Serie TV > Violetta
Ricorda la storia  |      
Autore: blackswam    31/08/2013    7 recensioni
Marco deve preparare una festa a sorpresa per Francesca. Tutti i suoi amici sono d'accordo, ma la parte più difficile e nascondere tutto ciò alla festeggiata. Riuscirà Marco nel suo intento?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Francesca, Marco
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buon compleanno Francesca.




La lista per gli invitati. Fatta.
Le patatine. Fatto.
I palloncini. Fatto.
La torta. Cazzo, la torta.


Marco quella mattina era in sudigiri per la festa a sorpresa che stava per preparare alla sua amorevole fidanzata. Il suo nome era Francesca Comello, nata in Italia, capelli corti e neri, occhi castano chiaro, i quali sono amati da Marco, un corpo snello e leggiadro, delle labbra sottili e morbide, e Marco di questo ne sa qualcosa. La sua ragazza era una donna molto attraente e lui lo sapeva e per questo che ogni sera gli procurava un visibile e fastidioso marchio sul collo. " E' adesso tutti sanno che sei mia." Era un tipo estremamente geloso e possessivo. Da quanto si sono messi insieme ha dettato una nuova legge: " NESSUNO RAGAZZO DEVE ASSOLUTAMENTE AVVICINARSI ALLA SUA RAGAZZA, MINIMA DISTANZA DI 23 CM."
Certe volte Francesca lo lascia fare, ma delle volte diventa proprio eccesso e non fanno che litigare. Proprio ieri sera, il giorno prima del suo compleanno, aveva litigato per il millesimo motivo. La sua stramaledetta gelosia.
Per farsi perdonare si era lasciato andare a tutto questo caos. Robe da comprare, invitati da chiamare, gambe per camminare. Sconsolato si scompiglia i capelli e sospira con la lista tra le mani.
Come aveva potuto dimenticarsi della cosa più importante. La torta. E mentre si dava dell'idiota il suo del campanello lo fa voltare.
Doveva essere Diego, il suo migliore amico.
Gli aveva disperatamente chiesto aiuto e lui gentilmente aveva accettato. Il moro dopo aver aperto la porta e aver visto il suo amico sorride raggiante.
- Diego se non fossi troppo occupato ti farei una statua.
E non mentiva. Diego in questo esatto momento era il suo salvatore.
- Per me una patatina con la mia faccia.
Un ragazzo dietro di lui, capelli ricci coperti da un cappellino nero, occhi castani, leggermente più basso di me vestito con una semplice jeans e una maglietta coperta da una giacca rossa gli sorride. E accanto a lui altri due ragazzi, che lui conosceva bene, sorridevano verso la sua direzione.
Leon, Maxi, Brodway e Diego era corsi in suo aiuto.
- Dopo questa festa dovrò fare quattro statue. Oh povero me.
Sempre ridacchiando Marco li fa accomodare dando a tutti varie mansioni. Tutti acconsentirono ai suoi ordini, e perdendo i sorrisi sulle labbra, lasciando il posto a uno sguardo serio e professionale.
Leon era incaricato di chiamare tutti gli invitati, Brodway di attaccare palloncini e manifesti aiutato da Maxi, Diego posizionava la roba la mangiare mentre Marco in molto fretta prende il suo giubbotto guardando i suoi amici che si impegnava per lui.
- Ragazzi devo uscire a prendere la torta. Non combinate guai.
Solo con questo avvertimento Marco esce da casa sua per dirigersi verso la pasticceria.

