Zayn ha la testa poggiata sul legno freddo della porta della stanza di Liam da almeno dieci minuti. Ogni tanto lo chiama, ripete il nome del suo ragazzo come se fosse una canzone dolce, una delle più delicate, di quelle che escono dalle labbra come fossero petali delicati di rose bianche e pure come niente altro al mondo, ma niente.
Liam non risponde neanche a lui.
Lo sa Zayn, sa perfettamente come possa sentirsi il suo ragazzo perché ci è passato anche lui. Sente i singhiozzi soffocati contro il cuscino del più piccolo e ad ogni lacrima che immagina scendere sulle guance del piccolo trattiene il respiro e sente il cuore incrinarsi. Tutto ciò che vorrebbe fare è prendere il viso di Liam tra le sue mani e cancellare ogni traccia di dolore da quelle guance dolci, vuole prendere le sue pene per soffrire insieme a lui e, sopra ogni altra cosa, vuole tornare vedere il viso del suo ragazzo arricciarsi in uno di quei sorrisi mozzafiato che lo hanno fatto innamorare.
“ Lee ti prego aprimi” sussurra ancora una volta “ Ti prego, mi stai facendo morire” continua con gli occhi lucidi chiusi saldamente. E finalmente la porta si apre, il bianco lascia spazio al viso rosso e gonfio di Liam e senza pensare ad altro il moro lo stringe immediatamente in una morsa delicata. Sente il piccolo affondare il naso nel suo petto mentre le braccia grandi e muscolose si stringono alla sua vita sottile.
“ Amore” lo richiama Zayn mentre passa una mano tra i capelli nuovamente lunghi.
“ Amore, amore, amore” ripete come un mantra stringendolo più forte contro di se mentre si sdraia sulle lenzuola azzurre e lo fa accomodare su di se. Le spalle del grande stanno raccogliendo sapientemente tutte le lacrime che l’altro ancora non era riuscito a versare, dopo tre giorni dalla notizia della morte del nonno.
Stanno in silenzio per un po’, fino a quando i singhiozzi di Liam rallentano il ritmo e le lacrime sono sempre più rade nel suo accenno di barba, fino a quando “ Non riesco a dormire, Zay” borbotta la voce di Liam, irriconoscibile dopo il pianto, roca come non lo è mai stata.
“Sono tre giorni che non dormo, non ce la faccio” e quasi il suo tono si incrina di nuovo. Zayn allora non fa altro che farlo accomodare meglio sul suo petto mentre “ Ti aiuto io Lee, ti aiuto io” promette ad occhi chiusi, cercando di impedire alle lacrime di uscire anche dai suoi occhi perché Liam è la sua perfetta metà e lui sente lo stesso dolore del piccolo all’altezza di quel cuore che ormai appartiene al castano e non potrà mai essere di nessun altro.
E mantiene la sua promessa quando “Your hand fits in mine like it’s made just for me..” inizia a canticchiare stringendo forte la mano grande di Liam nella sua. Non arriva a sussurrargli all’orecchio neanche il ritornello che il respiro di Liam è già lento e regolare.
Liam dorme sul petto di un Zayn che si lascia sfuggire una singola lacrima prima di posare un bacio sulle labbra del piccolo e abbandonarsi a Morfeo con Liam stretto al suo cuore.