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Autore: meggislarry_    30/08/2013    1 recensioni
Never let the fear of streaking out keep you from playing the game...(non lasciare mai che la paura di perdere ti impedisca di partecipare) quelle parole risuonavano ancora nella mia mente, dopo 2 anni, e anche in una situazione come questa...una bottiglia di birra sbattuto contro il muro vicino a me mi riporta alla realtà e l'uomo che ho davanti a me con un bastone in mano, offusca l'immagine della donna nei miei pensieri... e a quel punto mi accorgo che sono in pericolo.. e quando quella persona prende lo slancio per avventarsi contro di me, mi metto a correre con tutta la forza che ho...
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Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Vi ho lasciato al prologo lol: Aprire qurlla porta con mano tremante solo per ringraziatlo era un passo troppo grande per me.. Era molto importante.. Ma anche quella serata, dopo i diversi avvenimenti era diventata troppo speciale, e avevo paura che con un solo gesto di gratitudine l'avrei rovinata. Cosi mi riincamminai verso la mia camera, e mi addormentai, sogni d'oro.. Speciali come la persona che mi stava facendo sentire cosí.. Nota Autrice iniziale*mi piace chiamrmi autrice :3* lol: ringrazio infinitamente inesyeah che mi ha lasciato alla fine pubblicare la parte larry :3 perchè le è piaciuta tanto... e grazie a questo la storia è venuta più lungaaaaaaaaa *un applauso*
se non siete larry shipper provate a leggere, tanto non duole... almeno spero... lol
 
  • First of all time







 Seguii Nick con lo sguardo fino alla sua uscita. Mi stava fissando pure lui.

Fu Stan ad attirare la mia attenzione,:-Che ragazzini di merda che girano oggi nel nostro paesino... E pensare che una volta erano più maturi e meno rozzi...

-Non parlare come un vecchietto di ottant'anni, sembra che hai vissuto qui tutta la tua vita, il che è vero, però non così tanto, sei solo un ventunenne e alla tua età scommetto che facevi lo stesso.-lo stuzzicò Susy, cercando di alleggerire la situazione ridendo, e sulle mie labbra si creò un sorriso.

-Bhe, si, ma non davamo schiaffi, accarezzavamo solo il loro fondo schiena, ed erano loro a tirarci gli schiaffi-disse Stan grattandosi la testa e arrossendo visibilmente.-E non eravamo noi a fare male alle ragazze. - concluse oscurandosi in viso, e abbassando la mano.

Mi guardò:-Stai bene?

Annuii, sicura che tutto fosse passato.

Lui mi abbracciò, e io mi irrigidii... Cavoli cerca di rilassarti..

Ti ha appena salvata.

Rimasi ferma ma non ricambiai l'abbraccio, se avessi mosso qualsiasi muscolo, sarei sicuramente scappata allontanandolo bruscamente.

-Meno male.-disse allontanandosi da me. Mi diede un bacio sulla fronte, e io, se possibile, mi irrigidii ancora di più, ma sorrisi incerta.

-Grazie..- dissi scostandomi da lui delicatamente.

-E per cosa?- mi chiese con un sorriso sincero.

-Per averlo cacciato, ma potevi evitare di picchiarlo.

-Oh, bhe quello avrei tanto voluto farlo io...-disse grattandosi la testa.

-Che vuoi dire?-chiesi curiosa e confusa.

-Bhe è stato quel ragazzo che sta uscendo adesso a farlo, e non l'ho cacciato perchè lo ha fatto per una buona causa, odio quando picchiano le donne...-continuò le sue riflessioni senza che io lo sentissi.

Dopo la prima frase, e quando mi aveva indicato con gli occhi il ragazzo, rimasi a guardare quest'ultimo, incontrando alla fine il suo sguardo.

Zayn mi sorrise, un sorriso di scuse, di speranza...

Non capivo. Perchè?

Corrucciai la fronte come per chiederglielo mentalmente, e lui alzando le spalle, e scuotendo la testa girandosi sorridendo ancora, concluse la nostra conversazione mentale uscendo con quella sgualdrina, di cui mi accorsi un po' tardi di come lo guardava, e un senso di gelosia crebbe in me insieme a una stretta allo stomaco.

Si, era gelosia, ero gelosa... cazzo ero gelosa!

Che cacchio mi prende?

Come facevo ad essere gelosa per un ragazzo che non mi piaceva, e non sopportavo?

Sì, lo ammetto è carino, ma non c'entra niente! Lui non è mio...

Sì, lui non è mio...

E i miei pensieri si oscurarono di nuovo.

 

Una massa riccioluta si era avvicinata a me.

Harry, con un sorriso incerto, mi poggiò una mano sulla spalla, un gesto normale a cui oramai ero abituata, e anche lui, che aveva capito dalla prima volta che mi strinse che avevo una specie di fobia al tocco delle altre persone sul mio corpo.

Io gli sorrisi grata, e lui strizzò leggermente la mano sul punto in cui mi stava toccando, e disse:-Tutto bene?

-Si, grazie...-risposi.

Sentii la presenza di qualcuno vicino a me, era Susan, voleva essere presentata.

Il mio sorriso si allargò, e le dissi:-Susan, lui è Harold- allungai il braccio per mostrare al riccio la mora, e feci viceversa quando ripresi, beccandomi una fulminata da tutti e due che odiavano essere chiamati col nome completo:-Harold, lei è Susan.

