Crossover
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Autore: Caster_Gamer    01/09/2013    1 recensioni
Avete mai provato a pensare di ritrovarvi con i personaggi dei vostri Anime, Manga e Libri preferiti?
Io sì.
I mondi di Death Note, Kuroshitsuji, Host Club, Blue Exorcist ed Harry Potter, sì uniranno per ritornare ognuno al loro posto, ed alcuni di loro solo dopo aver sconfitto il nemico riusciranno a tornarci.
Sarà una follia?
Sarà uno scontro?
Sarà il valore dell'amicizia? Dell'amore?
Sarà un'avventura divertente e a volte anche romantica.
Il sogno si realizza!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Love and breakfast.

(Si prospetta una giornata divertente!)

 

Me si svegliò sul letto di quell'albergo e si mise lentamente seduta, si strofinò gli occhi come convinta di aver appena sentito la porta chiudersi. Si accorse che accanto a lei non c'era nessuno, poi si voltò verso Castiel e lo vide alzarsi. Lui si accorse della ragazza subito dopo.

« Sveglia anche tu? »
« Mi sono svegliata adesso... » notò che era ancora buio, il rosso capì cosa voleva sapere appena la vide guardarsi intorno.
« Sono le quattro di notte. » disse poco prima che lei trovasse la sveglia posata sul comodino dal lato dell'amica, quindi rivolse l'attenzione su di lui.
« Non hai sonno? » gli domandò.
« Non riesco a dormire. »
« Perché? »
« Penso. »
« Oh...tu pensi? »
Il ragazzo la guardò storcendo le labbra, come se indeciso sul guardarla male o meno.
« Scusa... » mormorò lei pizzicandogli la spalla « Ah, e comunque neanche tu stai male in pantaloncini. »
Si guardò per poi darle una piccola spinta facendola ridacchiare.
« Va bene va bene la smetto...! »
« Senti un po', hai musica da farmi ascoltare? »
« In realtà no...ma chissà, magari qui c'è qualcosa. » prese lo zaino che era posato accanto al letto traballando un po', appena sveglia non riusciva a muoversi perfettamente.
Trovò un mp3 ed un paio di auricolari, fece un sorriso e dopo aver infilato il cavetto Castiel si appropriò di entrambe le cose.
« Ehi! Anch'io voglio ascoltarla! » esclamò cercando di rubargli un auricolare dalle orecchie, lui scansò la testa per poi sdraiarsi sul suo letto perplesso « Non è giusto, dai! »
Si alzò e si distese sul letto matrimoniale dalla parte di Lory, Me non era sicura se sdraiarsi al suo fianco.
« Che aspetti? Vedi che cambio idea. »
Si distese e mise l'auricolare sull'orecchio, con sua grande sorpresa era in corso una canzone dei Muse.
Si trattenne a stento dall'urlare, lui la guardò.
« La conosci? »
« Certo! È Hysteria! »
« Traducimela istantaneamente. »
« Subito! » cercò di individuare il punto della canzone ed alla fine cominciò a parlare « L'ultima strofa, che poi è il ritornello, ha detto: perché lo voglio ora, lo voglio ora...Dammi il tuo cuore e la tua anima, non sto andando a pezzi...sto andando fuori...Ultima possibilità di perdere il controllo! » si affrettò a recuperare mentre c'era la musica « E ti voglio ora, ti voglio ora...sento il mio cuore implodere! Ma sto andando fuori, fuggendo ora...sentendo la mia fede che si corrode! »
E poi la canzone si concluse.
Castiel l'aveva fissata per tutto il tempo mentre lei guardava il soffitto, quando finì sorrise malizioso.
« E questa sarebbe una dichiarazione d'amore? » domandò non riuscendo a trattenere la battuta, lei si voltò del tutto dall'altra parte arrossendo.
« Idiota...ti ho solo tradotto la canzone! »
« E di cosa parla questa canzone? »
L'imbarazzo di lei si fece ancora più insistente.
« Lascia perdere... »
« No dimmi. »
« _______ _______ » (piccola censura, per evitare lamentele n.d.A) sussurrò quasi impercettibilmente, ma lui lo capì.
« Dici sul serio!? »
« Sì! » si voltò per guardarlo « Come direbbe una mia amica...vedi con che classe parlano di queste cose!? » quasi era entusiasta di poterlo dire, era evidente che sentisse la mancanza di certe persone.
