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Autore: IloveJoseph    30/08/2013    0 recensioni
Hola lettrici!
Allora è il giorno del centesimo compleanno di Caroline. A Mystic Falls non c’è più nessuno. Stefan è andato via, Damon ed Elena sono a New York, Tyler è sparito e Bonnie è morta. C’è solo Caroline che spera che qualcuno si ricordi del suo compleanno e venga a salvarla. Aspetta, aspetta, e aspetta! Ma niente e proprio quando sta per perdere ogni speranza arriva qualcuno. E se qualcuno fosse Klaus? Come reagirebbe la bella vampira?
Commenti sempre graditi! :*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Klaus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tanti auguri Caroline. Buon centesimo compleanno, che ce ne siano altri cento, con tanta gioia e amore.
Era accovacciata sul portico di casa sua, mentre da sola si ripeteva  queste parole ad alta voce.  Era  isolata da troppo tempo, dunque non c’era il pericolo che qualcuno, passando, l’avesse  presa per una pazza che parla da sola. A Mystic Falls, la cittadina dai mille segreti e da un passato sempre più oscuro, non accadeva più nulla di esilarante. Ormai non si narravano più le leggende sui vampiri, o sulle streghe, o anche sui cacciatori, per far intimorire i bimbi più vivaci. Non venivano più esposte , perché c’erano solo vecchi imbranati che se la mattina leggevano  il giornale,  era anche troppo. Non c’è più  traccia di giovani, che anche se avessero avuto una vita diversa, come quella che capitò lei, a Bonnie, ad Elena, a Tyler, comunque si divertivano e si innamoravano.  Non c’è più  segno  né dell’amore, né della vita. Si è anziani  dentro e fuori e ciò  fa molto tristezza, perché significa che anche questa cittadina sia morta per sempre.  Infatti la vita è monotona, non essendoci più i colpi di scena di una volta. Anche se cento anni fa si chiedeva ripetutamente il motivo per cui  sia dovuta diventare un vampiro, e abbia dovuto avere delle amicizie così fuori dal normale tanto da maledire se stessa,   perché a lei non piaceva il modo con cui si alzava la mattina e invece di sorridere, aveva paura che accadesse chissà cosa; Non  le andava a genio il fatto che mentre le ragazze della sua età avessero  problemi  come le   liti con il  proprio ragazzo, o con la lotta di perdere qualche kilo e mettersi a dieta, oppure  mandare via l’eczema, dall’altra parte  invece  c’era lei che doveva vedersela sempre con mostri cattivi e con scoperte inquietanti.  Ma ormai era, è,  la sua vita, e doveva abituarsi. Non voleva mollare, voleva vincere questa sfida con se stessa, e ce l’ha fatta. Si è controllata, e non ha mai fatto del male a nessuno. In aggiunta aiutava chi poteva, e per gli altri  esseri mortali era sempre la dolce e isterica Caroline. Però, ora,  quasi le  manca quella modo di vivere frenetico.  Si alza la mattina, e sa che non succederà niente, motivo per il quale si deprime maggiormente. Non accade nulla perché ormai è sola, ed i suoi amici sono spariti. Stefan, se ne andò quando Elena decise di fidanzarsi con Damon. Ha perso un grande migliore amico, e nonostante lo richiami, lui non risponde mai. Le manca, perché se è  ancora viva ed è quella che è ora,  lo devo solamente a lui. Avrebbe  tanto voluto aiutarlo e restargli accanto in questo momento, che sicuramente sarà delicato per lui, se non  si fosse volatizzato.  Chissà dove si sarà cacciato! Invece la coppia innamorata, Damon e Elena, che a dirla tutta non l’è mai piaciuta e l’ha sempre detto, sono andati a New York. Li ha raggiunti una volta. Sono  stati insieme una giornata intera, e si sono  anche divertiti. Però loro sono innamorati persi e quindi non avrebbe  mai potuto continuare a stargli accanto, dato che sarebbe  stata d’impaccio. Quando andò  via, infatti,  nessuno dei due, neanche Elena, che è la sua  migliore amica, le chiese di restare. Dunque, un motivo in più per scomparire. Invece per quanto riguarda Bonnie,  era  stata con lei fino a qualche annetto fa. E' stata l’unica, oltre a lei, a restare qui. Non ha lasciato la terra, in cui il dono della magia  le era stato regalato e si era, durante il tempo, ampliato maggiormente. Ha deciso di morire qui, e così fu.  