-Puoi chiamarmi Susy...-disse lei arrossendo, e porgendo la sua mano verso Harry, dopo che io abbassai la mia.

Il riccio ricambiò la stretta.-E io Harry... Questa peste lo fa di proposito, lo sa quanto odi il mio nome completo.

-Ah, io pure!

E si misero a ridere, e io sorrisi.

-Bhe,-disse Harry - Ero venuto a darti questo - mi porse un biglietto – E ora vi saluto! Alla prossima.

Si allontanò,e uscì dalla stessa porta che oggi aveva fatto entrare e uscire sia i guai, sia le mie speranze.

Stavo per aprire il biglietto, quando mi sentii chiamare:-Ronnie!- era Harry che si era fermato dopo l'uscita, e teneva ancora la porta aperta – Ti prego vacci... - vedendo il mio sguardo interrogativo, la sua espressione speranzosa, cambiò in divertita, e aggiunse:-Lo scoprirai presto, ma fallo per un amico come me...- e fece la faccia da cucciolo dopo avermi risposto alla domanda non pronunciata.

Sorrisi divertita, e risposi:-Sì. Va bene... Se posso...

-Si, si che puoi!- e si mise a ridere, salutandoci con la mano, uscì richiudendo la porta.

 

Sentii sospirare accanto a me, e mi voltai per vedere Susy con occhi sognanti rivolti alla porta dove era appena scomparso il riccio.

-E' gay...-dissi abbassando lo sguardo sorridendo divertita.

-Cosa?!-quai gridò.

-Ehm,ehm... signorine?-ci interruppe Stan divertito dalla faccia sconcertata di Susy, anche se non sapeva il perchè.

-Arriviamo, arriviamo-risposi un po' divertita e annoiata.

Riposi il biglietto nella tasca e mi incamminai dietro il bancone.

-Perchè non lo leggi?-mi sussurrò Susan all'orecchio.

-Perchè ora dobbiamo lavorare... Non sarà qualcosa di così urgente.

-Aspetta, ma quello che mi hai detto prima è vero?

-Cosa?-mi fermai dietro al bancone, e cominciai a sciacquare i bicchieri sporchi nel lavandino.

-Lo sai cosa..-mi riprese lei.

-Bhe, io so molte cose, dimmi tu.-sorrisi maligna.

-Oh, dai Ronnie!-disse piegando e rialzando le ginocchia esasperata nell'avere un'amica come me.

Sogghignai, e mi girai per guardarla interrogativamente.

Lei sbuffò, e mi sussurrò:-Che è gay...

Si allontanò leggermente, quel tanto per guardarmi negli occhi.

-Oh! Quella cosa!-risi, e di gusto anche.

-Bhe, si, e gli piace un ragazzo dell'ultimo anno, quindi le tue speranze sono perse. Cercane un altro.-le feci un occhiolino, e lei fece il broncio incrociando le mani al petto e allontanandosi.

Si riprese subito, sfoggiando il suo bellissimo sorriso, e quando si accorse che la stavo guardando, mi fece l'occhiolino.

Risi debolmente, e scossi la testa tornando al mio lavoro.

Si presentò davanti a me un cliente, e mi chiese una birra.

Mi voltai e gliela porsi, non prima notando dove stava guardando.

Mi innervosii aggrottando le sopracciglia, e lui rialzò gli occhi, e mi sorrise, prendendo poi la sua birra e andarsene.

Sentii la tasca vibrare, proprio quando stavo per aprire l'acqua del rubinetto e sciacquare tutto.

Mi asciugai le mani dal sapone, e presi il telefono in mano, cercando di non farmi vedere, e aprendo lo schermo.

Era Harry.

Allora??”

Diceva il messaggio.

Allora, Cosa?” risposi io.

Ci sei andata??” riprese Harry.

Ma di che cosa stai parlando, Harry??” replicai io corrugando la fronte, curiosa.

Lui mi rispose semplicemente : “Il biglietto,Ronnie”

A quel punto mi ricordai del biglietto, e posando il telefono sulla mensola vicino al lavandino, presi il foglio di carta che qualche minuto fa mi aveva dato il riccio.

-Vieni sulla porta del retro appena Hazza ti da questo biglietto, per favore. _Zayn-

 

Non pensai nemmeno per un secondo a cosa fare, il messaggio non era ancora arrivato al mio cervello, perchè se no' ora non mi troverei davanti alla porta del retro agitata, e indecisa sull'aprirla o no... Questo era il dilemma.

Mi diedi della stupida.

Oramai ero lì davanti, dovevo proseguire.

Feci un respiro profondo, e spinsi la maniglia anti-panico .

Mi sentii investita da una brezza notturna.

Non alzai lo sguardo, avevo sempre la testa bassa, anche quando accostai la porta delicatamente, per non rimanere bloccata fuori, in quel vicolo.

 

Non lo vidi inizialmente.

Era buoi attorno a me, ma pian piano i miei occhi cominciarono ad abituarsi, aiutati anche dalla leggera luce che proveniva dal lampione lì accanto alla porta.

-Ci hai messo un po' a venire..-era lui, la sua voce proveniva da dietro di me, e così mi voltai di scatto, facendo muovere imperterriti i miei capelli lunghi.

Lo vidi il tutta la sua bellezza.

