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Autore: Natalie__    31/08/2013    3 recensioni
Ennesimo traslogo di mia madre per lavoro, ennesima città in cui adattarsi, ennesimi volti da conoscere. Tutto così schifosamente straziante. Odiavo il fatto di non potermi affezionare a qualcuno, tutto comportava ad una terribile sofferenza e dimenticare era troppo difficile. Purtroppo, i ricordi mi aiutavano a vivere.
Cody Simpson - Alis Anne Morgan.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Viviamo di emozioni incatenate dentro ai libri. 
Os- Cody Simpson e Alis Anne Morgan.


Ennesimo traslogo di mia madre per lavoro, ennesima città in cui adattarsi, ennesimi volti da conoscere. Tutto così schifosamente straziante. Odiavo il fatto di non potermi affezionare a qualcuno, tutto comportava ad una terribile sofferenza e dimenticare era troppo difficile. Purtroppo, i ricordi mi aiutavano a vivere.
 
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Mia sorella Caty rovistava nella sua scatola dei ricordi cercando qualcosa invano.
“Cosa cerchi amore?” mi intromisi sedendomi accanto a lei con il pc in mano.
“Sto cercando la foto che abbiamo scattato a Melbourne, quella con Angie. Sai dov’è andata a finire?” Mi chiese con  gli occhi lucidi.
Restai sorpresa dalla sensibilità che aveva e in quel momento la rabbia si impadronì del mio corpo: avevo un bisogno immenso di piangere e riuscir a mandar indietro quelle lacrime era del tutto impossibile. Riuscivo a percepire il dolore che provava Caty sulla mia pelle.
Purtroppo era successo anche a me, e potevo capirla benissimo.
Di lui non mi rimaneva nient’altro che una vecchia sciarpa che non ebbi il coraggio di restituirgli.
Quando qualcuno promette una cosa a se stesso, riceve in cambio il contrario, ed era successo proprio a me. Avevo promesso che non lo avrei lasciato, e adesso? Sono in un’altra casa, lontana migliaia di chilometri da lui.


“Vedrai che staremo benissimo anche a Los Angeles. Troverai tantissime altre ragazzine della tua età che ti vorranno bene.” Dissi con la voce interrotta dalle lacrime, cercando di cacciarle via con una mano.
“E tu?” Chiese guardandomi.
“Ed io continuerò i miei studi qui.” Risposi sorridendole impacciata e tornando a guardare il desktop confusa.
“Alis non intendevo questo.”- mi costrinse a riguardarla, questa volta negli occhi –“Sbaglio o ero io quella che ti copriva quando andavi con Cody in biblioteca?”
“Cosa c’entra lui adesso, Caty?” La guardai gesticolando.
“So cosa c’è tra di voi, vi ho visti baciarvi una volta Alis, ringrazia che non l’ho detto alla mamma.” Spalancai gli occhi.
“Tu cosa?” Sbottai.
“Hai sentito bene. Cosa c’è tra di voi?" Lasciai di colpo il mio computer posandolo sul letto.
“E’ solo un vecchio amico, niente più niente meno.” Scrollai le spalle cercando di convincermi anch’io.
“Da quando va di moda baciare un vecchio amico?” Mi prese in giro –“Dai Alis, non racconto niente, promesso!” Mi supplicò subito dopo.
“E va bene, ne sono innamorata.” Mi arresi, sospirando.
“Come, come, come? Alis innamorata? Chi è morto?” Scoppiò a ridere ed io le tappai la bocca.
“Smettila che potrebbe sentirci la mamma.”
“Okay sono tutta orecchie” Disse prendendo un cuscino ed abbracciandolo.
“Che vuoi sapere, piccola peste?”
“Tutto, dall’inizio alla fine.”
“Fanculo Caty, a te e alla tua curiosità.” Risposi ridendo.
----“Bene... Allora tutto cominciò proprio in biblioteca. Ricordi quella volta che tornai tardi?” Lei annuì. “Ecco. Avevo da poco preso un libro e leggendo quelle pagine mi appassionavo sempre di più così ogni giorno, mi recavo lì dopo la scuola per continuare a leggere. Quel giorno però, il protagonista del libro morì in un incidente stradale. E come in tutte le storie, piansi. Quando qualcuno che diventa così importante tanto da innamorartene, vivi delle emozioni incredibili quando gli succede qualcosa. Non so bene come, e nemmeno perché, qualcuno proprio nel momento in cui piangevo mi richiamò dal banco dietro, toccandomi gentilmente la spalla. Quando mi girai per vedere chi era, incontrai i suoi occhi e tutto il mondo cambiò per me, non sapevo cosa voleva dire il suo sguardo, né cosa lui voleva da me. Ma non avevo visto niente di più incredibile in vita mia. In quel momento lui si grattò la nuca imbarazzato e mi chiese come stavo.
Non sapevo cosa rispondergli e a bassa voce risposi che stavo bene.

