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Autore: williamsarms    01/09/2013    0 recensioni
Liam avrebbe voluto che Zayn curasse le sue ferite, che baciasse quelle lacrime per poi scendere fino alle labbra, avrebbe voluto sentire l’amore in quella stanza, ma c’era solo lui.
Lui e il suo pianto silenzioso. Non aveva mai amato piangere in modo rumoroso.
Per lui piangere davanti a qualcuno era mostrare sé stessi nudi, con tutte le proprie debolezze.
Per lui era una cosa intima e così si sforzava a non fare rumore, persino quando veniva sgridato dalla mamma da più piccolo: si chiudeva in camera e non urlava né singhiozzava come tutti i bambini, ma lasciava che quelle lacrime scendessero sul suo viso, fino a raggiungere il collo, fino ad asciugarsi senza che le avesse toccate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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What if I told you
What was really going on?
No more masks and no more parts to play

Theres so much I want to say
But I'm so scared to give away
Every little secret that I hide behind
Would you see me differently?
And would that be such a bad thing






Liam iniziava a capire come si sentissero Louis ed Harry.
Loro costretti a nascondere il proprio amore, loro che, al contrario suo, erano così forti.

“Allora Zayn, a quando il matrimonio con la tua ragazza?” e a quella domanda Liam sentì il suo cuore perdere un battito.
Aveva capito qualcosa in quel momento, aveva realmente capito l’amore che provava per il suo “migliore amico”.
E lì, in quel giorno, in quella stanza Liam James Payne morì, tutto si spense, non ebbe nemmeno la forza di piangere, ormai era consumato e lacerato.
Non gli importava più niente, né dell’intervista, né del loro film che sarebbe uscito a momenti, né di chiunque gli stesse intorno.
“Liam, tu stai uscendo con una ragazza o sbaglio?” chiese l'intervistatore.
Silenzio.
“Liam?”
Zayn lo richiamò. Era così calmo, così innocente, così ignorante del fatto che Liam stesse morendo per la sua voce, per i suoi occhi, le sue labbra, il suo sorriso… semplicemente per lui.
“Sì, io e Sophia ci stiamo, uhm, frequentando.” Liam rispose, ma la sua voce era assente.
“Ti auguriamo il meglio, Liam” l’intervistatore continuò “Louis, deduco che tu ed Eleanor sarete i prossimi a sposarvi, vero?”
E in quel preciso istante Liam osservò Harry e lo vide: vide il coraggio dentro quegli occhi verdi, vide la forza di lottare per la sua felicità e per quella di Louis.
“Per adesso non ci stiamo pensando.” la risposta di Louis arrivò diretta e sicura, la mano di Harry, che era posto dietro di Louis, gli accarezzò la schiena.
E Liam fu per la prima volta invidioso dei suoi migliori amici.
Lui vedeva la forza del loro amore, si percepiva nell’aria.
E lui e Zayn cos’erano? Nulla.

Alla fine dell'intervista, quando rientrarono in hotel, Liam si ricordò che il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno.
Cosa avrebbe fatto? Avrebbe preso svogliatamente per mano Sophia, l’avrebbe baciata, avrebbe finto dei sorrisi sperando che un giorno avrebbe potuto amare ed essere amato da Zayn.
 
Liam, per l’ennesima volta, avrebbe dovuto trattenere le lacrime il giorno del suo compleanno.
“Se vuoi davvero una cosa alza il culo e prenditela, non piangerti addosso, devi agire! La vita è troppo corta per essere infelici” così gli ricordava sempre Zayn.
Facile da dire, ma se solo avesse saputo che la “cosa” che Liam voleva ottenere era lui allora avrebbe capito che non sempre basta “alzare il culo e agire”.
Liam diede uno sguardo all’orologio: segnava le 2 di mattina, ancora una volta avrebbe passato la notte in bianco in quella stanza d’hotel.
In un certo senso lo rispecchiava, era vuota come lui. Era priva di qualsiasi cosa potesse farlo stare bene, era priva di Zayn.
Il suo pensiero andò al suo “migliore amico”, che quella notte l’avrebbe passata con la sua ragazza e Liam, ora come non mai, si sarebbe accontentato di averlo anche solo per un minuto in quella stanza, si sarebbe fatto bastare solo un abbraccio in quel momento.
E una, due lacrime scesero lente sul suo viso.
Liam avrebbe voluto che Zayn curasse le sue ferite, che baciasse quelle lacrime per poi scendere fino alle labbra, avrebbe voluto sentire l’amore in quella stanza, ma c’era solo lui.
Lui e il suo pianto silenzioso. Non aveva mai amato piangere in modo rumoroso.
Per lui piangere davanti a qualcuno era mostrare sé stessi nudi, con tutte le proprie debolezze.
Per lui era una cosa intima e così si sforzava a non fare rumore, persino quando veniva sgridato dalla mamma da più piccolo: si chiudeva in camera e non urlava né singhiozzava come tutti i bambini, ma lasciava che quelle lacrime scendessero sul suo viso, fino a raggiungere il collo, fino ad asciugarsi senza che le avesse toccate.
E così stava succedendo in quel momento, quelle lacrime sarebbero scomparse e magari avrebbero portato via con loro anche il suo dolore, ma sapeva che non sarebbe successo.
Liam James Payne era esausto.
***

