Disclaimer: La storia da me descritta è tutto frutto della mia immaginazione, i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.

Ligabue - Salviamoci la pelle 

Salviamoci la pelle 

- Andiamo via, stasera - 
Gli occhi di Gerard si illuminarono - Davvero? - 
- Sì, mi sono rotto di tutta questa merda - 

Sapevano che dovevano andarsene ma non avevano mai fissato una data, dovevano solo seguire il loro istinto.
Prepararono la valigia in fretta, mettendoci solo l'occorrente e tutti i soldi che avevano messo da parte da qualche anno.
Era iniziato tutto quando si erano conosciuti un paio d'anni prima. 
Stessa scuola, stessi amici, stessi interessi. 
Frank aveva un padre violento che quando tornava a casa ubriaco, se la prendeva con lui, picchiandolo con qualsiasi cosa trovasse si sotto mano. 
Gerard invece viveva con entrambi i genitori e il fratello a cui voleva bene, però da quando aveva conosciuto Frank, non riusciva più a stare sotto lo stesso tetto con sua madre.
Lei lo rifiutava, lo insultava e lo evitava perché gay. 
Come potevano vivere insieme? Non potevano, semplice.
Però prima di andarsene le scrisse una lettera e gliela lasciò in camera. 
In fin dei conti era sua madre, le voleva bene.

"Ciao mamma, 
se stai leggendo questa lettera vorrà dire che ho finalmente deciso di partire.
Di andarmene da questa orrenda città, accompagnato dalla mia unica ragione di vita: Frank.
Sai mamma, anche se molto probabilmente tu mi odi, io proprio non ci riesco. 
Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me, e per avermi amato... una volta, almeno.
Questo mondo fa schifo e tu hai deciso di farne parte. Questa volta hai sbagliato la parte da cui stare, mi dispiace. 
Non mi cambierai mai, nessuno mi cambierà mai.
Sono fiero di essere così come sono e di amare alla follia il mio ragazzo. 
Non fartene una colpa, però i tuoi insegnamenti non sono serviti a un cazzo. 
Salutami Mikey e digli che gli voglio bene. 
Addio mamma.
Addio."

Frank invece lasciò qualche soldo sul comodino di suo padre, tanto per essere generoso. Sapeva benissimo che era inutile perché li avrebbe spesi per comprarsi della vodka o quant’altro. 
Però almeno gli lasciò un ultimo pensiero.

Salirono in auto e prima di partire, si diedero un lungo abbraccio.
Quando si staccarono, Frank gli prese il visto tra le mani e lo guardò negli occhi. 
- Andrà tutto bene. Teniamo botta, mh? -
Gerard annuì e lo baciò - Ti amo -
- Anch’io -
Allacciate le cinture, Frank accese la macchina e partì, spingendo sul gas.
- Verso cosa andiamo? - 
- Non lo so, però sappiamo cosa che non c’era qua - 
Non si girò nemmeno a salutare quel posto. 
Lui il suo ultimo saluto glielo aveva dato sputando per terra, appena uscito di casa.
Invece Gerard si voltò e accennò un ciao con la mano.
Ma quel ciao suonava più come un addio perché in quel posto non ci avrebbero mai più rimesso piede, di questo ne erano sicuri. 
Tanto quanto erano sicuri di amarsi.
 

Salviamoci la pelle 
che, bella o brutta, è quella lì: 
rendiamola unica. 
Salviamoci la pelle! 

P.S. Ascoltate la canzone! u.u