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Autore: debbie08    07/03/2008    3 recensioni
molti anni sono passati dal loro ultimo viaggio su Sephiro. Riuscirà Hikaru a ritrovare la perduta felicità? Nuovi personaggi.... nuovi ostacoli ed intrighi dovrà superare per raggiungere il suo obbiettivo
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1h

Driiiiiiiinnnnnn…..

Sento la sveglia suonare ma cerco con tutte le mie forze di far finta di niente, anche questa notte il mio sonno è stato agitato, sogni strani, immagini che si sovrappongono a luoghi che sono certa di non aver mai visto, voci che non conosco continuano a tormentarmi ma non riesco a capire che cosa dicono, cosa vogliono da me. Mi rannicchio sotto le coperte ma il suono di quell’orribile sveglia non vuole proprio cessare, allungo una mano verso il comodino ma in vece di spegnerla la faccio cadere a terra, con rammarico mi siedo sul letto e guardo quell’orribile oggetto che continua a suonare. Mi alzo a fatica e rimpiango immediatamente il calore delle mie coperte, ormai sono completamente sveglia, apro le persiane della mia stanza e noto con disappunto che sta ancora piovendo, sono parecchi giorni ormai che non splende più il sole e questo brutto tempo non fa altro che peggiorare il mio umore.
Mi posiziono davanti allo specchio e rimango disgustata dalla mia stessa immagine, il mio viso è pallido bianco come un lenzuolo, le profonde occhiaie sono la dimostrazione di un’ennesima notte passata insonne, i capelli arruffati….mi precipito in bagno con la speranza che una doccia possa rimettermi in sesto, sento l’acqua calda scorrere velocemente sul mio corpo è una sensazione divina, sento i muscoli rilassarsi, le forze piano piano tornare.
Ritorno nella mia stanza il mio corpo avvolto in un telo di spugna caldo e soffice, mi siedo sul letto e rivolgo il mio sguardo sul comodino, con mano tremante afferro la lettera che vi è posata sopra, ripenso al contenuto che vi è all’interno, sensazioni diverse mi avvolgono, gioia e dolore, felicità è disperazione.
Poche righe scritte su di un pezzo di carta così grosso….

-Siamo tornate, vorremmo incontrarti- queste le brevi e semplici parole che mi hanno devastato l’anima.

Dopo essermi preparata mi faccio forza ed esco di casa, piove sempre più forte, sento il vento gelido sferzarmi il viso facendomi rabbrividire, prendo l’ombrello ed incomincio ad incamminarmi.
Le strade della città sono quasi deserte, la poca gente che incontro cammina velocemente, mi affretto anch’io so di essere in ritardo.
Arrivo davanti al locale, rimango impalata per qualche istante ad osservare la porta d’entrata, mi faccio coraggio e mi decido ad entrare, le vedo subito sedute ad un tavolino, anche se sono passati parecchi anni non sono cambiate moltissimo, almeno questa è la mia impressione vedendole da lontano….  Prendo coraggio ed avanzo verso di loro, non faccio nemmeno in tempo a fare due passi che le vedo alzarsi e corrermi incontro, sento le loro braccia circondarmi e gli occhi pizzicare ma faccio di tutto per ricacciare indietro le lacrime.
Sento il mio corpo rigido, potrei essere scambiata per una statua in questo momento, non so per quanto tempo siamo rimaste in quella posizione, ho la sensazione di avere tutti gli occhi delle persone puntati addosso ma la cosa non mi tocca minimamente, piano piano cerchiamo di ricomporci e ci avviamo verso il tavolo dove poco prima loro erano sedute, ci sediamo e continuiamo a fissarci in un profondo silenzio fino a quando…..

- Otto anni….-

Guardo la mia amica e rimango scioccata nel vedere la profonda tristezza insinuata nei suoi profondi occhi verdi, Ora che la guardo più da vicino posso notare com’è cambiata in questi lunghi anni, i capelli lunghi le ondeggiano fin sotto al seno, i lineamenti del viso sono diventati più fini, più maturi, è veramente bellissima…..