Con lei, è  stata bene perché  aveva un’amica sincera e leale. Si facevano compagnia a vicenda, e si godevano la tranquillità che non hanno  mai avuto occasione di sentire. Quando ancora era una giovincella,  le chiese se volesse diventare come lei, in modo tale che non si sarebbero mai perse. Aveva  paura di restare da sola, non voleva  perdere l’unica amica, che non l’ha mai lasciata. Ma Bonnie era una strega, era una Bennett, e non volle in alcun modo. Rispettò  la sua decisione, a malincuore, ma lo fece  per lei. Un giorno di qualche anno fa è morta. La trovò distesa sul letto con gli occhi chiusi, e con un torace che sembrava di cemento. Non respirava, e aveva anche più di novant’anni. Non dimenticherà mai Caroline il modo, in cui la abbracciò forte al suo petto  e le diede  un bacio sulla fronte. Pianse, pianse tanto da quel momento in poi, perché oltre a perdere una sua  grandissima amica, aveva  perso la compagnia, la felicità di ogni giorno. Non le restava più niente, eccetto dei ricordi stupidi e malinconici, ed  una cittadina che non venina mossa neanche da un fruscio di vento.  Voleva andare via, e rifarsi una vita. Avrebbe  anche potuto, ma non saprebbe  dove andare.  E’  pur sempre una vampira abbandonata, e non vorrebbe  oltrepassare il suo confine per andare in una terra di altri succhia sangue, e farsi una loro nemica.  Lei non può permetterlo, perché è sola. Non potrebbe  proteggersi e nessuno sarebbe disposta a  tutelarla. Inoltre, ci sono  da aggiungere anche le complicazioni che si sono create  con Tyler. Infatti, quando Klaus gli diede il consenso di farlo ritornare a Mistic Falls, la situazione iniziò a degenerare. Non erano  più i ragazzi innamorati di una volta, che si schieravano  contro tutto e tutti  per far vincere il loro amore vero.  Lo era, il sentimento che li univa, era davvero forte e sincero. Però, quando lui arrivò qui, tutto cambiò visibilmente. Si vedevano raramente, e quando si incontravano  al Grill, seduti attorno ad un tavolo, parlavano  del più e del meno. Non sembravano neanche fidanzati, dato il modo con cui si ponevamo verso loro stessi.  Caroline, durante il tempo, pensò persino che le chiacchierate, o meglio le frecciatine, che  c’erano tra lei e Klaus erano molto più intime e vere rispetto alle conversazioni con Tyler. Sinceramente,  non ha mai capito, e continua  anche ora a non comprendere, il motivo per cui lui si fosse così tanto distaccato da lei.  Non crede che sia stata la loro rivalità naturale, anche perché sin dall’inizio  sapevano  chi fossero e ciò non ha mai impedito di stare insieme e di amasi  realmente. Forse, si è allontanato da lei , perché soggiogandolo, prima che andasse via, non ha  fatto altro che fargli dimenticare di quanto si fossero amati e di come potessero  continuare a fare.  Cancellò ogni traccia di loro, di lei,   in lui, perché il pericolo Klaus sembrava davvero eterno. Non voleva che lui continuasse a soffrire, e che avesse questo peso maggiore in cuore.  Non voleva che scappasse, con l’incertezza se quel loro  bacio fosse stato l’ultimo o meno. Non voleva, che ci fosse un addio del genere tra di loro, perché sapeva che mai sarebbero stati pronti per lasciarsi definitivamente. Dunque, preferì che lui non provasse più nulla. Almeno fin quando, era opportuno così. Quando poi, ritornò qui,  gli  chiese di ricordarsi nuovamente di ogni cosa, di tutto quello che c’era stato e che  poteva ancora starci. Pensava che cambiasse, che lui continuasse a ricambiare, ma si sbagliò  di grosso.  Aveva davvero dimenticato tutto quanto, e anche se non ci fosse stato il suo zampino, lui comunque avrebbe scordato il loro innamoramento. Magari, non voleva neanche più ritornare qui da lei . Ovviamente, se ci si dimentica della persona importante in quel luogo, si perde anche la voglia di ritornarci. Infatti, non a caso, un giorno lasciandole  un bigliettino sulla soglia di casa, scomparì.
