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Autore: cormac    02/09/2013    5 recensioni
[no prompt] [no spoiler!] [shonen-ai]
‹‹ Dobbiamo ballare fin là. ›› il sorrisetto di Break durò solo qualche istante di più, prima di spegnersi e lasciar posto ad un’espressione basita e recalcitrante.
[...]‹‹ Non è che mi piaccia l’idea, eh! ›› puntualizzò il Nightray, a cui Xerxes non poteva vedere il volto, essendo di spalle, ma a cui era sicuro che un lieve rossore fosse spuntato sulle gote.
‹‹ E’ l’unico modo. ››

[Gilbert/Break] [no povs]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gilbert Nightray, Xerxes Break
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A song of love and uncertainty.'
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‹‹ Break, riesci a vederlo? ›› mormorò con un filo di voce il Nightray, che, nascosto dietro lo spesso tendaggio color porpora, non osava muovere un solo muscolo per timore di venire scoperto da una delle donne della servitù. Xerxes, al suo fianco, si lasciò scappare una risatina divertita, come se quella rischiosa missione fosse tutto un gioco. Gilbert sbuffò; non riusciva proprio a prendere la situazione seriamente?!
‹‹ Sai, Gil... se non fossi sempre così mortalmente serio, direi quasi che tu ti stia prendendo gioco di me. ›› commentò l’albino con ilarità. Ci impiegò qualche secondo, il moro, a realizzare l’implicita allusione all’unico occhio dell’altro, e si sentì quasi in colpa d’aver introdotto - pur inconsapevolmente - un argomento simile. Ma, innanzitutto, come erano finiti a nascondersi dietro la tenda del salone d’ingresso di una delle più grandi e maestose ville della capitale? Circa cinque ore prima, era arrivata a villa Rainsworth una missiva dal quartier generale di Pandora, che segnalava un contraente illegale nel quartiere ricco di Reveille, un arricchito che aveva indetto un grande ballo nella sua residenza. Il grado della missione era piuttosto alto, per questo era stato proibito ad Oz ed Alice di prendervi parte (con non poco disappunto da parte di quest’ultima, ma Oz e Sharon non avevano avuto problemi a distrarla con una buona cena), così erano stati mandati Gilbert e Break ad indagare. Non era stato particolarmente problematico introdursi nella magione, era bastato indossare un abito da cerimonia e spacciarsi per degli invitati, realmente difficile si dimostrava individuare il contraente illegale tra tutti i presenti ed il loro vociare animato. Gilbert aveva l’impressione che Xerxes si stesse divertendo un mondo, e ciò non andava che a sommarsi sul resto della moltitudine di motivi per cui avrebbe voluto ucciderlo seduta stante ed andarsi a fumare una sigaretta. Il Nightray scostò lievemente un lembo della tenda, che ostruiva ad entrambi la visuale, e con l’indice indirizzò lo sguardo di Break, che andò a posarsi su un signore sulla cinquantina, basso e grassoccio, ed assai sospetto. Era ben vestito, ma si vedeva che non si sentiva a proprio agio con quegli abiti ricchi e quei mobili sfarzosi, a cui non era abituato, per quanto li avesse lungamente agognati. Agli occhi dei due membri di Pandora, quello era certamente il contraente più ridicolo con cui avessero mai avuto a che fare.
‹‹ Quello? ›› domandò Xerxes, senza distogliere lo sguardo dall’obiettivo per timore di perderlo di vista. Gilbert esaminò dei fogli spiegazzati ed annuì, prima di riporli di nuovo in tasca.
‹‹ Sì, è lui. Corrisponde all’uomo descritto da Pandora. ›› Break emise un breve fischio di vittoria; era soddisfatto che ci avessero messo così poco, così la missione si sarebbe conclusa in fretta.
‹‹ Bene Gil, come lo avviciniamo? ›› chiese, come aspettandosi un’illuminazione da parte del moro, che però non arrivò. La sala era gremita di persone, danzanti, per giunta. In fondo, era un ballo quello, come avrebbero potuto avvicinarsi se non...
‹‹ Dobbiamo ballare fin là. ›› il sorrisetto di Break durò solo qualche istante di più, prima di spegnersi e lasciar posto ad un’espressione basita e recalcitrante.
‹‹ ...Cosa? ››
‹‹ Non è che mi piaccia l’idea, eh! ›› puntualizzò il Nightray, a cui Xerxes non poteva vedere il volto, essendo di spalle, ma a cui era sicuro che un lieve rossore fosse spuntato sulle gote.
‹‹ E’ l’unico modo. ›› sentenziò alla fine, sbirciando con disappunto l’espressione assai per nulla felice dell’altro. Gilbert sembrava avere tutte le intenzioni di seguire il suo piano, e Break domandò a sé stesso se non fosse il caso di dirgli la verità, visto che tanto l’avrebbe scoperta comunque, e non nella migliore maniera.
