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Autore: GodSlayaH    01/09/2013    3 recensioni
Quella che per Kurapika fu una missione di soccorso si tramutò in uno dei suoi peggiori incubi...
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kurapika, Kuroro Lucifer, Leorio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-“Non posso credere che quell’idiota si sia fatto rapire dalla Brigata… E’ senza speranza…   A quanto dicono i residenti di questa città in mattinata sono arrivati un giovane pacato di bel aspetto, intelligente e ben vestito e uno scimmione che portava una valigia e si sono diretti verso la chiesa abbandonata. Forse non hanno detto proprio scimmione.. Non importa, il posto dovrebbe essere questo”.
Kurapika si trovava dinnanzi ad un immensa costruzione. Quasi non credeva che un edificio del genere potesse essere abbandonato. Per un attimo si chiese se fosse meglio rimanere ad ammirare la chiesa piuttosto che salvarlo. Ed era quasi convinto della prima opzione finchè non ha pensato al membro della Brigata che l’ha rapito. Si decide quindi ad entrare.
Era buio all’interno ma si veniva a fermare quasi come un corridoio bianco con la luce penetrata dalle finestre e dal portone d’ingresso. Kurapika cammina calmo lungo questo corridoio. Voleva essere notato. Voleva che il malvivente vedesse in faccia il suo futuro assassino.
Lo vide lì. Seduto di fronte all’altare. “Giovane di bell’aspetto, intelligente e ben vestito”. Sapeva già a chi si stessero riferendo, ma vederlo era tutt’altra cosa. Kuroro era dinnanzi a lui e lo fissava sorridente. Come poteva sorridere. I suoi poteri erano stati sigillati dallo stesso Kurapika tempi addietro.
I sospetti lo assalivano ma non poteva farsi trasportare troppo. Doveva essere razionale anche in un momento in cui non capiva nulla. Espande la sua aura tramite l’En. Un sospiro di sollievo. Nessun altro era in circolazione. Per un millesimo di secondo si chiese dove fosse il suo compagno. Ma scansò subito il pensiero.
Kuroro   si alzò ed esclamo ad alta voce: “Gli dei mi perseguitano. Hanno mandato di nuovo la catena del destino a cercarmi. Mi dispiace mio caro, ma stavolta non ho tempo da perdere con te. Ci penserà lui.” Concretizzò il suo libro, sfogliò qualche pagina: “Evanescens” esclamò, e sparì all’istante.
Kurapika rimase sorpreso. Allora espanse di nuovo la sua aura con l’En. Sentiva ancora una presenza, ma non era quella di Kuroro. Gli sembrava qualcuno di familiare. Rivolse lo sguardo turbato  verso il presbiterio, vide una sagoma. La riconobbe e d’un trattò si calmò. Era Leorio.
-“ Per una volta, sono quasi felice di vederti” esclamò sorridente.
-“Non dovresti esserlo invece. Non sono dinnanzi a te per una rimpatriata, ma piuttosto per un funerale” rispose Leorio.
-“Che cosa vorresti dire?” ribatté confuso.
A quelle parole Leorio si levò la giacca, si tolse la camicia e mostrò la scapola. Alla sola vista di questa il cuore di Kurapika si fermò. Un grosso ragno tatuato su cui era impresso il numero 3.
-“Se è uno scherzo, è davvero di pessimo gusto…”
-“ Non vuoi capire eh? Allora lascia che ti spieghi io.  Ho partecipato  all’esame per diventare hunter sotto richiesta di Kuroro, in maniera tale da poter tenere sotto controllo Hisoka. Ma qualcosa mi distolse dal mio compito. L’ultimo sopravvissuto del clan Kuruta era proprio a fianco a me. Non potevo certo lasciarlo andare. Non certo dopo aver visto quegli occhi. Ho finto di aiutarti a cercare i membri della brigata a York Shin ma in realtà ti stavo portando dritto da loro. Nessuno di noi avrebbe creduto a ciò che eri capace di fare. Hai persino reso innocuo il nostro capo. Ci hanno messo mesi per trovare un esorcista e l’unica cosa che è riuscito a fare è stata levare l’imposizione di non poter parlare con gli altri membri della Brigata. Ma è stato abbastanza per contattarmi e farmi venire da lui. Mi sono trattenuto dall’attaccarti poiché Kuroro era fuori gioco ma adesso è tutt’altra cosa. Preparati a soccomb…”
Venne interrotto da un pugno in faccia da parte di Kurapika.
