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Autore: Gulliver    08/03/2008    1 recensioni
A chiunque abbia visto anche una sola puntata di "biutifuul" (o come cavolo si scrive)e ha lasciato il cervello sul telecomando senza averci capito niente.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BRUTTIFULL

356 puntata


Erano passati dieci minuti da quando Pamela aveva ricevuto la fatidica telefonata che le aveva rivelato il tradimento di CALOGGERO, il suo grande amore che credeva l'amasse perdutamente; e invece era saltata fuori questa JESSICA! Questi dieci minuti Pamela li aveva passati in religioso silenzio pensando che forse si era sbagliata, che la telefonata non era rivolta a lei o...

Oppure niente perché le prove erano tutte contro CALOGGERO; aveva visto abbastanza puntate de “il commissario Rex” per capite che l'assassino è sempre il maggiordomo e che CALOGGERO la stava prendendo in giro. Una volta capito tutto (e dopo aver ringraziato Rex) svenne, o meglio fece finta di svenire, con una mossa così teatralmente perfetta che se Marylin Monrooe l'avesse vista in quel momento si sarebbe sotterrata. Sfortunatamente per lei, a differenza di Marylin Monrooe, aveva calcolato male le distanze e al posto di cadere sul divano come la sua mente da attrice fallita aveva previsto atterrò sul gatto che, non essendo il divano, non la prese con filosofia.

Lasciamo Pamela meditare sul suo triste destino di amante tradita e di attrice fallita e passiamo a CALOGGERO che nel frattempo non se la passava tanto meglio.


Puntando sul fatto che JESSICA quando lo aveva conosciuto non era completamente lucida e che era miope CALOGGERO era riuscito a rimorchiarla. Considerato che era da un po' di tempo che non si faceva la doccia e che i suoi capelli erano così unti che quando pioveva l'acqua ci scivolava sopra, per non fare brutta figura con JESSICA, decise di entrare in bagno e di affrontare una volta per tutte il suo peggior nemico: il SAPONE. Questa volta non aveva intenzione di perdere! Così assunse l'aspetto il più simile possibile a Richard Gear e aprì la porta della temibile stanza... La scena che si presentò ai suoi occhi era raccapricciante: non solo la stanza era un bagno, ma in più era completamente ROSA. Dagli asciugamani agli spazzolini, dai caloriferi alla carta igienica: tutto completamente e orribilmente ROSA! CALOGGERO alias Richard Gear non aveva calcolato questo raccapricciante particolare tant'è che appena aperta la porta dovette far appello a tutte le sue forze per non svenire. Ma la cosa peggiore CALOGGERO la vide solo una volta messo piede sul tappetino rosa a forma di fragola vicino all'ingresso: su una mensola vicino alla vasca da bagno trionfavano spavaldamente decine e decine di SAPONETTE (ovviamente rosa) di tutti i gusti, dimensioni, forme e odori! La missione era più difficile del previsto. CALOGGERO fissava gli orribili mostri che lo aspettavano dall'altra parte della stanza; fece un passo verso il lavandino ma loro non si mossero:

Sicuramente aspetteranno che io vada più vicino per attaccarmi con una raffica di bolle!” pensò il nostro eroe e con un'abile mossa si tolse i vestiti (pantaloni e maglia finirono nel water mentre mutande, calzini e cintura vennero scagliati contro le saponette) e si infilò nella vasca chiudendo ermeticamente le tende della doccia per non far entrare nemmeno una saponetta in avanscoperta.

Bene!” pensò il nuovo 007 “le avrò messe fuori gioco!” ma sbirciando dalla tenda riusci a vedere che con il suo lancio di vestiti era riuscito solo ad abbattere la metà dell'enorme massa di sapone che lo osservava minacciosa dall'alto della mensola.

per il momento le ho sistemate...” disse trionfante lo sterminetor di saponette, “ora mi concentrerò sull'ACQUA!” e detto ciò aprì i rubinetti della doccia dalla quale uscì un getto di acqua bollente che colpì lo sfortunato. CALOGGERO schizzò fuori dalla doccia con un salto che se fosse stato alle olimpiadi gli avrebbero dato la medaglia d'oro. Non contento delle sue performans il nostro neo-campione-mondiale-di-salto-in-alto atterrò sulle saponette che erano cadute dopo il suo lancio di indumenti e siccome sia i suoi piedoni che il pavimento erano zuppi d'acqua, scivolò andandosi a schiantare sulla mensola con l'altra metà delle saponette. Come se non bastasse, cadendo, schiacciò inavvertitamente la leva dello sciacquone del water che, essendo intasato dai suoi vestiti, rovesciò tutta l'acqua che conteneva sul pavimento. CALOGGERO si rialzò a fatica da quel ammasso di mensole e sapone che aveva travolto e si accorse con terrore che era circondato! Era sommerso in tutte le direzioni in un mare di acqua insaponata (immancabilmente di colore rosa dato che tutte le saponette erano delle più svariate sfumature di rosa) e sarebbe di sicuro annegato se non si fosse agilmente arrampicato su uno sgabello rovesciato che usò come zattera. Prese lo spazzolone del cesso e lo usò come remo e zigzagando tra asciugamano inzuppati, spazzole agonizzanti e rotoli di carta igienica semi-disciolta andò alla ricerca delle saponette superstiti. Dopo aver finito il suo sterminio guardò trionfante quello che aveva combinato al bagno di JESSICA e con uno sprezzante sorriso di trionfo dichiarò al mondo:

HO VINTO IO!” e detto fatto si arrotolò attorno alla vita l'unico asciugamano ancora asciutto (si era salvato appallottolandosi sopra un armadio ma non era riuscito a sfuggire allo sguardo-laser del vincitore della terza guerra mondiale) e uscì dal bagno cercando di far uscire la minor quantità d'acqua possibile dalla porta. Considerando di essere ormai pulito e coccoloso (e vorrei vedere dato che si era immerso in un lago di 50 saponette ), andò a stendersi come un modello sul letto di JESSICA che aveva fatto appena in tempo ad attaccare il telefono (e i lettori sanno chi aveva chiamato). La ragazza andò a stendersi accanto al “dominatore di saponette” e annusandolo con il suo nasino incipriato disse:

come profumi! Che hai usato una delle mia saponette?”

una o due” rispose lui

Hai trovato tutto quello che te serviva?” chiese lei ingenuamente

si, tutto”

bravo il mio zucchinotto!” disse JESSICA cinguettando “ vado un secondo in bagno a lavarmi i denti e sono subito da te” e si avviò ignara verso il campo di battaglia.




  
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