"Che cosa vorresti dire con -Sara ormai tra noi due è finita, ho trovato una meglio di te- con tutto quello che abbiamo passato Liam, non  puoi farmi questo"

"Sai quante ragazze pagherebbero per essere al tuo posto e invece di lottare tu piagi, non sei chi pensavo tu fossi"

"Non sono stata io a tradirti però"

"Ormai sei una cosa passata per me"

La ormai storica fidanzata di Liam Payne degli 1D era distesa sul pavimento freddo della loro casa, o meglio ex casa, Liam sarebbe passato il giorno dopo a prendere le sue cose, Loki  era disteso vicino a Sara percependo la desolazione della padrona le rimase accanto tutta la notte. La mattina seguente la sorella Georgia e Niall la trovarono senza sensi sempre dove era caduta la sera precedente dopo la litigata con Liam, Loki era sempre più preoccupato, Sara non sembrava riprendersi, la portarono all'ospedale, Sara aveva solo diciasette anni quando entrò in coma.

**TRE ANNI PIU' TARDI**
La testa le rimbombava e la luce che penetrava dalle sue ciglia si faceva sempre più forte, finalmente si stava svegliando da quel tunnel che sembrava senza fine. Quando Sara aprì gli occhi cominciò ad urlare per chiamare un' infermiera, ma finì col procurarsi un mal di testa atroce per il quale dovette ridistendersi sul piccolo lettino di quel grigio ospedale, grigio come tutto in quel momento. Solo due giorni dopo cominciò a recuperare la memoria, il tradimento di quello che lui credeva il suo ragazzo fedele e sempre pronto a farsi in quattro per lei, nel frattempo riceveva visite dai suoi migliori amici Niall, Zayn, e Harry, dalle migliori amiche Perrie e Eleanor, ma soprattutto dal fratello Louis e dalle sorelle Georgia, Charlotte, Félicité, Daisy e Phoebe. Solitamente le due gemelline non volevano vedere la sorella soffrire allora le portavano sempre messaggi e biglietti delle directioners nel quale c'erano messaggi con scitte di guarigione in pace. Charlotte e Georgia passavano la praticamente tutti i giorni, solo un mese più tardi Sara potè uscire dall' ospedale, finalmente dopo tre anni poteva finalmente respirare aria pura. Per quanto Sara potesse essere contenta di essere uscita incolume da quell' episodio orribile voleva parlare con Liam, voleva fargli vedere che lei aveva lottato per tornare da lui, per ricominciare la loro vita insieme daccapo, ma qualcosa le disse che non poteva essere mai più così, Liam non era mai venuto a farle visita, i manifesti  delle edicole mostravano lui insieme a una bionda e nella mggior parte di questi manifesti c'era scritto -Come la prenderà Sara, appena uscita dal coma, questa nuova notizia?-, ma Sara non aveva neanche le forze per camminare ormai, si lasciò cadere sulla prima panchina che trovò, quel giorno erano con lei Niall, Charlotte, Georgia e Perrie, quando Niall vide che qualcosa non andava in Sara la prese in braccio e la portò a casa dove una massa di paparazzi li stavano aspettando, ma le poche forze che Sara aveva non le bastavano per subire lo stress di un'intervista.
La mattina seguente Sara si fece forza, si alzò dal letto e si vestì con i primi vestiti dove riuscisse ad entrare, alla fine si vestì con dei leggins e una maxi maglia, chiamò Georgia e le disse che andava a fare un giro per la sua amata Londra, non fece colazione, voleva solo respirare aria, si, quella era l'unica cosa di cui necessitava.
Durante la sua passeggiatine trovò i paparazzi, non aveva l'umore giusto per affrontere un'intervista, non l'avrebbe mai avuto, mandò a quel paese tutti i giornalisti e continuò per la sua strada, tutte le persone la discriminavano, ma una ragazza, una ragazza credeva in lei, Elisa, quella ragazza l'aveva conosciuta in ospedale, si era rotta una gamba e era stata messa in osservazione in camera con Sara, quando Elisa arrivò in ospedale Sara era ancora in coma, solo una settimana dopo Sara si svegliò, chiamarono Elisa il piccolo angelo, era stata mandata dal cielo a vegliare su Sara, e ci era riuscita. Passeggiando Sara si ritrovò davanti alla casa di Liam, si avvicino e la guardo, guardò il giardino, il terrazzo dove mangiavano in estate, il loro amore era così forte, proprio come Sara in quel momento, suonò al campanello, Liam le venne ad aprire.

"Ciao Sara, che ci fai qua?"

"Stavo semplicemente passeggiando e ho pensato ti facesse piacere rivedere una vecchia amica"

"Lo sai Sara, sei una stupida, non ti fai vedere per tre anni e adesso 'passeggiando' capiti a casa mia, che coincidenza"

"Scusa, se in questi anni sono stata in coma, scusa se mi sono presenteta, non ti disturberò più"

"Sei stata in coma!?!"