Era alto come avevo già detto, non di molto, ma a me piacevano i dieci o otto centimetri che c'erano tra i nostri volti, il mio più in basso, e il suo, dominante, più in alto, che lo abbassò appena si avvicinò abbastanza a me , da provocarmi brividi lungo tutta la mia schiena.

Lui se ne accorse.

Ne ero sicura, come ero sicura che stesse trattenendo un sorriso.

Mi scoprii a volergli toccate il torace, ad avvicinare il mio viso al suo alzandomi sulle punte.

Ma fortunatamente mi sveglia prima di poter scollegare definitivamente il cervello al corpo.

 

Rimase a fissarmi.

-Ti volevo chiedere scusa.. Scusami per averti fatto passare degli anni schifosi.- il suo sguardo era pieno di dolore, pentimento e rimorso.-Non avrei mai dovuto, e non nego di averti fatto soffrire, solo che alla fine, non so come, ero riuscito a provare pietà.. ehm.. cioè, a capirti... Scusami.-finì abbassando lo sguardo.

Sospirai sonoramente, passandomi una mano sui capelli, e abbassando anch'io lo sguardo.

Non mi capisco più.. non so cosa diamine io stia per dire, ma so che è una stupidaggine, di cui poi sicuramente me ne sarei pentita...

 

 

 

 

-E' passato oramai... Non te ne devi preoccupare- e lo vidi rialzare lo sguardo, ma io feci restare il mio sempre sulla strada del vicolo -So che prima ho reagito male... molto male, ma .. non so nemmeno io che cacchio stia dicendo.. non capisco più niente, sei qui, ti ho sempre odiato, e penso la cosa sia reciproca- rialzai lo sguardo e lo guardai negli occhi-Mi stai mandando sempre più in confusione... la mia testa non-....-mi fermò la sua mano che prendendo il mio mento tra l'indice e il pollice, aveva fermato la mia testa che si muoveva, e aveva bloccato le mie labbra con le sue in uno, due, tre baci dolci che sfioravano la mia bocca in modo casto, incerto, pauroso di ricevere un rifiuto, che non arrivò.

Rimasi immobile a guardarlo, con gli occhi dove si leggeva stupore, ed erano illuminati, e non dalla luce fioca del lampione, ma da qualcosa che mi era difficile capire, e notai tutto questo dal riflesso nei suoi occhi, che mi stavano implorando in una richiesta muta.

E io alzandomi in piedi e socchiudendo gli occhi, per non perdere il movimento del suo viso avvicinarsi al mio, accordai la richiesta.

Lui sorrise dolcemente, senza mostrare i denti perfetti, era un sorriso che non voleva rovinare il momento, un sorriso su delle labbra piene di desiderio.

E ne fui lusingata.

Una volta che le nostre labbra si ricongiunsero, e anche lui come me chiuse gli occhi, un brivido mi attraversò dal basso ventre fino alla punta dei capelli.

Era una sensazione stupenda.

Alzai le mani per portargliele dietro al capo, e stringere i capelli lunghi qualche centimetro di troppo.

Erano morbidi e setosi.

Lui mi facilitò la presa, togliendo la mano dal mio mento, e insieme all'altra, la portò a stringermi dietro il collo in modo delicato e gentile.

E un altro brivido.

Era la prima volta che baciavo un ragazzo. Il mio primo bacio dato a Zayn Malik.

Cazzo.

Sorrisi nel bacio.

Lui si scostò leggermente e mi chiese, provocandomi altri brividi lungo la spina dorsale a causa del soffio proveniente dalle sue labbra, sulle mie:-Che c'è di tanto divertente?-sorrise.

Non potevo dirgli che era il mio primo bacio. Mi vergognavo.

Anche se tanto ero sicura che lo sapesse.

-Niente.-risposi sorridendo, e spingendomi verso di lui ad attaccare le nostre labbra.

Era la prima volta anche che mi lasciavo toccare in quel modo da un maschio.

Specialmente dopo quello che era successo prima nel club.

No, non volevo pensarci.

E mi riconcentrai sulle sue labbra.

La sua lingua aveva iniziato a toccare le mie labbra chiuse, e capii che voleva un accesso.

Quindi le schiusi, lasciando che la sua lingua cominciasse ad esplorare l'interno dolcemente, cercando al con tempo anche la mia, che, anche se un po' insicura, si attaccò alla sua.

Avevo capito che lui sapeva che fosse il mio primo bacio, anche dal modo in cui mi baciava.

Mi vergognavo un po' di questo e per questo mi staccai leggermente rossa.

 

Mi guardò interrogativo, e io non potevo dirgli che il mio leggero disagio era perchè non sapevo come contraccambiare il bacio, infatti dissi:-Grazie...

-E di cosa?-mi chiese sorridendo confuso.

-Per aver tirato un pugno a Nick.. Stan mi ha detto tutto...-risposi abbassando lo sguardo intimidita e imbarazzata per i baci stupendi appena scambiati, erano stati i più belli che avessi mai potuto immaginare.

Rise leggermente:-Se lo meritava, è stato un bastardo...

-Bhe la ragazza con cui eri doveva essere diventata gelosa-dissi sorridendo, e cerando di riprendere il poco coraggio che era in me, rialzando lo sguardo.

-Cosa? Dai, Ronnie non mi dire che eri gelosa?-chiese per poi iniziare a ridere.

E il coraggio che avevo recuperato si afflosciò per terra, rischiando di ributtare la mia miniatura dentro il suo buco, precedentemente occupato.