Francesca per tutto il giorno era rimasta a casa, da sola. Riguarda ancora il suo cellulare, ma non ci sono nuovi messaggi.
Sul letto, con i piedi nudi, le gambe appoggiate sul suo viso la ragazza si permise di non piangere. Anche se nessuno si era ricordato del suo compleanno non era poi la fine del mondo, no? Irritata da ciò la ragazza lancia per terra il cuscino che la teneva comoda la schiena e scende stizzata dal letto. E dopo essersi messa le scarpe si dirige verso la pasticceria.
"E chi se ne frega se nessuno se ne ricordato. Posso benissimo festeggiarlo da sola."
Con il passo veloce, battendo i piedi per terra come un soldato, le braccia incrociate, il volto mista dalla delusione e la rabbia entra verso la pasticceria.
Non c'erano molto persone quindi si poteva ritenere fortunata.
Dopo aver aspettato pochi minuti il posto era libero. La signora se ne va via contenta con il suo dolce e lei di gran corsa si avvicina al bancone.
- Vorrei una torta al cioccolato per favore. - Vorrei una torta al cioccolato per favore
Due ragazzi, nello stesso momento, nello stesso secondo, nello stesso posto hanno pronunciato le stesse parole. I due si guardano meravigliati per parecchio tempo fin quando il pasticciere non li interrompe.
- Mi spiace, la torta al cioccolato me ne rimasta solo uno.
- La dia a me?. - La dia a me?
L'hanno rifatto di nuovo.
- Perchè sei qui? domanda arrabbiata Francesca.
- Mi sembra ovvio devo comprare una torta.
- Ah si, e per chi?
- Per mia madre. Oggi compie gli anni, non lo sai?
Il mondo era finalmente caduto. Una verità amara l'aveva colpita come una freccia al cuore. Il suo fidanzato, il suo amore, si era dimenticato il suo compleanno. E poi lui affermava di amarla? Che faccia tosta.
- Anche un altra persona compie gli anni oggi. Sono venuta qui per comprarle una torta.
- La conosco?
- No.
Marco odiava mentirle, ma se voleva che il suo piano funzionasse doveva farlo.
Il pasticciere ritorna con due torte tra le mani. Notando la tensione nell'aria decide di spezzarla.
- Ho travato un altra torta nel frigo. Siete stati fortunati.
- La ringrazio.
E' i due prendendo le rispettive torte senza una parola, senza un cenno, senza guardarsi nei occhi se ne vanno. Quella sera si prometteva estremamente lunga.


Ritornata a casa Marco era pronto per la festa.
Violetta e Camilla avevano il compito di portare la festeggiata dalla sorpresa. Il loro era il compito più importante. Portare l'amica a casa del fidanzato.
Un impresa impegnativa, quasi impossibile, vista la testardaggine della amica. Adesso si trovavano davanti casa sua.
Il piano era appena iniziato. La madre di Francesca le fa accomodare comunicandole che la figlia di trovava nella sua stanza.
Francesca trovandosi le amiche davanti la porta della sua camera rimane sorpresa soprattutto perchè l'avevano abbracciata augurandola un Buon compleanno. In quel momento non aveva amata tanto le sue amiche.
Francesca incomincia a raccontare dell'incontro con Marco alla pasticceria e come tutti si siano dimenticato del suo compleanno.
- Sai cosa dovresti fare? Andare a casa sua e dirgliene quattro.
- Tu dici?

- Camilla ha ragione. Non l'ha deva passare liscia.
- Mmmh... se me l'ho dite voi allora vi do ragione.
La ragazza in quel momento era davvero vulnerabile e Camilla e Violetta se ne resero conto. La prendo per i due braccia e la trascinano per la casa del ragazzo.
E dopo vari minuti di camminata arriviamo alla casa del suo "ex" ragazzo. Bussano ripetutamente il campanello e la porta di apre, ma nessuno la tirava.
Era tutto buio, nessun rumore, solo l'odore di cioccolato che penetravano nella sue narici.
Accendono la luce e poi un urlo.
- SORPRESA.
Tutti, tutti suoi amici si trovavano davanti a lei e gli auguravano buon compleanno. Con le lacrime agli occhi, le mani che tramavano dall'eccitazione, abbracciava tutti ringraziandoli uno ad uno.
- In realtà l'unico che devi ringraziare è Marco.
Il ragazzo era stato in disparte per tutto il tempo ammirando la contentezza delle sua ragazza. Francesca si getta tra le sue braccia, con le mani dietro al suo collo, e lo bacia con tutto la dolcezza e la delicatezza di cui era capace.
- Grazie per la bellissima sorpresa. Ti amo.
- Di niente. Anch'io.
E un altro bacio, questa volta più appassionato, chiude quel bellissima foto.


Un ragazzo di venticinque anni teneva in mano una vecchia foto. Ritraeva lui diciottenne e tra le sue braccia si trovava la sua fidanzata.
Il suo unico amore in tutta la sua vita. La sua adorata moglie.
- Marco che cosa stai facendo?
- Niente Francesca, niente.
E riposa la foto nella sua scatola dei ricordi dove rimarrà ricordata nei secoli nei secoli.
  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: blackswam