Prologo
Premonizione
1 settembre 2012Premonizione
Oggi era il 19° compleanno di Ashley: una ragazza semplice, simpatica, ma molto timida e introversa. Aveva sentito delle voci che i suoi amici più stretti le stavano preparando una festa a sorpresa. Non sempre le voci erano vere.
Erano le 17: 00 e, alle 21, la madre Nicole e il padre Ian l’avrebbero portata a festeggiare al ristorante.
Era a casa da sola ed era immersa nella noia. Spesso la noia la portava a mangiare cibo, ma doveva resistere se voleva dimagrire. Non era né magrissima né grassissima. Era di fisico normale, con le curve al posto giusto, ma si sentiva di buttare giù qualche chilo.
Fuori c’era ancora il sole che splendeva, che si stagliava onnipotente nel cielo azzurro limpido. Con i mesi avanti, le giornate si sarebbero fatte più corte e l’idea che se ne starebbe stata il pomeriggio, a casa, da sola, al buio, la impauriva. Si, aveva paura del buio. Una cosa che aveva fin da piccola.
31 ottobre 1997 – Halloween
Ore 23: 00
Ashley era a casa insieme alla babysitter Kate. I genitori erano andati a festeggiare il loro 25° anniversario. Si, erano stati dei genitori egoisti. Ma una bimba di soli quattro anni, buona e innocente, non avrebbe aperto bocca al ristorante.
Kate era nel salone a guardare la televisione mentre Ash era nella sua camera a giocare con le Bratz.
La bambina avvertì che c’era qualcuno in casa. Ma come poteva una bambina così piccola percepire queste cose?
Voltò la testa verso la porta perché sentì dei passi, e vide passare un’ombra. Quest’ultima si fermò sul ciglio della porta. La figura era tutta nera. Nella mano sinistra aveva un machete mentre, con la sinistra, si portò l’indice sulla bocca per fare il gesto del silenzio.
Ashley annuì sorridente.
L’essere sparì.
Curiosa, Ashley lo seguì. L’ombra era nel salone dove si stava rilassando Kate. La sagoma nera si posizionò dietro la ragazza, silenziosamente. Alzò il machete e glielo conficcò nella testa.
Spruzzi di sangue saltarono dal capo della povera babysitter.
Ashley emise un urlo e iniziò a piangere.
Poi la persona scappò.
1 settembre 2012
Quel ricordo ancora vagava nella mente di Ashley. Da quel giorno pensò sempre che in casa sua potesse esserci qualcuno, pronta ad ucciderla.
Ashley percepì che la temperatura della casa s’ era fatta molto calda. Andò subito ad aprire le finestre per far circolare un po’ d’aria, ma non servì a nulla.
Ash cominciò a sentirsi debole, barcollava e svenne.
Si svegliò dopo un’ora e, di fronte a sé, avvistò una forte luce accecante.
Poi due splendidi occhi azzurri come il cielo.
<< Ehi, svegliati. >>
La voce era quello di un bambino. Dolce e innocente.
<< Mmh… >> seppe dire Ashley.
Il bambino la stava scotendo, dolcemente.
La ragazza aprì bene gli occhi e, intorno a sé, vide tutto bianco.
Ma dov’era finita? Un attimo fa era in casa sua ed ora nel nulla?
Poi si accorse che quel bianco era emanato da due minute ali. Soffici come la piuma e bianche come le nuvole di un cielo sereno.
Erano le ali del bimbo.
<< Chi sei tu? >> domandò Ashley all’essere buono davanti a sé.
<< Sono l’Arcangelo Gabriele e devo dirti una cosa. >>
La voce docile del bambino le echeggiava dolcemente nelle orecchie.
<< Dimmi. >>
Ash si resse su un gomito mentre con la mano sinistra si spostava indietro i capelli neri dalle punte biondo platino.
<< Tu sei la Prediletta per quel ruolo. >>
<< Cosa? Di che parli? Quale ruolo? >> chiese Ashley molto perplessa.
<< Sta a te scoprirlo. Ci vediamo lì. >>
<< No, Arcangelo! Aspetta! >>
Il bambino stava sparendo piano piano mentre la luce abbagliante si era ridotta in una piccola sfera.
Svanì silenziosamente.
Spazio autrice:
salve a tutti, sono nuova! :D
Sono una grande appassionata di Fallen e questa è la mia prima FF.
Amo il personaggio di Cam.
Vi dico subito che ci sarà qualche personaggio nuovo e una nuova trama (beh ovviamente visto che non abbiamo il seguito di Rapture XD) :D
Il tutto si svolge dopo che Luce e Daniel sono rinati umani.
Buona lettura, spero di avervi incuriosito, recensite (se vi va u.u mi farebbe piacere) e al prossimo capitolo!