-Finalmente ci siamo ritrovate-

Ora il mio sguardo si sposta verso la ragazza seduta alla mia destra, noto con sorpresa ora che la guardo meglio che anche lei è cambiata moltissimo, mi rendo conto solo in questo preciso momento che le tre ragazzine di allora non esistono più, le tre ragazzine che un tempo erano state su quel magico pianeta, che avevano combattuto rischiando la loro stessa vita per gli abitanti di quel mondo lontano, le stesse tre ragazzine che un tempo più che amiche erano diventate tre sorelle, dove la loro amicizia era così forte che l’avrebbero potuta sentire oltre i confini dell’universo ora non erano altro che tre donne che facevano a malapena fatica a riconoscersi.
Rimango in silenzio assorta nei miei pensieri, lo sguardo rivolto all’enorme vetrata del locale dove la poggia continua ad abbattersi violentemente, sento una mano appoggiarsi delicatamente su una spalla, mi volto lentamente ed i mie occhi incrociano nuovamente  lo sguardo blu ed intenso di Umi

-Hikaru ora siamo di nuovo insieme non devi essere triste-

Mi volto verso Fuu e noto un leggero sorriso incresparle le labbra, mi sforzo per far uscire le parole dalla mia bocca

-Voi non potete capire…..-

Mi accorgo che la mia voce è spenta priva di qualsiasi entusiasmo, Fuu abbassa lo sguardo e noto una lacrima caderle lungo il viso

-Mi dispiace Hikaru non volevamo abbandonarti, ma non potevamo neanche rimanere, sarebbe stata troppo dura per noi, non siamo state forti abbastanza…….. perdonaci-
-Cosa vuoi dire? Spiegati meglio per favore!!!-

Questa volta la mia voce è diventata sarcastica, dura.

-Vuole semplicemente dire che non siamo state forti come te!!!-

La voce di Umi arriva alle mie orecchie dandomi come la sensazione di aver ricevuto un pugno nello stomaco, stringo forte le mani e sento le unghie conficcarsi nella carne e dei brividi lungo la colonna vertebrale segno che la mia tensione è arrivata alle stelle.

-Ma cosa diavolo ne sapete voi? Non potete minimamente immaginare che cosa ho passato in questi anni, la solitudine, la mancanza d’affetto, non avevo nessuno con cui parlare, con cui confidarmi…. Voi non potete neanche immaginare cosa si prova a perdere la persona che ami e contemporaneamente le tue uniche amiche in un colpo solo!!!-

Mi rendo subito conto di aver alzato troppo la voce, sento di nuovo le lacrime spingere per uscire ma le ricaccio indietro con forza. Non posso piangere me lo sono promessa, l’ho giurato a me stessa ben otto anni fa quando il mondo mi è crollato addosso e tutto quello in cui credevo non esisteva più.

-Ti prego Hikaru perdonaci, l’ultima cosa che volevamo era farti soffrire-
-Ma cosa credevate? Di tornare e risolvere tutto con un abbraccio ed un sorriso? Come potete pretendere di ricucire insieme in dieci minuti la distanza che si è creata fra noi in tutto questo tempo? Mi dispiace Umi non è così che funziona.-
-Veramente noi lo speravamo sinceramente….-

Sento le parole uscire dalla bocca di Fuu come sussurrate al vento, ma in questo momento sono troppo stanca, arrabbiata per continuare la discussione, so che potrei dire cose di cui poi mi pentirei…. Con uno scatto secco mi alzo dalla sedia ed infilo il cappotto, mi incammino verso l’uscita ma mi giro un ultima volta verso di loro che sono ancora sedute -sbagliavate- dissi quell’ultima parola con voce tremante per poi riprendere la via verso l’uscita.
Appena uscita dal locale sento l’aria gelida invadermi in tutto il corpo, rimpiango immediatamente il calore che vi era all’interno, recupero il mio ombrello e facendomi coraggio mi butto sotto la pioggia…. Faccio qualche passo ed ho come l’impressione di essere osservata ma questa cessa subito appena svolto l’angolo.

 

 

                                

 

 

 

  
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