I raggi del Sole filtravano attraverso la tenda color bianco panna, Liam aveva dormito sì e no tre ore quella notte e ritrovarsi un Niall Horan urlare come un pazzo dietro la porta non era uno dei risvegli migliori.
“Buon compleanno Liam!” urlò il biondino.
Liam si precipitò ad aprire la porta prima che svegliasse tutto l’hotel.
“Sono le sei di mattina, lo sai vero?” Liam aveva la tipica voce impastata di chi si è appena svegliato e gli occhi gonfi di chi ha pianto tutta la notte.
“Lo so, lo so, però volevo solo augurarti un felice compleanno.” Niall abbracciò Liam che sarebbe volentieri scoppiato a piangere tra le sue braccia, ma si trattenne.
“Grazie Niall” cercò di mandarlo via “Ora devo andare a decidere che mettermi per stasera” accampò una scusa.
“Oh giusto, devi uscire con Sophia” rispose Niall.
Liam si irrigidì, abbozzò un sorriso e chiuse la porta.
Decise che fino a quella sera sarebbe stato in quella stanza sperando che Zayn andasse a fargli gli auguri.

Passò un'ora sul letto.
Nulla. Nemmeno un messaggio da parte di Zayn.

Due ore.
Liam si alzò e decise di farsi una doccia. Ancora nessuna traccia di Zayn.

Tre ore.
Liam decise di mangiare qualcosa. Erano arrivato due messaggi, uno di Harry e uno di Louis. Di Zayn ancora nulla.

Quattro, cinque, sei ore e le nove, l’orario in cui sarebbe dovuto uscire con Sophia, si avvicinavano.
Liam si staccò dal cellulare e decise di vestirsi per la serata.
Il cellulare squillò. Liam riconobbe sul display la foto di Zayn, tremante prese il telefono e rispose.
“Pronto?”
“Ehi, Payno, scusami se non mi sono fatto sentire per tutto il giorno.”
La voce di Zayn lo colpì come un getto d’acqua fredda.
“Non ti preoccupare.” Liam cercò di mascherare la sua delusione.
“Volevo solo augurarti buon compleanno e una buona serata.”
“Grazie, ma t-tu non ci sei stasera?”
“No, amico, devo organizzare delle cose per il matrimonio con Perrie.”
Amico. Cazzo Zayn, ma non lo capisci? Non vedi, non percepisci il mio dolore? Pensò Liam.
“Ah okay.” rispose.
“Cos’hai Liam?”
“Nulla…”
“Liam? Cos’hai?”
“Ho detto nulla.”
“Perché cazzo sei così diverso in questi giorni?”
Silenzio. Liam quella domanda la aspettava da tanto e ora che era arrivata non sapeva che dire.
“Liam? Rispondi!”
“Scusa Zayn, sono solo un po’ stanco.”
Un’altra occasione persa per dirgli la verità.
“Va bene, per qualsiasi cosa ci sono. Ti voglio bene, Liam.”
Pensa, io ti amo. Disse tra sé e sé Liam.
“Ciao Zayn” rispose semplicemente.
Liam respirò profondamente e scagliò il telefono a terra mentre, con le mani tra i capelli, si sedeva per cercare di fermare i capogiri che si erano presentati in quel momento.


