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Autore: Fraraphernelia    30/08/2013    3 recensioni
'Lascio scivolare il telefono sul cuscino e delle lacrime iniziano a scendere lungo le mie guance.
Ripenso alle parole si Josh, all'odio che c'era nei suoi occhi. A Zac, in silenzio dietro a suo fratello. A quella sensazione di vuoto che mi perseguita da ieri, quando Josh e Zac hanno voluto distruggere quello che avevamo creato insieme.'
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hayley Williams, Jeremy Davis, Josh Farro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Paramore is Still a band.
 
Il rumore della sveglia rimbomba nella stanza da ormai qualche minuto.
Metto la testa sotto il cuscino e cerco di ignorarla e ci riesco benissimo, ma c'è un'altra cosa che continua a tenermi sveglia.
Mi alzo svogliata e mi metto seduta sul letto. Ho la testa che scoppia ma cerco di focalizzare la situazione in cui mi trovo: sono in camera mia, sono le sette e quaranta della mattina, i vestiti di ieri sono appoggiati sulla sedia in parte alla porta e le finestre sono aperte.
Resto a fissare la finestra per un po', quando la suoneria del mio telefono attira la mia attenzione.
Afferro il telefono dal mio comodino e me lo porto all'orecchio, senza fare molto caso al nome della persona sul display.
-Pronto?- Dico con la voce impastata dal sonno.
-Hayls, sono Jeremy, va tutto bene?- Chiede Jeremy con tono preoccupato.
Mi lascio cadere sul letto pesantemente e mi metto una mano sugli occhi.
-No, Jeremy, non va per niente bene.- Sussurro debolmente.
-Vuoi che vengo da te? Se vuoi ne parliamo.- Mi chiede lui, dopo qualche secondo di silenzio.
-No. Grazie, ma preferisco stare da sola.- Rispondo, alzando un po' la voce e chiudendo la chiamata.
Lascio scivolare il telefono sul cuscino e delle lacrime iniziano a scendere lungo le mie guance.
Ripenso alle parole si Josh, all'odio che c'era nei suoi occhi. A Zac, in silenzio dietro a suo fratello. A quella sensazione di vuoto che mi perseguita da ieri, quando Josh e Zac hanno voluto distruggere quello che avevamo creato insieme.
Lo stomaco mi fa male ma decido comunque di scendere e mangiare qualcosa.
Ancora in pigiama mi alzo e, goffamente, mi dirigo in cucina e mi preparo una tazza di caffè.
Mi siedo sulla sedia in parte al tavolo e inizio a guardarmi intorno.
Iniziano a passarmi davanti immagini di noi, dei Paramore, di quando c’eravamo appena conosciuti e andavamo nel garage di casa dei miei per suonare, o anche solo per stare insieme. O semplicemente di qualche giorno, quando erano venuti a cena da me, per parlare di nuova musica, di nuovi progetti.
Sembrava tutto così bello, così semplice.
Era così bello sedersi intorno al tavolo o sul divano e poter dire: ‘Bene, quando iniziamo il tour?’.
Sembrava tutto così… Normale. Sì, normale. Ma poi mi è crollato il mondo addosso. Ci è crollato il mondo addosso.
Il rumore della caffettiera mi fa ritornare in me. Prendo una tazza e ci verso dentro il caffè fumante.
Inizio a berlo, mentre mi siedo sulla stessa sedia di prima.
Lo stomaco smette di farmi male e io tiro un sospiro profondo.
La mia mente è talmente annebbiata e i miei occhi sono talmente pieni di lacrime che mi è difficile anche solo pensare a mandare giù il caffè.
Il rumore del campanello mi fa sobbalzare.
Deglutisco e poso la tazza sul tavolo. Resto ferma in mobile a fissare il muro in fronte a me, senza capire bene cosa stia succedendo.
Il campanello suona un’altra volta e questa volta mi alzo di scatto.
Spero con tutto il cuore che sia Jeremy o Taylor, ho bisogno di qualcuno, ora.
Apro la porta lentamente. Rimango paralizzata.
-Buon… Buongiorno Hayley.- Dice la figura davanti a me.
Non rispondo.
-Posso. Posso entrare?- Chiede con voce tremolante.  
Mi giro, dandogli le spalle, lasciando la porta aperta, così che mi possa seguire.
Sento i suoi passi pesanti dietro ai miei. Lo stomaco ricomincia a fare male.
Abbasso la testa e mi passo una mano sugli occhi. A stento riesco a trattenere le lacrime.
Sento Josh che sospira dietro di me.
Arriviamo in salotto e io mi fermo di scatto girandomi difronte a lui, stando lontana. Non voglio nemmeno respirare la sua stessa aria. Ora che ce l’ho davanti inizia a farmi schifo.
-Hayls…- Inizia lui.
-Hayley.- lo interrompo. Mi stupisco che sia riuscita a parlare.
-Hayley, volevo parlarti. Volevo parlarti del perché della mia… Nostra decisione.- Esclama a testa bassa.
-Nostra? Tua e di Zac? Josh, Zac non ha deciso un bel niente! Lo hai convinto a lasciare la band perché non volevi fare la figura del codardo e guarda un po’? La stai facendo, la figura del codardo.- sbotto poi io. E’ incredibile l’odio che provo nei suoi confronti in questo momento.
-Hayley lasciami spiegare. Anche Zac era infelice…- Josh viene interrotto da me, per la seconda volta.
-Josh, non ho bisogno di altre spiegazioni, non ti sono bastate quelle che ci hai rifilato ieri? Se non stavate bene nella band, non bastava parlarne? Come quando eravamo adolescenti e andavamo a casa di Jeremy a guarda un film e dopo parlavamo dei nostri progetti, di come saremmo diventati la più grande band del pianeta? Beh Josh, ce l’avevamo quasi fatta.- urlo in preda alle lacrime e Josh è ancora in silenzio a testa bassa. Inizio a ricordare come è bello andare in giro per il mondo e fare quello che ci piace fare con le persone a cui si vuole più bene. Un leggero sorriso appare sulle mie labbra che però svanisce quasi subito.
-Quindi è questa la vostra decisione definitiva?- Sussurro, senza riuscire a guardarlo.
-Sì.- Risponde senza un minimo di emozione, sentimento. Freddo. Gelido, come il brivido che mi sale lungo la schiena sentendo quelle parole.
Josh inizia ad avviarsi verso la porta d’uscita, non mi volto per vederlo uscire definitivamente dalla mia vita.
-I Paramore sono ancora una band.- Dico secca, con la voce abbastanza alta da riuscire a farmi sentire da Josh, che ormai sarà sulla porta di casa.
Sento una risatina da parte sua e poi la porta si chiude con un tocco secco.
Vorrei corrergli dietro e prenderlo a pugni, dirgli che non importa se lui e Zac non ci sono più. Io, Jeremy e Taylor abbiamo costruito la nostra vita intorno alla musica e loro non potranno distruggerla. No.


 
  
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