Ma venne salvata, Zayn aveva notato il mio cambiamento, e mi accarezzò la guancia delicatamente, facendomi rialzare il volto.

-Scusami...-disse con occhi dolci, che mi sembrava strano dedicasse a me, infatti sospettai che ci fosse qualcun'altra dietro di me, ma lui come sempre, rispose alla mia domanda interiore, o dichiarò qualcosa di cui non recepii bene il significato, o almeno non del tutto:-Ci sei solo tu...

-Oh... Ehm...-balbettai, e lui rise leggermente, alzandomi il capo e dandomi un bacio a stampo.

-E poi,a Georgie, piacciono le ragazze, e voleva chiedermi un favore su come conquistare una nostra amica, che c'è il sospetto che sia bisessuale, anche se i bisessuali hanno la mente confusa e non potrebbero stare mai insieme a qualcuno, visto che potrebbero sbagliare, e il loro momento di omosessualità è solo di passaggio. Ho avvisato Georgie, ma lei non mi vuole ascoltare, non mi fido e non mi piacciono i bisess-....-si interruppe sorpreso da un mio bacio dato in punta di piedi. E mi piacque vedere il suo viso stupefatto dalla mia mossa.

Mi morsi il labbro inferiore, insicura, e lo sentii ridere, e io mi unii a lui.

 

-Dai ora vado, Susy mi starà aspettando per tornare a casa.-Guardai il mio orologio erano le due e un quarto di notte.-Cacchio il mio turno finirà tra un quarto d'ora ... Susan mi ammazzerà.

Feci per andarmene, ma sentii una mano prendermi l'avambraccio e avvicinarmi al suo petto.

Mi baciò dolcemente, due volte, come la prima volta.

-Il bacio della buonanotte.-sorrise malizioso, e soddisfatto delle mie guance totalmente rosse.

-Buonanotte.-dissi scappando dentro, ma mi fermò la sua voce all'ingresso.

-Aspetta, mi dai il tuo numero?- mi chiese, e io dissi:-Si, cert!- Sorridendo ancora di più, felice al pensiero che lui forse ci teneva a me.

Gli diedi il mio numero, e mi disse che mi avrebbe chiamato poi, per darmi il suo, visto che io dovevo scappare.

-Ah, domani ti porto in un posto, aspettami all'uscita da scuola, d'accordo?-mi sorrise.

E io curiosissima, e con gli occhi ancora più illuminati di prima(ci avrei scommesso), annuii e entrai con un sorriso da vera ebete.

 

Sono una deficiente.

Perchè dovevo reagire così a lui?

Perchè mi provocava tutti quei brividi.

Proprio non lo capii... Il suo tocco era qualcosa di speciale, mi faceva sentire viva, come non mai.

Eppure anche Stan a volte, anche se raramente, mi toccava, ma non mi faceva quegli effetti, azi mi irrigidivo, come con tutti gli altri ragazzi. Eppure anche lui era un bel ragazzo come Zayn..

Basta! E che cacchio!...

Sono una confusionista... Non so nemmeno se esiste questa parola, ma sarebbe l'aggettivo o l'appellativo più giusto per definirmi in quel momento.

 

Tornai dentro al locale con un sorriso da un orecchio all'altro, non me lo sarei mai aspettata...
Forse quella serata non sarebbe stata così male...
E forse non l'avrei dimenticata perchè avevo litigato con Zayn, o perchè nella mia vita era tornato Nick, ma perchè quello che era successo fuori mi ha resa più felice di quanto lo fossi mai stata in due anni.. Per me era stato speciale, e qualcosa mi diceva che lo era stato anche per lui...

Questo sentimento mi rendeva felice..

Ma non capivo cos'era.

Molte persone dicono di essere innamorati di altre, ma alla fine litigano, si tradiscono e si lasciano.

Forse era questa consapevolezza che mi allontanava dal pensare che quello che provavo era 'amore'..

Forse, no, anzi, sicuramente era quello, la paura.

Quel bacio era stato il primo, e indimenticabile.

Lo spero.
Con questi pensieri tornai al bancone.
-Sorriso smagliante, eh?-mi stuzzicò Susy.-Che è successo là fuori?-.
-N-Niente.. ehm... Devo andare a finire di servire i clienti, poi andiamo.- risposi imbarazzata e totalmente rossa, abbassando lo sguardo e dirigendomi dall'altra parte del bancone in legno, cioè alla mia postazione.

-D'accordo!- la sentì gridare. Sorrisi, anche se lo stavo facendo già da un po', era la solita.
Vidi una testa riccioluta con una birra in mano, che mi allontanò dai miei pensieri.
Nello stesso istante sentii la tasca vibrare, e prima di dirigermi da Harry, lessi il messaggio.
In verità erano due uno era di Susan e l'altro era di un numero sconosciuto.

