Summer Paradise
Con un gesto delle
mani ormai automatico, fece scattare
la cintura e guardò fuori dal finestrino. Il rombo dei
motori era
assordante e il fastidioso russare del vecchio accanto a lei non
faceva che peggiorare il suo umore.
L’aereo decollò; vide la pista e le persone farsi
sempre più piccole, fino a quando il suo sguardo non fu
completamente catturato dalle nuvole e dal cielo.
E pensare che solo qualche giorno prima non era mai stata
così
felice. Per la prima volta dopo tanto tempo, Rebekah si era sentita
viva.
My heart is sinking as I’m lifting up
Above the clouds away from you
Si erano salutati
pochi
minuti prima in aeroporto, quando lui aveva preso il volo diretto a
Mystic Falls e lei quello per New Orleans. Avevano passato
l’estate
insieme, ed ora che era finita sentiva un macigno nel petto al posto
del cuore.
Pensò che
probabilmente anche il suo aereo fosse decollato, e ora stavano
guardando le stesse nuvole da prospettive diverse.
And I can’t believe I’m leaving
Oh, I don’t know what I’m gonna do
Non
l’avrebbe più rivisto.
Bastava questo
pensiero a colmarle gli occhi di lacrime che si era ripromessa di non
far più scorrere. Le scacciò, e invece di farsi
trascinare via
dalla disperazione, lasciò che la sua mente vagasse solo tra
i
ricordi estivi.
“Ehi! Ehi,
per favore ci
faccia una fotografia!”
Rebekah diede in mano
il telefono a un passante italiano, che annuì con un sorriso
grinzoso a cui mancavano due denti. Poi tornò da Matt e si
abbracciarono davanti alla chiesa di San Vittore.
“Mi
raccomando prenda anche la chiesa!”
Quello
rise e pronunciò qualcosa in dialetto.
“Che
ha detto?” chiese Matt.
“Non ne ho idea, il mio italiano
non arriva alla comprensione dei vari dialetti”
Riprese il telefono e guardarono la foto.
“Ma io sono di
spalle! Ha scattato in anticipo!”
“Non
lamentarti, guarda come sono venuto io piuttosto!”
scherzò Matt,
indicando il ragazzo biondo dell’immagine girato di tre
quarti e
con una mano in faccia a coprirsi dal sole.
Entrarono in una trattoria
tipica, un ristorante piccolo ma accogliente lì
vicino.
“Cos’è questa roba
gialla?”
“Si chiama Polenta” disse
mangiandone un boccone “è un piatto
tipico”
“Po… cosa?”
“Poooleeenta” scandì Rebekah.
Passarono solo pochi
secondi prima di scoppiare a ridere come bambini e attirare su di
loro sguardi
di rimprovero.
But someday I will find my way back
To where your name is written in the sand
“E’
… bellissimo”
Quello di Matt fu solo un bisbiglio, ma non sfuggì a
Rebekah. Altri
commenti erano superflui davanti a quello spettacolo. Il cielo era
tinto di rosa e arancione, l’acqua rifletteva la
luminosità degli
ultimi raggi solari.
Il sole stava tramontando nell’isola di San Salvador,
un’enorme sfera infuocata che sembrava incredibilmente vicina
a
quella spiaggia isolata.
Matt puntò gli occhi nei
suoi. “Perché eri spaventata all’idea di
baciarmi?”
Quella domanda la sorprese. “Avevo
paura… di come avresti reagito” disse
piano.
La baciò dolcemente, cullati solo dal rumore delle
onde.
“Così.” Sussurrò poi.
“Avrei reagito così”.
Quel giorno, sotto la croce bianca
dell’isola, la sabbia mostrava i loro nomi.
‘Cause I remember every sunset
I remember every word you said
We were never gonna say goodbye
Sembrava che il
loro tempo fosse infinito, che l’estate non sarebbe mai
terminata.
Quanto era stata stupida a credere
– anche solo a sperare- che sarebbero
potuti rimanere
insieme anche dopo. Senza mai lasciarsi. Senza mai dirsi addio.
Invece stava per tornare tutto come prima. E quello che le restava,
una volta atterrata a New Orleans dai suoi fratelli, a cui non
importava nulla della sua estate, erano solamente i ricordi. Sorrise
amaramente.