Ti amo Caroline, ti amerò per sempre. Sei speciale, ma non posso più restare. Abbi cura di te!
Sa a memoria, queste  parole. Infatti  è da circa una decina di anni che legge  e rilegge  quel bigliettino, cercando di capirci un qualcosa in più. Spera tanto che quel biglietto prenda  parola, e le faccia  capire il motivo per cui tutto è andato a farsi friggere. Ma come il biglietto non potrà mai parlare, così anche Caroline non potrà  mai  comprendere il motivo per cui una persona, che dice di amarla, scompaia  per sempre dopo tutto quello che insieme avevano  superato e vinto. Ora che il pericolo di Klaus, fosse sparito, poteva davvero continuare la loro  storia, ma lui non ha voluto. Forse si sarà innamorato di un’altra, magari si sarà stancato di lei , oppure   può darsi che abbia voluto risentire di nuovo quelle emozioni che lo portassero nel mondo umano, e che non avrebbe mai potuto provare con una vampira.  Probabilmente, si sarà fidanzato con un’umana, e avrà incoronato quell’amore teatrale, mai avveratosi  tra Jacob e Bella nella saga di Twilight. Non lo sa, Caroline, non sa nulla e mai saprà altro. Però non può  tormentarsi ancora, ha un’eternità davanti a sé e deve viverla così come viene! E  neanche ora può rovinarsi il suo centesimo compleanno, anche se nessuno sembra ricordarselo.  Sarebbe partita, se non fosse stata così stupida  da  credere che magari qualche suo amico  fosse ritornato in città solo per darle un sincero augurio. Aveva ancora questa speranza dentro di sé, perché ormai tutti che la conoscevano, sapevano  che lei non se ne sarebbe andata da Mistyc Falls. Desiderava, che qualcuno le portasse una mini torta con delle candeline sopra. Proprio come accadde  anni fa, quando qui c’era la sua vita strana ma viva. In cui lei credette che invece di aver compiuto diciassette anni, avesse festeggiato un anno in più di morte, dato che lo era  concretamente. Infatti lei,  Bonnie, Matt ed Elena andarono in un cimitero accanto al loro liceo. Stettero lì e ridendo e scherzando, fecero finta di niente. Come se festeggiare un compleanno in un cimitero  di un’amica, che effettivamente era morta, con un amico Matt, cameriere che riusciva a vivere tra tutto quel fracasso soprannaturale senza alcun timore, e ancora con due migliori amiche, una strega, ed una discendente  di una vampira, che per mezza sua, la aveva destina ad una vita così cruente, fosse un qualcosa di normale. Ma lo era: lo loro vita era così, e loro la avevano accettata. Non potevano  fare altro. Ricordando i vecchi tempi, le scese una lacrima sul viso. L’asciugò frettolosamente, mentre si stava per alzare per ritornarsene dentro, tanto  non c’era nessuno da aspettare, perché nessuno sarebbe arrivato.