-“Smetti di parlare. Ti credevo mio amico. Ma dal momento esatto in cui ho visto quel tatuaggio non ti considerò più tale. Sei un nemico e vai annientato. E devo ammettere che ho sempre avuto voglia di ferirti”.
Materializza le proprie catene e continua a sferrare attacchi che Leorio subisce pesantemente.
-“Sei sempre stato più debole di me e mi vorresti uccidere? Non farmi ridere” disse Kurapika.
-“E’ perché non ti stai impegnando ancora abbastanza. Forse in fondo al tuo cuore mi consideri un amico? E’ tempo di cambiare la situazione. Che faresti se ti dicessi che il giorno dello sterminio del tuo clan, io ero presente? Ero poco più di un ragazzino ma posso dirti che ho goduto parecchio per la morte di quei demoni…” rispose Leorio  sghignazzando “ e ancora di più nel vedere massacrati quei poveri sciocchi che si opponevano. Perfino un bambino storpio provò a resistere ma fu annientato dopo nemmeno un secondo” continuò.
Kurapika sapeva a chi si stesse riferimento. Non sapeva se questa fosse una verità o una menzogna ma al solo sentir nominare il suo amico caduto la rabbia pervase il suo corpo e i suoi occhi diventarono color scarlatto. Leorio poteva essere stato un compagno in precedenza ma  una persona dominata dalla rabbia non fa differenze tra amici e nemici, attacca solamente per la sua vendetta.
“Emperor time” e subito dopo “ Catena della prigionia” esclamò.  La catena collegata al dito medio si diresse verso Leorio e lo bloccò imponendogli uno zetsu forzato. “ Catena del giudizio”. La catena del mignolo perforò il cuore del nemico  “ Adesso dovrai obbedire ad alcune condizioni che io stabilirò:
  1. Non potrai più usare il nen.
  2. Non ti sarà permesso entrare in contatto con alcun membro della Brigata Fantasma.
  3. Non dovrai entrare in contatto né con Killua né con Gon.
  4. Dovrai rivelarmi la posizione di Kuroro.
Se non obbedirai alle condizioni da me imposte la catena che in questo momento è affondata nel tuo cuore lo farà a brandelli causando la tua morte, ti consiglio vivamente di mantenerle se ci tieni alla tua vita>>
Leorio parve spaventato ma dopo qualche istante di silenzio iniziò a ridere incessantemente. 
-“Era proprio quello che volevo”. Pose le sue mani sulle catene che lo legavano e queste vennero distrutte all’istante. Lo stesso valse per la catena al cuore.
-“C’è un motivo per il quale all’esame mi sono basato sulle mie non proprio eccezionali abilità fisiche e per il quale a York Shin non ho utilizzato alcuna abilità Nen. E’ perché in me non risiede Nen. Pur non avendolo posseggo lo stesso un abilità ad esso collegata appartenente alla categoria della specializzazione. Questa mi permette di distruggere il Nen che possiedono gli essere viventi e gli oggetti inanimati. Essendo le tue catene costituite totalmente di Nen, le ho semplicemente distrutte. Il tuo zetsu non mi ha potuto fermare perché effettivamente non ho usato Nen per distruggerle” spiegò Leorio.