Vide il mare, calmo, piatto e blu come un lenzuolo. Stava
andando via.
Tell me how to get back to
Back to summer paradise with you
And I’ll be there in a heartbeat
Se solo potesse
tornare indietro e iniziare tutto daccapo. Se solo Matt fosse stato
lì con lei. Se solo fosse umana … già,
se solo. Alla fine una
lacrima traditrice era sfuggita al suo controllo. E poi
un’altra, e
ancora un’altra. Come aveva potuto arrivare sino a questo
punto? Insomma, è patetico … no? Come
continua a consegnare il suo cuore a qualunque uomo le dimostri un
briciolo di affetto. Uno penserebbe che ormai dovrebbe aver imparato
qualcosa dall’infinito ciclo di delusioni e inganni
…
Era
stata -ancora una volta!- una stupida a lasciarsi guidare solo dai
suoi sentimenti!
Forse aveva ragione
suo fratello, non imparava mai. Ma come poteva anche solo pensare di
vivere come lui? Senza niente e nessuno … lei non ne era in
grado.
–Signorina va tutto bene?-.
Si voltò di scatto. L’uomo seduto accanto a
lei la osservava preoccupato. Forse era pietosa persino agli occhi di
un estraneo. Si rese conto che i passeggeri stavano scendendo. Era
arrivata.
Si asciugò le lacrime e si alzò. –Va
tutto
benissimo, grazie-.
Si alzò e uscì fuori.
My soul is broken, streets are frozen
I can’t stop these feelings melting through
Ancora non
riusciva ad abituarsi. Era tutto così …
ordinario. Sorrise tra sé:
non era lui quello che ripeteva a tutti di volere una vita normale?
Allora qualcosa era cambiato, pensò Matt.
-Ehi Matt!-.
-Ciao Elena-.
La ragazza era a dir poco raggiante. Veniva
voglia di sorridere in risposta al suo sorriso spensierato.
Abbozzò
una smorfia perché non riusciva a sorridere come
voleva.
Sentiva solo una
morsa ghiacciata al petto da quando era tornato. E di conseguenza
vedeva tutto sotto un’ombra di tristezza.
– Come va con… con Damon?-.
Il suo sorriso si allargò
ancora di più se possibile. –È
perfetto-.
Elena felice … quasi non
la ricordava più!
Lo abbracciò e gli
disse qualcosa. Quando Matt si riscosse, era già andata via.
–Allora, questo caffè arriva o no?!-.
Matt sbuffò e si rimise al lavoro.
Più cercava di non pensarci, più ci pensava.
La pensava.
And I’d give away a thousand days, oh
Just to have another one with you
“Non sei
incastrato per
forza in questa vita, Matt. Così non sei felice”
Le parole di
Elena erano state assillanti. Era passata solo una settimana da
quando era tornato a Mystic Falls, ma gli erano sembrati secoli. Cosa
avrebbe dato per viaggiare di nuovo
con Rebekah …
-Quanto
manca ancora?
Penso che mi arrenderò…-.
-Coraggio siamo arrivati!-.
Erano ore che si
affannava dietro Rebekah, e il caldo era insopportabile. La Grande
Muraglia non finiva mai.
–Sai, non tutti hanno
l’energia dei vampiri- sospirò fermandosi dietro
di lei.
Rebekah sorrise. –Guarda-.
Immense valli piene di verde si
estendevano sotto di loro. Erano in cima al Simatai, il punto
più
alto della Muraglia. Era uno spettacolo. Matt respirò a
pieni
polmoni mentre si alzava una lieve brezza. Quella era
libertà.
–Sai,
quando ero umana soffrivo di vertigini- disse piano Rebekah.
–Quando
sono diventata un vampiro … erano sparite. Mi sentivo
un’altra
persona, diversa e rotta …-.
Matt l’abbracciò. –Tu non sei rotta,
Rebekah. Tu sei …
bellissima e perfetta-.
Era stato tutto
così magico,
che stentava a crederci. All’inizio aveva pensato che fosse
l’atmosfera di tutti quei luoghi a renderlo magico: Parigi,
la
Grande Muraglia, l’aurora boreale, l’Italia, le
Bahamas …
Invece pian piano si era reso conto che non era niente di tutto
ciò.
