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Autore: Dark_soul    08/03/2008    5 recensioni
“Una canzone???” proruppe Hermione. “Si, è vero! - rispose Ginny - Una canzone… Com’è che faceva? Ehm… ‘Cause…” “Si.. - disse Ron - ‘Cause if… no.. it go o do non mi ricordo…” “Ah si! Cause it do cool!” “Cause it do cool?” ripetè confusamente Hermione “Perché fa figo?”. One shot dedicata alle coppie principali di "Harry Potter". Completamente OOC e totalmente demenziale.
Note: 'Cause it do cool (=perchè fa figo) è una mia personale filosofia rivolta sopratutto a storie che non hanno nè capo nè coda, o a fatti a cui non riesco a trovare una motivazione precisa. Altri chiarimenti alla fine della storia. (Devo scusarmi se ci sono andata pesante con Harry Potter, ma devo ammetterlo: io sono sempre stata dalla parte di Voldemort. xD)
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa | Coppie: Draco/Ginny, Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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one shot

'Cause it do cool


Questa fanfiction non vuole offendere nè ridicolizzare alcune convinzioni, ha il solo scopo di divertire.

Note: 'Cause it do cool (=perchè fa figo) è una mia personale filosofia rivolta sopratutto a storie che non hanno nè capo nè coda, o a fatti a cui non riesco a trovare una motivazione precisa. Altri chiarimenti alla fine.

Buona lettura!

 

