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Autore: _Lifelong    01/09/2013    1 recensioni
Dal testo:

«Emily, hai sedici anni. Non puoi capire.»
«No, Niall. Ho diritto di sapere. Lei non era solo tua madre, era anche la mia.»
«Ti prego, Emily. Non insistere.»
Il biondo cercò di chiudere così la conversazione, si girò ed uscì.
Ed in quel momento Emily non riuscì a trattenersi.
«Niall. Li ho trovati.»
La ragazza sentì suo fratello fermarsi e tornare indietro sui propri passi.
Lui non entrò di nuovo nella stanza della sorella, ma si appoggiò alla porta.
«Cosa hai trovato?»
Niall guardò Emily negli occhi e lei, non riuscendo a sostenere il suo sguardo, si girò e si avvicinò al comodino accanto al suo letto, da cui estrasse due diari ben tenuti.
«I suoi diari. I diari di nostra madre. E li ho letti.»
La ragazza glie li porse. La tensione tra i due era palpabile.
«E.. cosa hai letto?»
«Magia, Niall. Magia.»
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prologo


«Emily!» urlò ridendo l'uomo nel video.
Poi, chi teneva la videocamera inquadrò una bambina di appena sei anni dai lunghi capelli rossi, avvolta in un vestitino verde acqua.
Come i suoi occhi.
Alzò la testa sorridendo, poi si alzò e corse verso l'uomo, tenendo in mano due margherite.

«Papà!Una per te- disse, posandone una sul palmo di lui, per poi avvicinarsi al, o meglio, alla 'regista'- ed una per te, mamma.»
«Grazie, tesoro mio.»
disse la donna, inquadrando tutti e tre.
Anzi, quattro.
«Mamma, papà, Emily!»
«Niall, siamo qui.»
«Fratellone!»
urlò la bimba, correndo a braccia aperte dal bimbo dagli occhi azzurri, che risplendevano alla luce del sole come cristalli.
«Sorellina!»
I due, di sei ed otto anni, si abbracciarono a lungo.
Poi la bimba schioccò un bacio sulla morbida guancia del fratello, che iniziò a giocare con lei facendole il solletico.

Poi?

Poi più nulla. Il video finì, e ricomparì l'elenco dei titoli dei vari filmati.
La ragazza, seduta sul divano davanti alla TV, girò il capo, guardando il suo riflesso.
Ormai non era più una bambina, e nemmeno suo fratello Niall.
Lei non aveva più sei anni, ne aveva quasi diciassette.
Ma lei vorrebbe ancora essere una bambina. Quella bambina sempre sorridente, spensierata.
Quella bambina che, quando triste, trovava sempre riparo tra le braccia di qualcuno.
Quella bambina che non avrebbe mai pensato che a sedici anni sua madre l'avrebbe lasciata.

«Emily.»
La ragazza si girò, trovando suo fratello appoggiato alla porta, con una mano ancora sulla maniglia.
Una smorfia deformò il viso di lei, e le lacrime cominciarono ad uscire, una dopo l'altra.
Da quasi un mese le sue giornate le passava piangendo.
Anche a scuola, a volte, nel suo banco appartato nell'ultima fila accanto alla finestra.
E nessuno si avvicinava a lei.
Nessuno si azzardava a chiederle come stava.
Nessuno si preoccupava del perchè di tutta quella tristezza.
Nemmeno il povero 'malcapitato' a cui toccava sedersi accanto a lei, essendo arrivato in ritardo.

A vista delle lacrime che scendevano sulle pallide guance della sorella, Niall corse accanto a lei, abbracciandola.
Come quando erano bambini e qualcuno dei due cadeva mentre correvano in cortile.
O quando Emily, ad otto anni, si vide soffiare il ragazzo da Kelsey, la sua rivale che quella volta l'aveva avuta vinta.
Ed in tutti i casi, la loro mamma o il loro papà li raggiungevano, cercando di consolare o l'uno o l'altro, offrendo un paio di braccia in cui rifugiarsi per qualche istante.
Ma ora c'erano un paia di braccia in meno.

Niall lasciò un bacio tra i capelli rossi di Emily che subito alzò la testa e, guardando oltre le spalle del fratello, su un mobiletto in legno vide la cornice argentata contenente una foto del viso giovanile e perennemente sorridente della loro mamma.
Era la più bella foto, secondo i due.
«Niall...»
«Cosa c'è?» rispose dolcemente il fratello.
«Tornerà?»
«Si, Emily, tornerà. Ne sono sicuro.»
Il ragazzo cercò di rassicurarla, guardandola negli occhi verde acqua: tanto meravigliosi quanto insoliti.
Nel giro di pochi minuti i due, sdraiati nell'isola del divano, si addormentarono.

«Dove...- Emily prese a lamentarsi nel sonno- Dove sei, mamma?»


Angolo Autrice;

Ciao a tutti!
Sono iscritta da poco a EFP, ma leggevo fanfiction da molto tempo ed ho detto:
'Perchè non scriverne una tutta mia?'
Ed ecco qui.
Spero che che un po' di persone seguiranno e recensiranno.
E poi, dal prossimo capitolo inserirò un banner, semplice ma spero che piaccia lo stesso!
Bacioni!
Abbey
xx

  
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