Erano davvero molto vicini, Me abbassò il capo e lui rivolse il petto all'insù fissando il soffitto.
« Non so perché ma mi sembra di averti già conosciuta. » ammise « Forse è per questo che con te mi sento libero di parlare...perché ti conoscevo e non ti odiavo. »
La castana sussultò.
« A-anche a me. »
« Che. » le rivolse uno sguardo speranzoso.
« Dico...anche a me sembra di averti già conosciuto, o meglio...ti conosco davvero bene. »
« Non so perché...ma sarà per questo? »
« Cosa? »
« No, nulla. »
Adesso entrambi guardavano il tetto che li sovrastava, ed una strana sensazione li faceva stare bene. Nel frattempo era quasi finita un'altra canzone che nessuno dei due conosceva, subito dopo ne cominciò un'altra che dal volume troppo alto quasi ruppe i timpani alla ragazza.
« Non mi aspettavo che ci fosse! » esclamò lui contento.
« Sembra bella...mi ricorda qualcosa... »
« Questa è del mio gruppo preferito, i Winged Skull. »
« No è quella? Cambia subito! Mi fa paura quando canta! »
Si cominciò a sentire la voce e lei si tolse subito l'auricolare mettendolo a lui.
« Te lo lascio. »
Avrebbe voluto continuare ad ascoltare musica ma non ci riusciva, e poi per quel poco che aveva sentito aveva già i brividi.
« Senti freddo? » le chiese vedendola tremare.
« No è che...no niente. »
« Dimmi. »
« Sono patetica ma...mi fa troppa paura. »
Lui ridacchiò.
« Beh, ci sono qui io. »
« Sì, che saresti pronto ad uccidermi se potessi! »
Castiel sussultò.
« Non è...vero. »
« Ah no? »
Lo guardò dritto negli occhi, il rosso li sviò dall'altra parte e mettendole una mano sulla schiena da sopra l'avvicinò a sé.
« Sta un po' zitta e dormi. »
La castana arrossì e si accucciò da lui, la sua mano le dava sicurezza.
***
Era già mattina, il sole filtrava dalle persiane e Lory, sdraiata sul letto che prima doveva essere di Castiel, si mise seduta stiracchiandosi.
Quei due erano ancora come li aveva trovati, lui con la mano sulla sua schiena da sopra e lei accucciata a lui.
Storse le labbra per poi ripensare a quello che era successo qualche ora fa nel giardino dell'hotel...solo pensandoci le vennero le vertigini. Non sapeva nemmeno com'era riuscita ad addormentarsi!
Sentì qualcuno bussare alla porta che collegava le due camere ed andò ad aprire, dall'altra parte c'era Matt con un sorriso.
« 'Giorno, sono svegli? »
Lory quasi gli chiuse la porta in faccia per fargli avere poca visuale.
« Ehm non ancora, io mi sono appena svegliata. » sussurrò, lui annuì.
« Capito! Comunque sono già le otto...non dobbiamo fare colazione? »
« Ah sì, ora li sveglio! »
Chiuse velocemente la porta e si fiondò sull'amica scuotendola.
« Sveglia! Svegliati! »
Quella mugugnò qualcosa per poi aprire lentamente gli occhi.
« Mmlory? » chiese strofinandosi gli occhi.
« Sì...sveglia, dobbiamo andare a fare colazione! » esclamò, Me si accorse della mano ed alzando lo sguardo vide Castiel ancora dormiente.
Scattò indietro svegliandolo sul colpo, arrossì e prendendo lo zaino si chiuse in bagno.
« Non starci troppo che serve anche a noi! » le ricordò Lory per poi guardare il rosso che si era appena messo seduto.
« Senti un po' tu, hai capito vero che non te la lasceremo prendere mai? »
« Mh? » il ragazzo la guardò per poi stiracchiarsi « Vedi di farti gli affari tuoi. »
« Ma sono affari miei! » disse lei cercando di non urlare « Baaaka... » mormorò subito dopo, lui inarcò un sopracciglio.
« Va bene...comunque, perché è corsa via? »
« Credo sia imbarazzata...prima me le combina e poi...boh! »
« Ehi, mica abbiamo fatto chissà cosa... » rimase serio come se la sua frase l'avesse infastidito, lei continuò a guardarlo torvo.