“cento anni si festeggiano una sola volta. Poi ci saranno i mille, e li sarà tutta un’altra storia” una voce, la fece bloccare, mentre sentiva dentro di se il cuore esplodere dalla gioia. Qualcuno, in effetti era arrivato, ma Caroline non si sarebbe mai aspettato che fosse arrivato proprio lui.
“Klaus?” chiese accigliata la vampira, mentre l’ibrido le sorrise, avendo in mano una torta a cioccolata  con sopra tre candeline che esponevano il numero cento.
“sono io dolcezza. Come stai?” le domandò sorridente, mentre andò sul suo portico e posando la torta affianco a sé, si sedette accanto alla biondina
“cosa ci fai qui?”
“è il tuo compleanno non potevo mancare, e dato che non mi hai invitato, mi sono autoinvitato da solo”
“avrei dovuto invitarti a cosa?”
“alla tua festa. Sei la solita ragazza stramba, che mi tiene fuori dalla sua vita!” affermò, con tono dispiaciuto quasi
“non ti ho invitato perché non ho organizzato alcuna festa. Ti sembra che sia in vena di festeggiare?”
“e invece a te sembra che io sia così rincoglionito da crederci?”
“Klaus, sul serio. Non c’è aria di festa, da un po’ di tempo,  in giro!”
“ma come? La Caroline che ricordo, avrebbe fatto qualunque cosa per far sì che il suo centesimo giorno di esistenza  fosse onorato e celebrato come se fosse il  primo di vita!”
“ o meglio di morte. Sono morta da cent’anni, e invece di essere sotto terra con il mio corpo incenerito, sono qui imprigionata in un corpo di una diciassette!”
“e  ti dispiace?”
“secondo te?”
“no, tu vuoi essere senza età ed essere sempre forte” gli disse, e la vampira si ricordò di quelle parole già dette molto tempo fa.
“ma vorrei essere anche con degli amici, e con una vita sensata. Non voglio che la mia esistenza sia inutile”
“lo è?”
“si. Ho perso ogni mio amico stretto. Non ho più notizie di Stefan,  di Elena,  e Bonnie è morta mentre  Tyler è andato via per sempre!”
“che  cosa?” le chiese serio ma anche con tono arrabbiato Nik
“si, è tornato ma non  quel Tyler di una volta, o meglio direi che è tornato solo fisicamente, ma il cuore chissà dove l’ha lasciato!”
“cosa intendi?”
“che non mi ama più, Klaus. Mi ha lasciata con un bigliettino, e da qualche anno non ho più notizie di lui”
“ed ora te lo chiedo  nuovamente, ti dispiace?”
“si mi dispiace  di essere stata abbandonata dal ragazzo che amavo, e di sentirmi  sola.  Mi dispiace anche del fatto che abbia perso ogni mio amico, e che non abbia più nessuno. Si, Klaus, è in questi caso che rimpiango di non morire sul serio, e di essere immortale!”
“tu non sei sola Caroline”
“ed invece lo sono. Sono stata cent’anni sola. Avevo persino chiesto a Bonnie di farsi trasformare  in modo tale che saremmo restate sempre insieme. Era l’unica persona che era stata con me, in tutto questo tempo, e l’unica con la quale ero felice, e mi sentivo a casa!”
“ora non sei sola Caroline. Ci sono io, sono qui!”
“ma te ne andrai e resterò ancora una volta sola. Non posso fidarmi di te!”
“non dirmi questo. Sai che non è vero!”
“ed invece si, perché anche tu in questi cento anni non ti sei fatto né vedere e né sentire”
“non potevo sapere che stessi da sola, ti avevo lasciata con il tuo ragazzo!”
“che evidentemente non  lo era più”
“non potevo saperlo Caroline. Potevi avvertirmi, ma ti conosco. Il tuo orgoglio è stato più forte della paura stessa di restare ancora una volta sola e abbandonata. Alla fine quando si parla di me, per te è sempre meglio far parlare la ragione che il cuore. E’ sempre stato così!”
