Correva già da un bel pezzo quando inciampò e cadde rovinosamente a terra.
<< merda! >> disse incavolato.
Era inseguito.
Si perchè lui era la causa di tutto.
Era stato lui a causare quella morte al villaggio.
Viveva a Konoha ma ora era costretto a fuggire.
Il coprifronte in mano per non perderlo.
Si rialzò velocemente.
Qualcosa lo attanagliò alla gamba.
Una mano lo teneva fermo.
<< Fermati ragazzino dove credi di andare!?>>
Lui si fece prendere dal panico.
E non voleva.
Era proprio a causa di questo che aveva ucciso.
L'odore del sangue ancora gli riempiva le narici.
Vedeva suo padre disteso in un lago di sangue.
<< perdonatemi.....>><
L'uomo che lo aveva afferrato per una caviglia lo guardò perplesso per poi subito dopo accasciarsi a terra morto.
Lo aveva rifatto.
Non capiva come.
Era un mostro.
Una figura scura gli si stagliò di fronte.
Fu l'ultima cosa che vide prima di svenire.

Si risvegliò in un letto.
Dove si trovava ora? E che gli era successo? Ricordò.
Purtroppo lo fece.
E la sua mente non resse più di tanto facendolo svenire di nuovo.
Una mano fredda gli toccò la fronte.
Sentiva delle voci.
Una di donna e l'altra di un uomo.
Quella della ragazza era calma e pacata
<< dove lo hai trovato Itachi?>>
<< era nel bosco mezzo svenuto....>>
La voce dell'uomo era profonda e monotona.
Lo avevano riportato indietro a Konoha per caso?
No.
Li lo avrebbero di sicuro giustiziato.
E allora dove si trovava?
Cercò di aprire gli occhi.
Si ritrovò davanti due pozzi blu che lo fissavano insistentemente.
Era a pochi centimetri dal volto della ragazza che aveva sentito parlare poco prima.
Aveva la pelle diafana.
Gli occhi blu come il cielo.
I capelli del medesimo colore.
Da un lato portava una rosa bianca.
Sembrava di carta.
<< ti sei svegliato finalmente....>>
Disse con il solito tono pacato.
<< io...d-dove mi trovo adesso?>> << stai calmo qua non ti verra nessuno a cercare.>>
<< piacere comunque....>>
<< piacere...ehm... >>
<< mi dispiace ma il mio nome è un segreto...non te lo posso dire... >>
<< ah...ehm ok.... >>
Si tirò dolorante a sedere sul letto.
<< no stai fermo...sei ferito.... >>
Una fitta lo colse ad una costola.
<< hai una costola fratturata devi rimanere il più fermo possibile. >>
Non se lo fece ripetere.
Si ridistese sul letto lentamente colto ogni tanto da forti fitte al torace.
La ragazza dai capelli blu gli sistemò un pezzò di stoffa bagnato sulla fronte.
Poi se ne andò.
Lui chiuse gli occhi.
Ma una mano gli sfiorò il volto.
<< sei così carino....sarebbe un peccato se ti avessi lasciato a morire nel bosco dilaniato da te stesso.... >>
Si trovò davanti il ragazzo dalla voce profonda di prima.
Era veramente bello.
Due occhi sanguigni e i capelli corvini che gli incorniciavano il volto candido.
Si avvicinò pericolosamente con il volto.
Si vide riflesso nei suoi occhi.
Era bello anche lui in fin dei conti: i capelli color cenere e gli occhi gialli erano veramente particolari.
Il ragazzo gli prese una ciocca dei lunghi capelli argentati con una mano e la arricciolò attorno al dito.
Lo guardò maliziosamente e gli sussurrò ad un orecchio
<< mi chiamo Itachi...se vuoi quando stai meglio vienimi a cercare... >>
Lui rimase immobile e tremava.
In fondo gli incuteva timore ma anche un certo non so che.
Non fece altro che fare cenno di assenso con la testa.
Itachi gli posò un lieve bacio sulle labbra e se ne andò.
Non mi ha nemmeno chiesto come mi chiamo.....si ritrovò a pensare.