»Chapter 3
Eyes - As Ink On Paper
Dopo
un benvenuto per il nuovo anno da parte della
preside Phillips, tutti
gli alunni del Bath High School si dileguarono. Ragazzi sostavano
davanti alle
aule intenti a salutarsi e augurarsi di resistere a quella condanna
chiamata scuola.
Coppiette si donavano l'ultimo bacio per salutarsi e accettare di non
vedersi
per ore spese, secondo loro, nel più stupido dei modi.
Professori pregavano per
quell'anno, che speravano, sarebbe stato diverso per poi, accettare che
la
scuola e gli alunni non cambieranno mai. Cheerleader, invece, si
mettevano in
mostra appoggiate ai loro armadietti, come se fosse una sfilata, in
cerca di
attenzioni maschili. I ragazzi più ambiti, sportivi senza
cervello, per la
maggior parte, mangiavano con gli occhi e commentavano con
apprezzamenti poco
casti le belle ragazze.
Alec,
era già in
classe, seduto sul banco, gamba piegata sulla sedia del banco avanti,
note
nelle orecchie, sguardo perso nel cielo.
E tremendamente sexy.
Beth,
era già in
classe, seduta sul davanzale della finestra, gambe piegate al petto e
circondate dalle braccia, note nelle orecchie, sguardo perso nel cielo.
E tremendamente strana.
Passate
solo due ore,
Beth stava soffocando. Le mancava l'aria.
Chiese al prof. di uscire e si diresse nell'unico luogo di
libertà in quel
carcere.
I bagni del terzo piano erano i più belli. Grandi e
luminosi. Pieni di storie.
Storie, forse, come la sua.
La rampa di scale, era un sacrifico accettabile, per quella
libertà.
Beth, era intenzionata a restarci tutta l'ora. Perchè ad
essere sinceri di
biologia, quel giorno, non le fregava proprio.
Alec, dopo solo due ore, era già evaso. Scappato dalle
grinfie della prof. di
fisica e latitante nei bagni.
I bagni del suo piano, il terzo, erano i più ambiti. Dove
quasi nessuno, delle
classi inferiori, osava recarsi.
Tra le labbra una sigaretta e la mente galleggiante tra i pensieri.
La campana della terza ora aveva appena suonato il suo ultimo avviso.
Due
mozziconi di sigarette nel cestino. Alec non era per niente pronto per
un'altra
ora.
Aprì la porta e con la testa china uscì. Ma un qualcosa
gli finì
addosso.
Aprì
la porta e con la
testa china uscì. Ma si scontrò con qualcosa.
Due
grandi occhi blu. Meravigliosi,
pensò.
Due
profondi occhi
neri. Stupendi, pensò.
Beth
e Alec, stavano
affondando entrambi negli occhi dell'altro. Blu nel nero. Nero nel blu.
Alec,
non aveva mai
visto degli occhi così blu. Blu.
Beth,
non aveva mai
visto degli occhi così neri. Neri.
Il
misterioso ragazzo
sussurrò un leggero scusa. E
sparì, velocemente, come era arrivato.
Privandola dei suoi magnetici occhi neri.
Alec,
disse uno scusa
sussurrato e se ne andò. Lasciandosi la ragazza dai
magnetici occhi blu alle
spalle.
Il prof. Murphy era appena entrato nella classe di Beth.
Si presentò come insegnante di arte.
E la giornata di Beth sembrò iniziare a girare nel verso
giusto.
<< Non farò l'appello per conoscervi. I vostri
nomi non rappresentano chi
siate, che persone siate. Sono solo nomi. Superflui, per artisti, che
si
conoscono per la loro arte. >> il giovane uomo dagli
occhi verde
speranza, ottenne l'attenzione dagli alunni, poi, continuò:
<< Voglio conoscervi attraverso ciò che
pensate dell'arte. Attraverso ciò
che l'arte è per voi. Attraverso il vostro essere artisti.
>> le fronti
degli alunni erano aggrottate e il prof. sorrise.
< Questi sono fogli bianchi. Completamente bianchi...
>>
<< Queste sono penne. Di diversi colori...
>> continuò.
<< Alzatevi e prendete foglio e penna. Scegliete il
colore in base al
colore di occhi che avete impressi nella mente. >>
Beth alzò lo sguardo.
<< A questi occhi dedicate un tema. Scrivete
cos'è l'arte. Scrivetelo
come volete. Scrivete ciò che volete. Una sola regola:
liberà. Siate liberi di
essere voi stessi. >> annunciò con occhi
sognanti e i gli alunni non
poterono non pensare che quell'insegnante fosse strano, tutti tranne
Beth.
<< Buon lavoro! >> concluse.
In classe, la prof.ssa Taylor, era intenta a spiegare ai ragazzi
un'idea che
lei e il suo fidanzato, insegnate d'arte, avevano avuto.
La giovane donna dai capelli ramati e gli occhi cioccolato disse che
non voleva
che i suoi alunni si presentassero con il loro nome, ma con la loro
musica.
Enunciò che voleva conoscerli per ciò che
pensavano della musica e per ciò che
questa significava per loro. Per il loro essere musicisti.
E la mattina di Alec, sembrò finalmente iniziare con il
piede giusto: la
musica.
