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Autore: moonvogue_    01/09/2013    0 recensioni
[Miley Cyrus/Liam Hemsworth]
Mentre la radio trasmetteva le canzoni di svariati gruppi musicali che andavano forte negli anni '60 io tenetavo in vano di non dar retta a quello che dicesse Jona.La vità era diventata veramente difficile da quando mio padre aveva deciso di divorziare con mia madre.Nuova casa,nuova scuola,nuovi amici e non sapevo se sarei stata ben disposta a tutti questi cambiamenti.Se li avrei accettati.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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When I Look At You

 

 

Estate del 2011

Everybody needs inspiration
Everybody needs a song
Beautiful melody,
when the night's so long

Cause there is no guarantee
That this life is easy
.

Mentre la radio trasmetteva le canzoni di svariati gruppi musicali che andavano forte negli anni '60 io tenetanvo in vano di non dar retta a quello che dicesse Jona mio fratello che sedeva sul sedile davanti,alla guida mia madre che non smetteva di dargli corda.

 

''Siamo arrivati Ronnie prendi la tua valigia'' disse mia madre sorridendomi dallo specchiatto retro visore e cosi feci,scesi dall'auto mentre mio fratello era già tra le braccia di mio padre;presi la valigia e salì le scale del portico davanti casa,salutai mio padre e andai in casa solo per appoggiare la valigia sul mio letto,fu in quel momento che passando in soggiorno rividi il mio piano forte,prima che i miei genitori divorziassero la mia unica passione era il piano,sulla tastiera c'erano dei giornali che mio padre portò con se quando lasciò la nostra casa ad Atlanta,avevo appena vinto un conocorso e il giornale ne riportava un'articolo.

Dopo aver fatto un breve giro della casa andai in spiaggia per cercare di ambientarmi se mai fosse stato possibile,non avevo un buon rapporto con mio padre e quella di venire qui e passare l'estate con lui non era stata una mia idea.

Dei ragazzi stavano giocando a pallavolo e per sbaglio uno di loro mi urtò facendomi rovesciare la soda sulla mia maglietta,cademmo a terra e quando si alzò per primo mi aiuto ad alzarmi ma lo scansai.

 

''Ehi scusami non volevo,te la ricompro la maglietta'' disse

 

''No grazie,passo'' dissi ironicamente andando via.

 

 

Quando fu sera rimasi in spiaggia dove c'erano anche delle giostre attrattive,ma la mia attrazzione era trovare una bancarella che vendesse t-shirt in modo da potermi cambiare.

 

''Un unicorno,che carina'' disse una ragazza affianco a me vedendo la maglietta che avevo preso ''Vieni con me ne conosco una che vede cose carine'' disse trascinandomi,arrivammo davanti ad una bancarella che effettivamente vendeva t-shirt più carine,ne presi una e continuai a fare un giro con lei.

''Allora come ti chiami?'' chiese lei sedendosi sul pontile

 

''Ronnie,vengo da Atlanta ma vivo a New York'' sorrisi

 

''Io sono Blaiz ma è solo un diminutivo io sono di qui invece'' disse

 

 

Passai la serata con dei suoi amici al quanto ubriachi certamente non era una bella compagnia ma era l'unica fin'ora con cui avevo fatto amicizia.

Rientrai verso mezzanotte e quando fui sulle scale sentì mio padre suonare il pianoforte,cosi feci una via diritta verso la mia camera.

 

''Ehi Ron non arrabbiarti ma sì più carina con papà,non voglio perderlo di nuovo'' disse Jona sentendomi entrare in camera

 

''Non hai notato come ti ha guardato quando sei sceso dall'auto,tu non hai mai perso papà e non lo perderai'' dissi abbracciandolo.

 

 

 

* * *

 

Il mattino seguente mi affacciai dal portico per vedere quanto fosse affollata la spiaggia,fortunatamente non c'era nessuno scesi e andai vicino alla riva,sentivo dei strani rumori forse era un procione.

 

''Avrà trovato un nido di tartarughe'' disse una signora che passava di lì vedendomi incuriosità

''Deve essere malato per giarare di giorno'' dissi

 

''A quest'ora le avra mangiate tutte'' disse e subito corsi a spaventarlo e mi accorsi che lì c'era davvero un nido e che fortunatamente non le aveva mangiate tutte,tentai di creare una recinsione attorno.

