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Autore: LaBarletVola    30/08/2013    1 recensioni
E' la prima fanfiction che pubblico, e non ho nemmeno dormito, mi scuso per gli errori che ci possono essere >_<
la giovane Saber venne violentata da Archer una notte, questo è quello che successe il giorno dopo.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Archer/Gilgamesh, Saber/ Arturia Pendragon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una serata tranquilla a casa Pendragon, finchè Gilgamesh a un certo punto si presentò nel cortile, con l'armatura addosso per precauzione. -amore mio dove sei??- urlò il servant.
Saber uscì di casa in armatura e impugnando Excalibur:  -TU! OSI PRESENTARTI QUÌ?!-
-Si, credi che io abbia paura di farmi vedere dopo l'altra notte?- 
-Te la farò venire io, stupido porco!- ribattè la bionda e così gli si avvicinò lentamente, pronta a dare inizio alla battaglia -rimpiangerai di esserti divertito tanto!- aggiunse.
Gilgamesh fece apparire il gate. Excalibur cominciò ad illuminarsi di una luce dorata Saber si concentrò e attendeva solo che le lame di Archer cominciassero a spuntare dal gate. Ma egli disse: -davvero amore, io non voglio combattere contro di te!- 
-Non osare! Non osare più chianarmi in quel modo!- disse lei. Corse verso di lui e sferrò un affondo ben puntato alla sua gola. Ma Archer fece uscire una lancia dal gate che si scagliò su Excalibur per deviare il colpo. Ma non bastò a fermare Saber che subito ripartì con un secondo attacco destinato al suo fianco sinistro. Il biondo fece partire un altra arma dal gate che fece deviare anche quel colpo. -Smettila, lo so che in fondo sei stata bene!- disse lui. Lei arrossì lievemente, vergognandosi di quella verità, ma mantenne il suo sguardo sprezzante su di lui. -Non dire idiozie!- ancora una volta, provò a colpirlo, stavolta aspettandosi che una delle sue lance l'avrebbe fermata. -infatti non le dico le idiozie!!- disse Gilgamesh che cercò di far deviare anche quel colpo con un arma dal gate. Saber evitò l'arma e gli puntò minacciosamente Excalibur al collo -Dì le tue ultime preghiere, Archer- 
-ok colpiscimi pure.. se non posso avere te, non ha senso continuare a vivere- rispose lui. Lei era sul punto di trafiggerlo, ma qualcosa la fermò. La sua mente le diceva di farlo senza esitare e di riprendersi il suo orgoglio da Re e cavaliere quale è, ma il suo cuore le implorava di non fargli del male. Strinse i denti e infine gettò riluttante la spada a terra. Voltò le spalle e tornò in casa, chiudendo la porta dietro di lei, senza dire parola. Era più arrabbiata con se stessa che con lui.
Gilgamesh la lasciò andare in casa e non la seguì, decise di lasciarla stare per questa volta. -buonanotte Saber- disse guardando l'edificio. Tornò a casa e si mise a letto, ma non riusciva a dormire perchè pensava troppo a lei.
Saber invece era poggiata alla porta di casa, rannicchiata a terra e con la testa poggiata sulle ginocchia. Non rispose al Servant, che le augurava la buonanotte. La verità è che neanche lei sapeva cosa volesse. Una parte di sè lo odiava con tutta se stessa, ma l'altra.. avrebbe voluto reprimere quel sentimento.
Qualche ora dopo Archer decise di uscire e fare una passeggiata per passare casualmente davanti a casa di Saber. Ella sentì la presenza del servant molto chiaramente, siccome era rimasta accanto alla porta, seduta a terra. Decise di controllare guardando dalla finestra. Sbirciò e vide che effettivamente, Archer era nei dintorni. Si risedette a terra e attese che se ne andasse.
Ma siccome Gilgamesh era rimasto tutto questo tempo senza riuscire a dormire, prima di uscire aveva bevuto tanto di quel vino, da essere ubriaco marcio -Sabeeerr perché non mi vuoiiii?- urlò con voce traballante. Arturia sbattè un paio di volte le palpebre e guardò di nuovo fuori dalla finestra. Lo osservò bene e si rese conto che era ubriaco! Sbuffò e aprì la porta. Avrebbe ricambiato il favore che le era stato fatto del tempo prima e lo avrebbe portato a dormire. -Archer, fai il bravo-  disse prendendolo per il polso.