“Posso sedermi accanto a te?” Mi chiese dopo.
“Certo, vieni.” Gli risposi.
Quando si sedette accanto a me, non avevo ancora ben chiaro in mente cosa volesse davvero.
Così continuai a leggere il mio libro, promettendomi di non piangere per Noah, un’altra volta.

“Leggi questo libro da soli cinque giorni e stai già per finire.” Le sue parole mi spiazzarono.
“Emh, come fai a saperlo?” Risposi.
“Sono sempre stato qui dietro di te, la prima volta che ti ho vista stavi piangendo e per poco non son venuto lì a chiederti cosa avevi, ma poi ho realizzato che non stavi studiando ma leggendo un libro. In quel momento non so come mi sia venuto in mente, ma mi sono interessato e ho letto quel libro anche io. Non chiedermi come, ma ho pianto, si come hai fatto tu.
Ogni giorno sei sempre qui, con una nuova pagina da leggere, con nuove emozioni da provare. A volte sorridi, altre piangi di nuovo. E quando posi il libro, vado dalla custode e lo chiedo in prestito. Così lo leggo e capisco come ti senti. Non ero mai venuto in biblioteca prima ad ora per leggere un libro, e ti ringrazio per avermi consigliato quei libri pur non sapendolo, li ho adorati. E ho adorato il modo in cui tu, sapevi esserne parte, come se ognuno di loro ti descrivesse.”

Quando finì il suo discorso, avevo le lacrime agli occhi.
Ero senza parole, non mi ero mai accorta di lui. Non l’avevo mai visto. Eppure stranamente, pensavo che sapesse già abbastanza di me.

“Come ti chiami?” Chiesi, non sapendo che dire.
“Cody e tu?” Rispose.
“Alis, piacere.”- sorrise –“ Non ti ho mai visto prima ad ora, sono sorpresa dalle tue parole. Hai ragione, ogni volta che leggo un libro è come se fossi dentro la storia. E’ buffo, ma me ne innamoro ogni volta.” Gli risposi.
“Che stai leggendo adesso?” Glielo mostrai e lui mi mostrò il suo.
Era esattamente quello che lessi la settimana prima.
“E’ fantastico.” Commentai.
“Già.”
Da quel giorno non smisi nemmeno un secondo di parlargli, e di pensarlo.
Quel ragazzo era in poco tempo diventato il mio compagno di lettura, ed era bello avere qualcuno con cui condividere le proprie emozioni.
Non avevo mai avuto un amico, e la cosa non mi dispiaceva affatto. Lui aveva quel qualcosa che nessuno aveva, amava i libri, e li amavo anch’io. Questo mi bastava.
Col passare dei mesi,  era diventato il mio unico e migliore amico. Ma la cosa triste è che quando ero accanto a lui, provavo molte più emozioni di quando finivo il mio libro preferito. Ed era questo lo sbaglio che stavo commettendo, mi stavo innamorando. E non avrei dovuto permetterlo. Passarono mesi, ed un giorno come tutti i giorni ci ritrovammo in biblioteca.
“Buon giorno Alis.” Sorrise sedendosi accanto a me, dopo scuola.
“Giorno scricciolo, come stai?” Ricambiai il sorriso e lo abbracciai.
“Io bene e tu come stai piccola?” Il mio stomaco si contorse come ogni volta che mi chiamava in quel modo.
“Benone. Ti direi una bugia se ho preso una bellissima A in storia?” Gli chiesi.
“Direi di si.” Mi prese in giro.
“Bene, ho preso una A in storia” Scoppiai a ridere.
“Ti crescerà il nasone se continui a mentire al tuo migliore amico, vedi! In un anno non hai mai preso nemmeno una B, come vuoi prendere una A adesso?”  Rise.
“Ti sbagli, ho una A in storia e il ballo di fine anno assicurato, settimana prossima.” Sorrisi e sorpreso mi abbracciò.
“Hai visto che servo a qualcosa?”
“Non ce l’avrei mai fatta senza il tuo aiuto, ti ringrazio bubi.”  Gli diedi un bacio sulla guancia per ripagarlo.
“Tu ci vai al ballo?” Chiesi chiudendo il mio libro e poggiandolo sul banco.
“Si, vado con Brittany, te?”
“Mi ha invitato Jack, quello del quarto anno. Jack Dowson, hai presente?” Annuì “Beh, credo di andarci.” Dissi infine.
“Beh allora ci incontreremo lì no?” Chiese anche lui.
“Sarà il mio ultimo giorno qui, e la cosa non mi diverte molto. Ma penso di esserci.” Sorrisi sforzata con un pizzico di delusione sul mio viso. ----


