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Autore: parveth    31/08/2013    3 recensioni
Gli occupanti della Destiny sono tornati alla loro vita, che sara' successo?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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call me maybe Hayley rabbrividi' mentre la gelida brezza di gennaio le accarezzava i capelli: era in piedi alla fermata dell'autobus, il suo sarebbe arrivato tra cinque minuti e lei l'aspettava impaziente.

Come d'altronde aspettava quel giorno ormai da due mesi visto dove stava andando.

Finalmente arrivo' e lei salendoci torno' alla mente a quel sabato mattina in cui alle nove aveva bussato alla porta di casa sua: la signora Monica Mason era a casa poiche' nel weekend stavano aperti solo il sabato fino a mezzogiorno e suo marito Frank si era gia' recato in cartoleria mentre lei era rimasta a casa, si puo' immaginare quindi la sua felicita' nel trovarsi la figlia alla porta!

Quando poi a pranzo furono tutti insieme ed Hayley comincio' a raccontare una parte di quella che era stata la sua vita fino a pochi giorni prima (un po' perche' Young si era raccomandato di non parlarne troppo anche se visto che erano coinvolti dei civili praticamente non vi era nulla di segreto e un po' per non turbarli troppo) entrambi erano divisi tra l'orrore per cio' che sarebbe potuto capitarle e la soddisfazione per come si era comportata e data da fare in situazioni in cui loro stessi sarebbero fuggiti a gambe levate o semplicemente svenuti mentre lei aveva mantenuto lucidita' e sangue freddo.

Seppero molte cose quel giorno i tranquilli coniugi Mason: di pianeti sconosciuti, incontri alieni e sopprattutto di tensioni, rapporti umani al limite del sostenibile, tra questi ovviamente quello con Nicholas che per lei era stato come un fratello maggiore anche se dal carattere irascibile ed inquieto (evito' pero' di menzionare gli schiaffi, il tentato suicidio e il primissimo abbraccio) e poi di come si fosse innamorata di Eli che gli avrebbe presentato di li' a qualche settimana.


Rimase a casa con i suoi per una settimana e quando finalmente si ripresento' a lavoro scopri' senza troppa sorpresa che era stata licenziata o meglio: lo stage a cui partecipava dopo il diploma non era stato rinnovato ma d'altronde fare assenze per un anno di seguito non spingeva certo a farlo.

"Mi dispiace signorina Mason ma non possiamo piu' usufruire della sua collaborazione: e' stata assente troppo a lungo"  aveva detto gelida Pamela Norris la dottoressa responsabile degli stagisti, una tizia che sembrava quasi godere nel farli sgobbare da mattina a sera, d'accordo era il loro lavoro almeno per un po' ma a tutto c'e' un limite.

Lei ovviamente non aveva potuto fare altro che accettare passivamente la situazione e del resto cos'avrebbe potuto dire? "No ma sa, sono stata un anno su un'astronave senza sapere come ci fossi finita e per caso siamo atterrati in un prato solo pochi giorni fa"?

"No aspetta Pamela, signorina Mason non se ne vada" d'un tratto risuono' la dolce voce di Linda Morgan la vice caporeparto nonche' vice della dottoressa Norris una donna sui trentacinque che almeno si rivolgeva a lei e agli altri stagisti usando il "per favore" quando gli chiedeva di fare qualcosa.

Hayley che gia' stava uscendo torno' indietro.


"Ci scusi ma Pamela non era stata avvisata: ho avuto modo di parlare con la dottoressa Johansen la quale mi ha spiegato che la sua assenza era dovuta al fatto che ha lavorato con lei in questi mesi"  le spiego' con un sorriso e continuo' dicendo che tutto cio' le garantiva di poter continuare lo stage senza problemi visto che da quello che le aveva detto Tj (a suo dire l'aveva sentita per telefono) era stata per lei una perfetta assistente.

"Accidenti che fortuna! Ed io che invece ancora non so di che morte dovro' morire tra un mese. quasi quasi chiedo anche io alla tua dottoressa di lavorare con lei"  commento' la sua collega Diane Lawson una biondina dall'aria fragile come un cristallo con cui aveva sempre avuto un bel rapporto.

"Fidati, se davvero fosse successo a te non parleresti cosi'" rispose Hayley e ovviamente non si riferiva al lavoro in infermeria ma a tutto il resto pensando che d'ora in avanti tutto quello che le sarebbe accaduto passava in secondo piano al confronto.

Evidentemente Tj doveva in qualche modo aver influito sul suo futuro consorte (si sarebbero sposati di li' ad un paio di settimane) visto che il giorno dopo Eli era stato chiamato a lavorare in una grande azienda di videogames.

"Secondo te perche' l'hanno fatto?" le chiese il weekend successivo.

"Forse perche' siamo i piu' giovani, teneri ed indifesi" gli rispose con un'alzata di spalle.