Dopo un intenso allenamento di Quiddich, Harry Potter si trovava nell’infermeria della scuola di Magia e Stregonia di Hogwarts.
Il motivo non era chiaro, e alcuni alunni discutevano piano davanti alla porta, aspettando che Madama Chips li facesse entrare.
“Ma cosa diavolo è successo?” proruppe una scarmigliata Hermione Granger, molto agitata.
“Non lo sappiamo con certezza” rispose Ron Weasley, mentre si torceva le mani.
“Alla fine dell’allenamento, siamo andati a cambiarci negli spogliatoi, e Harry disse che voleva fare alcuni ultimi giri sul campo…” continuò Ginny Weasley, nervosa “quando abbiamo sentito un urlo…”
“Ah! Qualcuno l’ha aggredito? Harry…” scattò Hermione.
“No, no… Non credo…” la tranquillizzò Ginny “Era un urlo strano… Tu hai capito cosa diceva Ron?
“Non ne sono sicuro…” rispose pensosamente Ron “sembrava fosse tipo una canzone…”
“Una canzone???” proruppe Hermione.
“Si, è vero! Una canzone… Com’è che faceva? Ehm… ‘Cause…” disse Ginny.
“Si.. ‘Cause if… no.. it go o do non mi ricordo…”
“Ah si! Cause it do cool!”
“Cause it do cool?” ripetè confusamente Hermione “Perché fa figo?”
“Si!” riprese Ginny “Insomma, abbiamo sentito questo grido, e poi un botto e un tonfo sordo…”
“Ah! Qualcuno l’ha aggredito! Harry…” la interruppe Hermione.
“Non so… - disse Ron – sembrava tipo un schianto…”
“Eh, qualcuno l’ha schiantato e lui è caduto a terra!” ripetè, annuendo sicura.
“Forse – riprese Ginny – anche se mi sembra strano… Dopo siamo usciti fuori e l’abbiamo trovato a terra sotto uno dei pali del portiere, svenuto, con accanto la sua Firebolt. Dalle condizioni della sua scopa sembra che sia andato a sbattere contro qualcosa…”
“Ma non è possibile! Forse ha avuto una specie di visione dalla mente di Voldemort, lui si è distratto e…” disse Hermione, concentrata su un punto fisso sul pavimento.
“Anche l’urlo?” rispose Ron, incerto se spaventarsi o ridere della teoria.
“Beh… Insomma! Lui è Harry Potter! Il Prescelto! Non può andare contro un palo qualsiasi!” riprese la ragazza, agitanto le mani in aria, mentre Ginny annuiva convinta.
Proprio in quel mentre si aprì di scatto la porta, e Madama Chips li invitò ad entrare.
“Non fate rumore!” li ammonì severa “ha preso una forte botta sulla testa. Ha bisogno di riposo.” E se ne andò brontolando qualcosa che assomigliava a “Quidditch!”
I tre ragazzi si avvicinarono lentamente al letto, e videro che Harry era veglio, e portava una fasciatura sulla testa. Subito Ginny gli fu accanto, e gli prese la mano.
“Harry! Come stai?? Oddio…”
“Bene bene, Ginny. Non ti preoccupare…” rispose flebilemente Harry, vagamente scosso dal contatto con la mano calda della ragazza.
Hermione intanto spostò bruscamente la rossa di lato, che cadde a terra, e si inginocchiò vicino al guanciale del ragazzo. “Oh, Harry, sono stata così in pensiero…”
Ginny si rialzò e andò dall’altro lato del letto prendendogli la mano, e lanciando sguardi infuocati alla compagna.
“Si, anche io. Ma dimmi. Cosa è successo?
“Già, - disse Hermione, ricambiando l’occhiata di Ginny – qualcuno ti ha aggredito?”
“No no.. – rispose intimorito Harry – Stavo solo provando un’acrobazia e… Beh… Diciamo che… ho calcolato male le distanze e… Ecco… sono finito contro al palo.” e si sforzò di fare un sorriso rassicurante.
Dopo un lieve sconcerto iniziale in cui le ragazze non sapevano se credergli o meno, i sorrisi di entrambe ripresero il loro consueto calore. “Tu ci stai prendendo in giro. Com’è possibile?”disse Ginny, ridacchiando nervosamente.
“Infatti! Tu sei… Insomma… Andiamo! Smettila di scherzare!” rispose Hermione, annuendo convinta.
“Ma no! – riprese Harry – ve lo giuro, sono andato contro al palo…”
“Ma dai!” e cominciarono a ridere tutte e due.
Harry sospirò, facendo un respiro profondo. “Ragazze, ve l’ho detto…”
“Si si, come no. E come lo spieghi l’urlo?” riprese Hermione, ridacchiando ancora e cercando intanto di spingere giù dal letto Ginny.
“Beh – disse lentamente il Grifondoro, osservando la scena vagamente terrorizzato – era solo un urlo senza significato, solo per sfogarmi…”
Ginny intanto rispondeva schiaffeggiando le mani della bruna, sorridendo caldamente ad Harry. “Non ci credo dai.. Come è possibile?” disse con una smorfia, mentre Hermione le aveva pizzicato un braccio.
Le ragazze cercavano di parlare tranquillamente, ma al tempo stesso far allontanare con una certa delicatezza l’altra dal compagno. All’improvviso quello scambio di spinte più o meno lievi degenerò, ed Hermione assaltò Ginny, e caddero entrambe per terra, dandosi pugni e graffi.
Harry rimase un momento a guardarle dall’alto in basso, preoccupato, ma poi alzò lo sguardo e vide Ron, rimasto in disparte.
Tra i loro occhi scoppiò una scintilla, e subito Harry sorrise caldamente all’amico, felice di rivederlo.
Ron si avvicinò al letto, e come Ginny prima di lui, prese la mano del compagno stringendola leggermente.
Entrambi si guardavano negli occhi estasiati, mentre dal pavimento poco più in là provenivano ancora grugniti, segno che la lotta non era ancora terminata.
 “E così hai calcolato male le distanze.” proruppe lieve Ron.
“Si.” Rispose piano Harry.
“Mi hai fatto preoccupare.”
“Mi dispiace.”
Intanto dal bordo del letto si alzò la testa seriamente graffiata di Hermione con in mano una ciocca di capelli rossi, e osservò sconvolta i due. Ginny fece capolino accanto alla bruna, con un occhio nero, mentre stringeva ancora un pezzo della maglietta di Hermione.
Entrambe non riuscivano a credere ai propri occhi, e rimasero profondamente sconvolte nel vedere le espressioni di amore puro che persistevano nei volti dei ragazzi, inconsci del pubblico che li osservava.
L’atmosfera nella stanza gelò, ma né Harry né Ron se ne accorsero, assorti così com’erano a guardarsi negli occhi.
Ginny ed Hermione uscirono zoppicanti a occhi bassi dall’infermeria, e chiusero lentamente la porta alle loro spalle, mentre si avviarono verso la Sala Grande sostenendosi a vicenda.
“Cosa abbiamo sbagliato?” proruppe sconsolata Ginny.
“Come abbiamo fatto ad non accorgercene?” Rispose Hermione.
“Io non lo so – scosse la testa la rossa – io credevo…”
“Già, anche io pensavo…”
Camminavano lentamente, incapaci di accettare la realtà dei fatti.
“E adesso?” dissero all’unisono, sospirando.
Proprio in quel mente alzarono gli sguardi e videro in fondo al corridoio una combriccola di Serpeverde, dove in mezzo svettava una chioma bionda.
Rimasero per un momento immobili, mettendo a fuoco le facce; poi improvvisamente si voltarono a guardarsi, realizzando come per la prima volta con chi si trovassero. Si separarono in fretta, ed Hermione si riassettò i vestiti, mentre Ginny si sistemò i capelli. Un ultima occhiata di sfida, e si lanciarono contemporaneamente verso Draco Malfoy, che prima di quel momento non si era accorto del pericolo a cui stava andando incontro.
“Dracoooo…” un grido riempì il corridoio, e gelò ogni altro rumore del gruppo di Serpeverde.
Draco si fermò, terrorizzato, e non appena vide le due ragazze un espressione di puro terrore apparve sul suo viso. Fece un passo indietro, per poi voltarsi e scappare in direzione dei dormitori, mente le due Grifondoro scatenate gli correvano dietro.

 

Precisazioni:

In questa storia ho fatto un duplice uso del 'Cause it do cool!": il primo "letterale", appunto perchè usato in una parte della storia demeziale e senza senso; il secondo "allegorico", nell'uso come titolo. Infatti, questa fanfic era nata sopratutto per "sfottere" le coppie non canon, visto che la loro esistenza la spiegavo solo attraverso il "'Cause i do cool!". Poi si è estesa anche alle principali canon solo perchè io non ho mai associato la saga di Harry Potter alle "coppie", ma anzi vedendo in esse un aspetto marginale della trama. Non voglio dire che le coppie non siano importanti, perchè comunque fanno parte della storia e dei personaggi stessi, solo non il fulcro di tutto.

Devo scusarmi se ci sono andata pesante con Harry Potter, ma devo ammetterlo: io sono sempre stata dalla parte di Voldemort. xD

  
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