Aprì prima il secondo, e vidi che c'era scritto:”Piccola, questo è il mio numero... Buona notte ;) xX -Zayn”

Arrossì all'appellativo che mi diede all'inizio della frase. Mi rese felice.
Mentre quello di Susan diceva: "il tuo amico Harry è tornato, e si è seduto dalla parte che occupi tu, l'ho visto quando ti stavo rimpiazzando, e gli ho offerto una birra :) .. E' carino, anche se è gay, ma potrei esserci amica... pleaseee *_*"
Sorrisi, e mi voltai notando che stava facendo, come immaginavo, la faccia da cucciolotto.
Alzai le spalle come a farle il segnale di fare quello che vuole.
E lei prese il telefono e scrisse.
-Ciao, vorrei un Mohito-Drink- mi chiese un cliente appena arrivato, aveva i capelli di un biondo tinto, occhi azzurri, e lo riconobbi come ragazzo dell'ultimo anno, e migliore amico di Louis Tomlinson e come il nuovo fidanzato di Carly. il suo nome , se non sbaglio, era Niall Horan.
-Certo-sorrisi-Arriva subito.
MI incamminai verso Harry, perchè proprio davanti a lui avevo le bottiglie con l'alcool, dove stavo prima era l'entrata per il magazzino, ma venni fermata per l'ennesima volta dalla vibrazione nella tasca dei miei pantaloni.
lessi il messaggio, era da parte di Susy:"Davvero Ronnie, voglio solo farci amicizia, non voglio provarci... Sembra un ragazzo dolce, e ti invidio, perchè conosci gente sempre così.. così... giusta lol.. buon lavoro;)"
"Lo è, è un ragazzo sensibile, e se ci provi con lui ti spezzo le ossa ;).. buon lavoro anche a te caccola" risposi girandomi immadiatamente per vedere la sua reazione: stava sorridendo, e quando rialzò lo sguardo verso di me, mi fece la linguaccia, e il mio sorriso se possibile si allargò ancora di più.

Tornai al mio lavoro.
-Hey, Harry!- salutai il ragazzo con i ricci abbassati.
-Ciao, Ronnie- rispose con un po' meno entusiasmo.
Mi girai per iniziare il Mohito-Drink e continuai a parlare con Harry:-Come mai qui? Non te ne eri andato?
-Bhe in teoria si, ma poi volevo vedere com'era andata fuori con te e Zayn - mi sorrise sinceramente mostrandomi le fossette, e io guardandolo di traverso arrossii, e tornai al drink.
-Bene, abbiamo parlato... E si è chiarito qualcosa.. Penso.. Mi rende confusa, sempre, non so che dirti...-Lo sentii ridere della mia insicurezza, e io diventai ancora più rossa.
-Si vede...-disse appena smesso di ridere, e avrei scommesso che stava sorridendo come un'ebete.
-Cosa?-dissi iniziando a versare in contenuto appena mescolato dalla fialda al bicchiere.
-Che ti sei innamorata...-rispose con dolcezza, e seppi che il sorriso da ebete era stato sostituito dal uno dolce.
Rovesciai un po' del contenuto fuori dal bicchiere a quell'affermazione, e sentii lui ridere quando maledissi il giorno in cui le mie mani erano state create così molle.
-Non-Non è vero...-risposi mettendo ciò che serviva per decorare un Mohito -Ci conosciamo.. cioè abbiamo iniziato ad avere un rapporto d'amicizia da solo un giorno...
-A me non è sembrato un rapporto d'amicizia da quanto mi racconta Zayn, e da come ti guarda, e da come parla di te...- rispose prontamente.
-Bhe io penso che ho iniziato a cambiare idea su di lui, ma no-non mi sono innamorata...-risposi, iniziando la frase sicura, e balbettando nella seconda.

Non credevo nell'amore.. non più, come ho detto prima.

Forse perchè l'unico amore a cui ho assistito, oltre quello dei film che sono delle stronzate, è quello dei miei, in cui nemmeno un giorno, che io ricordi, vidi mia madre sorridere per mio padre...
 

Due minuti dopo...

 

Che gli è preso ad Harry?
Misi la cannuccia nel drink che finalmente avevo finito.
Mi girai, e capii che cosa gli era preso.
-Penso che la mia cotta sia molto più leggera della tua... - si voltò e mi guardò stupito, e arrossendo visibilmente abbassò il capo.
Sorrisi, era troppo timido, e ogni volta che lo beccavo a guardare quel ragazzo, la sua reazione era questa.
Quando prima mi ero girata, infatti lo vidi col volto mezzo girato, ad osservare il tavolo dei ragazzetti dell'ultimo anno, dove era seduto Louis e il suo amichetto Niall.
-Jack!-chiamai.
Lui arrivò velocemente, e dopo avermi rivolto un sorriso dolce, prese il drink e lo mise nel vassoio.
-A quel tavolo vicino al biliardino. L'ordine era del biondino tinto.-risposi con un sorriso.
E Jack, dopo aver seguito il mio sguardo, si voltò di nuovo e mi sorrise ancora-Grazie..- disse.
-E di che, anzi grazie a te... mi aiuti sempre.-risposi allargando il sorriso.
Lo vidi arrossire, ma ci feci poco caso, e si diresse al tavolo.
-Miss 'non sono innamorata' fa colpo!- commentò sarcastico Harry.
-Ma non è vero!-dissi sorridendo-E non puoi dire che ogni persona che passa e mi rivolge un sorriso, è innamorata di me , o che le piaccio... Cacchio no! Harry!- sussurrai col tono alzato, ero imbarazzatissima.
-Okey, Okey- rispose alzando le mani in aria, in segno di resa, ridendo leggermente.
-Tu sei innamorato-dissi appoggiandomi al balcone col gomito sinistro, e alzando la mano destra per scompigliargli i capelli in gesto di conforto.
Sorrise dolcemente:-Ma non ho speranze. Anche se lui è sulla via "bisessuale"-disse evidenziando con le virgolette per aria l'ultima parola -Non potrei mai piacergli...
-E non dire così, sei bellissimo, te lo giuro- dissi con tono dolce.
-Si come no...- disse sconsolato, sempre col capo abbassato.
-Harry, vuoi che ti dica qualcosa di divertente?
-Mmh?
-Prima, quando ti ho presentato alla mia amica Susy... bhe so che la sto sfottendo..- risi -ma è per una buona causa... Lei ti stava guardando come se stesse venerando un Dio.- risi, e lui alzando lo sguardo con gli occhi che chiedevano "Ma che cacchio stai dicendo?" e un sorriso speranzoso. -E poi ha anche sospirato, e quando le ho detto che non potevate stare insieme, ha detto :Cosa?!- finii alzandomi dal bancone, e alzando le braccia in segno di sorpresa e inarcando un soppracciglio in modo teatrale, e una smorfia sulle labbra che cercavano di trattenere una risata, che non tardò ad uscire, quando il riccio aprì le sue labbra carnose per tirar fuori quel bellissimo suono, che a me tanto piaceva.