« Non credo di fidarmi di te come prima... »
« L'importante è che Me si fidi. » le fece costatare sorridendo soddisfatto, lei strinse gli occhi fino a farle diventare delle fessure.
Rimasero in silenzio per altri cinque minuti, quando stava per dire qualcosa Me uscì dal bagno con dei vestiti che aveva preso dallo zaino.
« Mi chiedo...perché ci sono soltanto un paio pantaloncini ed uno di pinocchietti? » l'amica la guardò dalla testa ai piedi. Indossava per l'appunto dei pantaloncini a jeans non troppo corti ed una maglietta leggera blu con le maniche che arrivavano fino ai gomiti.
« Però dai, la maglietta mi piace! » commentò poi sorridendo, Castiel la spinse dalla spalla per poi passarle oltre.
« Sembri una balena con i pantaloncini. » mormorò chiudendosi subito in bagno.
« Eh...? » batté i pugni contro la porta ribellandosi « Lo so ma non c'è bisogno che me lo ricordi! Come ti permetti! Baka baka baka baka baka baka bakaaaaa! »
La porta che collegava le stanze si aprì e ne uscì Mello che guardava Me malissimo.
« Ti dispiace? Le orecchie sono mie! »
« Ah sì...scusa... » si massaggiò la nuca per poi sorridere sia a lui che a Matt appena entrato.
« Me! Buongiorno. » la salutò sorridente, lei sventolò la mano.
« Ohayou! »
« Smettila di sentirti figa perché sai dire quattro parole in giapponese! » l'apostrofò Lory ridacchiando, lei assunse l'aria di chi la sa lunga.
« Non mi sento figa, io sono figa! »
L'amica la spinse.
« Ma vedi dove devi andare! »
« Ehi! » si scotolò la maglietta nascondendosi le gambe: odiava stare in pantaloncini a meno che non era in pigiama.
Matt se ne accorse ed arrossì leggermente.
« Ehm...avete dormito bene? » domandò cercando i suoi occhi, che erano abbassati perché si sentiva in colpa.
« Ah ehm...sì... » farfugliò per poi girarsi verso il letto cercando di sistemarlo.
« Sì bene! » rispose invece Lory apparendo il più normale possibile, ma era ovvio che l'amica avesse qualcosa.
Dopo un po' anche Castiel uscì dal bagno lasciando spazio alla bruna che sembrò quasi sparire davanti ai loro occhi.
« 'Giorno... »
« Ciao. » si salutarono i due rossi, poi quello appena uscito dal bagno allargò l'elastico dei pantaloncini di Me.
« Comunque scherzavo...neanche tu stai male in pantaloncini. » lasciandolo subito le provocò un brivido che salì fino alla punta dei capelli, senza neanche accorgersene era completamente rossa.
Matt lo guardò torvo con la coda dell'occhio tornando subito dopo sorridente.
« Appena Lory esce dal bagno andiamo a mangiare! »
« D'aaaccordo! »
Aspettarono ancora altri dieci minuti ed alla fine quando la ragazza uscì scesero tutti al pian terreno dove già qualcuno aveva occupato i tavoli per mangiare.
Sebastian stava versando del tè nella tazza del suo Bocchan, soltanto vedendolo Lory si sentì cadere le braccia.
Gli occhi puntati su di lui ed il corpo che avanzava senza una meta, fu in questo modo che andò a scontrarsi con qualcuno.
« Ah! Scusa ero...distratta! » disse rivolgendo lo sguardo a chi aveva disturbato, e si ritrovò davanti Lysandre che le sorrise educatamente.
« Non ti preoccupare, io lo sono sempre. » rispose, lei ricambiò il sorriso.
« Ehm...dove vi sedete tu e Castiel? » chiese tanto per conversare, lui fece spallucce.
« Non ne ho idea... » cercò l'amico con lo sguardo e lo trovò già seduto « Eccolo. Oh accanto c'è Me. » nel tavolo vicino infatti c'era la ragazza che stava posando lo zaino.
« Allora andiamo! » e insieme si andarono a sedere accanto al rispettivo amico.
« Mee-Chan! » la chiamò mentre di fronte si sedeva Matt.
« Loory-Chan! Maatt-Kun! » vide subito dopo Mello sedersi e saluto anche lui.
