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Autore: Angelo disteso al sole    30/08/2013    4 recensioni
Ziam, pazzamente Ziam.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Coward.


La nostra storia era quello che di più perfetto c’è al mondo: complicità, sincerità, lealtà, fedeltà e ovviamente amore.
Liam Payne era il ragazzo più bello non solo della scuola, della città, ma del mondo intero. Mi sono innamorato di lui lentamente, facendolo entrare non solo nel mio cuore, ma in ogni parte di me.
- Ti amo da morire, Zayn. – mi sussurrava mentre mi lasciava poggiare il capo sul suo petto
- Oh no Liam, non dire così. – sbuffavo come un bambino – Io non ti amo da morire, ma ti amo da vivere. Il nostro amore è la mia fonte eterna di vita. Mi rende immortale. – rispondevo prendendo la sua mano.
Era così bello sapere di avere lui al mio fianco, sempre e comunque. Questo però, solo in privato, quando c’eravamo solo io e lui. A differenza di me, Liam ha sempre avuto problemi nell’ammettere la sua omosessualità, ha paura dello stupore delle persone, che la gente possa giudicare. Io non ho questo tipo di problemi, sono sempre stato etichettato come il diverso, ma non mi sono mai sentito tale. La mia famiglia ha contribuito molto nel farmi accettare da me stesso, non mi hanno mai voltato le spalle, anzi, mi hanno incoraggiato.
Ma si sa, la verità prima o poi viene a galla e non sempre è gradita da tutti.
- Hai provato a parlare con i tuoi? – chiesi un giorno, mentre cercavamo di guardare un film
- A che proposito? – si schiarì la voce con gli occhi puntati verso la tv
- Su di me.. noi. – abbassai lo sguardo
- E cosa avrei dovuto dirgli? – continuava a non prestarmi attenzione
- Che stiamo insieme. – provai a smuoverlo. I suoi occhi finalmente puntavano i miei e leggevo lo stupore nei suoi occhi.
- Sei completamente impazzito? Certo che no. – ritornò a fissare la tv
- Ti vergogni di me? – mi alzai di scatto dal letto – E’ così? -
- Abbassa la voce, mia madre è giù in cucina. – mi zittì con uno sguardo – E non ho vergogna di te, solo che per la mia famiglia accettare una cosa del genere sarebbe troppo difficile. Preferisco non rivelare nulla. – sospirò pesantemente
- E’ più di un anno che andiamo avanti così, a casa mia sei il benvenuto, i miei ti adorano, ti hanno addirittura permesso di dormire con me e io qui sembro un ladro. Devo sempre stare attento a ciò che dico, a come lo dico, a ciò che faccio. – continuai, sbracciando e agitandomi
- Senti, la tua famiglia è diversa dalla mia ok? Sai mio padre come la pensa e non voglio essere buttato fuori di casa a solo diciassette anni. – si alzò, alzando la voce
- Preferisci rinnegare ciò che sei? Preferisci fingere di essere ciò che non sei e di reprimere i tuoi sentimenti? Ma che diavolo hai al posto del cervello,Liam . Tu sei così, io sono così, nulla potrà cambiarci. – sospirai, il cuore mi si spezzò in mille pezzi.
- Ehi, attento a ciò che dici, io sono un ragazzo normale. – Liam si avvicinò alla finestra – Non sono come te. – aggiunse preso dalla rabbia.
- Come me? Perché sembra essere un insulto? Perché mi stai insultando, Liam? – ammetto che mentre lo dicevo, mi ero accorto della figura sulla porta, ma preso dalla rabbia non dissi nulla, continuai a rispondergli – Noi ci amiamo, passiamo i nostri pomeriggi a baciarci, passiamo le notti insieme e osi comportarti così con me? Sei Gay quanto me amico. – urlai così forte da far tremare anche i pavimenti.
Zayn mi fissò, io lo fissai.
- Che sta succedendo qui, Liam?! – sua madre entrò non appena udì la parola GAY e aveva negli occhi quell’aria disgustata di chi ha appena assistito ad un’autopsia.
- Mamma – la sua preoccupazione era visibile ad occhi nudo, era palese. Sudava freddo e tremava. – Cosa.. da quanto eri lì? – balbettava
- Abbastanza da sentire le idiozie che Zayn va blaterando. Cos’è questa storia? – i suoi occhi puntavano i miei, mi accusava di qualcosa, di aver corrotto suo figlio o qualcosa del genere
- Non capisco. – Liam cercava di arrampicarsi sugli specchi – Di cosa parli? -
- Ho sentito la vostra conversazione, Liam. E credo che adesso tu debba spiegarmi tutto. Zayn per favore, sei pregato di lasciare questa casa. – mi fulminò con lo sguardo, se avesse potuto, mi avrebbe ucciso.
- Mi dispiace signora Payne, ma non vado da nessuna parte. Voglio essere presente quando Liam dirà tutta la verità. – aggiunsi annuendo
- Allora, Liam? – sua madre si voltò verso di lui
- Non capisco, Zayn, per quale motivo hai inventato questa storia? Mia madre stava davvero per crederci! Sai che non voglio essere immischiato nelle tue cose. – dalla fronte di Liam scendevano goccioline di sudore, mentre nei miei si formavano lacrime amare.
- Stai cercando di dare la colpa a me? – scoppiai quasi aggredendolo
- Sei tu che sei venuto qui, raccontandomi di te e del tuo ragazzo. – guardò sua madre – Cosa posso farci io se ora sei ossessionato da me? – scrollò le spalle.
Sua madre tirò un sospiro di sollievo, sollevata dal fatto che suo figlio fosse perfetto.
- Liam, cosa diavolo dici? – mi avvicinai lentamente, feci un passo in avanti, ma sua madre si piazzò in mezzo
- Esci immediatamente da questa casa, Zayn. Quelli come te dovrebbero essere in prigione o in manicomio. – mi guardò disgustata, ancora.
- Mi permetta signora, una cosa. Come osa rivolgersi a me in questo modo? Spero che un giorno il suo adorato figlio abbia le palle di confessare tutto e di non cacciarle solo quando è con me. In tutti i sensi ovviamente. – dissi guardandola dritta negli occhi – Ah.. e gente come lei, signora, è pregata di andare all’inferno. – uscii da quella casa senza metterci più piede.
Inutile dire che da quella volta io e Liam smettemmo totalmente di vederci, parlarci o sentirci. Avevo capito quanto fosse codardo e quanto inutile sia stato stare con lui. In città iniziarono a girare tante voci, avevo ottenuto l’etichetta tanto odiata da tutti. Capii che avrei dovuto lottare, non solo per me, ma per la mia famiglia. Liam era stato un errore e credere in lui, fu anche peggio.

