01/09/2013
0 recensioniStavo barcollando,con i tacchi in mano, a piedi nudi, ma stavo barcollando. Forse avevo bevuto un pochino troppo lo confermava pure il singhiozzo che non si fermava . Non avrei dovuto bere. Avrei dovuto farlo per festeggiare il mio 18esimo compleanno, non per dimenticare il mio ragazzo che mi aveva lasciato per stare con la mia migliore amica.
No. Erano il mio ex-ragazzo e la mia ex-migliore amica. Non avrei dovuto bere. Mi reggevo a malapena in piedi.
Strascicavo... la cosa strana era che i miei piedi facevano rumore. Rumore di passi affrettati. Mi guardai i piedi e risi.
La ghiaia mi faceva male. Ad un tratto mi girai . Non sapevo perchè l'avevo fatto. Mi stava seguendo un tipo alto e dovevo ammetterlo faceva paura. Il suo viso era coperto da una sciarpa, strano, non faceva freddo. Non si nascose appena lo scorsi, anzi si affrettò ed in pochi secondi mi raggiunse e mi tirò per il braccio verso un vicolo cieco.
"scappa...scappa ti prego" gridava la mia mente.
Cercavo di sgusciare dalla sua stretta morsa.. Non avrei dovuto bere. Non sarebbe accaduto questo.
In qualche modo riuscii a scappar ed iniziai a correre. Non correvo in modo veloce, ero ubriaca ansimavo, e stavo piangendo. Dio aiutami, cosa ho fatto male per meritarmi questo. Pregai. Non sono stata mai religiosa ma in questo momento sentivo che solo un miracolo avrebbe potuto salvarmi. Non volevo essere stuprata. Non volevo perdere me stessa. Ero ancora vergine, volevo farlo con qualcuno che amavo non con uno sconosciuto. Qualcuno mi tirò verso di sè. Ero persa. Non avevo speranza. Avevo letto una volta che se muor la speranza muoriamo anche noi, e sembrava quasi che lo fossi. In seguito avrei odiato amato questo ricordo. L'avrei odiato perchè non avrei voluto che ripetessi l'esperienza, ma l'avrei pure amato.. per avermi fatto incontrare lui.....
Il ragazzo che mi stava stringendo forte in modo da nascondermi nel buio di un angolo al mio stupratore.
Liam Payne
Questo era il nome che mi disse dopo ,seduti a parlare davanti al camino con una cioccolata calda stretta tra le mani.
Non avrei dovuto fidarmi del primo che passa. Io sono sempre stata una diffidente. Ma come potevo non farlo...
Lui mi aveva salvata, Lui sarebbe diventato il mio miglior amico. Lui era il mio regalo di compleanno.
Lui era il mio angelo...
In qualche modo riuscii a scappar ed iniziai a correre. Non correvo in modo veloce, ero ubriaca ansimavo, e stavo piangendo. Dio aiutami, cosa ho fatto male per meritarmi questo. Pregai. Non sono stata mai religiosa ma in questo momento sentivo che solo un miracolo avrebbe potuto salvarmi. Non volevo essere stuprata. Non volevo perdere me stessa. Ero ancora vergine, volevo farlo con qualcuno che amavo non con uno sconosciuto. Qualcuno mi tirò verso di sè. Ero persa. Non avevo speranza. Avevo letto una volta che se muor la speranza muoriamo anche noi, e sembrava quasi che lo fossi. In seguito avrei odiato amato questo ricordo. L'avrei odiato perchè non avrei voluto che ripetessi l'esperienza, ma l'avrei pure amato.. per avermi fatto incontrare lui.....
Il ragazzo che mi stava stringendo forte in modo da nascondermi nel buio di un angolo al mio stupratore.
Liam Payne
Questo era il nome che mi disse dopo ,seduti a parlare davanti al camino con una cioccolata calda stretta tra le mani.
Non avrei dovuto fidarmi del primo che passa. Io sono sempre stata una diffidente. Ma come potevo non farlo...
Lui mi aveva salvata, Lui sarebbe diventato il mio miglior amico. Lui era il mio regalo di compleanno.
Lui era il mio angelo...