[Raccolta > KaiSoo.]
A volte gli viene da sorridere.
A volte pensa che la sua vita sia perfetta così com'è; fra quattro mura, dei fornelli, dei gerani fuori in balcone e la sua dolce metà.
(...)
Fa paura quando è così, finisce col ricordargli il colore della parete nella loro camera. Ma lui non ama quella tinta, ama il cioccolato. Ama la differenza di colore fra la loro pelle, Jongin è il suo cioccolatino.
(...)
Non gli spiega cosa gli è passato nella testa del tempo fa perché in fin dei conti ne è già a conoscenza. Dice solo quelle due parole. Cinque lettere che gli accarezzano la punta della lingua e arrivano dritte allo stomaco di Jongin, ormai pieno di farfalle, che si comporta in maniera strana.
Forse è uno dei migliori baci che si siano mai scambiati, però questo il più grande lo dice sempre, ogni volta che il sapore di Jongin gli inebria i sensi.