Lui stupito e barcollante: -Sa...Saber, tu.. Lasciami !- disse cercando di farle staccare la presa dal polso. Ma lei lo manteneva con entrambe le mani cercando di trascinarlo dentro casa. -No che non ti lascio. Non finché non ti vedo dormire!- esclamò.
-Non voglio essere aiutato, lasciami, non voglio nemmeno dormire!- oppose resistenza
-E allora cosa vuoi?- chiese esasperata, cercando di farlo entrare in casa sua. La casa di Archer era troppo lontana per convincerlo ad andare.
-voglio ...voglio... Non lo so ..-
-Mentre ci pensi, entra- lo portò fino a dentro casa e lo fece sedere sul divano -hai freddo?- chiese.
Lui si portò le ginocchia al petto e le rispose di no.
La povera servant sospirò e gli portò una mano sulla fronte per controllare che stesse bene -vuoi provare a riposare?-
-No voglio dell'altro vino!- lo fece apparire e bevve direttamente dalla brocca.
-No!- esclamò l'altra afferrandogli la brocca e strappandogliela dalle mani -Ti farai del male. Decidi un'altra cosa da fare che non sia bere vino!- aggiunse. Lui non sapeva che dire, ma a un certo punto corse in bagno a vomitare e si sedette per terra.
Arturia andò in bagno gli pulì il viso, lo sollevò e lo portò in camera e lo fece stendere sul letto e gli si sedette accanto. -Come ti senti?- chiese lei.
-Uno schifo ... e non ho sonno!-
-Non posso fare nulla per farti sentire meglio, a parte consigliarti di riposare- disse con freddezza, senza guardarlo.
Gilgamesh sbuffò e si alzò, non voleva darle ascolto, ma appena si alzò, si accasciò per terra. -Voglio il vino!- urlò.
-No! Starai peggio!- disse lei cercando di tenerlo fermo.
Il ragazzo gli prese una mano, sembrava quasi si volesse mettere a piangere, pero non piangeva, non sarebbe stato un gesto da lui.
-Ma cosa ti prende..- disse Saber. 
Con la scusa dell'essere ubriaco Gilgamesh esclamò: -io voglio le coccoleeeeee!!!-
Saber lo guardò sconcertata -le co..? ... Non ci pens..- guardò il suo viso dispiaciuto e sbuffò -due minuti. Niente di più- si stesero e lo abbracciò.
-Wow stavolta siamo vestiti.. - il biondo sorrise come un idiota.
-Idiota.- sbuffò.
-Un bacino come l'altra volta non me lo dai?-
-Altra Volta..- pensò -NO! lo feci solo per pena- disse.
-Sisi certo come no .. Sai, inizio a sentirmi meglio adesso.. Ma sto ancora un po' male per il vino ..-
-Se stai cercando di convincermi a baciarti, scordatelo.-
-No, sai.. Sei bellissima-
Lei arrossì a quell'insolito complimento ma non rispose e continuò ad abbracciarlo senza far nient'altro.
-immaginati il cielo stellato alla notte.. Non è bellissimo? Si che lo è .. Pero non eguaglia la tua di bellezza- disse il biondino.
-Sei bravo con le parole.- lo osservò e si scostò leggermente da lui per la puzza d'alcol e restò rossa in viso -ma non abbastanza. Non ti desidero-
Gilgamesh si girò subito dall'altra parte -va bene allora se vuoi me ne vado a casa a bere un altro po'-
-NO!- si ricompose subito e proseguì -no. Non voglio che ti faccia del male-
-Trova un modo per convincermi a restare qui allora-
-non ti basta che ti abbracci?-
Lui non disse nulla, lei si avvicinò e lo abbracciò da dietro. Lo faceva con affetto, anche se non sembrava più di tanto.
Egli si girò verso di lei e le diede un bacio a stampo.
