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Autore: vex194    31/08/2013    1 recensioni
True Blood - 6x09
Eric, in preda a furia omicida dopo aver perso sua sorella Nora a causa dell'epatite V, ritorna al VampCamp e libera tutti, compresa Pam.
Il loro ultimo attimo insieme. I loro ultimi sguardi. I loro ultimi pensieri.
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La gola si fa secca e, solo in quel momento, ti accorgi che hai paura. Hai paura di rimanere sola. Hai paura di affrontare il mondo senza qualcuno di così saggio accanto.
“Non osare lasciarmi” dici, ma non serve a nulla.
Lui ti guarda con sguardo dolce, come non aveva mai fatto. Inclina leggermente la testa, in un gesto che sa tanto di “Dai, Pam. Puoi farcela” ed è così che spicca il volo.
Genere: Dark, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric Northman, Pam Swynford De Beaufort
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Non preoccuparti piccola, il paradiso ha un piano per te.
Don't You Worry Child - Swedish House Mafia

 

Il sole ti accarezza la pelle e ti illumina il viso. Alzi la testa, per bearti di quella sensazione di tiepido calore che ti manca da ormai più di cento anni. Apri gli occhi e vedi i tuoi compagni che ridono attorno a te, felici di essere nuovamente sotto quella stella che emana quella luce che a tutti loro è mancata. Guardi il cielo e quell’azzurro, libero da ogni traccia di nuvola, ti ricordano quegli occhi a cui sei stata devota per decenni.

San Fransisco, 1905.

Era il periodo in cui eri ancora umana. La tua attività andava bene e i soldi giravano nel modo giusto, l’unica cosa sbagliata erano loro. Quei fottuti vampiri che ammazzavano senza ritegno le tue ragazze. La serata era terminata ed era tempo di coricarsi in casa e, mentre camminavi per le strade buie della città, sentisti un rumore dietro di te. Qualcuno ti stava seguendo e, quel qualcuno, aveva deciso di farti del male. Ti aveva spinto con forza contro un palo della luce, puntandoti un coltellino alla gola, facendoti sentire il freddo del metallo contro la tua pelle liscia e, prima che quell’uomo viscido e vile potesse fare una sola mossa, era arrivato veloce come solo uno di loro poteva essere. Era alto, con un completo elegante che gli calzava a pennello, un cappello a tuba sul capo da dove fuoriuscivano dei ciuffi biondi. La mano sporca di sangue, lo sguardo rivolto al nulla. Ti aveva salvato la vita, nonostante non ti conoscesse. Si voltò verso di te e notò che non avevi paura. Il cadavere ai tuoi piedi schizzava sangue dalla gola tagliata e, di certo, quello spettacolo non era una novità per te. Nella tua vita non avevi mai avuto paura. Camminavi da sola per vicoli bui da quando eri una tenera adolescente con un carattere infiammabile e poi, un giorno, prendesti quella strada che ti cambiò fuori e soprattutto dentro.

Ti fermi e ti guardi attorno, percependo che c’è qualcosa di terribilmente sbagliato in quel momento. Le bottiglie di TruBlood sono volate per aria, facendo sfracellare il vetro in mille pezzi e scorrere quel sangue sintetico, contaminato da quello schifo che hai ben evitato dentro quel lurido posto. In tutto quel vociferare allegro e spensierato, però, non lo vedi. Giri gli occhi finché, in lontananza, non vedi un uomo alto e biondo, con indosso una tuta militare, completamente ricoperta di sangue.

Sangue. Era sparso su tutto il tuo bel vestito. L’uomo misterioso si avvicinò a te, scusandosi delle macchie indelebili che erano schizzate sulla stoffa scura e ti lasciò delle monete – molte monete – dicendoti che sarebbero bastate per un nuovo abito. Educatamente risposi con un grazie appena pronunciato, ma prima che l’uomo potesse dirti il suo nome era già sparito dalla tua vista, lasciandoti il cuore in gola per la sua maestosità che aveva mostrato standoti davanti.

I vostri occhi si incontrano e capisci, dall’espressione del suo bel viso, che dentro di lui qualcosa è sparito... completamente andato. Il dolore di perdere qualcuno di caro lo ha ingoiato e lo ha portato lì, causando una strage. Eric è in piedi e ti guarda, vedendo ciò che sei diventata. Una vampira che ama e di cui è estremamente orgoglioso.

Quella sera lui era venuto nella tua casa di lavoro. Avevi scoperto il suo nome nel momento in cui era entrato. Eric Northman. Guardava estasiato le tue ragazze, di cui eri orgogliosa, mentre Rubber Ruby mostrava le sue doti che le avevano dato quel soprannome. Sembrava particolarmente colpito, la sua voce ne diede conferma, ma quando ti guardò e ti disse che era lì per incontrare te, una sensazione di sorpresa ti avvolse. Ti sentisti anche un po’ fiera di te. Non tutti i giorni si colpiva un uomo come lui.

