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Autore: ItsFreddie9    02/09/2013    1 recensioni
Come si può affermare di conoscere realmente una persona?
In molti pensano che anticipare quello che sta per dire o intuire quello che sta pensando e capirsi con uno sguardo comporti il conoscere realmente una persona.
In molti la pensano così.
Samantha no.
Samantha è fermamente convinta che conoscere davvero una persona significhi saper guardare aldilà di quello che la persona offre.
Secondo la sua teoria, bisognerebbe passare ogni instante a domandarsi 'Quel sorriso è sincero o finto?'.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Come si può affermare di conoscere realmente una persona?
In molti pensano che anticipare quello che sta per dire o intuire quello che sta pensando e capirsi con uno sguardo comporti il conoscere realmente una persona.
In molti la pensano così.
Samantha no.
Samantha è fermamente convinta che conoscere davvero una persona significhi saper guardare aldilà di quello che la persona offre.
Secondo la sua teoria, bisognerebbe passare ogni instante a domandarsi 'Quel sorriso è sincero o finto?'.
Era certa che a nessuno interessasse porsi così tante domande e a lei questo faceva star male poiché lei era esattamente così: estroversa, socievole, coraggiosa e tutti gli aggettivi che si possono attribuire in positivo ad una persona.
Ma questo era solo quello che lei voleva mostrare.
In realtà Samantha era una persona fragile, insicura, timida, riservata, con la perenne voglia di piangere e andarsene da tutto e da tutti.
Finita la scuola Samantha amava andare nella spiaggia di fronte a casa sua per prendere un po' di sole e per rilassarsi ascoltando il dolce rumore del mare: in quel modo riusciva a cancellare i pensieri e ad estraniarsi dal mondo.

-Sam- si sentì chiamare.

Odiava quando la gente urlava il suo nome per chiamarla, nemmeno fosse un cane.
Di malavoglia si alzò dall'asciugamano e dalla sabbia calda, dirigendosi verso casa.
Aveva presa quella casa con il suo migliore amico Zayn: a vederli sembravano una coppia affiatata, in realtà erano legati da una semplice e forte amicizia.
Zayn era due anni più grande di Samantha, si conoscevano da sempre. Il ragazzo aveva promesso ai genitori dell'amica, deceduti entrambi a causa di un incidente d'auto, che si sarebbe occupato di lei come una sorella: e così stava facendo.. o almeno ci stava provando.
Samantha da sempre invidiava la determinazione di Zayn: era in grado di ottenere quello che voleva quando voleva e trovava sempre il modo per farla sorridere, nonostante tutto intorno cercasse di impedirlo.

-Che c'è Zayn?- domandò la ragazza, scocciata.

-Devi accompagnarmi a quel ricevimento per promuovere la mia campagna pubblicitaria, non ti ricordi?- le rispose dolcemente.

-Giusto, corro a prepararmi! Scusami.- pronunciando l'ultima parola Samantha abbassò lo sguardo e corse in bagno a farsi una doccia.

-Ehi Sam?- la fermò appena prima che chiudesse la porta. -Tutto bene?-

Lei mostrò un sorriso a trentadue denti, annuì e sparì dietro la porta.
Sapeva bene che quel sorriso non sarebbe bastato a Zayn per lui, nel bene o nel male, la conosceva meglio di chiunque altro, forse anche meglio di lei stessa.
Richiuse la porta e mentalmente ringraziò l'amico di averle lasciato i suoi spazi, ancora una volta.
Si preparò in fretta: mise un vestito turchese che le metteva in risalto gli occhi, si mise a testa in giù per dare un po' di vita ai lunghi ricci rossi.
Era pronta.

-Stupenda come sempre- disse Zayn dandole un buffetto sulla guancia.

-Elegante come sempre- rispose la rossa inclinando la testa e sorridendo.

Il viaggio per andare al ricevimento fu silenzioso o almeno così sembrò a Samantha, troppo immersa nei suoi pensieri per sentire Zayn che le raccontava la trama de 'Il grande Gatsby', ma il ragazzo non ci faceva caso e continuava a parlare.
Lo scenario che si presentò davanti ai loro occhi quando arrivarono fu uno dei peggiori per Samantha.