“io non posso fidarmi di te, Nik. Tu scompari, e riappari come se non fosse nulla. Io non voglio accanto a me un lampo, io voglio qualcuno che resti!” esclamò seria la vampira, mentre Klaus la guardava in silenzio. Quanto gli era mancata, lei non poteva neanche saperlo. Quanto gli era costato far ritornare quel cane, e scomparire dalla sua vita, lei non può neanche immaginarlo. E sapere che lui l’abbia lasciata da sola, e che Nik lo avrebbe saputo solo ora, gli provocava una rabbia sincera e forte.  Lockwood può già considerarsi morto!
“ Caroline basta che tu mi dica  di restare, ed io resterò. Sai che per te farò questo ed altro!”
“continui ad essere innamorato di me?” gli chiese la vampira, con fare allibito. Non si aspettava che Nik si fosse ricordato del suo compleanno, e che fosse lì, con lei, dicendole che se avesse voluto, lui sarebbe restato per sempre. Caroline, non si aspettava tutto ciò.
“non ho mai smesso di farlo Caroline!”
“e allora perché non ti sei fatto vivo in tutti questi anni?”
“perché sapevo che stavi con Tyler e da tale non avrei voluto rovinarti ancora una volta la tua esistenza felice, con quel cane senza coraggio!”
“avevi paura di essere d’impiccio?”
“Io non ho paura Caroline. Se avessi voluto sarei rientrato di nuovo nella tua vita, come ho fatto in passato. Ma questa volta ho voluto restarci  fuori per vedere se con Tyler fossi stata felice o meno, e se avessi avuto ragione io o meno quando ti dicevo che tu meritavi altro, e non un ragazzo di provincia”
“è andato tutto a rotoli, solo perché lui..” cercò di dire il motivo per cui si erano lasciati, la bella vampira. Ma non lo  sapeva, e non poteva inventarselo in quell’istante. Soprattutto non poteva mentire a Klaus, che se ne sarebbe accorto al battito di una ciglia.
“perché lui?”
“si sarà innamorata di un’altra!”
“sicuramente non sarà così”
“e tu come puoi saperlo?”
“Caroline, ho cercato di farlo anche io ma inutilmente. Una donna come te non si dimentica, neanche se si volesse!”  esclamò serio, mentre Caroline gli sorrise
“tu ci hai provato?”
“ogni giorno, ma non ci sono mai riuscito. Il ricordo, la brama di te sono stati più forti di qualunque altro pensiero. Credimi  chi ti vuole realmente, non ti dimentica!”
“perché hai voluto farlo?”
“perché non è bello non essere ricambiato. A me non piace questa sensazione, io la odio dato che ottengo sempre tutto.  Ma con te non ci sono riuscito, o almeno potevo, ma non volevo averti sotto mio obbligo. Io voglio averti, sapendo che anche tu provi qualcosa per me. Sarà così, io lo so, soltanto che dovrai essere solo meno orgogliosa! Ma comunque, questo rifiuto mi sta iniziando persino a piacere, se mi  parla di te!”
“sei sempre il solito smorfioso, che cerca di sedurmi!”
“non vedo perché  dovrei smetterlo di farlo, soprattutto ora..” continuò malizioso, mentre Caroline gli diede un colpetto sulla spalla.
“come mai sei venuto Klaus?”
“perché non potevo mancare al tuo compleanno.  A dirla tutta non volevo, e mi mancavi. Cento anni senza di te,  sono come un’eternità senza sangue!”
“come sapevi di trovarmi qui?”
“non lo sapevo, infatti. Ci ho provato e mi è andata bene!”
“e se non mi avessi trovata?”
“avrei continuato a cercarti. Sai, è  importante questa tappa per te.  Poi lo è maggiormente se hai vissuto cento anni in solitudine,  perché vuol dire che anche senza nessuno, ce l’hai fatta. Dovresti essere orgogliosa di te stessa , e credo che, vanitosa come sei, lo sarai!”
