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Autore: CosmoMarshall    31/08/2013    1 recensioni
Charles si svegliò. Aveva i postumi della sera prima, aveva bevuto come un dannato. Come un diavolo. Come sempre.
La testa girava. I coglioni giravano. Lo stomaco era a soqquadro. La sua vita imitava lo stomaco.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL NASTRO
Charles si svegliò. Aveva i postumi della sera prima, aveva bevuto come un dannato. Come un diavolo. Come sempre. 
La testa girava. I coglioni giravano. Lo stomaco era a soqquadro. La sua vita imitava lo stomaco.
Raccolse da terra i primi vestiti che trovò, li indossò. Si sentiva quasi ricco.
Si recò in bagno per pisciare e dopo uscì. Andò al suo Bar preferito.
Antony, il barista lo salutò "Ehy Charles, come stai ?? ".
"Ciao Antony. Tutto apposto. Una birra, qualsiasi marca va bene, basta che sia una fottuta birra". Il barista fece un cenno di approvazione, si allontanò per qualche secondo e tornò da Charles con una birra. " Hai una brutta cera, che ti è successo ? Hai di nuovo messo incinta una ragazza ?? " Disse ridendo Antony. "No, peggio Anto, Peggio." Replicò Charles dopo una sorsata di Birra. Non gli piaceva quella birra. "Dai, non tenermi sulle spine, che cazzo hai fatto Charlie ? ". "Niente di che. Non mi piace la mia vita. Sarei dovuto nascere una volpe." Disse Charles senza staccare le mani dalla sua bottiglia. "Ma tu Charles... non sei affatto furbo....".
"Per questo sarei voluto essere una volpe."
Antony a quel punto urlò "Ehy Ragazzi, questo tizio dice che avrebbe voluto essere una volpe, non è da pazzi ?? Una volpe !! "
Tutti i clienti si girarono e risero. Si sentì alcuni dire "Lascialo fare, è pazzo.", "è un barbone, stagli lontano", "non ha neanche una vita, perchè cazzo stai con lui Antony ??".
Charles non si girò neanche. Non disse niente, rimase muto. A Charles faceva sempre piacere incontrare persone sincere, persone che dicevano le cose come stavano. Le cose stavano proprio così. 
Charles finì la birra e ne ordinò un' altra, questa però la portò con se.
Andò al parco, un altro dei suoi luoghi preferiti. Si mise a sedere su una panchina. Sulla panchina accanto c'era un altro barbone, Charles gli sorrise. Il barbone alzò gli occhi al cielo, come se charles lo avesse disturbato, come se non sopportasse Charles, come se non sopportasse le persone. " Mi somiglia " Pensò Charles. Restò seduto su quella panchina ancora un po. Stava aspettando qualcosa, stava aspettando una vita migliore forse. Povero angelo senza anima.
All' improvviso si ricordò della birra che aveva conservato nella tasca del suo grande giaccone. La Bevve. Tornò a casa e accese la tv. Non c'era niente in Tv, deserta di cose interessanti. Anche il suo frigo era così. Anche le sue giornate, le settimane, i mesi, gli anni, La vita.
" Uno spreco " pensò " Non avrò niente da raccontare ai miei nipoti ".
Poi si ricordò che non aveva neanche una moglie. Prese la macchina e trovò un super mercato aperto. Comprò una cassetta di birre.
Tornò a casa e riavvolse il nastro. " Che Pacchia " Pensò infine.
   
 
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