<< Questi sono fogli bianchi. Completamente bianchi...
>>
<< Queste sono penne. Di diversi colori...
>> continuò.
<< Alzatevi e prendete foglio e penna. Scegliete il
colore in base al
colore di occhi che avete impressi nella mente. >>
Alec alzò lo sguardo.
<< A questi occhi dedicate un tema. Scrivete
cos'è la musica. Scrivetelo
come volete. Scrivete ciò che volete. Una sola regola:
liberà. Siate liberi di
essere voi stessi. >> disse con occhi entusiasti e i gli
alunni non
poterono non pensare che quell'insegnante fosse strana, tutti tranne
Alec.
<< Buon lavoro! >> concluse.
Beth
si alzò, prese un
paio di fogli e tra le penne una sembrava chiamarla. Era nera.
Nera, come gli occhi di quel ragazzo.
Alec
si alzò, prese un
paio di fogli e tra le penne una sembrava chiamarlo. Era blu.
Blu, come gli occhi di quella ragazza.
Cos'è l'Arte?
Per la maggior parte dei ragazzi è solo qualcosa di passato.
Vecchio.
Per la maggior parte dei ragazzi è solo qualcosa di
"palloso".
Inutile.
Disegni. Schizzi. Macchie di colore. Quadri appesi.
L'Arte è un disegno nel quale l'anima è messa
grafite su foglio.
L'Arte è uno schizzo, un ritaglio del tempo.
L'Arte è delle macchie di colore che colorano la vita.
L'Arte è quadri appesi. Quadri nei quali l'artista ha messo
un pezzo della
propria anima, i propri sentimenti, la propria vita.
L'Arte è musica, danza, scrittura, disegno, fotografia,
parole, baci, carezze,
lacrime... L'arte è tutto questo, ma molto di più.
Musica...arte di combinare insieme i suoni.
La Musica non è quella che si sente in discoteca.
La Musica non è quella fatta di parole in fila indiana senza
senso.
E' poesia, arte, sentimenti, emozioni... vita.
La Musica è brividi che percorrono la schiena.
E' pelle d'oca.
E' lacrime di gioia o di tristezza.
E' cuore palpitante.
E' corpo che freme.
E' occhi che si scontrano.
E' un po' come l'amore.
La Musica è tutto questo, ma molto di più.
Arte è magia.
Musica è magia.
L'Arte è nero.
La Musica è blu.
L'Arte è tutto ciò di cui posso vivere, respirare.
La Musica è tutto ciò di cui posso vivere,
respirare.
Sono io.
Sono io.
L'Arte non è solo fermare un momento.
E' rubare un pezzo di vita.
Ingannare il tempo.
E non è semplicemente Arte...
E' ciò che si nasconde dietro occhi di chi non vuol vedere...
La Musica non è solo fermare un momento.
E' rubare un pezzo di vita.
Ingannare il tempo.
E non è semplicemente Musica...
E' ciò che si nasconde dietro occhi di chi non vuol vedere...
Beth
Smith
Alec Cooper
Il tempo che il prof. aveva dato agli alunni era scaduto. Dice che non
importa
se non hanno finito perchè non è un tema che si
può finire. E' infinito.
La prof. ritira i temi senza lascarli finire. Dice che non si possono
finire.
Ci vorrebbe troppo tempo. E quel tema è infinito. Il tempo
no.
Andrea, la ragazza al primo banco, treccine, occhiali e occhi cenere
alza la
mano e fa una domanda:
<< perchè ci ha chiesto di dedicarla a degli
occhi? >> il giovane
insegnante sorride
<< non sono semplici occhi, sono quelli che non riuscite
a togliervi
dalla mente. Sono occhi che non si confondono tra la folla...
>>
La
prof. parla con tono
entusiasta: << sono occhi che ispirano. E qualsiasi
artista, anche se
inconsciamente, dedica le sue opere a degli occhi. Avvolte hanno un
nome, altre
volte solo il colore, perchè forse non li si è
più rivisti. >>
Gli occhi verde speranza brillano:
<< sono occhi che incantano, che fulminano, che vivono e
nei quali
vivi...>>
Gli occhi cioccolato si sciolgono:
<< sono occhi che amano e che si amano!>>
Occhi.
E Beth Smith riuscì solo a pensare agli occhi neri, di uno
sconosciuto, che
forse non vedrà mai più. Ai quali ha dedicato un
tema.
I suoi Occhi.
Occhi.
E Alec Cooper riuscì solo a pensare agli occhi blu, di una
sconosciuta, che forse
non vedrà mai più. Ai quali ha dedicato un tema.
I suoi Occhi.
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Ink Droplets
Care
lettrici,
ecco un nuovo capitolo, Eyes, spero vi piaccia.
Qui, finalmente, Beth e Alec si incontrano, Che ne pensate?
Inoltre scopriamo cosa per loro significhi rispettivamente l'Arte e la
Musica.
Il tema vi piace?
E i due prof?
Ringrazzio per seguire la mia storia:
anna_s89
FamousLastWords
, anche per la recensione XD
Misakixox per
averla messa tra i preferiti.
ChiaraColfer95
per essere stata la prima a
credere nella mia storia e a commentarla. ^-^
Commentate in tante e ditemi cosa ne pensate.
Xoxo Fil