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Autore: Lolli1D    01/09/2013    1 recensioni
Cara e Harry.
Fotografa e Cantante.
Moglie e Marito.
L'amore che gli unisce e la loro figlia Ronnie.
Ecco a voi la loro storia d'amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Isn't She Lovely?

Dedico questa OS alla mia cuginetta di secondo grado Stella,
spero che anche tu un giorno possa avere degli idoli che ti rendano felice nei momenti bui,
come hanno fatto con me.
Con tanto affetto la tua cugina,
Laura
 
Aprii la porta di casa e una voce roca e dolce allo stesso tempo invase le mie orecchie:
Isn’t she lovely
Isn’t she wonderfull
Isn’t she precious
Less than one minute old
I never thought through love we’d be
Making one as lovely as she
Bue isn’t she lovely made from love
Sorrisi e mi diressi verso la fonte di quel suono.
Harry teneva tra le braccia nostra figlia e la cullava, mentre le cantava quella canzone che lui usava come ninna nanna. Era la sua ninna nanna, non c’era nessuna stelle, nessun’uomo nero, c’era solo l’amore di un padre verso la figlia. Io non mi permettevo mai di cantarle quella canzone, perché per me era una cosa sacra. In più al contrario del padre io non avevo una bella voce.
Mi avvicinai a mio marito e facendoli segno di continuare a cantare, diedi un bacio sulla fronte della nostra piccolina. Alzai il volto verso quello di Harry che nello stesso momento lo stava alzando e gli sorrisi raggiante.
Ricordo ancora come per caso conobbi Harry Styles.

Era una giornata d’estate e io da brava fotografa stavo facendo alcuni scatti in un parco per una rivista che ne parlava. Quando concentrata sul mio obbiettivo attraversai una stradina all’interno di esso e qualcuno mi venne addosso. Caddi come un sacco di patate e comincia a maledire la persona che mi era venuto addosso. Costui ridendo mi offrì una mano e ridendo mi fece notare che ero stata io ad andargli addosso.
Quando mi rimisi in piedi ero pronta a fargli una sfuriata, non sono molto famosa per la mia pazienza, quando incontrai i suoi occhi sorridenti. Verdi, ma non di un verde banale, ne un verde prato e neanche un verde smeraldo. Era di un verde che cambiava la tonalità in base alla luce e –come scoprì in futuro- all’umore. In quel momento erano di un verde acceso e luminoso.
Aveva delle fossette hai lati della bocca, mi venne una vogli improvvisa di fondare il dito al loro interno. Una bocca rossa e carnosa e una dentatura perfetta, molto probabilmente aveva usato l’apparecchio in passa.
Indossava un cappellino rosso, dove sopra ci aveva appoggiato dei Raiban che aveva tolto quando si era chinato ad aiutarmi.
Portava una maglietta grigia e dei pantaloncini da basket blu. Hai piedi –hai suoi grandi piedi- portava delle scarpe da ginnastica. Per essere uno che usciva per fare una corsetta, vestiva in maniera costosa.
Lo guardai allungo prima di trovare una frase adatta da rivolgergli. Lui sembrava piuttosto imbarazzato visto che lo stavo fissando insistentamente, solo allora mi accorsi di averlo già visto da qualche parte.
-Io e te ci siamo già visti per caso?- Gli domandai un po’ incerta. Lui abbozzò un sorriso.
-No, non credo, ma molto probabilmente ti mi hai già visto- rispose.

Pallone gonfiato.

-No, non ti ho mai visto, ma molto probabilmente mi sto confondendo con qualcuno meno montato di te- gli disse con uno sguardo di sfida.
Lui mi guardò un po’ male, ma dopo qualche secondo mi tese una mano.
-Harry, Harry Styles- Si presentò marcando il cognome.
Una lampadina si accese dentro il mio cervello, sbattei una mano sulla fronte.
-Ma certo, tu fai parte di quel gruppo, aspetta come si chiama? Mia cugina va pazza per voi! Se solo lo sapesse, mi lincerebbe viva, ma guarda un po’? Ho un suo idolo davanti a me!- Mi misi a ridere, mentre lui mi guardava stranito.
-Tua cugina è una nostra fan?- Mi chiese e io per tutta risposta mi misi a ridere ancora di più senza un’apparente motivo, il tutto sempre sotto il suo sguardo sempre più confuso. Quando mi fui calmata gli risposi:
-Non è una vostra fan, lei si fa chiamare Directioner o Crazymofos in base all’umore-
La sua bocca divenne una perfetta O.
-Bhe, hai il numero di tua cugina?- mi chiese, ma cosa aveva in quel cervello?
-Si, che c’è l’ho, ma guarda che mia cugina ha dodici anni, non vorrai mica provarci con lei!-
Lui si mise a ridere. Quella era la prima volta che sentivo la risata di Harry e ne fui travolta. Era meravigliosa, non avevo mai sentito un suono come quello. Cristallina, divertita e anche quella leggermente roca. Mille brividi mi scossero la schiena.
-Non ci voglio provare con lei- spiegò sempre divertito -voglio solo chiamarla e salutarla-
-Ohhh, bhe se la metti in questo caso…- tirai fuori dalla borsa il mio cellullare e sotto sua insistenza (voleva usare il suo cellulare per chiamarla) gli dettai il numero.
Mentre aspettavamo che rispondesse mi chiese il nome della mia cuginetta e quando ce lo dissi sorrise.
-Ciao Carly!- disse appena la mia parente rispose al cellulare, siccome aveva messo il vivavoce potevo sentire cosa diceva Carly.
-Chi è?- chiese una voce.
-Sono Harry-rispose lui facendomi l’occhiolino.
-James, quante volte ti ho detto di non farmi questi scherzi?- Domandò la voce irritata di mia cugina dell’altra parte.
Harry si mise a ridere e ripetè per quasi cinque volte che non era nessun James al telefono, ma era Harry.
Quando finalmente mia cugina ebbe capito che dall’altro capo del telefono c’era quell’Harry, si mise a piangere e a esultare insieme, cominciando a lodarlo e a ringrazialo per tutto quello che faceva per lei e cose del genere. Me ne stavo per andare quando una frase di Harry attirò la mia attenzione.
-Grazie Carly per tutto quello che hai detto e per il tuo sostegno. Posso chiederti un favore?-
-Tutto quello che vuoi Hazza, tutto quello che vuoi!- Rispose lei entusiasta di poter aiutare il suo idolo.
-Potresti darmi il numero di telefono di tua cugina? Non credo che lei me lo darebbe molto facilmente- disse mentre mi guardava in modo furbesco.
Rimasi a bocca aperta, ma chi si credeva di essere.
-Non ci provare Carly, non provarci neanche! Ti consegno di non metterti contro di me- Gli urlai, scatenando la risata di Harry.

