Prologo:
Si sorpresero tutti vedendo quella cosa minuta e bassina camminare per i loro corridoi, il loro gruppo per primo.
Oramai conoscevano tutte le persone più popolari lì dentro, e lei non l'avevano mai vista, ma sapevano a memoria i suoi spostamenti.
Era di corporatura minuta e fragile, a detta di Blaine sembrava un folletto, mentre per Brittany era una fatina. Beh, era più o meno lo stesso, no? Beh, in effetti no: un folletto non era così adorabile e così estremamente femminile. Era una piccola fatina allora, non c'era altra spiegazione!
Aveva gli occhi color ghiaccio ma terribilmente dolci, le labbra rosee, i capelli castani e la carnagione chiara.
Ma nessuno di lor aveva la minima idea di chi fosse quella ragazzina/fatina.
Sapevano che aveva appena sedici anni e che frequentava il terzo anno, ma il suo nome era sconosciuto a tutti. O quasi.
-Signorina Charlotte?-
E subito fu chiaro a tutti che quell'esserino minuscolo e fataloso (ciò che disse Brittany) avesse un nome: Charlotte.