La sua risata.
Sospirai di sollievo quando smettemmo di ridere, e lui si stava asciugando le lacrime agli angoli degli occhi.
Girai lo sguardo, e notai qualcuno con le soppracciglia corrugate, e degli occhi azzurri che mi stavano fulminando.
Louis Tomlinson aveva interesse in Harry.
Si vede che tra poco, un giorno o l'altro, molto vicino si sarebbe avvicinato ad Harry e ci avrebbe provato.
Ma chi ero io per dirlo?
Bha, ho rinunciato a capire le persone, ma in quel momento in cui stavo per abbandonare, il mio sesto senso,e con la 'me stessa' in mignatura, che era uscita da poco da quel buco in cui stava per ricaderci per colpa di Nick, ma è stata salvata dal ragazzo con gli occhi scuri, si fecero avanti, e mi spinsero a fare quello che stavo per fare.
Mi rivolsi a Harry, e guardandolo negli occhi seria, gli dissi:-Lo so che non ti piacerà, ti piace lui, e io sono impacciata, e non ho mai fatto niente del genere, ma è per una buona causa... fidati...
-Ma cosa...?-mi chiese con sguardo interrogativo, venendo interrotto dalla mia mano che dopo essersi avvicinata al suo volto, aveva iniziato a carezzargli la guancia.
-Ronnie, lo sai...-iniziò a dire, ma io lo interruppi.
-Si Harry, lo so... anche se sei bisessuale, ti sei innamorato di lui, ma voglio aiutarti, il mio sesto senso mi dice così.- gli feci l'occhiolino.
-Bhe se te lo dice il tuo sesto senso allora mi fido.- disse assecondandomi avvicinando il suo viso alla mia mano, e girandolo leggermente per baciarmela, e sorridendo continuò:-L'ultima volta mi hai salvato da un'imminente scopata con torture, perchè non seguirlo?-
Sorrise.
Sapevo che non era la prima volta che il mio sesto senso o anche settimo, mi aiutavano, e anche Harry lo sapeva.
Sorrisi anch'io.
-Ora che faccio? Non posso rimanere tutto il tempo con la man-...-mi intrerruppi vedendo un'ombra del tavolo vicino al biliardino avvicinarsi.
Louis Tomlinson.
Cercai di trattenere un sorriso, ma mi venne più una smorfia, quindi mi arresi e sorrisi, fingendo che quel sorriso di soddisfazione era rivolto al riccio davanti a me.
-Una birra, grazie.-una voce acuta, ma melodiosa allo stesso tempo.
Sorrisi ancora di più guardando Harry, che ricambiò il sorriso con uno pieno di gratitudine.
-Subito-dissi, e scompigliando i capelli al riccio aggiunsi:-Ci vediamo più tardi.. C-cucciolo...-dissi l'ultima parola avvampando, non avevo mai dato nomignoli a nessuno, e pensavo che in quel momento avessi fatto l'errore più madornale della mia vita, ma quando guardai Louis, non lo pensai, le mie paure svanirono.
Si vedeva che era geloso, aveva un sorriso troppo tirato, e con gli occhi mi fulminava, e se quegli sguardi fossero materiali, a quest'ora sarei cenere da camino.
Mi girai e andai dal frigo per prendere una birra.
Quando mi girai di nuovo agli altri due, vidi che stavano chiacchierando, e il riccio aveva gli occhi illuminati dalla stessa luce che aveva il moro davanti a lui.
Sorrisi soddisfatta.
Non volevo interrompere quel momento, ma quando vidi che la situazione stava per degenerare con un silenzio imbarazzante, dove Harry incontrò il mio sguardo, con uno supplichevole e incerto, intervenii e posai la birra davanti a Louis, che freddamente e con un sorriso sghembo mi rispose:-Grazie.
Davvero pensava che mi piacesse Harry? Che cretino...
Ma quando vidi che se ne stava andando, mi stupii di sentire un :-Ci vediamo presto riccio, è stato bello conoscerti.-
Sorrisi come un'ebete, sta sera ero davvero tutta sorrisi.
-Grazie, Ronnie, grazie grazie grazie!-mi disse Harry sporgendosi dal bancone, e abbracciandomi.
Io sorrisi incerta, ma ricambiai l'abbraccio un po' irrigidita.
Lui se ne accorse, e mi sussurrò uno :-Scusa...
-No,no tranquillo.. -Sorrisi per consolarlo e rassicuralo -sono più abituata ad un "batti cinque"!-dissi alzando il braccio destro in attesa di una risposta che non tardò ad arrivare.
Rimasi a fissare quel tavolo, cercando di non far vedere a Louis che ,il tutto, era programmato.
-Ha detto che era andato al concerto degli Script, ed era nella stessa tribuna.- disse eccitato facendomi ritornare con lo sguardo su di lui, e sorrisi felicissima per lui.
-E ha detto che vorrebbe rincontrarmi...- disse più timido.
-Cosa? Ma Harry è fantastico!-dissi io entusiasta, con un tono leggermente alto.
Lui imbarazzato fece :-Sshh.. - si guardò attorno e io con lui, ma nessuno ci calcolava, quindi continuò... :-Mi ha chiesto di incontrarci domani dopo la scuola...- lo bloccai abbracciandolo, stupendomi del gesto, che lasciai prolungato ancora per un po', visto che Tomlinson ci stava fissando.
-Tomlinson.- sorrisi quando mi staccai da lui.
-Ah, okey... Mi sembrava strano..-
-Heey!-
Rise:-Scusa- e continuò a ridere.
Gli diedi uno schiaffetto dietro la nuca.
E portandosi la mano dietro la testa continuò a ridere.
Un altro schiaffetto, niente.
Un altro, non smetteva.
Uno schiaffo.-Okey, okey.- disse tornando in sè.
E a quel punto risi io.
La consapevolezza che Louis mi voleva dare fuoco con lo sguardo, aumentò a dismisura.
Lo guardai, e gli feci l'occhiolino, lo vidi stringere di più la bottiglia.
Non era da me. Questo coraggio, questa sfacciataggine non era da me... Bhe forse un po', ma era la prima volta che non la usavo per difendermi, ma per aiutare un amico, un caro amico.
 