« Allora quel tizio ti ha uccisa? » chiese mordendo una tavoletta di cioccolato, Me si chiedeva se avrebbe mangiato solo quella.
Subito dopo però riformulò la domanda nella sua mente e guardò altrove.
« B-Beh...no. »
Il biondo sapeva che c'era qualcosa di strano, ma fu interrotto da Tamaki proprio sul punto di ribattere.
« Me-Chan! Lory-Chan! State bene? » le interrogò sfoggiando un sorriso gentile, le due annuirono.
« Tu? »
« Bene grazie! » guardò gli occhi di Me lievemente amareggiati, perciò storse le labbra « Sei strana... »
« Ah sì? Eppure sto bene. » rispose lei cercando di ottenere il solito sguardo contento e sereno anche se sembrò non convincerlo molto.
« Mmmh... »
Prima che potesse aggiungere altro fu interrotto dal rumore del vetro che si frantumava.
« Possibile che non sei capace di fare nulla!? Non ti potrò pagare! » era la voce di Alois che, non avendo più un maggiordomo perché sparito misteriosamente nel nulla ed i gemelli Thompson non avevano intenzione di ubbidirgli, stava cercando qualcuno capace di accontentarlo come voleva (anche se il suo caro Crodo era insostituibile). Ed il nuovo maggiordomo della famiglia Trancy era niente meno che Matsuda, colui che utile vuol rendersi ma di troppo risulta!
« Scusa Aloi-Eeehm, mi scusi padrone! » cercò di farsi perdonare chinandosi, il biondo sbuffò.
« Sono stanco di questa plebaglia che mi circonda! E soprattutto non voglio un maggiordomo sempliciotto come te! » si guardò attorno con aria insostenibile e dopo un po' i suoi occhi brillarono « LUI! » una luce sembrò illuminare il caro Lysandre, che più che illuminato precipitò dalle nuvole schiantandosi a terra provando un dolore fortissimo.
« Lui! » ripeté ancora Alois anche se il diretto interessato non aveva idea di cosa stesse parlando.
« Io cosa? Mi scusi... »
« Oooh hai già l'atteggiamento adatto! Tu, sarai il mio maggiordomo! » ordinò come se quello fosse già sotto le sue direttive, peccato solo che il ragazzo sapeva perfettamente che era ancora libero di decidere ciò che voleva.
« Sono amareggiato ma non potrei mai accettare. » la risposta di Lysandre sarebbe stata corretta se il conte Trancy gli avesse offerto milioni e milioni di contanti, ma per sua sfortuna non era così.
Non sapeva che se Alois Trancy aveva puntato su di lui...quell'avventura sarebbe diventata un incubo.
« E perché mai? Ti pago bene sai? »
« Sul serio non credo di averne bisogno, grazie per la richiesta. »
Castiel lo guardò come per dirgli “E rispondi pure grazie!?” quasi sconvolto, l'amico non sapeva davvero cosa fare.
« Vorrà dire che dovremo trattare. » e così dicendo andò a torturare la vita del povero Lysandre mentre Matsuda era rimasto deluso di non essere stato un buon maggiordomo.
Quando tutti terminarono di fare colazione, Keigo Kurusu entrò nella sala da ristorante mettendo le mani sui fianchi.
« Buongiorno a tutti, a mie spese ed a quelle di alcuni vostri gentili compagni oggi vi è stata offerta una divertente giornata al Luna Park. Anche se non vorrete venire, il vostro ingresso è già stato pagato perciò siete costretti ad entrare, e poi un po' di relax non vi farà male. Detto questo, potete anche seguirmi. » riassumendo in poche frasi il tutto, si fece seguire fuori dall'Hotel affidando soldi in più a Sebastian che, secondo il suo buon occhio, sembrava un tipo abbastanza affidabile, e dato che a Ciel non faceva né caldo né freddo alla fine fu davvero lui ad occuparsi dei soldi.
Avrebbero passato una giornata ad un Luna Park, ed anche se alcuni di loro non sapevano di cos'era stato capace di fare il progresso...presto avrebbero avuto modo di divertirsi, ma anche di scappare da conoscenti troppo esuberanti, mentre alcuni avrebbero riconosciuto chi nella stessa vita non avevano mai conosciuto.
  
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