 

''La cena è pronta'' disse mio padre che era sceso in spiaggia per avvertirmi

 

''Arrivo'' dissi alzandomi ''Bisogna chiamare l'acquario ma il mio telefono è a terra'' dissi camminando affianco a lui verso casa

 

''Il numero è accanto al frigo'' disse aprendo la porta della veranda.

 

Chiamai non appena fui a casa e dissero che avrebbero mandato qualcuno il giorno seguente cosi dopo cena decisi di accamparmi lì per evitare che altri procioni si avvicinassero al nido,passai tutta la notte fuori.L'idomani sentì qualcosa sfiorarmi il braccio e mi svegliai di colpo.

 

''Non dirmi che sei tu quello che ha mandato l'acuqario?'' chiesi

''Eh già,hai passato qui tutta la notte?'' rise

''Ti sembra stupido'' risposi andando via

 

Eccolo lì il ragazzo che aveva ''distrattamente'' rovinato la mia maglietta,avevano mandato lui dall'acquario.

 

Durante la mattinata andai in centro dopo aver fatto una bella doccia per comprare qualche libro,poi mi fermai in una caffetteria e cercai di leggere.

 

''Ehi'' disse lo stesso ragazzo che mi aveva svegliata la mattina sedendosi al mio tavolo

''Scusa ma tu non lavori all'acquario?'' dissi notando la sua camicia da meccanico

''Sono un volontario all'acuqario'' scherzò

''Quasi non ti avevo riconosciuto con la camicia''dissi ironca

''Ci si vede in giro'' dissi

''Come dovrei chiamarti qualora ricapitasse'' chiese

''Ronnie'' risposi

''Allora ciao Ronnie''

''Ciao'' dissi andando via.

 

 

Ritornai a casa e dopo aver cenato ritornai in spiaggia,quel ragazzo aveva aggiustato il mio recinto.Mi sedetti sulla sdraio e incominciai a leggere un libro.

 

''Hai traslocato qui?'' gli chiesi vedendolo posizionare l'asciugamano accanto alla mia sdraio

''Ti aiuto con i procioni,sono Liam'' sorrise

''Cosi sei di New York...sono stato ammesso alla Columbia potremmo diventare vicini'' disse ''Cosa ti porta qui giù?''

''Mi ha madre ha spedito me e mio fratello qui per passare le vacanze,vengo da Atlanta solo qualche anno fa mi sono trasferita a New York,ma non credevo di essere venuta qui per occuparmi di un nido di tartarughe e lasciare che un giocatore di pallavolo volontario dell'acquario ci provasse con me'' dissi

''Non ci sto provando con te sono fidanzato e mi sposerò'' disse ma la sua risata fece intendere che stesse solo scherzando.

 

 

* * *

Il mattino seguente

 

 

''Meglio che vada dovrei essere all'acquario'' disse

''Vado anche io''

''Dai Ronnie non fare la dura'' disse''tu leggi Tall Stoy(nome inventato),sei pronta a salvare un nido di tartaruga la tattica del ghiacciolo non funziona''

''Dai riproviamoci,notte divertente'' sorrisi porgendo la mano

''Il mio appuntamento più bello'' disse

''Non era un'appuntamento'' lo corressi

''Potrebbe diventarlo se tu venissi a lavoro con me'' disse.

 

 

All'acquario

 

''Potresti tuffarti e nuotare con i pesci'' disse togliendosi la maschera

''Forse un giorno lo farò'' dissi sedendomi sugli scogli che circondavano la piscina dei pesci

''Aiutami a salire'' disse porgendo una mano ma doveva essere solo un vecchio trucco in cui ero cascato,mi tirò verso di lui facendomi cadere nella piscina.Rimanemmo all'acuqrio un paio d'ore poi rtornammo in spiaggia per una delle tante partite di Liam.

 

In spiaggia

 

''Ehi Liam dov'eri ti stavo cercando''

''Non è colpa mia,dovevi vederla non la smetteva di cadere in piscina''

''Non è vero!'' dissi ridendo

''Mi prenderesti dell'acuqa'' mi chiese ed io annui andando verso il bar sulla spiaggia.

 

''Capelli bagnati,fammi indovinare ha fatto lo show dell'uomo pesce per te,sei rimasta colpita'' disse una bionda avvicinandosi

''Ti conosco?'' risposi

''Sono un'amica di Liam ma sai lui ha molte amiche,ci fa sentire tutte speciali per un po''' disse allontanandosi e cosi feci anche io.

