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Autore: Bardellialessia97    31/08/2013    1 recensioni
- Chi sei in realtà? –
Feci una smorfia trattenendo a stento le lacrime. – Sono quel genere di ragazza che crede nel “lieto fine”, quella che ama l’inverno. Quella che preferisce un libro alla discoteca, e il più delle volte rilegge lo stesso libro, il suo preferito. Dove c’è l’amore che sogna e dove vorrebbe che tutto fosse come in quel libro. Sono quel genere di ragazza che esce con uno filo di matita e un pò di mascara, così, per mascherare il dolore sotto al trucco. Quella ragazza che ama gli sciarponi e le felpe calde, che a scuola non sarà un genio, ma che le cose le fa con il cuore. Quella che torna a casa con i libri in mano e le cuffie all’orecchie. Quella che ha sempre le lacrime agl’occhi, quelle che non noteresti mai in mezzo a bionde tinte, piene di trucco e tacchi vertiginosi. Perchè ragazze come me passano inosservate, cercando invano qualcuno che si accorga di quanto amore possano dare raggazze come me, anche solo con uno sguardo. –
- Possiamo parlarne? – Fu tutto quello che riuscì a dire a fil di voce.
Scossi la testa impercettibilmente. – No, abbracciami soltanto. -
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Signori e signore, benvenuti nel 2013. – Dissi in tono canzonatorio. – Dove la bellezza conta più dell’intelligenza, dove si da tutto per scontato, dove la superficialità è più apprezzata di un sentimento. Dove le ragazze si sentono male a farsi vedere in costume e non si sentono libere di essere se stesse, in un secolo dove o si è troppo grassi o troppo magri, ed in entrambi i casi siamo “sbagliati”. – Feci una pausa dando così più enfasi alle mie parole. – In un cazzo di secolo dove l’età media celebrale si è fermata ai 12 anni. In un secolo in cui tutti si improvvisano profeti, dimenticando il fatto che nella vita di tutti i giorni sanno benissimo di valere poco e niente. Dove l’omossessualità è considerata un abominio anzichè una forma d’amore come tutte le altre. Dove si è costretti a nascondere amori, preferenze sessuali e chili di troppo per essere accettati, quando dovrebbe essere il mondo ad adattarsi a noi. Noi non abbiamo niente di sbagliato, siamo solo cresciuti in una società di merda.-  Ero convinta di ciò che avevo appena detto di fronte all’intera classe. Non sono il tipo di ragazza che dice apertamente quello che pensa, piuttosto rimane in disparte persa nei suoi pensieri. Ma questa volta il Professor Barner, un uomo sulla cinquantina dalla faccia buffa, con stravaganti occhiali tondi sulla punta del naso, aveva messo a dura prova il mio autocontrollo. – Signorina... – Fece una pausa facendo scorrere l’indice destro sul registro cartaceo in cerca di un nome da collegare con il mio volto. - ... Parker, giusto? – Non attese risposta e continuò con il suo filo del discorso. – Quello che ha appena detto ha un suo peso. Capisce cosa intendo? Inoltre, ha appena affermato che la società reputa gl’omossessuali come un abominio. Cosa glielo fa pensare? Sono curioso di sentire la sua risposta, dato che questa mattina è in vena di concederci la sua presenza mentale. – Aguzzò lo sguardo incantonandosi con il mio. Ormai il danno era fatto e non avevo alcuna via di uscita. Deglutii a fatica e ci pensai su un momento prima di rispondere.