-Non mi avevi detto che ci sarebbe stata mezza San Francisco!- quasi urlò Samantha contro l'amico. -Lo sai che odio stare in mezzo a così tanta gente! Le persone iniziano a fissarmi e a guardarmi con il classico sguardo da 'poverina è orfana!', inizia a parlare appena gli passo accanto! Zayn, ti prego non voglio entrare! Torno a casa a piedi, non ti preoccupare. Appena arrivo a casa ti faccio uno squillo, a dopo.- disse tutto questo senza riprendere fiato, si voltò e iniziò a camminare con passo svelto.

Sentiva Zayn che la chiamava in lontananza ma non ci faceva caso, si concentrava sui suoi passi.
Destro. Sinistro. Destro. Sinistro. Destro. Sinistro.
Qualcuno la fermò e in un attimo si ritrovò davanti gli occhi del suo migliore amico.

-Va tutto bene Sam- le disse con un sorriso -Non pensare a quello che la gente dice o pensa di te. Ci sono io qui con te e sarà sempre così-.

Samantha si calmò e si fidò ancora una volta di Zayn e, così facendo, si ritrovò nel pieno fermento del ricevimento. Decise di seguire il consiglio dell'amico e iniziò a non dare peso alle occhiate che riceveva e ai bisbigli che prendevano vita non appena passava di fianco ad un gruppo di pettegole.
Dopo diverse ore passate a fingere sorrisi e fingere di essere interessata alla conversazione, Samantha, esausta, uscì in giardino.
Si sedette su un muretto, prese la borsa, tirò fuori un pacchetto di sigarette e iniziò a fumarne una; era immersa nei suoi pensieri e nella contemplazione delle stelle quando un ragazzo si schiarì la voce, interrompendo il filo dei suoi pensieri.

-Posso sedermi?- chiese sorridendo.

Samantha non poté fare a meno di notare le fossette che gli si erano formate non appena il ragazzo le aveva sorriso.

-Certo- rispose la ragazza distogliendo lo sguardo.

-Mi chiamo Harry- disse porgendo la mano a Samantha, la quale a sua volta si presentò. Questa volta non erano state le fossette ad ipnotizzarla, bensì i suoi occhi.

Occhi verdi.
Più verdi dell'erba in primavera, un verde unico capace di spiazzare qualunque persona. Persino la giovane Samantha.

-Come mai sei uscita? È il party del tuo migliore amico, no? La gente è tutta contenta di vederti!- domandò il ragazzo.

-Odio stare in mezzo alla gente.- rispose Samantha freddamente.

Il ragazzo non fece altre domande e tirò fuori dalla tasca dello smoking un pacchetto di haribo.
Samantha, capendo di essere stata ingiusta e dura con lui, gli chiese una caramella che lui le offrì sfoderando un altro sorriso che folgorò il cuore della giocare donna.
I due ragazzi iniziarono a parlare del più e del meno, del tempo, del ricevimento.. dell'amore.

-Quindi, cosa vuoi dalla vita?- chiese il ragazzo fissando il cielo stellato.

-Non so cosa voglio, è tutto difficile e confuso- rispose con tono di rassegnazione la ragazza.

-Oh, io credo di sapere cosa vuoi- disse il ragazzo con tono divertito, accennando un mezzo sorriso.

-Ah sì? Quindi, Harry: cos'è che voglio?- lo assecondò Samantha.

Harry si mise di fronte a lei e la guardò dritta negli occhi.
Il cuore di Samantha iniziò ad accelerare.

-Vuoi un amore che ti consumi, vuoi passione, avventura e anche un briciolo di pericolo!-

Samantha rimase sconvolta: non le era mai successa una cosa simile.
Era a disagio.
Uno sconosciuto le aveva letto dentro.

-Lo senti anche tu?- chiese la ragazza quasi in lacrime: un suono metallico le stava spaccando la testa.

Harry aggrottò la fronte non capendo.
Tutto iniziò a confondersi e divenne sfocato.
Harry la scrollava per farle riprendere i sensi ma lei lo vedeva sempre più distante quasi come se stesse precipatando.
Il suono persisteva nella sua testa.

In quel momento Samantha si risvegliò dal coma.

  
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