31/08/2013
3 recensioniANDERBROS IS THE WAY
“Certo che ha degli occhi proprio enormi”
È così che Cooper Anderson, 12 anni, esordì quando vide quel piccolo fagottino avvolto in una copertina bianca, di ritorno dall’ospedale dove sua madre Imee* era andata a partorire qualche giorno prima.
“Ha preso tutto da tuo padre, caro.” Rispose la donna, con un sorriso.
“Beh non tutto, visto che ha gli occhi gialli e papà ha occhi blu, come me.” Lei scosse la testa a quella precisazione. “Comunque, come si chiama?”
Imee si voltò con un espressione compiaciuta e rispose con un po’ di orgoglio “Blaine.”
Cooper si avvicinò alla culla e lo guardo intensamente “Blaine. Mi piace.”
“Ha preso tutto da tuo padre, caro.” Rispose la donna, con un sorriso.
“Beh non tutto, visto che ha gli occhi gialli e papà ha occhi blu, come me.” Lei scosse la testa a quella precisazione. “Comunque, come si chiama?”
Imee si voltò con un espressione compiaciuta e rispose con un po’ di orgoglio “Blaine.”
Cooper si avvicinò alla culla e lo guardo intensamente “Blaine. Mi piace.”
“Blaaaaiiiiine, cosa hai fatto ai miei appunti?”
Cooper era fuori di sé. Quello che credeva sarebbe stato un adorabile fratellino da sfoggiare alle ragazze per infondere loro tenerezza, si era rivelato una peste di 3 anni che stava sempre in mezzo durante i suoi appuntamenti e distruggeva i suoi appunti con disegni colorati ai pastelli.
Il piccolo Blaine sentendo la voce dell’adorato fratello chiamarlo corse dalla sua cameretta e lo raggiunse, curioso di sapere perché lo stesse chiamando.
“Eccomi.” Entrò con un urlo nella stanza corredato da un enorme sorriso e gli occhi sbarrati dalla curiosità.
“Cos’è questo?” Il piccolo piegò la testa di lato e il suo sguardo divenne dubbioso.
“È un disegno” Rispose quindi come se fosse la cosa più banale del mondo.
“E lo dovevi fare sui MIEI appunti?” Chiese allora sempre più arrabbiato. La bocca di Blaine assunse la forma di una O di stupore.
“Oh scusa, non me ne sono accorto.” Era decisamente pentito. Non voleva far arrabbiare suo fratello.
Si avvicinò e si abbarbicò su una delle sue gambe. Alzò lo sguardo, rivolgendo verso Cooper quegli enormi occhioni dorati che inconsapevolmente usava come arma a suo vantaggio. Il ragazzo sospirò mentre la rabbia svaniva e il suo viso si addolciva.
Blaine allora gli lanciò un enorme sorriso. “Però è bello, hai visto? C’è l’ arcobaleno.”
Cooper non poté non sorridere mentre si abbassava al suo livello. “lo sai che ora dovrò riscrivere tutti i miei appunti daccapo?” Lui annuì e si sporse per dargli un leggero bacio sulla guancia. A quel punto il più grande lo prese in braccio e si buttò a terrà ridendo e cercando di fare il solletico al fratellino.
"TI voglio bene, fratellone"
“Ti voglio bene schizzo, lo sai?” Blaine annuì ridendo di gusto a quel nomignolo, non sapendo che ne se sarebbe pentito una volta diventato adulto.
Cooper era fuori di sé. Quello che credeva sarebbe stato un adorabile fratellino da sfoggiare alle ragazze per infondere loro tenerezza, si era rivelato una peste di 3 anni che stava sempre in mezzo durante i suoi appuntamenti e distruggeva i suoi appunti con disegni colorati ai pastelli.
Il piccolo Blaine sentendo la voce dell’adorato fratello chiamarlo corse dalla sua cameretta e lo raggiunse, curioso di sapere perché lo stesse chiamando.
“Eccomi.” Entrò con un urlo nella stanza corredato da un enorme sorriso e gli occhi sbarrati dalla curiosità.
“Cos’è questo?” Il piccolo piegò la testa di lato e il suo sguardo divenne dubbioso.
“È un disegno” Rispose quindi come se fosse la cosa più banale del mondo.
“E lo dovevi fare sui MIEI appunti?” Chiese allora sempre più arrabbiato. La bocca di Blaine assunse la forma di una O di stupore.
“Oh scusa, non me ne sono accorto.” Era decisamente pentito. Non voleva far arrabbiare suo fratello.
Si avvicinò e si abbarbicò su una delle sue gambe. Alzò lo sguardo, rivolgendo verso Cooper quegli enormi occhioni dorati che inconsapevolmente usava come arma a suo vantaggio. Il ragazzo sospirò mentre la rabbia svaniva e il suo viso si addolciva.
Blaine allora gli lanciò un enorme sorriso. “Però è bello, hai visto? C’è l’ arcobaleno.”
Cooper non poté non sorridere mentre si abbassava al suo livello. “lo sai che ora dovrò riscrivere tutti i miei appunti daccapo?” Lui annuì e si sporse per dargli un leggero bacio sulla guancia. A quel punto il più grande lo prese in braccio e si buttò a terrà ridendo e cercando di fare il solletico al fratellino.
"TI voglio bene, fratellone"
“Ti voglio bene schizzo, lo sai?” Blaine annuì ridendo di gusto a quel nomignolo, non sapendo che ne se sarebbe pentito una volta diventato adulto.
* Imee è un nome filippino, visto che in più occasioni viene ripetuto che Blaine ha origini asiatiche e visto che Darren è per metà filippino, ho scelto questo nome.
Angolo di quella folle che scrive queste cavolate:
Beh in realtà quest'angolo potevo anche non aprirlo perché non ho molto da dire tranne che spero vi sia piaciuta e che se avete voglia di darmi la vostra opinione, lasciate una bella recensioncina... Anche per dirmi che faccio schifo, ovviamente ;)
A presto
Babykit