Quella sera Liam, al Funky Buddha, decise che non avrebbe pensato più a nulla, avrebbe bevuto, avrebbe ballato e se ne sarebbe fregato di tutto.
Scese dalla macchina e prese per mano Sophia, appena furono alla vista di tutti i paparazzi la baciò, ma non era un bacio puro e sincero, era sporco, era un bacio dato per sfogare tutto ciò che aveva tenuto dentro fino a quel momento.
Poggiò le mani sui fianchi di Sophia e immaginò stesse stringendo quelli di Zayn.
Mise una mano tra i capelli della ragazza e li immaginò corti.
Immaginò solo e soltanto Zayn.
Preso da una grande frustrazione morse le labbra di Sophia forse in modo troppo forte, infatti la ragazzà sussultò, ma non disse nulla.
Si staccarono da quel bacio ed entrarono nel locale.
Per tutta la notte Liam bevve e non fece altro che baciare e ballare con Sophia, lei notava qualcosa di strano in lui, notava che non faceva tutto questo per amore, ma non disse nulla.
Liam la prese per mano e la portò in una sala più tranquilla e mentre la baciava con foga scoppiò a piangere.
Per la prima volta pianse emettendo dei lamenti, forse perché era ubriaco, forse perché non ce la faceva più, ma ciò che più lo faceva star male era che in quel momento non c’era Zayn a consolarlo, ma Sophia. Una ragazza che conosceva da qualche settimana e che forse aveva anche fatto soffrire fin troppo.
“Scusami…” sussurrò.
“Non fa nulla, Liam, sei ubriaco e stanco… sfogati pure.” disse la ragazza.
“No, non è questo Sophia, io… tu sei innamorata di me?”
“Sì Liam, sì.”
E Liam in quel momento aveva paura di lasciarla lì da sola, aveva paura di dirle i suoi veri sentimenti perché sapeva cosa significasse un amore non ricambiato, ma forse era ora che iniziasse ad agire.
“Sophia, non voglio che tu soffra, ma non potrò mai darti quello che ti meriti…”
“Ma cosa sta dic-” Liam la interruppe.
“Sophia, non posso più andare avanti, non così, non con te, non meriti tutte queste bugie” fece un gran respiro “prima o poi a qualcuno dovrò dirlo: sono innamorato di Zayn da ben più di un anno.”
L’aveva detto e per di più ad una ragazza che non aveva mai fatto davvero parte della sua vita.
Sophia, al contrario di ciò che Liam si aspettava, sorrise.
“Ho capito” disse “Ora tu non puoi uscire in questo stato, non puoi farti vedere dai paparazzi in questo modo.”
Sophia chiamò uno dei suoi amici presenti alla festa, gli disse di coprirsi la faccia con un giacchetto e, prima di uscire dall’entrata principale di quel locale, Sophia fece l’occhiolino a Liam che in quel momento capì cosa quella ragazza avesse appena fatto per lui.
Si alzò lentamente ancora tra le lacrime e uscì dall’uscita sul retro mentre tutti i fotografi erano impegnati a tartassare Sophia e il suo amico pensando fosse Liam.
Forse era l’occasione per raggiungere Zayn, forse quella era la notte adatta.
Mentre correva prese il telefono in mano e lo chiamò.
“Zayn!”
“Liam? E’ mezzanotte passata, tu non sei al Funky Buddha?”
“Non importa, sei a casa?”
“Sì”
“Perrie?”
“E’ uscita con delle sue amiche”
“Okay, sto arrivando”
“Cosa? Che stai fac-” Liam attaccò senza sentire il resto della risposta di Zayn.