Il mio turno era finito già da un quarto d'ora, mi aspettavo una Susy in fiamme e fuoco per la rabbia.

Andai negli spogliatoi, dove ci cambiavamo e dove mettevamo le nostre borse, e infatti mi ritrovai un Susan abbastanza spazientita.

-Ma dove cavolo eri finita? Ti ho cercata ovunque!- mi disse con tono preoccupato.

-Ehm... Ero con Harry.. e... abbiamo parlato per un po'-una mezza bugia, a cui lei aveva creduto poco.

-E come mai quel sorriso da ebete?-chiese sogghignando.

-Eh? No, no, niente...-dissi abbassando la testa e togliendomi il grembiule che mi era rimasto addosso per tutto quel tempo.

Quel grembiule testimone del bacio dolce di Zayn.

Testimone come qualsiasi altra cosa fosse presente attorno a noi.

Okey, ora dovevo tornare alla realtà.

Domani mi avrebbe portato da qualche parte, che bello!

Ero in ansia come una bambina il giorno della Vigilia di Natale pronta a scartare tutto quello che era presente sotto l'albero il giorno dopo.

 

-Allora? Che mi...-Susy si bloccò, e io incrociai il suo sguardo stupito che si stava trasformando in un sorriso più ebete del mio, con uno interrogativo.-Chi ti ha baciata?

Merda!

-Ehm.. Nessuno...-balbettai.

-Non sei brava a mentire, hai le labbra gonfie e rosse, non è da molto, dai chi è...?-disse cominciando ad avvicinarsi in modo pauroso a me.

Io indietreggiai intimorita, ma cercavo di non sorridere.

-Aspetta, -disse fermandosi a mezzo metro da me, come se le si fosse accesa una lampadina, che io non vidi, e non recepii il seguito.:-Chi ha scritto il bigliettino che ti ha dato Harry?

Aggrottai le sopracciglia, chiedendomi dove volesse arrivare:-Zayn, perchè?

-Ah!Ah! Allora è stato Zayn... Aspetta ma che cacchio?.. non ci sto capendo più niente spiegati.-disse alzando le mani in modo confuso, e aggrottando le sopracciglia anche lei.

Io sorrisi.-E' una storia lunga, e ora non posso raccontartela. E' tardi, e se Carmen ci trova ancora qua ci dirà di ritornare al lavoro se non vogliamo andare a casa, quindi ci conviene svignarsela.- sorrisi.

-Hai ragione, ma poi lo voglio sapere, domani dopo la scuola vieni da me e ne parliamo. D'accordo?-chiese puntandomi il dito contro.

-Ehm, in verità avrei un impegno... -la vidi stupirsi e offendersi, così aggiunsi velocemente, mentre lei riabbassava il dito:-Ma ci possiamo vedere a pausa pranzo!-

E lei sorrise, bellissima.

-D'accordo, andiamo allora!-

E dopo avermi lasciato prendere la borsa e aver rimesso il grembiule al proprio posto, mi prese sotto braccio e ci incamminammo.

 

 

Dopo circa venti minuti arrivai davanti a casa mia, sospirai, il sorriso mi era scomparso dopo aver accompagnato Susan a casa.

Non sapevo cosa aspettarmi quella sera, come d'altronde tutte le altre.

 

Sospirai di nuovo, e cominciai a camminare lentamente e attenta a non fare rumori eccessivi.

Arrivata davanti alla porta di casa, tesi le orecchie, e non sentii nulla.

Pregai che tutto andasse per il meglio, pregai di evitare qualsiasi episodio o cosa, che potesse spezzarmi e far ritornare la 'me stessa' n mignatura, dentro il suo fosso.

