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Autore: gloria horan    31/08/2013    24 recensioni
Ecco cosa mi piace della scrittura:
quando ho davanti un foglio, ho uno spazio ben definito,
quando ho in mano una penna, posso manovrarla a mio vantaggio,
quando ho davanti un foglio, ho un’anima che non vive
ma tramite essa fa vivere molte persone.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nascosta, sotto un velo di felicità

sotto c’è molto di più.

Delusione, tristezza, rassegnazione e il desiderio di

scomparire.

Nascosta, dietro un debole sorriso

e occhi che guardano il cielo,

c’è un’anima che vorrebbe solo essere non guardata

dai loro pensieri.

Sembra sussurrare gridando “vorrei essere sola e in compagnia, insieme.

Vorrei poter raggiungere quella stella.”

Quell’anima viene quasi sempre ignorata,

come se fosse trasparente.

 

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Il sorriso.

Breve gesto di un secondo, inutile.

Dopo quel secondo potresti essere già triste,

eppure c’è chi sorride sempre.

Beati loro, dicono tutti.

Ma “tutti”non si sforzano di rendere le persone felici

con i fatti.

La vita è fatta per metà di periodi brutti e per metà da quelli belli, dicono tutti.

Spero che tra poco arriveranno quelli belli, perché nella mia vita

i brutti sono stati abbastanza.

So che non sarà così.

Ognuno riceve ciò che si merita, dicono tutti.

Wow, dico io, credo che in una vita parallela sia stata Hitler

perché sto ricevendo solo lacrime.

Ok, dico io, datemi lacrime, ma lasciatemi un foglio

e una penna per scrivere.

 

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Ogni giorno della mia vita,

mi chiedo cosa non va in me e non aspetto la risposta

perché ne ho paura.

Bisogna sapersi autogiudicarsi, dicono tutti.

Ho provato, dentro di me trovo solo tristezza e delusione

poi vuoto.

Se avessi qualcuno che mi abbracciasse, proprio ora, mi sentirei meglio.

Se avessi intorno a me una protezione che mi allontanasse

dai commenti negativi, mi sentirei a posto.



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Gli sguardi penetranti, ecco di cosa ho paura.

Di quegli occhi che ti fissano facendosi mille domande.

“Non guardatemi!” vorrei urlare sussurrando.

Sembrerei una pazza, ma almeno sarei Io.

Le persone che non hanno una propria identità

e cercano di imitare gli altri, ecco cosa mi fa schifo.

Quei doppioni  che si atteggiano:

le persone che fuori si dimostrano carine e gentili,

mentre sono solo fredde e menefreghiste.

Alcuni sono deboli dentro e forti fuori.

Io sono il contrario o forse nessuno dei due.

Sono io e non so come definirmi.

Nulla è perso, dicono tutti.

E se IO mi sentissi persa?



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Ecco cosa mi piace della scrittura:

quando ho davanti un foglio, ho uno spazio ben definito,

quando ho in mano una penna, posso manovrarla a mio vantaggio,

quando ho davanti un foglio, ho un’anima che non vive

ma tramite essa fa vivere molte persone.







 
  
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