Rientrai a casa disgustata più che mai sarei diventata solo un giocattolo per lui il suo nuovo passatempo esito.Bussarono alla porta e andai ad aprire.

 

''Ehi cosa è successo?'' chiese ingenuo Liam

''..'' non emisi fiato gli chiusi semplicemente la porta in faccia

 

 

* * *

 

Dopo qualche ora mio padre venne in camera per avvertirmi che Liam era in spiaggia e non sembrava voler andare via,tra l'altro Jona continuava a fantasticare su di lui e a dire che era il mio ragazzo cosi scesi in spiaggia per parlargli.

 

''Devi andartene stai spaventando mio fratello'' dissi

''Si ma devi spiegarmi cosa è successo''

''Devi andartene Liam''

''Ti ho visto parlare con Ashley cosa ti ha detto''

''Senti non sono venuta qui per una stupida storiella con uno stupido ragazzo del posto che ci ha provato con mille altre ragazze'' dissi andando via

''C-come?'' disse

''Ashley mi ha detto che hai avuto molte ragazze'' dissi ''Non voglio andare negli stessi posti,fare le stesse cose quindi finiamola qui''

''Finire cosa Ronnie?''disse''Si è vero sono uscito con tante ragazze ma era prima di conoscere te'' replicò

''Liam sappiamo ben..'' fui subito zittita da un suo imminente bacio,un bacio diverso intenso,romantico,il genere di bacio che non si dimentica facilmente ''Tu non sei come le altre'' disse tenendo la mia testa fra le mani,la differenza di altezza si sentiva ma era cosi perfetto che non notai di essermi alazata sulle punte,rientrai a casa come se cupido avesse tirato una delle sue freccie e avesse fatto centro con me,mio padre non riusciva a spiagare i miei occhi persi nel vuoto a pensare ma capì che qualcosa era successo fra di noi.

 

''Che ti è successo Ronnie?'' chiese Jona vedendomi rientrare

''Tua sorella è stata baciata'' disse mio padre dopo qualche secondo passato ad osservarmi

''Papà'' esclamai

''Sisi è proprio cosi'' ripetè lui.

 

 

* * *

I giorni seguenti furono meravigliosi li passamo in spiaggia,indossai la muta e questa volta nell'acquario ci andai anche io,ma un pomeriggio mentre eravamo diretti verso chissà dove e stavamo ascoltando varie canzoni alla radio l'atmosfera si interruppe quando per una geniale idea Liam prese una scorciatoia invece della super strada e rimanemmo bloccati nel fango.Nel far ripartire la macchina ci sporcammo di fango.

 

''Liam sono seria non voglio incontrare la tua famiglia in queste condizioni'' dissi con i piedi sul cruscotto

''Non proccuparti non c'è nessuno in casa,non ti avrei mai portato al cinema cosi ho una reputazione da difendere'' scherzò.

Ci avvicinammo ad un cancello e una voce metallica dopo un botta e risposta con Liam ci fece entrare.

 

''Liam dove siamo lavori anche qui'' dissi ammirando la bellezza di quella casa

''Non preoccuparti''

''È casa tua,vivi qui?'' chiesi ''Tu sei ricco,mi avevi deto che tuo padre era il proprietario dell'officina''

''Lo è solo che ne possiede altre trecento uguali''

''No,no,no'' dissi mantendendomi alla portiera dell'auto

''Molla dai,Ronnie'' continuava a ripetere

''Buonasera'' disse una signora in abito bianco

''Mamma'' disse Liam sopreso ''Credevo foste usciti''

''Abbiamo deciso di tornare presto,voi perchè non vi lavate sul retro,siamo quasi pronti per cenare'' disse scoparendo dietro una vetrata

 

Ci sciaquammo con il tubo che si trovava sul retro proprio come aveva detto la mamma di Liam,l'acqua era congelata e lui non smetteva di schizzarmi ovunque senza lavarmi davvero.

 

''Sciacquami i capelli'' disse passandomi il tubo e inzia a togliergli i resti di fango rimasti tra i capelli,mentre lavavo i suoi capelli mi accorsi che i genitori di Liam possedevano un fantstico pinoforte a coda,uno di quelli antichi e sembrava che nessuno lo avesse suonato

''Questi sono della sorella di Liam,dovrebbero starti'' disse la madre poggiandoli su una sedia che era lì vicino

''Grazie signora'' dissi.