Saber restò per un secondo ammutolita, poi lo guardò come se provasse nei suoi confronti tutto l'odio di questo mondo.. Infine lo baciò dolcemente.. Staccandosi immediatamente da lui e alzandosi dal letto -che diamine fai, Saber? Non puoi!- pensò ritornando in salotto. Il ragazzo restò sul letto, stupito dal bacio -sa..saber! Dove vai? Torna qui, senno riprendo il vino!-
-Non mi interessa! Puoi riprendere tutto il vino che vuoi. Fatti del male!- gridò dal salotto. Non si muoveva da lì. Era decisa a lasciarlo perdere.
-Ma perché ?? Perché mi baci e poi te ne vai?? Perché non hai voluto uccidermi quando potevi farlo?? Cosa c'è il quella testolina??- urlò il servant dalla camera.
Lei strinse i pugni e si alzò all'improvviso, gridando -NON LO SO! Non lo so!- restò in piedi a fissare il vuoto.
-... Mentre ci pensi .. io mi faccio un'altra bevuta .. - fece apparire il vino e cominciò a bere.
-Oh Archer! Piantala!- tornò in camera a sottrargli la coppa e la brocca -Sta buono o ti faccio del male.-
-Fammi pure tutto il male che vuoi- prima che lei potesse sottrargli tutto, bevve tutto il vino della coppa in un sorso.
-Archer! Perchè ti comporti così!?- gettò coppa e brocca a terra e lo scosse
-Perché tanto non ho nulla da perdere ! -
-Il Graal.. Non ti importa nulla?-
-Non finchè tu sei più importante!- disse con la voce un po' traballante per via dell'alcol.
Lo guardò impassibile -devi lasciarmi perdere! Quando lo capirai? Non mi interessano gli uomini-
-Sei lesbica?????- urlò ubriaco.
-Ma cosa dici?! No! Non mi interessa avere una relazione!-
-Ma scusa.. Se ti interessa cosi tanto il gral.. Perché non mi hai ucciso prima?- chiese incuriosito.
-Perchè.. perchè io..- Pensò a quello che doveva dire per non lasciargli intendere nulla. Ma non trovò di meglio di..: -perchè credo che infondo, molto infondo.. Credo.. Di.. Volerti bene-
-ok dopo questa posso anche dormire .. Pero devi dormire con me .. E voglio un bacino come prima- disse tutto contento Archer.
-Pretese! Tu hai solo pretese.- gli si avvicinò e gli diede un "bacio" veloce sulla fronte -va a dormire-
-No hai sbagliato non si trova li la bocca!- esclamò il servant deluso.
Lo guardò e dopo poco lo fece stendere sul materasso con forza. Toccò le labbra del servant con le sue e lo baciò.. -ti basta?- disse con rabbia e offesa, si sdraiò sul letto da lato opposto di lui.
-No..- la prese e la fece andare verso di lui, e mettendogli una mano dietro la sua testa l'avvicinò ancora di più a se e le diede un bacio con molta foga, con la lingua.
-Hmm..!- in un primo momento lei non fece nulla per liberarsi, poi si staccò da lui e si ripulì le labbra dalla sua saliva.
-ringrazia che ti bacio soltanto ..- disse lui.
-Non succederà una seconda volta. Non sono una sprovveduta-
-Magari la prossima volta verrai tu da me ..-
-Dimenticatelo. Ho un autocontrollo. IO.-
-Se io ti regalo il graal tu diventi mia?-
lo guardò con diffidenza -tutto per il Graal. Sarò tua.-
-Ok ora ho un motivo per cercarlo più disperatamente!-
-Sarò io a vincerlo. Non hai spezanze, Archer. Io non trascorro le serate ad ubriacarmi e preferisco immagazzinare energia. Tu no. Perderai il Graal e me.- dissee con tutto il disprezzo possibile, ma non era abbastanza.
Gilgamesh le rispose: -No facendo cosi sei tu che perderai me e ci rimetterai, perché quando non vedrai più una persona che viene a farti le serenate sotto la finestra, o a fare le gare col vino dove perdi e alla fine vieni curata e tutto, oppure serate come questa sera, quando non troverai più la mia bocca da baciare come mi hai baciato prima, rimpiangerai, e ti mancherò ..- 
Con sua grande sorpresa, Saber non trovava errori nella sua considerazione. Ma non aveva paura di cadere nella solitudine.  Diventata Re, era diventata anche sola.. -buonanotte.- si stese sul letto più irritata che mai e si addormentò.
-Buonanotte- dopo un po' si addormentò anche lui.
  
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