8 Anni dopo.
Sono finalmente andato via da quella inutile cittadina, dove a distanza di anni, io sono ancora considerato il ragazzo che voleva distruggere la vita di Liam.
Quando torno a trovare la mia famiglia, ricevo ancora occhiatacce dalle vecchie che vivono ancora lì.
Ho perso di vista Liam, fortunatamente.  Dimenticarlo è stata la parte più dolorosa di tutta la storia, ma alla fine, dopo quasi tre anni, ci sono riuscito.
L’ultima volta che sono stato in città, passavo per caso davanti la Chiesa e ho visto Liam uscire con una ragazza. Era il loro matrimonio. Quando i suoi occhi hanno colpito i miei, mi sono sentito perso, per qualche secondo. Poi ho ricordato tutto. La patetica scena di lui che corre sotto la gonna di sua madre. Così con un sorrisetto felice, sono andato via.
Ora vivo a Londra, felicemente fidanzato da due anni con Caleb. L’amore della mia vita.
Le nostre vite si sono unite una sera, per caso, al parco. Da lì, non ci siamo più lasciati.
Mi ha raccontato di lui, delle sue esperienze e mi ha aperto il suo cuore. Ho capito che dopo Liam Payne c’è un mondo intero che aspettava solo me.
- Bussano alla porta, vai tu? – sento la voce di Caleb dal piano di sopra
- Certo. – sorrido, mentre dalla cucina mi dirigo all’ingresso.
L’occhio nello spioncino e il cuore si ferma. Sospiro pesantemente. Le mani mi tremano.
Apro velocemente la porta, quasi come se volessi lanciargliela contro.
- Che diavolo ci fai tu qui? – scuoto il capo
- Finalmente ti ho trovato. Ho bussato in quasi tutte le case del viale. Posso entrare? – mi sorride, come se avesse dimenticato tutto, come se non fosse successo assolutamente nulla.
- No. No che non puoi entrare, questa è casa mia e non ti ho invitato. – lo fermo
- Ma, Zayn, sono qui per parlarti. – mi fissa dolcemente – Ho sbagliato Zayn, nei tuoi confronti. Sono sempre stato un codardo. – abbassa lo sguardo
- Liam, se sei venuto fin qui per scusarti, ok, è tutto passato. Ciao. – sto per chiudere la porta
- No, sono qui per dirti che ti amo ancora. – sussurra
- Questa è bella. – una chiassosa risata fuoriesce dalla mia bocca – Seriamente, sei un comico. Ora sparisci. -
- Voglio essere felice con te, Zayn, per sempre, ricordi? – prova a prendermi la mano, ma lo allontano velocemente
- Liam, sono già felice ora e fortunatamente lo sono senza di te. Perché non te ne torni dalla tua mogliettina? – sorrido ironicamente
- Perché ho capito che la mia vera felicità, è con te. – una lacrima percorre il suo viso, ma ormai è tardi.
- Mi dispiace, Liam, non si può avere tutto dalla vita. – scrollo le spalle e chiudo la porta, lasciando il mio primo amore piangere fuori la porta.
Con il passare del tempo, degli anni, Liam ha provato a riallacciare i rapporti, a farmi capire che il nostro amore viveva ancora, ma ero cieco e sordo a ciò che voleva mostrarmi e mi diceva. Non dimenticherò mai come mi ha fatto sentire, quel giorno di molti anni fa. Chi si vergogna di me, non mi merita.


 
Angolino personale :)
Saaaalve! Credo che si capisca no? Sono una Ziam Shipper ma non credo nel lieto fine, o almeno non sempre.
Spero la storia vi piaccia. <3

 
  
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