‹‹ Gilbert. ›› lo richiamò, con un tono improvvisamente più serio, oltre che più consono alla situazione in cui si trovavano. Il moro gli rivolse un’occhiata interrogativa ed irrequieta, come ad invitarlo a parlare in fretta, visto che non avevano molto tempo per temporeggiare.
‹‹ Forse non ti ho detto che... ›› fece una pausa, per nulla entusiasta di rivelare un così imbarazzante segreto proprio al Nightray. Di solito non era Gilbert che prendeva in giro Break, ma il contrario. ‹‹ ... Io non so ballare. ›› ammise finalmente, con una punta di malcelata vergogna nella voce. Un’espressione sconvolta iniziò a formarsi sul volto del moro, che doveva evidentemente trattenersi a stento dal gridare ciò che aveva da dirgli.
‹‹ ...Cosa?! E lo dici adesso?! Mi pare ti avessero detto che si trattava di un ballo! ››
‹‹ Mi hanno detto che avremmo dovuto catturare un contraente illegale. ›› Xerxes non aveva tutti i torti, ma Gilbert non avrebbe perso l’opportunità di essere lui a fargli la paternale una volta tanto. Si lasciò scappare un lungo sospiro; non potevano comunque attendere oltre.
‹‹ Non importa, cercheremo di non dare nell’occhio. ›› il plurale fece intuire a Break che l’intenzione di Gilbert non era cercare due dame con cui danzare il più vicino possibile all’obiettivo (sarebbe stato fin troppo complicato, visto che una delle poche cose che il moro non sapeva fare era flirtare), ma, contro ogni logica, ballare insieme. Da una parte, era rassicurante; così avrebbero evitato gaffe imbarazzanti. Dall’altra, era decisamente peggio. Sfortunatamente, però, non avevano altra scelta. Scostarono la tenda e si avventurarono fra le coppie danzanti, improvvisando un valzer piuttosto strano. Gilbert dovette fare ricorso a tutta la propria concentrazione per comportarsi con naturalezza e non andare letteralmente a fuoco per l’imbarazzo, e pur di incrociare il proprio sguardo con quello di Break rivolse tutta l’attenzione verso il loro bersaglio, che parlottava fittamente con uno degli invitati a qualche metro da loro. Erano poche e fugaci le occhiate che Xerxes rivolgeva al Nightray, concentrato com’era ad evitare di pestargli i piedi e cercare di limitare le figuracce. Era piuttosto impacciato, quei movimenti erano completamente diversi da quelli eleganti e letali che compiva quando combatteva, ed oltretutto si sentiva ridicolo.
Eppure lo sentiva; sentiva il respiro di Gilbert, che tradiva la sua agitazione, e di tanto in tanto persino il battere impazzito del suo cuore, che non sapeva se causato dall’ansia o da qualcos’altro. Pian piano, Break iniziò ad acquistare sicurezza, fino a riuscire ad imitare buona parte dei passi compiuti dagli altri, e si concesse di fissare il moro negli occhi; era alquanto bizzarro. Non si erano mai guardati in quel modo, come se tra loro ci fosse di più di un rapporto legato solo al mero profitto di entrambi, quegli sguardi intensi avevano molto più significato di mille parole. Ed il Nightray, dal canto suo, non si pentiva d’aver accettato quell’incarico, che aveva assunto dei risvolti decisamente interessanti. In quella danza senza fine, Gilbert aveva finalmente l’opportunità di contemplare il viso di Xerxes senza destare sospetti; i capelli chiari, praticamente bianchi, eppure con delle sfumature quasi violacee, che gli incorniciavano scompostamente il volto, l’unica iride di un rosso cremisi, l’espressione perennemente canzonatoria... agli occhi di Gilbert, che mai se n’era accorto prima di allora, Break era semplicemente bellissimo. Ed il suo unico rammarico era avere così poco tempo a disposizione per ammirarlo.
‹‹ E’ vicino. ›› gli sussurrò Xerxes, ed il moro venne riportato violentemente alla realtà. Da assorta, l’espressione tornò severa e concentrata, ed in un attimo una delle fide pistole fu estratta dalla cintura nascosta sotto l’abito e puntata alla tempia del contraente, che aveva avuto la malaugurata idea di passare loro vicino proprio in quel momento. Break si concesse finalmente un’espressione trionfante, in quanto la loro missione poteva dirsi finalmente conclusa.
Ma, scambiandosi un’occhiata con Gilbert, dovette ammettere a sé stesso che, per quanto detestasse ballare (e la sua avversione alla danza era finalmente appurata del tutto), con lui lo avrebbe rifatto molto volentieri.
 
 
 
 
 

[Behind the story]
 
Ok, questo è stato il mio primo esperimento Gil/Break.
Perché io AMO questa coppia, la adoro, la venero, ma ovviamente qual è il problema?
Non so scrivere delle mie OTP. E vbb.
Spero che comunque non sia venuta male e vi sia paciuta,
dato che non è escluso che scriverò qualcos’altro su di loro.
Grazie a tutti quelli che leggeranno e lasceranno pure un commentino, la Turca vi ama tanto <333
   
 
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