Lo vedi lì, con quell’espressione che sembra non volersene andare. Sai ciò che è successo, Willa – l’irritante sorellina che Eric ha creato e ti ha improvvisamente dato in custodia – te l’ha detto e, il solo pensiero di provare il suo stesso dolore, ti divora. Senti gli occhi farsi umidi e i condotti lacrimali riempirsi, pronti a far colare giù il sangue lungo le guance pesantemente truccate dal fard rosa.

Sentivi le sue labbra sulle tue, morbide e calde. Quella sensazione ti aveva accompagnato per tutto il tempo, finché non vi eravate trovati su di un letto morbido, insieme. Spostasti il tuo corpo, chiedendogli come poteva essere come lui. La vostra conversazione era caduta su quell’argomento dal nulla più assoluto, ma quando il tuo futuro si presentò davanti ai tuoi occhi, la possibilità di diventare un vampiro diventò sempre più concreta. Non volevi invecchiare e morire da sola, nell’oscurità, dove nessuno si sarebbe accorto di te. Non volevi morire di una morte ignobile. Semplicemente, non volevi morire. Il signor Northman diceva che non sapevi cosa stavi chiedendo, che diventare Creatore era una cosa impegnativa, ma tu non volevi protezione e qualsiasi altra cosa che comprendeva essere ciò che aveva detto lui. Creatore. Poteva abbandonarti da qualche parte, così lo avresti lasciato perdere e avresti potuto vivere la tua vita, bella com’eri. Per sempre. L’uomo, però, non era d’accordo. Creare un vampiro, per lui, era molto più di un semplice gesto. Era come diventare genitore e può un genitore abbandonare un figlio?

Sai cosa sta per succedere e, in cuor tuo, speri non lo faccia davvero. Che lui resti lì, con te e con Willa e anche con Tara. Vuoi continuare a vivere con lui, nonostante i brutti momenti che avete affrontato in precedenza. Ma quello è peggio di qualsiasi cosa. La concretezza di ciò che vuole fare ti si para davanti agli occhi e fa male.

Il coltello sul tuo mobile era bello e invitante. Così, in un momento di distrazione del signor Northman, lo afferrasti e con due colpi secchi tagliasti con decisione e forza la carne che proteggeva le sottili vene. Il sangue iniziò a sgorgare copiosamente, cadendo a terra, macchiando di quel liquido scuro il tappeto colorato. Lui si alzò, sgranando leggermente gli occhi alla vista del tuo gesto così estremo. Le tue lacrime uscirono all’improvviso, incrinando la tua voce.

“Permettetemi di starvi accanto, signor Northman. O guardatemi morire”

Quella frase poteva essere la tua salvezza o la tua morte. Quando i suoi canini vennero fuori e ti perforarono il collo, sentisti in picco che ti causò un dolore forte, che si propagò per tutto il corpo fino ad arrivare alla testa, stordendoti e facendoti quasi perdere i sensi.

La gola si fa secca e, solo in quel momento, ti accorgi che hai paura. Hai paura di rimanere sola. Hai paura di affrontare il mondo senza qualcuno di così saggio accanto.

“Non osare lasciarmi” dici, ma non serve a nulla.

Lui ti guarda con sguardo dolce, come non aveva mai fatto. Inclina leggermente la testa, in un gesto che sa tanto di “Dai, Pam. Puoi farcela” ed è così che spicca il volo.

Senti un vuoto entrarti dentro, che ti lacera il petto e si insinua nel cuore freddo e morto che, prima di quel momento, pensavi di aver perso.

Senti il dolore della perdita e capisci che è andato.

È andato e ti ha lasciata sola, sparendo dalla tua vista.

Sparendo dalla tua vita.

***

Prima prova sul fandom di True Blood.

Sono una grande fan dello show e, amando follemente Eric e Pam, la loro ultima scena insieme nella 6x09 mi ha spaccato il cuore.

In quel momento ho visto una Pam addolorata e infelice, perché Eric la stava lasciando. Per lei, Eric, è tutto.

Un padre.

Un fratello.

Un amico.

Insomma, ho pensato a cosa ha provato Pam in quel momento e, in più, ho inserito anche il flashback del loro primo incontro e della trasformazione di Pam.

Dall’inizio del loro rapporto fino alla “fine”.

La parola fine l’ho messa tra virgolette perché, in cuor mio, spero che gli autori facciano in modo che Pam salvi il suo Creatore dalla luce del sole e che le cose si sistemino tra i due, visto il rapporto travagliato in tutta la sesta stagione.

Bene, spero che questa shot piaccia a voi che la leggerete tanto quando è piaciuta a me scriverla.

Un bacio.

   
 
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