Correva da tanto, la milza iniziava a fargli male e sentiva il cuore battere a mille.
Arrivò di fronte la casa di Zayn, salì i gradini e bussò alla porta.
Zayn gli aprì “Ma cosa?”
Liam non gli diede il tempo di farsi troppe domande e parlò “Cosa succederebbe se ti dicessi che eri, sei e sarai per sempre l’uomo della mia vita?
Cosa succederebbe se ti dicessi che sei più di un migliore amico?
Cosa succederebbe se ti dicessi che ogni notte piango solo e soltanto per te?
Cosa succederebbe se ti dicessi che farei di tutto per avere anche solo un briciolo del tuo amore? E cosa succederebbe se ti dicessi che saprei darti così tanto amore da fartelo bastare anche fin dopo la morte?
Zayn lo interruppe “Liam, ti direi che ti amo.”
Liam quasi non svenne, aveva sempre pensato che quelle due parole sarebbero state dette per la prima volta da lui e invece Zayn, l’amore della sua vita, gliele aveva pronunciate a poche settimane dal matrimonio con la sua ragazza.
Liam lo fece, senza pensare si buttò su Zayn e lo baciò, posò semplicemente le sue labbra su quelle del moro e vedendo che non si staccava osò di più.
Zayn non si tirò indietro e, con grande sorpresa di Liam, il bacio si approfondì.
Era tutto ciò che aveva sempre sognato, le labbra di Zayn erano morbide e il suo bacio era deciso, si baciarono fino a non avere più fiato, fino a farsi girare la testa.
Liam fece indietreggiare Zayn e entrarono del tutto in casa chiudendosi la porta alle spalle.
“Zayn…” sussurrò Liam.
Zayn poggiò il suo indice sulla bocca di Liam “Tu non devi dirmi nulla, io… sono stato un cretino.”
Liam spalancò gli occhi “Che cosa stai dicendo?”
Zayn inspirò profondamente “Ho sempre pensato che la mia attrazione verso di te fosse solo qualcosa di passeggero, ho sempre pensato che mettendomi con Perrie mi sarebbe passata e per un periodo ha anche funzionato, ma…” si fermò un attimo e accarezzò la guancia di Liam “…ma da quando abbiamo annunciato il nostro fidanzamento ufficiale ti ho osservato Liam, ogni giorno. Man mano che passavano le settimane eri sempre più spento, più vuoto, ma non volevo ammettere a me stesso che fosse per colpa mia. Poi è arrivata Sophia e pensavo che forse sarebbe cambiato tutto, ma non è stato così e ora…”
Liam quasi non respirava più “E ora?”
“Ora ho capito che ciò che provavo per te non era semplice attrazione. Perrie non è riuscita a sostituirti. Nessuno ci riuscirebbe, ti amo Liam, ti amo così tanto da star male.”
Liam era felice e spaventato allo stesso tempo “Ma Zayn, il matrimonio? Perrie? Cosa succederà?”
Zayn sospirò “Ti ricordi quando ti dicevo che se vuoi davvero una cosa devi alzare il culo e agire? Ecco, mentivo anche a me stesso perché non ho mai fatto nulla per averti, ma ora voglio che le cose cambino, Perrie capirà, in fondo nemmeno lei voleva questo matrimonio, ma tutti e due pensavamo che le cose potessero andare meglio se ci fossimo legati definitivamente, o così ci avevano detto i management.”
Liam sorrise “Ti amo, ti amo più di ogni altra cosa su questo mondo.”
E in quel momento Liam pianse per la prima volta in vita sua di gioia.

Un mese dopo.

“Allora Zayn, la rottura con Perrie è definitiva, puoi spiegarci cosa è successo?” forse quella era stata la domanda più interessante di tutta l'intervista.
Questa volta fu Liam a poggiare una mano dietro la schiena di Zayn senza farsi vedere, questa volta fu Zayn a girarsi di poco verso di lui e sorridere, questa volta Louis ed Harry non erano gli unici ad aver imparato ad essere coraggiosi.
Zayn guardò dritto negli occhi Liam e poi si girò verso l’intervistatore “Avevamo interessi, uhm, diversi.”
“E tu Liam? Come va con Sophia?”
“Siamo solo buoni amici e per ora non ho intenzione di frequentare altra gente” mentì, ma un fondo di verità c’era: lui aveva Zayn, non aveva bisogno di nessun altro.
E in quel momento capirono che insieme sarebbero riusciti a superare tutto, il loro era amore, quello vero però.
Si sorrisero di nuovo e con un sguardo si promisero che quello sarebbe stato per sempre il loro grande e bellissimo segreto.




-Spazio Autrice-
Okay, non so come sia, ho pensato a tutto ciò che è successo al Funky Buddha al compleanno di Liam, al fidanzamento ufficiale di Zayn e c'ho scritto questa piccolissima storia intorno.
Non shippo Ziam come shippo Larry ma mi andava di fare qualcosa su loro due.
Ora mi dileguo e spero solo vi sia piaciuta, ditemi se è leggibile o meno in una recensione se volete ahahaha, grazie.
LOVE YOU ALL.

 
  
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