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Autore: _loveyoutothemoonandback_    01/09/2013    0 recensioni
Una di quelle ragazze che con l'amore e con i ragazzi non ci ha mai saputo fare.
Una di quelle ragazze che a dire la verità, con l'amore e con i ragazzi non ci ha mai voluto avere niente a che fare.
Una di quelle ragazze con la così detta ''corazza''.
Una di quelle ragazze forti fuori, fragili dentro.
Una di quelle ragazze che sostengono di non avere mai bisogno di nessuno.
Una di quelle ragazze che invece hanno bisogno di qualcuno al loro fianco; qualcuno che le ami per ciò che davvero sono.
Vulnerabile, molto sensibile, ma allo stesso tempo facilmente irritabile, permalosa, ribelle.
Lei è Willow Connelly e lei ha bisogno di innamorarsi di qualcuno che non la faccia soffrire, che la faccia sorridere e stare bene. Ma come tutti noi sappiamo, non è affatto facile trovare qualcuno così. Maschio o femmina che esso sia.
''Siamo tanti su questo fottuto pianeta, no? Qualcuno che mi sopporti deve pur esistere.''
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
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Né io, né Liam sembravamo avere la forza di rispondere a quella domanda e mentre camminavamo verso il salone, con passo pesante, la testa continuava a girarmi.
Mamma: Ragazzi.
Ci richiamò per una seconda volta, così io sollevai lo sguardo sul viso di mia madre, che sembrava essere sempre più preoccupata.
Lei non aveva idea di cosa fosse successo, perciò chissà pensava.
Willow: Mamma, Allison è..
Feci una pausa, mentre Liam, alla mia destra, si portò una mano al viso, coprendosi gli occhi. Proprio come aveva fatto appena una quarantina di minuti prima, quando il padre di Allison ci aveva detto che lei non ce l'aveva fatta.
Willow: Ecco lei oggi ha avuto un..brutto incidente venendo qua.
La mia voce fece come per smorzarsi nel bel mezzo della frase e mi si formò un groppo in gola. Quel solito e odioso groppo che ci si forma in gola, quando cerchiamo in tutti i modi di non piangere; chi non ce l'ha presente?
Mamma: Oh, tesoro.
Commentò lei a bassa voce.
Mamma: E adesso come sta?
Mi voltai velocemente verso Liam, che era seduto su un bracciolo del divano. Stava piangendo. Silenziosamente, quasi di nascosto, ma stava piangendo.
Willow: Mamma..
Stavo per ricominciare a piangere.
Willow: Allison non..ecco, lei non ce l'ha fatta.
Conclusi con un filo di voce e per poi scoppiare a piangere, per l'ennesima volta in quel giorno.
Mamma: Oh mio Dio.
Sussurrò sgranando gli occhi e portandosi una mano alla bocca. In pochi secondi anche gli occhi di mia madre si fecero lucidi e così si avvicinò a me e Liam, stringendoci in un abbraccio. 
Mamma: Ascoltate.
Disse mia madre, dopo qualche secondo di silenzio, colmato solo dal mio pianto e da quello di Liam.
Mamma: Lo so che è difficile, e so anche che per voi Allison era davvero importante.
La mano di Liam cercò nuovamente la mia, e quando la trovò, la strinse. La strinse forte. Così come aveva già fatto appena poco meno di un ora prima.
Mamma: Ma voi dovete essere forti, sempre.
Aveva senza dubbio ragione.
Io e Liam dovevamo essere forti. Ma sapevo già che sarebbe stato difficile. Il solo immaginare me e Liam senza Allison, mi faceva sentire un vero e proprio schifo.
Allison era l'unica persona in grado di riuscire a capirmi, a parte Liam. Ma adesso lei non c'era più. Adesso avevo solo Liam. E sapevo già che avrei sentito la mancanza di Allison in una maniera atroce.
Ad ogni modo, poco dopo mia madre sciolse l'abbraccio e invitò Liam a restare a dormire a casa nostra, dato l'ora, la sua stanchezza e il suo stato d'animo per l'accaduto. E così quando Liam accettò, io mi sentii appena sollevata. Sapere di avere Liam tanto vicino quella notte, mi dava sollievo. In quel momento avevo davvero bisogno di lui, e lui ne aveva di me.