“infatti lo sono, perché  ho sempre la forza di andare avanti e di non mollare mai. Ho un grande spirito di sopravvivenza!”
“ non dirlo a me, che sto varcando la soglia dei mille e cinquecento anni”
“altri cinquecento anni e poi  compi duemila?” chiese Caroline divertita, mentre Klaus annuì, quasi, con fare esasperato
“e non sei stanco di vedere sempre le stesse cose? Alla fine, il mondo questo è!”
“e tu sai com’è?”
“non hai risposto alla mia domanda..”
“però  ho risposto  già a tante. Ora tocca a te. Suvvia, Caroline sai com’è  la vera bellezza del mondo?”
“sono io!” esclamò euforica, mentre Klaus la ammonì con lo sguardo. Anche se per quanto avesse viaggiato e ne avesse visto di donne,pitture, e sculture belle, lo sguardo di Caroline non era paragonabile a niente e a nessuno. Per l’ibrido lei sarebbe sempre restata la vera bellezza, la vera gioia, la vera armonia dei suoi giorni.
“vorresti dire che non lo sono?”
“ non ho detto questo, soltanto che vorrei sapere se conosci città come Venezia, Roma, Tokyo!” le chiese mentre Caroline sorrise. Questa conversazione, le ricordava qualcosa.
“purtroppo conosco solo Mystic Falls!” disse sconsolata, mentre  anche l’ibrido sorrise
“ci sarà tanto da girare allora..”
“non è detto che io voglia farlo”
“oh, invece, vuoi e come. Ed io sono qui, e stesso domani si parte”
“con te?”
“e con chi sennò? Suvvia, ho io il compito di portarti in giro per il mondo!”
“non devi esser obbligato!”
“e tu davvero pensi che io sia mai stato obbligato a fare un qualcosa che non voglia?” le domandò scettico, mentre la vampira rise di sé. In effetti Klaus, faceva quel che voleva, e l’ha sempre fatto.
“te l’ho promesso quella sera durante il ballo a casa mia, ed ora è arrivato il momento. Il mondo ti sta aspettando!” le disse ancora, mentre entrambi si sorrisero.  Caroline, in quel momento pensò, che la sua unica speranza,  fosse realmente  Klaus. Lui  c’era e ci sarebbe stato. Forse, per quanto spregevole potesse essere il suo animo, sapeva cosa significava  non dimenticare delle persone a lui care. E  Caroline poteva considerarsi,  rientrante di quella categoria.
“posso fidarmi di te?”
“hai sempre potuto fidarti di me Caroline. Sai di quanto effetto hai su di me, soltanto che sei troppo fiera per ammetterlo e capirlo” e con quelle parole l’ibrido la rassicurò sul serio. Aveva ragione, Caroline era troppo incredula per dargli pienamente fiducia, ma le aveva sempre dato il garbo di fidarsi. Anche ora, il fatto che lui fosse lì, era un desiderio che voleva che si avverasse e che si era realizzato grazie a Niklaus.
“suvvia, ora  però  bisogna spegnere le candeline!”
“perché sei euforico più di me?”
“perché tu sei la solita acidona con me”
“heeeeey” lo richiamò Caroline infastidita
“vedi? Ho ragione!” esclamò sarcastico Klaus, mentre le fece senno di alzarsi e di avvicinarsi al tavolo, sui cui c’era la torta. Al di sopra oltre le candeline, si trovavano anche piccoli fuochi colorati.
“hai fatto tutto tu?”
“no, assolutamente. La torta  l’ho ordinata in una pasticceria, ma ho dovuto soggiogare la commessa per evitare che mi facesse  troppe domande sul  numero rappresentato dalla candeline”
“te ne ha fatte?”
“si, ed io mi sono liquidato con la storia di una bisnonna che abitava nelle campagne vicine”  le rispose, e Caroline scoppiò a ridere
“e lei?”