"Disse quella che minaccio' l'intera nave con una pistola"

Comunque fosse, in quei due mesi non aveva sentito Nicholas che un paio di volte ed era sempre stata lei la prima, non si erano mai chiamati solo mandati sms e lui le aveva solo detto che aveva ripreso ad insegnare e che nonostante svolgesse ancora incarichi per il Governo non voleva piu' nemmeno sentire le parole "viaggio interstellare"  e "nave spaziale" il che era perfettamente comprensibile  "probabilmente pure i film di fantascienza ormai ti daranno la nausea" aveva pensato Hayley, lei stessa l'unica volta che cambiando canale a cena si era imbattuta in qualcosa del genere aveva commentato "tze', tutto li? Avreste dovuto vedere quelli veri" provocando probabilmente parecchi incubi ai suoi genitori.

Eppure lui non aveva accennato ad Amanda neanche una volta: ne' per dire che era riuscito a farla tornare ne' per dire il contrario e la giovane infermiera era parecchio angosciata a riguardo.

"Secondo me c'e' riuscito, ti avrebbe chiamato in caso contrario"  diceva Eli quando lei gliene parlava.

"Puo' darsi ma se cosi non fosse?"  ribatteva Hayley.

"Con tutto quello che hai fatto per lui sara' almeno un po' cambiato no? Magari sta anche andando dall'analista visto che tu l'hai convinto ad aprirsi..."

"Nick dall'analista?? Ma figuriamoci! Sara' piu' facile che il colonnello vinca il premio simpatia al confronto"

In realta' in quei due mesi si erano visti qualche volta con Tj e Young e ormai davano del tu ad entrambi: il non essere piu' l'uomo al comando l'aveva parecchio riabilitato agli occhi di Hayley la quale la notte di Natale si era svegliata in preda all'angoscia pensando "Poverino...tutto solo anche oggi" ma naturalmente non aveva potuto mollare li i parenti per andarlo a trovare.

Giunta alla sua fermata scese e consulto' il foglietto che aveva nella tasca del giubbotto dove vi era scritto l'indirizzo di Nick: qualche giorno prima l'aveva chiamata chiedendole quale fosse il suo giorno libero per invitarla a bere un caffe' a casa sua e nemmeno in quell'occasione aveva detto niente su Amanda cosi' Hayley man mano che si avvicinava a quella casa si sentiva invadere sempre piu' dall'ansia.

"Ora entro e lo trovo sdraiato sul divano con in mano una bottiglia semivuota di Jack daniel's"

"Ma figuriamoci! Quello ci tiene cosi' tanto ai suoi neuroni che manco si fa un bicchierino"

"Probabilmente sara' appeso per la cintura ad una trave"

"Non e' tipo da gesti cosi' plateali: quella sono io!"

Tremando piu' per l'angoscia che per il freddo suono' il campanello e pochi minuti dopo un Nicholas sbarbato in jeans e camicia blu le apri' la porta sorridente con lei che cinque secondi dopo era aggrappata al suo collo e non smetteva di sbaciucchiargli la guancia.

"Mi sei mancato Nick!"

"Anche tu a me. vieni"  le rispose guidandola in sala da pranzo dove sul tavolo troneggiava una fragrante torta di mele.

La ragazza rimase alquanto perplessa a quella vista: d'accordo che sulla nave non sarebbe stato possibile ma il suo migliore amico non le sembrava proprio il tipo da mettersi ai fornelli o almeno non tanto da farci una torta, probabilmente l'aveva comprata, non che le importasse.

"L'ho fatta io, spero che ti piaccia: e' bello rivederti Hayley"  disse una dolce voce femminile dalla soglia della cucina.

Quando la ragazza si volto' lascio' cadere la borsa dallo stupore.

Era Amanda!

Le si avvicino' mentre sentiva le lacrime pungerle gli occhi  "dottoressa Perry..."  mormoro' poco prima di stringerla a se' lasciandola un poco stupita "io sono Amanda" le disse con un sorriso  "Nick mi ha detto che hai provato ad aiutarmi quando mi hanno sparato e che successivamente gli sei sempre stata accanto: dice che sarebbe diventato pazzo senza il tuo aiuto"

"Che altro ti ha raccontato?" chiese arrossendo furiosamente pensando a quanto successo prima e dopo la sua assenza.

"A parte che ti piacciono gli abbracci intendi?" le disse in tono allusivo

"Oh merda questa sa tutto! Ora mi ammazza!"  penso' Hayley.

"Ne aveva bisogno, sta tranquilla"  rispose Amanda ma la ragazza non la stava ascoltando, aveva afferrato rapidamente il taglia torta avviandosi con aria minacciosa verso Nicholas.

"Lei e' tornata...ci sei riuscito...E NON MI HAI CHIAMATO??? MA IO QUESTA TE LA FICCO IN GOLA!!!"  disse correndogli incontro mentre lui scappava fuori dalla porta e attraversava rapidamente il giardino con la ragazza alle calcagna.