Era solo la sua compagnia, solo il suo sorriso, solo la sua voglia di
vivere, solo lei, solo Rebekah.
Well, real life can wait
We’re crashing like waves
We’re playin’ in the sand
Holding your hand
Bene, la sua
ordinaria vita a
Mystic Falls poteva aspettare ancora. Sarebbe andato da lei, a New
Orleans.
È ora di cominciare a vivere.
Aveva ragione Elena,
oramai che cosa lo teneva legato lì? Era solo
all’inizio della sua
vita, non voleva sprecare più tempo di quanto ne aveva
già perso
rimuginando. Alla fine, era così ovvio.
Si era tenuto
tutto dentro perché non voleva complicazioni, non voleva
avere la
vita dei suoi migliori amici. Ma loro si erano messi in gioco,
avevano tentato e rischiato tutto. Lui no, non voleva rischiare di
finire vampiro o chissà che altro, voleva solo finire la
scuola,
trovare un buon lavoro … ma non era davvero felice, e ora lo
sapeva
–ne era certo- perché aveva provato davvero la
felicità mentre
viaggiava con Rebekah, mentre ridevano e quando si erano baciati,
abbracciati, tenuti per mano …
I remember where we first kissed
How I didn’t wanna leave your lips
And how I’ve never ever felt so high
La vide in piedi,
di spalle.
I lunghi capelli biondi le scivolavano morbidi sulla schiena.
Lo sentì arrivare e in un attimo si era voltata,
senza parole dalla sorpresa. –Matt, quando... -.
Non la
lasciò finire e la baciò. Fu dolce e intenso.
Entrambi si
staccarono con riluttanza.
I suoi
occhi esprimevano quella muta domanda che non osava dire ad alta
voce: perché?
So tell me how to get back to
Back to summer paradise with you
And I’ll be there in a heartbeat
-So bene
quello che ti avevo
detto prima di partire, Rebekah-. Fra me e
te non funzionerà.
-E
ancora non sono sicuro di tutte le
mie scelte, se questo sia giusto oppure no … -. Nella mia
vita
sentimentale voglio che ci siano pochi vampiri.
-Ma
quello che è successo durante il viaggio non posso negarlo.
Quello che è successo tra noi …-. Quindi
quel che succede
durante il viaggio, rimane nel viaggio.
-…
non voglio che
rimanga “nel viaggio”, seppellito tra i ricordi di
una bella
estate passata. Voglio che funzioni. Voglio che sia reale.-. Rebekah
continuò a guardarlo senza dire
una parola. Ora iniziava a sentirsi in imbarazzo.
–Ti
prego Rebekah dì qualcosa- disse grattandosi il capo a
disagio.
-Io
… cosa posso dire? Sembra un sogno … è
tutto quello che ho
sempre desiderato e ora …-.
Si
asciugò delle lacrime.
-…
ora
è vero-.
Matt
si rilassò. Stava accadendo davvero, neanche lui
riusciva del tutto a crederci. Ma sentiva un calore nel petto, non
sentiva più quel freddo distacco. Sentiva la
felicità.
-È
vero. Noi. Qui. Adesso.-.
I’ll be there in a heartbeat
N.d.A.
[Lyrics: Summer Paradise - Simple Plan]
[Le Bahamas le ho aggiunte volutamente, e per quanto riguarda la croce bianca, si trova realmente a San Salvador a testimoniare l'arrivo di Colombo nell'isola; non credo che Mystic Falls abbia un aeroporto, quindi... passatemela comunque! xD]
Salve Efp :)
Non so da dove mi sia uscito questo, ma ascoltando questa canzone mi sono saltati alla mente Matt e Rebekah. Voglio dire, la canzone calza a pennello con loro, così ho voluto provare a scriverci qualcosa, sperando che sia quanto meno decente e IC... Bene ecco qui allora, sarei felicissima di sapere che ne pensate, lasciate una recensione se vi va :D
Colgo l'occasione per, ehm, farmi pubblicità (?), sto scrivendo una long,un “esperimento” con Klaus ed Elena per vedere cosa esce fuori xD Se siete anche solo un po' curiosi fateci un salto e commentate! ;)
A presto,
ila_D