-20 MINUTI DOPO-

Io e Liam ci eravamo già dati la buonanotte da appena cinque minuti, così mentre lui era nella camera degli ospiti, io ero nel bagno di camera mia. 
Dopo essere entrata in bagno, mi piazzai davanti lo specchio intenta a struccarmi, ma rimasi immobile davanti ad esso. Rimasi immobile a girare lentamente il viso da una parte all'altra e guardando il mio riflesso. Fu così che mi resi conto di quanto il mio viso fosse distrutto. Mi resi conto di quanto il mio viso fosse distrutto e massacrato dalle lacrime e dal dolore.
Avevo gli occhi gonfi e arrossati, mentre sulle mie guance e attorno agli occhi si poteva notare tutto l'eyeliner sbavato per via delle innumerevoli lacrime che avevo versato durante quella che era stata sicuramente la giornata più lunga e brutta di sempre.
Non credo nemmeno di essere in grado di riuscire a descrivere il modo in cui mi sentissi. So però che era una sensazione orribile.
Mi sentivo stanca, come se non dormissi da mesi, e abbattuta. Ma soprattutto mi sentivo incredibilmente inutile. 
Mi sentivo inutile perché non avevo potuto far altro oltre che a piangere per tutto il giorno.
Mi sentivo inutile perché sapevo che Allison se n'era andata e non avrebbe più fatto ritorno, ed io non potevo fare assolutamente nulla. 
Sapete quanto fa schifo avere la consapevolezza di non poter fare assolutamente niente, nel momento in cui qualcuno importante per te, qualcuno che ami, qualcuno che ti sta vicino sta soffrendo? O peggio ancora nel momento in cui questa persona viene a mancare. 
Ad ogni modo, pensare a tutto ciò, quindi a quanto inutile fossi e quant'altro, ovviamente non mi aiutava. Anzi, al contrario mi faceva stare ancora peggio. 
Così decisi di darmi una mossa a lavarmi il trucco sbavato via dal viso e ad andarmene a dormire. Ero pienamente e fermamente convinta che una volta che avessi chiuso gli occhi e che mi fossi addormentata, finalmente sarei riuscita a non pensare ad Allison e a tutto il dolore che la sua morte stava provocando in me, Liam e i suoi genitori.
Ma puntualmente non fu così. Non riuscivo in nessun modo ad addormentarmi.
Nel momento in cui mi infilai sotto il piumone morbido del mio letto, dopo essermi struccata e messa il primo pigiama che mi era capitato tra le mani, milioni e milioni di pensieri, così come milioni e milioni di ricordi, ricominciarono a ripercorrere la mia mente. 
Ogni singolo ricordo, raffigurava una Allison sorridente con un Liam altrettanto sorridente al suo fianco, ed una me che li costringeva a farsi fare un ennesima foto che avrei aggiunto alla mia parete.
'La mia parete' era una delle quattro pareti, appunto, di camera mia dove mi divertivo ad attaccare tutte le foto più belle che avevo scattato. La maggior parte raffiguravano me, Liam ed Allison o me ed Allison, o me e Liam, o semplicemente loro due insieme. 
Al pensiero di quella parete, mi spostai il piumone da sopra, accesi la lampada vicino al mio letto e mi alzai in piedi. Mi avvicinai alla parete, che era proprio quella di fronte al mio letto, e cominciai a guardare quell'insieme confuso di foto. 
Non ce n'era una dove Allison non sorridesse. Davvero. Era la ragazza più positiva che conoscessi, con i suoi difetti, certo, ma anche con tanti pregi. E uno di essi era la positività, o quel suo 'riuscire sempre ad andare avanti, qualsiasi cosa accadesse'. Sì, lei lo diceva sempre. 
Ricominciai a piangere. Ancora una volta in quella giornata, ricominciai a piangere. Allora mi voltai verso la porta di camera mia, la aprii ed uscii. 
Percorsi l'intero corridoio, che era illuminato solo dalla luce della luna fuori la finestra che si trovava alla fine di esso, cercando di smettere di piangere. Così arrivai davanti la porta di camera di Liam, che si trovava proprio di fronte alle scale che portavano al piano di sotto.
Ero più che sicura che nemmeno Liam fosse riuscito a prendere sonno, così mi asciugai le lacrime sul viso, con i palmi delle mani, e successivamente bussai alla porta. 

____________________

Forse vi aspettavate di più, vero? Ecco, non ho riletto questo capitolo con molta attenzione perché sto per fare una twitcam con la mia migliore amica.
Comunque spero che il capitolo vi piaccia tanto, nonostante non sia esattamente il massimo(: 
Aurora.
   
 
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