Quando finalmente lo raggiunse lo butto' sull'erba lei getto' via l'attrezzo per dolciumi alzando la mano come per picchiarlo ma si guardo' bene dal farlo preferendo invece solleticarlo con entrambe le mani.

Il povero Nick non se l'aspettava e scoppio' a ridere senza ritegno "hahahahaah fermati Hayley! Bastahahaahahah"  disse tentando di divincolarsi ma lei gli teneva le gambe bloccate e non voleva farle male.

In fondo si stavano divertendo e Dio solo sapeva quanto quei momenti erano mancati ad entrambi.

La ragazza infine si calmo' e l'abbraccio' forte  "sono cosi contenta per voi" gli disse.

"Ora rientriamo pero'"  rispose Nick alzandosi e rabbrividendo: entrambi erano usciti senza cappotto, Hayley recupero' il tagliatorta che una volta rientrati lavarono ed utilizzarono per servire il dolce,  Amanda le racconto' che dopo il suo ritorno, avvenuto circa una settimana dopo lo sbarco avevano pianto per due giorni e che lui le aveva narrato quanto la presenza della giovane infermiera fosse stata fondamentale per conservare il suo buonsenso.

"Non l'ammettera' mai ma i tuoi abbracci lo mandano in brodo di giuggiole" bisbiglio' in tono udibile mentre le serviva il caffe', Hayley ridacchio' e getto' un'occhiata al suo amico che era arrossito mentre posava la sua tazzina.

Non poteva crederci! Il professor Nicholas Rush era capace di arrossire?? Roba da fargli la foto e postarla su facebook.

"Non sai quanto ho insistito affinche' ti chiamasse, l'avrei fatto io ma temevo di spaventarti anche se so che tu eri al corrente di tutto: mi sento tanto la moglie di Frankestein"

"Frankestein utilizzava pezzi di cadaveri per poi riunirli in unico corpo: tu sei sempre stata intera grazie al cielo e Nick non ha fatto altro che ridarti la tua coscienza"  rispose Hayley in tono pratico ma d'un tratto drizzo' le orecchie: era sicura che quella di Amanda non fosse del tutto una frase buttata li'.

E aveva ragione.


"Ci sposeremo il venti aprile"  le disse Nick.

"Oh fantastico! Congratulazioni! Almeno con voi saremo piu' fortunati quanto a condizioni climatiche almeno spero"  rispose Hayley rabbrividendo al pensiero del matrimonio del colonnello, in chiesa, e poi al ristorante con quel freddo.

"Vuoi essere la mia testimone?" chiese Nicholas guardandola negli occhi.


Lei si senti' invadere dall'emozione a quella domanda: era la prima volta in vita sua che le chiedevano una cosa del genere e per di piu' glielo chiedeva una delle persone che piu' stimava al mondo "Certo...certo che si!"  disse prendendogli le mani.

Il resto del pomeriggio trascorse tranquillamente e quando usci' da quella casa la ragazza si sentiva leggera come una piuma dalla felicita'.



"Ok che siamo a fine gennaio ma non ti sembra di esagerare?" le chiese Eli mentre uscivano dal municipio dove si erano sposati Young e Tj: lui in divisa e lei con un abito bianco a maniche lunghe molto semplice ma perfetto per la sua persona, testimoni, Scott per lui e Camille per lei,  Hayley era riuscita a trovarsi un abito grigio a linea dritta da indossare con una dolcevita e gli stivali, anche per questo era contraria a matrimoni celebrati prima di marzo: temeva sempre di non riuscire a trovarsi niente di adatto da mettersi.

Peccato che la sua non esistente predisposizione al freddo l'aveva costretta ad imbacuccarsi con sciarpa e cappello neanche dovesse andare a fare una rapina.

"Ma quei due si danno ancora del lei??" chiese Chloe in un tono mezzo stupito e mezzo inorridito indicando Rush e Young che si stringevano la mano per le congratulazioni.

"E te ne stupisci? Lo faranno sino alla fine dei loro giorni credi a me"  commento' Hayley mentre si avviavano al ristorante.


"Hai intenzione di toglierti da li' o dobbiamo chiamare i caschi blu?" ironizzo' Nicholas vedendo la sua amica praticamente aggrappata alla stufa al centro della sala.

"Taci scemo! E controlla almeno tre volte al giorno le previsioni per il venti di aprile se mi vuoi come testimone!"  rispose lei godendosi il calore che emanava l'apparecchio.

"Al massimo ti appenderemo una stufetta al collo" scherzo' lui tornando al suo tavolo.


Hayley sorrise: vedere Nicholas scherzare la riscaldava piu' di qualsiasi stufa al mondo



Angolo autrice:  ecco com'e' vestita Hayley quando va a trovare Nick e Amanda  
http://www.polyvore.com/winter_day/set?id=95085173


Al matrimonio di Young e Tj:   http://www.polyvore.com/winter/set?id=93811171



e questo e' l'abito della sposa:   http://www.bridalgownsindiscount.info/wp-content/uploads/2012/12/Winter-wedding-dresses.jpg


  
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