 

A cena

 

''È una tradiozione della mia famiglia,tutti vanno alla Vaderbilt''

''Anche io e mio marito ci siamo conosciuti lì,vero?''

''Oh si certo'' rispose il padre che forse aveva sentito questa storia tante volte

''Ora anche Liam andrà lì'' sorrise ma non potetti fare a meno di guardarlo

''Tu dove andrai Ronnie?'' chiese

''Non ho ancora deciso,non ci ho penato abbastanza''

''È molto più carina di come l'avevi descritta'' disse rompendo quell'aria di disprezzo che c'era in quella stanza

''Grazie papà'' disse e io non sorrisi questa volta

''La porterai al matrimonio?'' chiese e quando vide le nostre espressioni capì che io non ne ero a conoscenza ''Non te l'ha detto,sua sorella si sposa tra un paio di settimane''

''No non ne sapevo niente'' risposi

''Liam tua sorella mi ha detto che avresti portato Ashley,le ho anche mandato l'invito..non puoi disire cosi senza un motivo'' replicò la madre.

 

Dopo la cena

 

''È una cosa stupida''

''Lascia stare Liam'' dissi continuando a camminare

''Non posso sei arrabbiata''

''No non lo sono,se vuoi andare al matrimonio di tua sorella con la tua ex fidanzata,fai pure'' dissi continuando a camminare

''Ma non è la mia ex è solo un'amica di mia sorella''

''Guarda non è un problema perchè non voglio litigare'' dissi''Ah hai dimenticato di dirmi che vai alla Vaderbilt e non alla Columbia''

''No io tiho solo detto che sono stato ammesso,senti è complicato i miei genitori lo sono..non posso deluderli''

''Cosa è complicato,è la tua vita forse è meglio smetterla''

''Oh aspetta cosa vuoi dire''

''Dovresti trovare qualcuno come te''

''Nella mia famiglia nulla è più perfetto da tempo'' disse ''Avevo un fratello Mike ma è morto in un'incidente,eravamo in auto e stavamo scherzando ma mia madre ci disse di smetterla,lei era stanca e cosi non vide subito il camion che ci venne incontro lui morì sul colpo''

''Sono uscito con tutte quelle ragazze per tentare di provare qualcosa,ma solo con te Ronnie sono riuscito a liberare la mente,solo con te'' disse,il mio primo istinto fu quello di scappare da quella situazione,la mi avita non era perfette e non sapevo se ero pronta a lasciarmi andare con qualcuno che aveva tanti problemi quanto me,ma lo abbracciai semplicemente.

 

''Ti amo Liam''

''Anche io ti amo''

 

 

 

* * *

 

 

''E dato che l'hai chiesto c'è qualcosa che non sai di me'' dissi''Vieni'' lo portai nella stanza dove avevo visto quel maglifico piano forte a coda.

 

''Che ci facciamo qui'' mi chiese tenendomi la mano,mi sedetti e dopo essermi legata i capelli incominciai a suonare,nessuna reazione da lui tranne quella di rimanere lì fermo ad vedere come riuscivo a muovere le mie dita sul quel pianoforte.Mi riaccompagno a casa con la sua auto.

 

''Ho suonato oggi'' dissi rientrado vedendo mio padre al lavore con la sua vetrata

''Come ti sei sentita?'' chiese

''Come se non avessi mai smesso''

''Quel ragazzo ti piace?'' chiese ancora

''Mi piace più di molto'' dissi ''È da pazzi?''

''Si ma infondo l'amore è da pazzi'' sorrise

''Grazie papà'' dissi andando a dormire

 

 

 

Il mattino dopo

 

Il mattino seguente Liam aveva una partita di pallavolo e mi chiese di essere lì cosi decisi di portare anche mio padre e Jona.La partita incominciò e stettimo lì tutto il tempo.

 

 

* * *

 

Nel pomeriggio mentre ero in spiaggia a controllare il nido Jona corse verso di me portandomi una lettere o meglio un'invito,quello del matrimonio.Corsi a dirlo a mio padre che era in casa a scrivere qualcosa al pc,più tardi andai in centro con Jona per scegliere un vestito per il matrimonio dopo molte prove e cambi d'abito Jona mi portò un vestito che non avevo notato tra gli altri aveva fatto centro.

Fu mio padre ad accompagnarmi al matrimonio,la famiglia aveva deciso di ricreare l'atmosfera nunziale in casa loro e non loro fantastico giardino.