 

Aprii la porta, ed entrai senza far rumore.

Mi guardai attorno, e non vidi nessuno nel buio del corridoio e nemmeno nel salotto che si estendeva alla mia destra.

Ma tesi l'orecchio ancora una volta timorosa.

Non sentii nulla, e sospirai.

 

Iniziai a incamminarmi verso le scale, ma qualcosa mi fermò.

La vocina timida dentro di me, che non sentivo da tempo, e che da quella sera, da quando era stata disseppellita, mi spingeva verso cose che non mi sarei mai immaginata.

Ma avevo troppa paura, così non le diedi ascolto, per la prima volta in tutta la serata, e continuai a camminare, arrivando al primo scalino.

Mi bloccai di nuovo.

Avevo sete.

Improvvisamente.

Mi girai, e rassegnata dalla mia vocina che mi diceva di andare a bere, andai in cucina.

Accesi la luce, ed entrai.

Mi diressi al frigo, e lo aprii per prendere la bottiglia d'acqua.

Ricordo che la mamma odiava l'acqua fredda sia a settembre, che durante l' estate e un sorriso nostalgico decorò le mie labbra.

Presi la bottiglia e iniziai a bere direttamente dal suo collo.

Feci girare lo sguardo mentre ancora bevevo, e notai finalmente il blocco.

Sbarrai gli occhi: non era più sul frigo.

Mio padre doveva averlo letto..

oppure gli doveva aver dato noia il colore e doveva averlo spostato dal grigio frigorifero..

No, era più probabile la prima.

Mi colò una goccia d'acqua dall'angolo sinistro della bocca, quando tolsi la bottiglia dalle mie labbra.

La chiusi e la riposi velocemente nel frigo, agitata.

Presi il foglietto in mano, come se potessi trovarci qualcosa di nuovo, come se avessi trovato un diamante rarissimo.

Ed era questa la mia stessa mossa, quando vidi che appoggiato all'angolo della cucina c'era la spazzola del bastone che avevo rotto quel pomeriggio, aggiustato e con un altro manico attaccato.

Sorrisi, ero felice.

E aspettandomi quello che vidi, mi girai e notai che la tavola era sparecchiata.

Mi girai di nuovo, e mi avvicinai al lavabo e lo trovai pulito e vuoto, guardai sulla mia destra lo scolapiatti, e vidi che c'erano i piatti della cena puliti.

Doveva aver mangiato.

Oppure no.

Corrucciai la fronte a quel pensiero, e mi abbassai, per controllare la spazzatura all'interno del mobile, ma c'era solo una scatoletta di yogurt che avevo mangiato la sera prima, e qualcos'altro, ma niente pasta al pesto, niente cena buttata via.

Sorrisi più di prima.

Aveva mangiato.

Mi aveva aggiustato il bastone con cui pulisco il pavimento, e aveva rimesso tutto in ordine.

Ero felice.

Forse davvero quella sera era speciale.

Ero felice.

Felice più che mai.

 

Spensi la luce, sempre sorridendo, e mi diressi nel corridoio di sopra, dopo aver salito le scale.

Arrivai davanti alla sua stanza, alzando la mano, come se stessi per bussare, ma mi fermai.

Aprire quella porta con mano tremante solo per ringraziarlo era un passo troppo grande per me.. Era molto importante.. Ma anche quella serata, dopo i diversi avvenimenti era diventata troppo speciale, e avevo paura che con un solo gesto di gratitudine l'avrei rovinata.

Così tornai giù e gli lasciai un altro blocco.

“Grazie :)”

speravo lo leggesse, per questo me ne tornai in camera mia.

E mi addormentai, sogni d'oro.. Speciali come la persona che mi stava facendo sentire cosí..

In quegli ultimi due giorni, in quella sera in cui ci fu il mio primo vero bacio...
Il mio primo di tutti i tempi...
















































































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Primissimo di tutto per chi segue "Read all about us" domani sera pubblico il capitoloooo :)
Secondissimo di tutto mi dispiace per il ritardo, ma il capitolo è lungo, e spero vi piaccia.
Terzissimo di tutto.. bhe avete notato che c'è Larry, se qualcuno di voi non è interessato me lo dica e prometto che non pubblicherò più parti larry :)
Quartissimo di tutto siete diventati in tantissimiiii awww hahahhahaah.. spero sarete anche in tanti a recenzireee... un bacione a tutti e buona notteeeeeeee
p.s. ho il raffreddore.. il cambiamento di temperatura è devastante... voi come avete passato le vacanze?? :)
ah cosa moolto importanteee volevo ringraziare tutte quelle che hanno recensitooo :
prima di tutti la piu speciale che mi fa sempre sorridere con le sue meravigliose recenzioni : Amicizia
poi Milward  che anche per lei non ho parole per ringraziarla
inesyeah... sei fantasticaaa
Follow_your_Dream anche tu e tutte voi:
Life_Mixers
Harrjscurly
Javaddscute
Sirenettaxmalik
Gagadirectioner
Nina Malik
mysummerlove
Mavi_1D
aphrodjte
....

siete troppo specialiii e vi adorooo un bacione a tutte voiiii siete sempre state fantasticheee... aspetto vostre recenzioni.. ogni volta mi vengono le lacrime agli per la felicità lol
vi voglio beneee grazieeeee
 

  
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