Eyes

Gli occhi di Rin e Nitori, per un secondo, si incontrarono.
Quei colori, così diversi, si scontrarono, lottarono, ma solo per qualche secondo: non c'era tempo per sguardi duraturi durante gli allenamenti.
Il ragazzo gracile si limitava ad osservare l'altro mentre nuotava, dando dimostrazione alla squadra, anzi no, al mondo, della sua spiazzante bravura, del suo lampante talento, dell'eleganza delle sue bracciate perfette anche in velocità.
Era la sera del primo giorno del torneo.
E, come previsto, l'incredibile Matsuoka aveva superato tutti i suoi avversari, riuscendo a togliere dal podio anche la vecchia conoscenza, Nanase.
Tuttavia, Nitori sentiva che il suo adorato sempai aveva ancora qualcosa da risolvere.
Pochi giorni prima, gli impenetrabili e freddi occhi del compagno avevano creato un passaggio nel muro che li divideva, e il cuore aveva deciso di aprirsi, solo a lui, e rivelargli il vero motivo delle notti insonni e la causa scatenante nascosta dietro all'ossesione di vincere contro di Haruka nella gara di stile libero.
E, quel giorno, il desiderio del rosso si era realizzato: battendo il vecchio amico, sarebbe finalmente stato capace di andare avanti, voltare pagina, e diventare un nuotatore alle Olimpiadi.
Ed il piccolo Aiichiro era felice che il maggiore avrebbe potuto realizzare il desiderio della sua vita, ed era felice che avrebbe potuto dimenticare il passato, la disfatta contro il nuotatore dell'Iwatobi.
Avendo in fine sconfitto i fantasmi del passato, Matsuoka avrebbe potuto pensare ai suoi nuovi compagni, invece di rivolgere sempre il proprio sguardo alle sue spalle.
Nitori era convinto che i loro sguardi, finalmente, avrebbero potuto diventare più profondi, lunghi. Credeva che sarebbe riuscito a scorgere i pensieri, ormai non più celati, dell'altro. E sperava, con tutto il suo cuore, di riuscire a cancellare del tutto i vecchi e dolorosi ricordi, e diventare tutto per l'altro.
Ma il ragazzo sentiva che qualcosa non quadrava, che nel grande meccanismo dell'opera che aveva già scritto mentalmente, mancasse un elemento. Il rosso aveva avuto uno sguardo perso per tutto il tragitto in autobus, e, appena tornati, aveva iniziato a nuotare. Forse aveva bisogno di schiarirsi le idee. Per quale motivo però?
Tutto ciò che doveva essere risolto era stato fatto: allora perchè il muro tra di loro si era ristabilito -se non addirittura rinforzato?
Abbassò lo sguardo, il ragazzo gracile, e distolse lo sguardo dall'irraggiungibile Rin.
Stava sfiorando il fondo dell'oceano con un dito, senza riuscire ancora a conquistare il proprio obbiettivo. Che cosa gli mancava?
Avrebbe fatto qualsiasi cosa per l'altro, avrebbe colmato gli spazi vuoti del cuore del rosso con i propri sentimenti, avrebbe fatto in modo che nessun amaro pensiero gli passasse per la mente, invadendola con le proprie parole di conforto.
E allora perchè? Perchè non bastava ancora? Cos'altro gli sarebbe stato richiesto per riuscire finalmente a toccare i fondali marini? Cosa doveva fare per farsi considerare dall'altro?
Violentemente, fu riportato alla realtà, il fragile ragazzino dagli occhi azzurri, da una mano che gli spazzolava energicamente i capelli.
Alzò lo sguardo, incontrando di nuovo il cremisi degli occhi del nuotatore prodigio, e la sua espressione costantemente scocciata.

-Non credi sia ora di tornare al dormitorio?-

Nitori guardò l'orologio, e sobbalzò notando solo in quel momento che erano le nove di notte.

-Hai ragione sempai! Non me ne ero accorto!-

Ammise lui, che provò comunque a sorridere, anche se non accompagnato dalla solita voce entusiasta. Finchè il sempai non avrebbe risolto tutte le questioni che lo lasciavano perplesso, lo avrebbe dovuto lasciar pensare da solo. E forse, anche dopo la risoluzione dei problemi dell'amico, non avrebbe mai raggiunto il suo obbiettivo. Forse sarebbe sempre rimasto secondo a Nanase, e sarebbe stato un personaggio secondario nella vita di Matsuoka. Forse, nei suoi occhi azzurri, l'altro avrebbe continuato a vedere riflessa la figura di Haruka, senza riuscire a scorgerlo mai.
Ma, silenziosamente, avrebbe continuato a sperare, e a provare a colmare i vuoti dell'altro col proprio affetto, anche se non ricambiato.
Una lacrima solitaria rigò il voltò del più giovane, nonostante il largo sorriso dipinto in volto.
L'altro alterò l'espressione scocciata in una rarissima faccia stupita.

-Ma che ti prende?-

Chiese burbero, come al solito.
L'altro sorrise in modo più raggiante.

-Niente, sempai.-




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#Note dell'autrice:
Avrei voluto fare il classico schema dove si scrive l'autore, il fandom, la coppia, ed il resto, ma non ne avevo voglia(?) XD. E' già tanto se a quest'ora mi sono messa a fare l'icon qui accanto, XD. Piuttosto, parliamo di questi due amorini: io li adoro. Dopo aver visto Kuroko no Basket, e vedendo le similitudini spaventose con la storia in alcuni punti, credevo -mi ero rassegnata- al fatto che avrei shippato Rin con Haruka, e invece questo piccoletto, Nitori, è riuscito in qualche modo a catturare la mia attenzione. Io lo trovo adorabile, e voi? Piuttosto, se ho fatto qualche errore, sia di natura grammaticale che di sintassi, ditemelo, eh! XD
Ci sentiamo presto!

Bacioni,
#Matt