Kurapika pensò pochi istanti per intuire la soluzione << Se non posso fermarti con quello allora ti fermerò con i miei attacchi fisici. In fondo sono sempre più forte di te!>> detto questo si lanciò velocemente contro il suo avversario ma questi reagì a velocità immensa tirandogli un pugno rivestito di nen da fare invidia al “sasso” di Gon dritto in faccia e scaraventandolo contro una colonna.
-“Ops, errore mio. Ho detto distruggere il Nen? Volevo dire assorbirlo. Questa abilità ha una durata limitata in quanto posso usare la quantità assorbita entro mezz’ora da quando l’ho assorbita però ha un potere particolare. Per questo periodo di tempo appartengo alla categoria dell’utilizzatore di questo”.
Kurapika raggelò a queste parole.
-“L’hai capito vero? Ho subito i tuoi attacchi iniziali senza reagire volontariamente. E ti ho fatto innervosire di proposito. Sei entrato in Emperor Time. E ho assorbito il tuo Nen mentre eri in quella modalità. Mi hai fatto acquisire tutte le categorie Nen al 100% e al contempo hai perso 2 delle tue 5 catene”.
Leorio si scaraventa di nuovo con un pugno carico di nen contro Kurapika. “Catena della pressione”. Una catena si agita per difenderlo dal colpo ma lui aspettava questo. Si aggrappa ad essa distruggendola con il suo potere e con il suo pugno rompe il braccio al biondo.
-“3 su 5. Sembra che tu mi stia offrendo le tue catene su un piatto d’argento”.
-“Catena della Guarigione”. La catena collegata al pollice cura il braccio ferito di Kurapika.
Leorio attiva la sua Manipolazione e attira a se la catena della guarigione toccandola e distruggendola.
-“4 su 5. Sei a corto di armi poverino” disse sorridendo.
Allora kurapika rispose con un sorriso più forte del suo.
-“Hai un’abilità potente, non c’è che dire. Sei davvero molto forte. Ma un idiota, per quanto forte, rimane sempre un idiota e con l’ingegno si possono fermare anche gli avversari più forti. Catena della Rinascita”.
 La catena collegata all’indice si allunga e penetra il dorso di Leorio. Questi la tocca per distruggerla ma non accade nulla.
-“ Questa è la catena più debole che possiedo in quanto non è attivabile se non vengono rispettate una o più delle condizioni a essa collegata ma se queste vengono a compiersi diventa la catena più forte in mio possesso. Le condizioni sono queste:
  1. Una delle altre 4 catene viene distrutta
  2. Due delle altre 4 catene vengono distrutte
  3. Tre delle altre 4 catene vengono distrutte
  4. Tutte le altre catene vengono distrutte. L’avversario è un membro della Brigata fantasma. I miei occhi devono essere scarlatti.
Ogni condizione avvenuta attiva un’abilità di questa catena. Se si rispetta la prima le mie catene si rigenerano. Se si rispetta la seconda la catena della rinascita diventa indistruttibile per 24 ore. Se si rispetta la terza la catena della rinascita si attacca al cuore del mio avversario  e questi viene immobilizzato totalmente per 24 ore.  Se si rispetta la quarta il mio avversario muore se estraggo  la catena dal suo corpo prima dello scadere delle 24 ore. Come un soldato tradito e colpito alle spalle dal suo compagno a cui viene data la possibilità di rinascere io compio la mia vendetta. E’ pur vero che sei un membro della Brigata. Ma verrai sempre considerato da me come un amico anche dopo gli avvenimenti di oggi. Questo ovviamente solo nella memoria che avrò di te”.
 Con uno strattone violento rimuove la catena dal cuore di Leorio uccidendolo all’istante e facendo tornare i suoi occhi al colore normale.
Camminando e barcollando verso il corpo inerme lo raccoglie e lo trasporta verso l’esterno. Kurapika era totalmente distrutto. Non si riusciva a capire quale fosse il corpo senza vita tra i due. Lo seppellì nel giardino fuori della chiesa e dopo una piccola preghiera torno sui suoi passi per compiere il prossimo atto della sua vendetta.
  
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