Sentì la mano libera di Ginny insinuarsi tra i suoi capelli e il suo respiro farsi sempre più vicino fino a sentire le sue labbra sulle proprie. Rimase sorpreso e pensò che non avrebbe dovuto, dal momento che non era la prima volta che Ginny lo prendeva così alla sprovvista. Ma ogni minuto passato con lei era qualcosa di nuovo.

In quell’istante sperò che Ron e Hermione fossero insieme.

Harry rispose al bacio. Sapeva che quello non sarebbe stato l’ultimo. L’aveva già lasciata una volta e non l’avrebbe fatto mai più.

Mani un po’ troppo inesperte sfioravano lembi di pelle scoperta.

La separò dolcemente da sé e poggiò le sue labbra all’orecchio di lei.

“Mi dispiace di averti…”.

…lasciata, avrebbe voluto concludere. Ma non era il termine esatto da usare. Lui non l’aveva lasciata, aveva soltanto strappato con violenza brutale una parte della sua anima. Per proteggerla dall’inferno.

Ginny allontanò il suo viso per poterlo guardare dritto nelle sue iridi verdi, “Sapevo benissimo che stare con te avrebbe significato rischiare la vita, Harry”, disse Ginny con voce ferma, “Ron e Hermione ne sono la prova vivente. E lo sono anche tutti coloro che hanno perso la vita, che hanno combattuto”.

“Ginny…”, la voce di Harry tremava, non riusciva a essere deciso come lei, “Ho vissuto quei giorni dilaniato dal pensiero che se ti fosse successo qualcosa…sarebbe stato più doloroso che perdere la mia stessa vita”.

“E credi che io non abbia provato la stessa cosa?”.

Cosa c’era adesso negli occhi lucidi di Ginny? Tristezza, paura?

Ma lei non si sarebbe sciolta in lacrime, lo sapeva bene.

La sua voglia di piangere venne immediatamente trasformata in un piccolo sorriso.

“Essere innamorata di Harry Potter ha i suoi difetti, ma ha anche innumerevoli pregi”.

Harry sorrise e lasciò che la sua mano le accarezzasse il viso.

Lo sguardo di Ginny si rifece improvvisamente duro, “Dovesse rinascere Voldemort, io sarò con te. Sempre”.

Harry la trasse a sé e la strinse. L’odore di fiori gli inebriò le narici.

Ginny si sollevò sulla punta dei piedi, per poter raggiungere con le labbra quelle di lui.

“Adesso, ti chiedo soltanto di essere tua, con tutte le conseguenze che ciò apporterà alle nostre vite”.

E di nuovo le mani inesperte cominciarono ad assaggiare la pelle che sapeva di nuovo, sapeva di vita.

La luna ascoltava i sospiri intrecciati di due anime.

Pareva sorridesse al mondo.

The End

Ho voluto rovinarmi scrivendo una piccola Harry/Ginny. Non sono molto ferrata su questa coppia, spero mi capiate^^’’

Vi ringrazio in anticipo.

Kisses ^____^

  
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