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Autore: Luce_Della_Sera    31/08/2013    3 recensioni
Spesso, i sogni dei ragazzi non coincidono con quelli dei loro genitori...così capita che certe cose, seppure importanti, vengano fatte quasi per dovere!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un sogno non mio
 
“Non sei contenta? Oggi è il più bel giorno della tua vita!”
Mi guardo allo specchio, e quasi non mi riconosco: sono truccata con cura, indosso una toga nera e ho delle foglie di alloro sopra la testa.
“Allora, non dici niente?”
“E che devo dire, mamma?” domando.
“Raccontami le tue impressioni, dai! Non sei emozionata?” mi risponde, facendo un paio di piroette con il suo vestito rosso con lo strascico.
Distolgo in fretta lo sguardo per non morire di vergogna, cerco di fare chiarezza dentro me stessa e arrivo ad una conclusione: certo che sono emozionata, è normale esserlo il giorno della laurea; ma per me questo non è un traguardo, è solo la fine di una tortura.
Sono consapevole di quanto sia importante avere una qualifica per poter avere la speranza di trovare un lavoro fisso, ed è soprattutto per questo motivo che mi sono iscritta all'università; ma so anche che questo è il sogno di mia madre, non il mio.
Mi ha cresciuta con l’idea della laurea sin da piccola; ogni volta che mi prendeva in braccio usciva sul balcone e mi indicava l’ateneo che si poteva vedere dal nostro palazzo, dicendo “Guarda, quella è la tua scuola! Un giorno andrai lì!”.
Lei non ci è potuta andare perché mio nonno è morto quando faceva le superiori e mia nonna da sola non poteva permettersi di mandarcela, così adesso vuole vivere attraverso di me la cosa che desiderava di più al mondo e che non ha mai avuto.
Dice di volere la mia laurea per me, ma in realtà lo fa per se stessa!
In questi cinque anni mi ha rivolto la parola quasi sempre soltanto per parlare dell’università.
“Che orari hai questo semestre?”
“Quanti esami hai in questa sessione?”,
“Quanto hai preso all’esame?”
“COSA??? NON L’HAI PASSATO? MA SEI STUPIDA? E ADESSO CON LA LAUREA COME SI FA?”
Quando parlava con le sue amiche, non ha mai detto cose come “Mia figlia canta bene”, “Mia figlia legge molti libri”, “Mia figlia sa molte cose sugli argomenti più disparati”; no, lei ha sempre parlato di me come una studentessa, e quando gliel’ho fatto notare mi ha anche risposto “Perché, cos’altro sei, scusa?”.
Quello che lei non capisce è che io sono molto più di questo, perché la mia vita è anche e soprattutto fuori dalle aule.
Anche io ho un sogno, quello di avere un bambino … per me, una persona può anche avere 5 lauree, ma se non ha famiglia è una persona infelice; quando gliene parlo, però, lei non mi ascolta.
“Pensa a laurearti, il resto viene dopo!” è tutto quello che sa dirmi.
Ormai da tempo ho rinunciato a farle capire come mi sento … e così, nel giorno più bello della sua vita, la seguo fuori di casa e la osservo mentre si dirige verso l’automobile, al posto di guida.
Oggi partiamo per realizzare il suo sogno; chissà, un giorno spero non troppo lontano forse lo faremo per realizzare il mio.
 
 
 
 
  
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