“voleva che le inviassi una foto, ed insisteva. Dovevi vederla! Allora a quel punto  ho deciso di soggiogarla, e di liquidarla!”
“sei il solito Klaus”
“hai ragione, non perdo mai il vizio di salvarti il compleanno!”
“scusami?”
“il primo è stato tempo fa quando ti diedi i mio sangue per curarti dal morso del tuo ex”
“che tu avevi istigato a mordermi”
“lo difendi ancora?”
“non si tratta di difese, è  la semplice verità!” 
“come vuoi, ma ora eri così depressa che se non fossi arrivato io ti avresti conficcato un paletto nel cuore e non cercare di negarlo” la minacciò con l’indice, mentre Caroline gli mandò un’occhiata
“pensi davvero che avevo così tanto bisogno di una compagnia?”
“si,  oppure saresti andata via non sperando che arrivasse qualcuno dei tuoi amici a salvarti. E comunque avevi bisogno di un affetto  non banale, infatti sono arrivato io!” si vantò l’ibrido, mentre le indicò le candeline. Caroline sorrise, pensando che restasse il solito egocentrico,  mentre si chinò sulla torta.
“non dovresti dirmi di esprimere un desiderio?”
“già si è avverato ed è stato quello di trascorrere questo compleanno con una persona, che  si ricordasse di te e venisse qui. Alla fine, per questo non sei andata via, vero?” le chiese ancora  malizioso, mentre Caroline si stupì di come potesse aver capito ogni cosa, in così poco tempo. Aveva completamente decifrato il suo stato d’animo,  e del suo banale auspicio, che si era dimostrato essere lui. La  vampira, non sapendo cosa altro dire, si limitò ad sorridergli e a spegnere le candeline.
“Buon compleanno Caroline, che questo sia il primo di una nuova vita!” le sussurrò  all’orecchio, mentre lei lentamente si raddrizzava con la sua schiena, e sentì il fiato di Klaus  restare sul suo collo. Le venne un brivido veloce.
“e quando inizierà questa nuova vita?”
“ora, se vuoi. Partiamo subito, se solo tu me lo chiedessi.”
“non voglio più restare sola Klaus. Non voglio più questo!”
“e allora resterò con te, resteremo insieme, e non ti farò più sentire sola  da questo momento in poi. Starò sempre con te, fino alla fine!” le disse sincero, mentre si guardavano negli occhi intensamente.  
“me lo prometti?”
“sono qui, solo per te. Penso che prometterti ciò  non serva neanche. Io resterò e te lo dimostrerò!” continuò con  un tono di voce rassicurante, mentre Caroline gli diede una bacio all’angolo della bocca.
“grazie,  per tutto quanto Nik!”
“non devi ringraziarmi tesoro, questo non è ancora niente e poi è un dovere per me”  sentenziò con un pizzico di sarcasmo nel tono di voce, per mandare via l’eccitazione, che il corpo di Klaus sentiva, avendola così vicina al suo corpo. Caroline sorrise divertita, mentre gli fece un occhiolino,
“vado a prendere i coltelli e i piatti, così la assaggiamo. Arrivo subito!  ” lo informò entrando in casa.
Vai anche Caroline, prendi tutto il tempo che ti serve per capire di quanto potresti essere felice con me. Io sono qui, ho un’intera eternità per aspettarti e portarti in giro per il mondo. Tu anche ce l’hai, ed insieme saremo la coppia perfetta di ogni secolo.
Questo pensò Niklaus, mentre delicatamente si accarezzava l’angolo in cui Caroline, poco prima, aveva appoggiato le sue labbra. Sembrava un idiota alla sua prima cotta, ma Caroline in effetti era la prima donna, che lo avesse fatto sentire così diverso, e umano, dopo ben mille e cinquecento anni di sopravvivenza.
La amava. Oh si,  quanto la amava!  
 

 
  
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