- Bhè... Mi vengono in mente solo 15 motivazioni per essere contro il matrimonio gay. Ovviamente dal punto di vista occasionalmente sociale. – Mi morsi il labbro inferiore cercando di farmi coraggio e sembrare sicura di me, ma mi era del tutto impossibile. Per il Signor Barner questo era ben più di un semplice dibattito tra studentessa e professore, era un vero e proprio affronto, come se stessi cercando di sabotare la società attuale, inoltre era un omofobo affermato. – Per prima cosa, essere gay non è naturale. I veri inglesi rifiutano tutto ciò che è innaturale, come gl’occhiali, le scarpe, il poliestere e l’aria condizionata. Essere gay spingerà le persone ad essere gay, allo stesso modo in cui far andare in giro persone alte vi farà diventare alti.  Legalizzare il matrimonio gay aprirà la strada ad ogni tipo di stile di vita folle. Le persone vorranno sposare i proprio animali domestici, perchè ovviamente un cane ha una personalità giuridica e i diritti civili per sposarsi, nonchè la capacità di dichiararsi consenziente o meno al contratto giuridico. Il matrimonio eterosessuale esiste da moltissimo tempo e non è mai cambiato minimamente; le donne infatti sono ancora una proprietà del marito, le nozze sono decise dai genitori, il padre ha il diritto di vita e di morte sui figli, i neri non possono sposare i bianchi e il divorzio non esiste. Il matrimonio eterosessuale perderà valore se sarà permesso anche ai gay di sposarsi. La sanità dei sette matrimoni di Liz Taylor verrebbe distrutta. I matrimoni eterosessuali sono validi perchè sono fertili e producono figli. Le coppie gay, come quelle sterili e le persone anziane, non si devono sposare perchè i nostri orfanotrofi sono vuoti e il mondo ha bisogno di più bambini. Ovviamente i genitori gay tirerebbero su figli gay, proprio come da genitori eterosessuali nascono figli solo eterosessuali. Il matrimonio gay e’ vietato dalla religione. Dunque in una teocrazia come la nostra i valori di una religione devono essere imposti all’intera nazione. Ecco perché’ in Inghilterra c’è una sola religione e tutti i bambini devono essere battezzati alla nascita. I bambini non saranno mai sereni ed equilibrati senza un modello maschile e uno femminile a casa. Per questo nella nostra società quando un genitore é da solo, o perché è vedovo o perché è stato lasciato, gli vengono tolti anche i figli. Il matrimonio gay cambierà i fondamenti della nostra società e noi non potremmo mai adattarci alle nuove norme sociali. Proprio come non ci siamo mai adattati alle automobili, al lavoro in fabbrica e all’allungamento della vita media. Le relazioni gay non sono durature perché i gay per natura sono promiscui. Infatti i mariti etero e le mogli etero non hanno mai relazioni extraconiugali e non divorziano mai. I bambini cresciuti da una coppia gay verranno derisi e discriminati dagli altri coetanei. A differenza di quelli con le orecchie a sventola, quelli con il naso grosso, quelli grassi, quelli effeminati, quelli di colore, quelli con la erre moscia, o quelli troppo bassi che sono accettati da tutti i coetanei e mai presi in giro da nessuno. Perché la religione cattolica vieta l’atto omosessuale che è considerato peccato, e dunque loro non possono sposarsi ma possono farlo assassini, pedofili, maniaci sessuali, ladri, mafiosi, serial killer, truffatori, mercanti di organi, commercianti di bambini , di schiavi, di pellicce, papponi e chiunque non sia un omosessuale.  Perché il matrimonio omosessuale comporta l’atto omosessuale. Ma la Bibbia considera peccato l’atto omosessuale così come la masturbazione, i rapporti sessuali prima del matrimonio e i rapporti sessuali che non hanno il fine di procreare. Perché verrebbe meno l’antica tradizione calcistica Inglese, dato che di sicuro ci saranno meno calciatori. Infatti si sa che i gay odiano il calcio e porteranno a odiarlo anche ai loro bambini impedendogli quindi di praticare qualsiasi tipo di sport che non sia danza classica, ginnastica ritmica, pattinaggio sul ghiaccio, shopping, manicure, lampada e bolle di sapone. – E’ stato il discorso più lungo che abbia mai fatto in tutta la mia vita, ben sedici anni, e mi sentivo esausta. Il volto del Professor Barner diventò paunazzò e punto il suo indice contro di me. Non deve accettare il mio sarcasmo. – Signorina Parker, oggi è particolarmente ironica. Probabilmente il preside lo troverà interessante, perchè non va  a costatarlo lei stessa? – Mi alzai riluttante dal mio posto, raccogliendo velocemente i libri e il mio diario personale che mi portavo sempre appresso. Questo è quello che si ottiene ad essere stati onesti e ad aver esposto il proprio punto di vista. Mi sembra giusto. Uscii dall’aula con passo affrettato e mi diressi verso l’ufficio del preside. Mi sedetti su una poltroncina bianca attaccata alla parete ingiallita. Mi guardai attorno e notai che ero sola. Nessuna segretaria e nessun altro studente in vista. Attaccata sulla porta dell’ufficio c’era una targetta con scritto “Non disturbare“. Estrassi dallo zaino il mio diario ed iniziai a scarabocchiarci sopra. Il diario conteneva tutti i miei pensieri e tutte le cose che mi frullavano in mente, vecchi ritagli di giornale e qualche foto. In poche parole racchiudeva una parte di me. Un quarto d’ora più tardi la porta s’apri e successe tutto velocemente, come un fulmine a ciel sereno. Il mio cuore fece una capriola  e il tempo sembrò fermarsi nel preciso istante in cui incontrai il suo sguardo. Ero loro prigioniera. Erano color miele, talmente belli che sarei stata a guardarli per ore. Aveva uno sguardo deciso, serio, ma c’era qualcosa di strano nei suoi occhi. Malinconia? Ero brava a leggere, non i libri, quelli li sanno leggere tutti. Ero brava a leggere le persone.
  
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