“Ecco la tua storia finita.” Dissi alla piccola Caty che mi guardava con gli occhi sognanti.
“E alla fine cosa successe?” Chiese lei.
“Beh alla fine lui andò al ballo con Brittany ed io andai con Jack.” La accontentai.
“E poi?” Continuò con le sue domande.

----“E poi ero stufa di guardarlo ballare con un’altra, fu allora che scoprii cosa provavo per lui. Ero gelosa e perdutamente innamorata. Così me ne andai. Ma se ne accorse e mi seguì.” Presi un sospiro –“Ricordo che mi chiamò gridando mentre camminavo per la strada.
“Alis fermati, per favore.” Mi supplicava. –“Sono venuto al ballo solo perché sapevo che ci saresti andata anche tu. Avrei preferito starmene a casa che venire qui.” Gridò ancora.
“E perché non lo hai fatto allora?” Sbottai io fermandomi.
“Perché non sopportavo l’idea che lì con te ci fosse Jack, e se ti avesse fatto del male non avrei mai accettato che non ero lì pronto a difenderti.” Disse, così mi girai guardandolo.
“Ma non me ne frega un bel niente di Jack a me, lo sai Cody! E poi perché fai così tanto il protettivo nei miei confronti eh?”  Gridai piangendo.
“Perché io..”
“Ecco bene, non hai una risposta.” Dissi.
“La risposta è che io ti amo Alis.” Si avvicinò quasi per prendermi le mani.
“Sei solo ubriaco Cody, tornatene da Brittany ti prego.” Lo cacciai.
“No Alis, io resto qui. Ti amo, con tutto il mio cuore. Ti amo dal primo giorno in cui mi hai sorriso, dal primo giorno in cui abbiamo scambiato quelle parole. Mi sei entrata dentro al cuore, proprio come il mio libro preferito. Mi hai colorato l’anima, mi hai insegnato ad amare. E voglio dimostrarti cosa di bello hai fatto alla mia vita, Alis Anne.”  Neanche finì di pronunciare quelle parole che lo abbracciai piangendo.
“Anche io ti amo, Cody Robert. Ti amo più della mia stessa vita.” Risposi piangendo.
 
-
La mattina dopo, mi sentivo peggio di quanto lo ero stata in un anno intero.
Le valigie erano pronte davanti la porta d’ingresso, ed io ero avvolta nella sciarpa  che mi aveva regalato.
Quel giorno non venne a salutarmi, così andai diretta all’aereo porto piangendo. Non avevo parole.

“Alis!” Sentii alle mie spalle, prima di attraversare il cancello.
“Cody!” Lasciai i bagagli cadere per terra e gli andai incontro saltandogli addosso.
“Non mi lasciare.” Disse, stava piangendo anche lui.
“Mai.” Risposi.
Mi lasciò un tenero bacio sulle labbra, prima di lasciarmi andare per sempre.
“E’ una promessa.” Disse e poi salii su quell’aereo, insieme a voi.”----

 Caty scoppiò a piangere insieme a me.

“Lui ti ama Alis, ne sono sicura. Torneremo.” Mi consolò.
“Si Caty, torneremo. E ricominceremo a vivere.”
The End

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