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Autore: andreabrumat    29/08/2013    0 recensioni
Una fanfiction ispirata a Marilyn Monroe, John Fitzgerald Kennedy e Jackie Kennedy, ma interpretata da alcuni personaggi di Glee. La storia non rispetterà tutti i fatti realmente accaduti. I personaggi saranno Marilyn (Kurt), Kennedy (Blaine), e Jackie (Sebastian). Buona lettura.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Sebastian
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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L'incontro

Quello sarebbe stato il suo primo vero incarico da giornalista per il Washington Times. Sebastian avrebbe dovuto intervistare un giovane congressista del Massachusetts, un tale Blaine Anderson, che si stava facendo conoscere per le sue idee rivoluzionarie. L'incontro era previsto per le 16.00 in una camera del Capitol Hotel di Washington, uno degli alberghi più rinomati della città.

Sebastian era emozionatissimo. Era il suo primo incarico e avrebbe intervistato uno dei personaggi più importanti di quel periodo. Aveva paura di non porre domande adatte o di sembrare scontroso, o addirittura di arrivare in ritardo all'appuntamento. Dentro di lui l'emozione cresceva, ma allo stesso tempo la curiosità per questa nuova esperienza lo consumava sempre di più. Non vedeva l'ora di finire l'intervista per poter dire “Ce l'ho fatta, sono all'altezza del mio lavoro”.

Si presentò davanti all'albergo alle 15.40. Aveva con sé una borsa nera in pelle nella quale teneva un blocco per gli appunti e alcune penne. Prese coraggio ed entrò nell'albergo. La prima cosa che notò entrando furono i due leoni di marmo che si trovavano al centro della sala. Questi erano così ben scolpiti che sembrava stessero per sferrare un attacco da un momento all'altro.

“Signore, posso aiutarla?” Sebastian sentì qualcuno dall'altro lato della Hall dire queste parole, si voltò e vide un uomo alla reception che lo stava chiamando. Si avvicinò e l'uomo dall'altro lato del balcone, vedendo il cartellino che Sebastian aveva sulla giacca, capì il motivo per cui si trovasse nell'hotel, senza dire una parola chiamò un cameriere affinché accompagnasse il giornalista fino alla camera designata all'incontro.

Appena Sebastian aprì la porta fu colpito da un fortissimo odore di lavanda. Stranamente non c'era un letto, la camera era stata preparata appositamente per l'intervista, infatti, al centro di essa, si trovava un tavolino sul quale c'era un piattino rifornito con macarones di diversi colori. Attorno al tavolino c'erano due poltrone verdi e le pareti della stanza erano lilla con dei decori azzurri. La luce entrava da una porta aperta che portava ad una terrazza, dalla quale si poteva intravedere la Casa bianca.

Sebastian si andò a sedere e aspettò che Blaine arrivasse. A dire la verità, Sebastian si sarebbe voluto sedere ed aspettare con calma che Blaine arrivasse, ma non ci riusciva. Era così emozionato che non riusciva proprio a stare seduto e allora camminava su e giù per la stanza. Ad un tratto gli mancò l'aria e aprì la finestra prendendo una grande boccata d'aria per farsi coraggio. Soffiava un vento fresco che gli accarezzava il volto. Fece dei respiri profondi per cercare di calmarsi. Stava ancora tremando ed era tutto sudato, ma sentiva che il peggio era passato. Prese un fazzoletto, si asciugò la fronte e rientrò nella camera.

Alle 16 in punto qualcuno bussò alla porta e, una volta aperta, entrò un uomo. “Piacere, Blaine Anderson”. Sebastian, dopo un momento di imbarazzo, gli strinse la mano ed entrambi si sedettero sulla propria poltrona.

L'intervista cominciò subito e Sebastian pose al politico alcune domande sulla sua carriera. Il giornalista notò subito qualcosa di particolare in Blaine: era impossibile togliergli gli occhi di dosso. Aveva un carisma che non aveva mai trovato in nessun'altra persona. Rispondeva alle domande con una sicurezza incredibile e Sebastian ne rimase affascinato, non aveva mai conosciuto una persona con un carattere simile a quello di Blaine. L'intervista durò più di un'ora e mezza, ma Anderson avrebbe potuto continuare a parlare ancora tutta la serata.

Prima di congedarsi disse a Sebastian: “Lei mi piace. Domenica si terrà una festa a casa di un mio amico. Ci saranno persone di rilievo nel vostro settore e sarà una delle feste più importanti dell'anno. Vuole partecipare anche lei?” Sebastian lì per lì non seppe cosa rispondere. All'inizio non capì perché lo stesse invitando ad una festa del genere, d'altronde si conoscevano da soltanto un paio d'ore. Poi però pensò che sarebbe stata un'opportunità per conoscere dei pezzi grossi dell'editoria e che si trattasse di un'occasione che gli sarebbe capitata una sola volta in tutta la sua vita. Non poteva lasciarsela sfuggire; si fece coraggio e accettò. Blaine, prima di andarsene, prese un fogliettino e scrisse la data e l'indirizzo della festa e stringendogli la mano aggiunse: “Quando si presenterà mostri questo e la faranno entrare. Arrivederci.”.

Sebastian era senza parole. Non aveva solamente concluso il suo primo incarico da giornalista, ma era addirittura stato invitato ad una festa. Non si era ancora reso conto che quella giornata gli avrebbe cambiato la vita.

 


Avevo già cominciato una long ma non mi ispirava tanto, spero di riuscire a finire questa qui, ci tengo molto. Non so se è ben chiaro ma questa storia prende spunto dall'incontro di Kennedy con la sua futura moglie, Jackie, e tutte le vicende che sono successe dopo. Ho voluto rivisitare la storia, facendo interpretare la storia da alcuni personaggi di Glee. La fanfiction in generale è ispirata a Marilyn Monroe, John Fitzgerald kennedy e Jackie Kennedy e non rispetterà tutti i fatti realmente accaduti.
Spero vi piaccia.
Grazie Isabella.
Ti voglio bene. 
  
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