"Cos'è adesso mi darai la tua pietà, non ne ho bisogno"

"Ma io Sara, io ho bisogno di te"

"Infatti vedo quante volte sei venuto a trovarmi"

Sara cominciò a correre, neanche lei sapeva dove, ma come aveva trovato la casa di Liam avrebbe ritovato anche la sua, mentre correva, con gli occhi pieni di lacrime, andò a sbattere contro qualcuno, riconobbe subito i suoi occhi, azzurri, suo fratello Louis era proprio li e la stava tenendo tra le sue braccia calde, Sara cadde in un pianto affannato, non riusciva neanche a respirare tra un po', Liam li raggiunse, ma forse era meglio se stava a casa sua, Louis lo prese per la maglia e gli tirò un pugno, quando Liam si piegò in due dal dolore Sara e Louis se ne andarono.

"Sei solo uno stronzo Louis", borbottò Liam. "Tu sai che io la amo ancora", questa volta Liam lo urlò, Sara si girò di scatto al suono di quelle parole, guardò Liam con disprezzo e poi si avviò verso la casa che condividevano Louis e Eleanor.

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"Ehi sorellina, io sono quà, lo sai"

Il dolore, la rabbia e il disprezzo ardevano dentro Louis sia verso di se sia verso Liam erano a mille, Sara era nella sua camera, distesa sul letto di Louis.

"Non devi soffrire per lui"

"E' facile a dirsi, tu poi non sei neanche come me, cioè, una ragazza"

"Chi ti dice che non potrei diventarlo ahahahahaha"

"Louis, sei il fratello migliore del mondo, ti voglio bene"

"Adesso dormi amore mio"

Il calore di Louis riscaldò il corpo congelato della sorella, la mattina seguente quando Sara si risvegliò era a casa da sola, ad un certo punto sentì bussare alla porta, quando andò ad aprire si ritrovò Loki davanti scodinzolante, un biglietto pendeva dal suo collare, c'era scritto:

"Ciao principessa mia, so che non vuoi più che io ti chiami così, ma per favore, almeno proviamoci, vediamoci al ponte tra dieci minuti.
Tuo per sempre Liam. XxX"

Per quanto dolce potesse sembrare quel biglietto Sara sapeva che Liam lo aveva scritto solo perchè aveva scoperto che lei era stata in coma, ma non poteva non presentarsi, daltronde Liam non glielo avrebbe mai perdonato, agganciò il guinzaglio al collare di Loki e cominciò a camminare verso il ponte, era già passata una mezzora abbondante da quando Sara era partita da casa e non aveva ancora raggionto la sua meta, molto probabilmente Liam aveva pianificato tutto, ad un certo punto Sara sentì prendersi per un polso, il respiro di qualsiasi persona fosse stata le si infrangeva sulla pelle.

"Dove pensi di andare tutta da sola?!!?"

"Harreh, o mio Dio, pensavo fosse qualche tipo di maniaco sessuale o una cosa del genere"

"Stupida, senti hai programmi per oggi?"

"Harry, sei nervoso, pechè continui a morderti il labbro? Harry, mi stai facendo preoccupare"

"E' che non voglio che tu vada da Liam da sola"

"Vieni conn me allora, poi andiamo a mangiaci un gelato e poi stasera andiamo al Funky Buddha solo mio e te, va bene?"

"Tu sei troppo perfetta"

"Ho preso dal mio fratellino"

"No, il tuo fratellino è troppo coglione che è diverso ahahahahahah"

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Si era ormai fatto sera e Sara era in camera a preparasi per andare via con Harry, sapte che bell'incotro che aveva preparato Liam?  Bhe, avete presente la biondina dei giornali che vi avevo detto prima, lei era là, appiccicata a Liam mentre si stavano baciando bella sorpresa vero? Bhe, il lato positivo della questione era che finalente Harry poteva dimostrarle quanto la amava, ma lui sapeva che nel profondo lei amava ancora Liam e il suo amore doveva metterlo da parte e aprire la porte ad un' altra ragazza e che cosa c'è di meglio che scriverle una lettera.
Quando Harry appoggiò per terrala sua lettera con la rosa rossa sopra suonò il campanello e poi scappò.

"E adesso chi è"

Quando Sara aprì la porta si accorse subito della rosa.

"E questo che cosa significa?
Ciao Sara,
so che scrivere una lettera è da persone vigliacche, ma io non posso più fingere, io ti amo, non posso vederti come una semplice amica, per me tu sei di più, ma so anche che per te sono solo il tuo migliore amico, lo so che posso sembrare egoista, ma non posso vederti con altri ragazzi, io ti amo Sara Clarity Tomlinson, e lo farò per sempre, ma ora la farò finita.
Addio. Harry.
Che cosa vuol dire adesso la farò finita, oh mio Dio no, non per colpa mia."

Sara cominciò a correre verso il London Bridge e quando arrivò vide qualcuno cadere in acqua, era Harry, cominciò a correre verso la riva del fiume, quando vide che Harry era vicino si tuffò e lo portò a riva.

"Harry, Harry, svegliati ti prego" Le lacrime scorrevano sulle sue guance candide mentre continuava a singhiozzare.

"S-Sara, sei tu?"

"Si, si, sono io amore, credevo di averti perso, non me lo sarei mai perdonata-"

"Come mi hai chiamato?"

"Amore, come avrei sempre dovuto chiamarti"

E con quella frase le loro labbra si congiunsero, in un luongo, passionale e dolce bacio.