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Autore: oltreladistanza    30/08/2013    0 recensioni
Questa storia.. è il libro che ho cominciato a scrivere nel 2008 e ancora non ho finito.. vorrei sapere se potrebbe interessare a qualcuno! La trama è semplice.. la protagonista Marylin vivrà emozioni tipiche dell'adolescenza e sperimenterà quel dolore che solo l'amore puo' guarire! Spero possa piacere!
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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Marilyn osservava dal terrazzo sopra casa sua il panorama gelido e freddo di quella notte di novembre. Era Autunno inoltrato e a tratti la neve si appoggiava delicatamente sui rami del pesco del suo giardino e lo rivestiva del suo bianco ghiacciato che lo avrebbe riparato per una notte soltanto. La luna argentea illuminava la notte, come i fari delle macchine, ma meno accecante, per dare modo di vedere ogni particolare,e Marylin si stringeva nel suo piumone rosa, sperando che non diventasse più freddo, sennò avrebbe dovuto rientrare:aveva solo un pigiama di cotone bianco, che non teneva per niente caldo, ed erano le tre di notte.
Marylin, stava per entrare, quando il telefono vibro nella tasca e le fece cambiare espressione del viso: Abby, una sua cara amica, le mandava la buona notte e le ricordava di tentare una mossa molto azzardata, per partecipare al MAIN EVENT di quell’inverno, ovvero la serata di capodanno insieme ad un gruppo di amici speciali. Marylin sorrise e rispose “Considerami già lì!:)”.
Abby faceva parte del gruppo di amici che Marylin definiva “delle vacanze” e non è per niente difficile capire che li conosceva perché facevano le vacanze nello stesso posto,una città di montagna dove ci si divertiva, ci si voleva bene, ci si rifiutava e ci si amava, ci si odiava o si era in amicizia. Questa città non la nominerò, perché come tutti i personaggi, non ha bisogno di essere nominata col vero nome, perché chi la conosce lo sa, comunque il gruppo di amici della montagna, diciamo così, era importantissimo per Marylin come per Abby e per gli altri ragazzi che facevano le vacanze lì. Marylin, frequentava da quand’era piccola la montagna e le amicizie che nelle poche settimane si erano create, anno dopo anno, si andavano rafforzando durante tutto l’anno. Marylin era amica di tutti, anche se per il suo aspetto fisico, molta gente la prendeva in giro o peggio, non la considerava, lei comunque si sentiva a casa, ogni estate, e ogni volta che parlava con i suoi amici via chat!
Quel SMS aveva risvegliato in Marylin i ricordi delle estati passate, le cavolate che avevano combinato, le pizzate con tutto il gruppo, le uscite serali e quelle pomeridiane, le stelle cadenti e i desideri espressi assieme agli amici di rimanere sempre tali e gli amori impossibili. Un sorriso malizioso spuntò sul viso di Marylin e cominciò a pensare a quanto sarebbe stato bello stare tutti insieme avvolti dal freddo e dalla magia delle vacanze invernali e, coricandosi a letto rimase sveglia per l’eccitazione almeno un'altra ora e mezza pensando a tutti i suoi amici, quelli che avrebbe rivisto se fosse andata in montagna. Abby per cominciare, la sua fidata compagna di avventure e oltretutto migliore amica di suo cugino Matteo. Abby, pattinatrice sul ghiaccio e amica fidata sull’asfalto e su ogni altro pavimento artificiale o naturale, una persona straordinaria con cui ridere, piangere e parlare di tutto. Piccola e ricciolina all’apparenza ma un vulcano se la conosce meglio, l’Amica con la A maiuscola. Poi c’erano i cugini di Marylin, Matteo,Paco e Giorgia, che pian piano si trasformarono in enormi spalle su cui piangere o almeno ridere assieme e giocare a carte nei momenti morti e, visto che vivevano per la durata della vacanza tutti insieme. Le componenti del gruppo, quindi le ragazze, erano tutte diverse ma allo stesso tempo uguali e solidali, l’una con l’altra. Abby, Giorgia, Marylin, Chiara la più alta è innocentemente bella, Tanya appassionata di danza, Rachele simpatica ed esuberante e Diletta la ragazza che vive a Roma. Con Abby e Diletta, Marylin aveva poi formato un gruppetto più piccolo dove loro tre si volevano un sacco di bene e parlavano di tutto e si confidavano durante i pomeriggi caldi dell’estate. I ragazzi avevano ognuno il proprio stile, e tutti per Marylin erano importanti, Francesco, Daniele, Tommaso, Nicola, Riccardo e il suo amico Carlo, Alessio, Andrea e Simone, quanto si erano divertiti durante quelle estati. Quattro estati a combinar cazzate, a parlare fino a notte fonda, a sussurrare o a gridare sempre insieme, indivisibili o quasi, perché è logico che qualche volta si litiga, ma ovviamente si fa pace. Marylin prende l’Ipod dal comodino e mette su riproduzione casuale e quasi per magia la prima canzone è una canzone molto significativa per lei che, guarda caso le ricorda un pomeriggio bellissimo, passato con gli amici in montagna. Cascada. Everytime We Touch. Marylin ride. Le viene in mente il suo cugino preferito al quale piace molto la canzone della cantante americana, perche “Pompa a Manetta!!” e la versione di Abby scritta sul suo diario di scuola. La musica e l’estate vanno a bracceto, pensa Marylin, e intanto la canzone sfuma tra i Tunz Tunz e la musica, anzi il dialogo della canzone successiva, che guarda caso è un altro ricordo dell’estate. Barbie Girl, degli Aqua, quanti ricordi. Abby gliela aveva dedicata, perché si vestiva perennemente di rosa e bianco, come una Barbie. E intanto le guance di Marylin si rigano di lacrime. Quante camminate, ed è tutto un Fotoricordo, come dicono i Gemelli Diversi, e le foto scorrono sullo schermo dell’Ipod, finche non si arriva ad una foto particolare. Anche l’Ipod si blocca. Daniel. Le prime note di Troppo Complicato si sentono di sottofondo. Marylin si butta sotto le coperte e prende un quaderno da sotto il materasso e la penna da dentro il portapenne sul comodino e scrive sul suo taccuino: “11.11.09.. 3005esima volta che vedo questa foto!possibile mai??!MBG”
Daniel, ancora ricordi dell’estate, no delle estati per essere più precisi e, per essere Miss Meticolosità quattro estati perse per l’uomo che mai l’aveva filata, ma che era sempre lì, pronto a metterla in imbarazzo. Un ragazzo splendido, pensò guardando la foto mentre le parole della canzone fluivano nelle orecchie di Marylin, capelli neri occhi neri e sognanti, corpo assolutamente perfetto, giocatore di calcio assai bravo, più precisamente estremo difensore. Ma quanto è bravo? Si chiese Marylin mentre si accorse dell’ora tarda. Erano solamente…le quattro di mattina, 4 e 32 !Cazzo, fu l’ultimo pensiero di Marylin, domani ho compito di Mate”e si addormentò con ancora le cuffiette sulle orecchie.
  
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