Eccolo, di nuovo in ritardo. Probabilmente era di nuovo con 'Susy'. Digrignai i denti. Dio quanto odiavo quella ragazza: era un'oca senza cervello. Cominciai a battere il piede sul marciapiede con impazienza. Se mi tirava un altro bidone per colpa sua non gli avrei più rivolto la parola. Quando il suo ritardo arrivò a venti minuti rinunciai ad aspettarlo e tornai in casa. Stronzo. Era la terza volta che mi invitava ad uscire e poi non si presentava. La prima volta era perché la Susy aveva avuto un incidente e aveva paura a stare da sola in casa. La volta dopo era perché aveva bisogno di una medicina importante, ma lei si era fatta male e non poteva andarci. Come minimo ora mi avrebbe detto che le era morto un cane. E lei neanche ce lo aveva uno stupido cane! Quella lucertola stava rovinando il nostro rapporto: era il MIO migliore amico, non il SUO. Eppure lui era diventato il suo zerbino: a scuola le portava i libri, l'accompagnava a casa con la bici, le faceva qualsiasi favore e la portava dove voleva. Arrabbiata lanciai la borsa sul divano, scalciai le paperine e salii in camera. Con rabbia mi sfilai il vestito che avevo messo per lui. Io gli odiavo i vestiti.
*flashback*
"Dai Miky per favore!"
Guardai la faccia da cucciolo del mio migliore amico.
"No Niall. Io odio i vestiti" ribadii.
"Ma con quello staresti benissimo! Per piacere... Almeno provalo" mi supplicò.
Feci il grave errore di guardare i suoi occhi blu. Fu la mia fina. Sospirai.
"Solo perché sei tu"
Lui mi fece un sorriso a trentadue denti quando mi vide.
"Sei bellissima"
*fine flashback*
Sbuffai e lo lanciai bel fondo dell'armadio. Presi dei pantaloncini della tuta e una maglietta e me li infilai. Presi il mio IPod e misi la musica a tutto volume attaccato alle casse. Subito Conor cominciò a cantare "Can't say no". Con la rabbia che ribolliva cominciai a fare l'unica cosa che mi rilassava: tirare fuori tutti i miei libri e i DVD e rimetterli in ordine. Ero circa a metà dell'opera e in sottofondo c'era firework di Katy Perry quando suonarono.
"Ehi! Non credi sarebbe meglio abbassare un po'?"
Feci come se non avesse detto niente e lo lasciai davanti alla porta aperta per fargli capire che poteva entrare, ma che ero arrabbiata con lui.
"Ahi... Hai tirato fuori di nuovo libri e DVD... Brutto segno..."
Continuai ad ignorarlo continuando a mettere a posto. Lo sentii sospirare.
"Quand'è che mi dirai cosa succede?" chiese confuso.
Mi scappò uno sbuffo incredulo. Come se lui non lo sapesse.
"È qualcosa che fatto?"
Ti prego lasciati odiare. T. Quarto scaffale in alto. Lo misi al suo posto.
"Come posso aver fatto qualcosa di sbagliato se non ci siamo ancora visti oggi?"
Per poco non gli tirai in testa la trilogia di Narnia.
"È proprio questo il punto: non vi siamo ancora visti!" gli dissi sputando veleno.
La sua espressione parve confusa. Fantastico! Si era completamente dimenticato del nostro appuntamento. Ma vaffanbrodo! Narnia, N, scaffale 7.
"Quindi?"
Ecco. Fantastico.
"Quindi quando devi stare con la Susy puoi almeno prenderti la briga di avvisare chi ti sta aspettando!" gli urlai in faccia.
"Chi mi sta... Cazzo! Il nostro appuntamento!" esclamò dandosi una manata in fronte.
"Eh già. A quanto pare eri troppo impegnato per ricordartene" dissi acida tornando a mettere a posto i libri.
"Giuro che non succederà più! Domani mi faccio perdonare"
"Senti Niall, smettila. È il terzo! È il terzo appuntamento in cui mi dai buca! Cos'è successo questa volta? Le morto il cane che sempre voluto?"
"No, io"
"Allora le si è spezzata un unghia e tu sei andato a consolarla?"
"Io" tentò di nuovo di giustificarsi.
"No Niall, sono stanca di sentire le tue scuse! Siamo amici da quando avevamo tre anni, migliori amici da quando be avevamo sette e mai, MAI mi avevi dato buca! Sai come ci si sente?! Hai una vaga idea di come mi sento quando mi scarichi per un'altra?!"
Lui si ammutolì completamente e abbassò lo sguardo. Ecco. Ora si sentiva in colpa e avrebbe cercato di scusarsi.
"Miky, mi dispiace da morire. Ti giuro che non accadrà mai più. Prometto che sarò il migliore amico del mondo da adesso" disse dolcemente.
"Smettila Niall! Reagisci per una volta! Smettila di fare lo zerbino e di quello che pensi!"
"Io non posso..." disse stringendo la mascella.
"Fallo! Dì qualcosa! Qualunque cosa!"
"Ti amo!"
Mi bloccai. Tutta la rabbia che avevo si vaporizzò.
"Non posso mai dire quello che penso altrimenti mi ritroverei a dire che hai un sorriso che toglie il fiato, che i tuoi occhi mi fanno sentire in paradiso, che vorrei baciarti ogni singolo istante che ti vedo... Come posso parlare se significa farti scappare da me?"
Lentamente mi avvicinai a lui e gli accarezzai una guancia.
"Basta che chiedi. Basta chiedermi se quando ti vedo il cuore mi batte a mille, se quando guardo i tuoi occhi mi sento in paradiso, se quando mi abbracci mi sento completa. Dovresti solo chiedere" sussurrai senza smettere di guardarlo negli occhi blu.
Lui sorrise e mi baciò. Un bacio dolce e pieno d'amore. Un bacio caldo e perfetto.
"Ora smetterai di vedere Susy, vero?" gli chiesi.
Lui rise divertito.
"Ovviamente" sussurrò prima di baciarmi.