 

''Ciao Blaiz'' dissi vedendola servire gli stuzzichini

''Senti io non merito la tua amicizia,sai ho anche rotto con Marcus'' disse sgarbatamente

''Buon per te'' risposi

''Devo lavorare,ci si vede in giro'' disse sorridendo e io ricambiai

 

* * *

 

''Balli molto bene'' disse mentre una delle tante musiche riscaldava la pista

''Sei un bugiardo''

''Sei anche la più carina'' disse

''Bhe ora so che sei un bugiardo'' dissi baciandogli il collo,ma delle voci provenienti dalla cucia richiamarono l'attenzione di Liam,erano Blaiz e Marcus che litigavano,Liam afferrò il mio braccio e mi portò sul retro..

 

''Marcus che ci fai tu qui'' disse Liam

''Ehi ragazzo ricco restane fuori'' rispose infastidito

''Devi andartene'' ripetè Liam non soddisfatto della risposta

''Liam chi sono queste persone'' intervenne la mamma di Liam

''Blaiz allontanati da lui'' disse Ron

''Vattene'' disse Liam

''Lei deve essere una carina con cui passare l'estate'' disse riferendosi a me ''Smettila'' disse Liam dandogli un pungo

''Basta Liam,porta via da qui i tuoi amici'' lo richiamò la madre.

 

Non avevo fatto una buona impressione con la madre di Liam dal primo giorno e questo litigio non dava punti a mio favore,Liam mi riaccompagnò a casa e per tutto il tragitto non volò una mosca.

 

''Ragazzi venite papà ha detto che le tartarughe nasceranno stasera'' disse Jona scendendo le scale che davano sul vialetto

''Arriviamo'' dissi scendendo velocmente dall'auto

''Sono bellissime'' disse meravigliato Jona

''Vado a prendere un torcia'' disse mio padre

''Vabene'' risposi ammirando le tartarughe che raggiungevano il mare,sentì mio padre tossire e poi accasciarsi a terra ''PAPÀ!'' urlai e Liam subito chiamò un ambulanza.

 

 

* * *

 

Ero seduta per terra nel corridoio mentre aspettavo che qualche dottore ci desse informazioni.

 

''Ehi dovresti riposare'' disse una dottoressa

''È sicura di quello che ha detto prima''

''Faremo il possibile per curarlo,il cancro si è diffuso ai polmoni'' disse

''Quanto gli resta''

''Faremo il possibile per curarlo'' disse per poi andare via,mentre io entrai in camera sua.

 

 

 

 

* * *

 

''Ronnie'' disse vedendomi

''Tu mi hai mentito''

''No non ti ho mentito è complicato'' disse

''Perchè siamo venuti qui?Per vederti morire,papà perchè?'' dissi mentre qualche lacrime rigava il mio viso

''Ronnie ti voglio bene''

''Ti voglio bene anche io'' disse abbracciandomi

 

 

 

* * *

 

Nei giorni a venire mio fratello passava quasi tutte le notti sveglio a fare non so cosa,una notte chiamai Liam per la troppa preoccupazzione e andai a controllare cosa stesse facendo.

Era nello studio di papà,stava aggiustando la vetrata di cui si stava occupando mio padre.

 

''Jona vieni a dormire'' disse Liam

''No io la dove finire'' disse piangendo

''La finermo domani''

''No lui deve vederla'' disse imprecando

''Ti possiamo aiutare'' chiesi cercando di avvicinarmi

''No non ne siete capaci''

''Insegnacelo tu'' disse Liam abbracciandolo e fra le braccia di Liam riuscì un po' a calmarsi.

 

Passarono diversi giorni e Liam e Jona passarono molto tempo ad aggiustare e finire la vetrata mentre io mi occupavo di mio padre,passavo quasi tutto il giorno in ospedale fino a quando non ci lasciarno portare papà a casa.Un pomeriggio come molti Liam e Steve vennero a casa cercando mio padre,parlarono per un po' e poi gli raccontarono di un anno fa di quando la chiesa era stata bruciata e di come la gente avesse creduto che fosse stato mio padre solo perchè si trovava all'interno,ero a conoscenza di questa storia ma Steve e Liam erano venuti da me per dire la verità a mio padre,erano stati loro forse così per gioco,non sapevano che c'era qualcuno all'interno,erano li e stavano giocando con qualche strano petardo e dopo un po' hanno perso il controllo,cosi almeno hanno raccontato.