Come andò a finire? Carly diede il mio numero a Harry e io per tre mesi mantenni duro, rifiutando tutte le sue richieste per un appuntamento. Naturalmente tutto questo con il disaccordo di mia cugina. Allora Harry provò un’altra tattica, tutti i giorni mi arrivavano a casa mazzi di rose rosse e peluche, finchè ad un certo punto, mia mamma mi impose di andare ad un suo appuntamento perché non sapevo più dove mettere tutti quei fiori. Io, naturalmente, di malavoglia accettai e quella sera stessa Harry mi passò a prendere e andammo a cenare in un ristorantino molto carino e rustico, proprio quelli che piacciono a me. Dopo di che andammo al cinema e mi fece scegliere il film. Non ho mai scoperto se li piacque quella scelta oppure lo fece solo per vedermi felice. Mi riaccompagno a casa e prima di salutarmi definitivamente mi disse che era stato benissimo quella sera con me e che li sarebbe piaciuto ripeterlo. Alla fine posò le sue labbra sulle mie donandomi un dolce e casto bacio che mi fece arrossire. Mi sorrise e affondando i pugni nelle tasche dei pantaloni ritornò alla sue Renge Rover fischiettando una vecchia canzone dei Queen.

Il giorno dopo la mia faccia era su tutti i giornali.

Mia cugina venendolo a sapere mi fece il terzo grado su ogni più piccolo movimento che aveva fatto Harry. Quando dopo le sue tremillesime domande le dissi che mi aveva dato un bacio, strillò come una pazza e si mise a saltare come una pazza per tutta la casa. Quando mia mamma spaventata per l’urlo entrando in salotto vide Carly in quello stato si fece dare della spiegazioni, allora io le spiegai il perché, anche se lo sapeva già. Mia cugina sbuffando e lamentandosi del fatto che noi non sapevamo niente  ci spiegò che se al primo appuntamento con una ragazza,  il signor Harold Edward Styles a fine serata la bacia vuol dire che le piace.

Piacevo a una popstar internazionale. Grandioso.

Ok, dovevo ammettere che ero stata benissimo con Harry e che mi ero anche divertita molto, ma non sapevo se mi piaceva o no.
Harold non si fece scoraggiare dai paparazzi e insistette nell’uscire ancora, allora dopo parecchie proposte accettai.
La seconda volta mi portò in un piccolo parco dei divertimenti in un paesino vicino a Londra, dicendomi che lì era mano rischioso trovare tante fan.
Alla fine le fan c’erano, non tante ma c’erano.
Ma lui non si fece intimorire e dopo aver risposto a diverse domando e aver detto a tutte che io ero un’amica salimmo su qualche gioco, tranne le montagne russe, perché come lui mi disse ne aveva paura. Andammo sulla ruota panoramica e quando io era affacciata al finestrino per poterne guardare il panorama lui, mi abbracciò da dietro e mise la sue testa nell’incavo del mio collo e cominciò a canticchiare a bocca chiusa una canzone dei Green Day, gruppo che io adoravo.
Quando tornammo a casa, si scusò con le fan e mi rubò il secondo bacio.
Quella sera mi innamorai di Harry.
 
Molti ricordi affollarono la mia testa, ma le dolci labbra di Harry mi fecero ritornare alla realtà.
Nessuno può neanche lontanamente immaginare quanto io lo ami, è la persona più dolce e carina sulla faccia della terra, ma stronzo e possessivo quando c’è ne bisogno.
Gli sorrisi e lui riprese a baciarmi con più foga, mentre la nostra piccolina dormiva nella sua culla rosa.

Isn’t she lovely?

 
Note autrice:
Non ho la più pallida idea di come mi sia potuta venire in mente questa storia,
so solo che in questo periodo sono particolarmente ispirata.
Spero molto che vi sia piaciuta.
Nonè la prima volta che pubblico una storia dove i ragazzi sono dei padri,
se volete andare a vedere sulla mia pagina ne troverete una di Niall :)
Con questo vi vorrei invitare a leggere la mia fanfiction che sto scrivendo.
Il personaggio maschile è Zayn e la protagonista si chiama Darcy,
mi farebbe piacere se passasste, ecco a voi il link:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2108676&i=1
 
Con questo vi chiedo gentilmente se potete recensire per dirmi cosa ne pensate.
Adesso vi saluto con una gif del nostro riccio preferito.

A presto,
Lolli

 
 



 
   
 
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