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Autore: bieberisanangel    02/09/2013    2 recensioni
"Quegli occhi azzurri mi penetravano l’anima, e li odiavo per questo."
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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           Glance.
      1.
                                                                                                           
 Liam
 
Il suo sguardo era perso, assorbito dal vuoto, così come il suo corpo.
Era ferma, immobile davanti a me, inerme, senza la vitalità che qualche settimana prima la contraddistingueva, insieme ai suoi occhi azzurri, che con il tempo si stavano spegnendo, diventando grigi come il cielo nuvoloso, come lo smog di Manhattan.
“Che fai, non ti siedi?”
Lentamente sbattè le ciglia lunghe e curve, per poi lentamente sedersi sullo sgabello, proprio al mio fianco.
I suoi gomiti erano appoggiati sulla penisola di marmo, e non proferiva parola.
Era strano non sentire il suono della sua risata, della sua voce, dei suoi capricci.
Eppure io avevo distrutto tutto in poco tempo, e me ne stavo pentendo in altrettanto.
“Vuoi del caffè?” il suo viso si girò verso di me fiaccamente, mostrando la sua magrezza.
Facendo segno di no tornò alla posizione iniziale, facendomi sospirare sonoramente.
Le sue guance paffute e rosee, ora era solo ossa e pallore, secche come dei fiori in inverno.
“Continuerai ad ignorarmi per sempre?” chiesi, anche se sapevo non mi avrebbe risposto.
Era appassita.
Continuai a guardarla, aspettando una risposta, convinto di non andarmene finché non avrei ricevuto una risposta esauriente, solamente per sentire la sua voce.
“Ci- un suono strozzato arrivò alle orecchie, era la sua voce, bassissima ed accompagnata ad un colpo di tosse –posso provare” finì.
Sul mio viso apparve una smorfia, non so di cosa.
Forse felicità misto a pena, paura, rabbia.
“Mi mancava la tua voce” mormorai, accarezzando la sua nuca castana e mossa.
Il contatto mi lasciò come una scossa, un brivido, come se lei avesse voluto farlo di proposito.
Sospirò e mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, lasciò la cucina e me, in balia del suono riecheggiante della sua magnifica voce roca.
 
Flashback
 
“Hey Liam, oggi come ti senti?” il suo sorriso smagliante mi dava fastidio, come il suo sguardo puntato su ogni centimetro del mio viso.
Sapevo che scrutava ogni mia ruga d’espressione, ogni mio battito di ciglia.
Odiavo il fatto che avesse la mia stessa età, e mi devesse in quello stato.
Odiavo il fatto che lei mi dovesse studiare come un topo da laboratorio, un numero fra i tanti, un bollino su una mela.
“N-non lo so” balbettai, l’unica cosa che riuscivo a fare nella mia permanenza in ospedale.
Mi soffermai sul suo sguardo impegnato, mentre scriveva qualche cosa sul suo blocchetto di carta, come ogni volta.
Se avessi potuto muoverlo gliel’avrei fatto saltare in aria, ma i tubicini che avevo conficcati nella braccia me lo impedivano.
“D’accordo, allora, adesso ci facciamo una chiacchieratina, che ne dici?” ancora una volta il suo sguardo ardente mi scottava, mi frustrava terribilmente.
Quegli occhi azzurri mi penetravano l’anima, e li odiavo per questo.


Saaalve.
Come potete ben vedere ho distorto un pò l'immagine dolce e meravigliosa di Liam, che io amo, ma stanotte ho fatto un sogno che non potevo non mettere nero su bianco.
Detto questo, spero che vi piaccia questo "prologo" se così si possa chiamare, e... non vedo l'ora di leggere i vostri pareri con le recensioni.
Un bacione grande, L. x

 
  
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