Dopo che mio padre aveva ascoltato tutto si sentì sollevato dopo tanto tempo,finalmente aveva capito che non era stata affatto colpa sua,ma io non ero della sua stessa opinione.

 

''Tu non sai per quanto tempo si è sentito in colpa'' urlai continuando a camminare verso la spiaggia

''Aspetta Ron non capisci'' disse cercando di calmamarmi

''Lasciami stare,lascia stre la mia famiglia'' dissi respingendolo

''Ti voglio lontano da me e da mio padre''

''Basta ti prego'' disse quasi implorandomi

''Vattene'' dissi respingendolo ancora.

 

Verso sera mia madre venne a prendere mio fratello per riportarlo a casa,propose anche a me di ritornare ma io volevo e dovevo rimanere lì dovevo stare accanto a mio padre,mia madre non accettò subito la mia decisione ma dopo averle fatto capire quanto fosse importante per me rimanere accettò la mia decisione;partirono subito dopo aver salutato mio padre ed io rimasi lì a prendermi cura di lui.

 

''Sara già partito per il collage,ti manca vero?''

''Ha sbagliato papà'' dissi stando seduta sul portico con lui

''Tutti sbagliano Ronnie e se devo dirti la verità'' disse ''Tu gli manchi'' sorrise

''Forse,ma ora dev..''

''Ronnie un giorno ritornerai a suonare e tutto questo sarà un bel ricordo,ma tu non smetterai di amarlo'' disse abbracciandomi

''Ti voglio bene papà''.

 

La sera dopo averlo messo a letto mi avvicinai al piano per vedere cosa avesse composto mio padre in questi anni e trovai un pezzo scritto per me,posizionai gli spartiti e incominciai a suonare.

Nei giorni a venire fu quasi tutto tranquillo,facemmo anche qualche passeggiata in spiaggia e io completai quel pezzo che stava scrivendo volevo farglielo ascoltare ma quando arrivai in veranda il bicchiere con l'acuqa era distrutto sul pavimento,se ne era andato.

 

 

* * *

 

''Come stai?'' chiese mia madre

''Non ce la faccio mamma''

''Ti prego non respingermi,non oggi''

''Io faccio questo mamma e l'ho fatto anche con Liam''

''Tesoro mio sei proprio uguale a tuo padre ti prendi sempre la colpa di tutto,sarebbe felice di somigliarti tanto'' disse abbracciandomi ancora più forte.

 

 

 

Al funerale

 

Tennì un discorso in chiesa come mi era stato chiesto da mia madre ma il mio discorso era diverso dagli altri,suuonai il pezzo che avevo finito per lui.Quel giorno anche Liam era al funerale.

 

 

''Ciao,quel pezzo è bellissimo'' disse Liam avvicinandosi a me dopo la cerimonia

''L'ho finito per lui gli sarebbe piaciuto'' dissi

''Ronnie vorrei presentarti qualcuno'' disse il pastore George cosi mi allontai con lui ma quando mi voltai Liam era sparito.

Il giorno dopo finì di imballare gli ultimi scatoloni e mentre ne prendevo uno dalla verana mi accorsi che Liam era in spiaggia cosi mi avvicinai a lui.

 

''Ehi'' disse voltandosi

''Ehi'' risposi ''Sai tutti sbagliano anche le persone che amiamo'' dissi

''Ho deciso di andare alla Julliard'' sorrisi

''Ho saputo,è una grande notizia''

''Come va alla Vanderbilt?'' chiesi

''È una buona università,ma non credo che faccia per me''

''Che vuoi dire'' chiesi non capendo

''Che il prossimo semestre sarò alla Columbia,cosi la ragazza che amo potrà vedermi fare altri errori'' sorrise e fece sorridere anche me

''Ti piace l'idea?''chiese e io gli corsi incontro per abbracciarlo lui mi sorrise e mi sollevo per poi baciarmi.

 

 

* * *

 

Legai il piano forte sull'auto di mio padre e controllai di aver preso tutto,mi misi alla giuda e riparti verso New York.

 

-Spero non sia stato un addio -Liam-

-Era solo un'arrivederci-.Risposi.

 

 

 

                                                Fine.

 

 

Ci tengo a precisare che questa OS  è tratta dal film ''The Last Song''.Non l'ho scritta io mi sono limitata a trascrivere la storia in poche righe.Poi vorrei precisare che ho usato il vero nome invece di Will..ho semplicemente preferito Liam.Spero vi piaccia!
Recensite mi raccomando!
Em.
  
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