Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: EMNancy    03/09/2013    0 recensioni
Eve è solo una quindicenne dal distretto 10 quando viene sorteggiata per partecipare ai famigerati Hunger Games. Sa che le sue possibilità di sopravvivere non sono molte, ma ce la metterà tutta per tornare a casa.
Dal primo capitolo: 'Quando finalmente trovo un posto che mi sembra adatto per fermarmi per la notte deve essere passata almeno un'ora e mezzo dalla morte di Talo. Non posso fare a meno di pensare che si è sacrificato per me. Spero che al distretto lo ricordino come un eroe, almeno fino alla fine dei giochi. Io lo farò per il resto della mia vita, corta o lunga che sarà.'
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Altri tributi, Nuovo personaggio, Tributi edizioni passate
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi faccio prendere subito dal panico. Ci allontaniamo in cerca di un posto sicuro, ammesso che queste farfalle siano davvero pericolose. Ma è tutto inutile: sono centinaia, migliaia, forse milioni, e sembra quasi che ci stiano seguendo. O precedendo, come aveva detto Garett.

- È un segno Eve. - mi dice lui.

- E cosa credi che voglia significare? - chiedo.

- Non lo so, ma non penso che vogliano farci del male.

- Come puoi saperlo? Mi avevi detto di non averle mai incontrate prima.

- Lo so, ma... è quasi un presentimento.

Decidiamo allora di continuare a camminare, ma adesso più passi facciamo in una direzione, più la temperatura si abbassa. Siamo costretti a fermarci di continuo, cercare nuovi sentiere e tentare di seminare le farfalle.

Verso l'ora di pranzo ci fermiamo ad accendere un fuoco, ma gli animali ci rendono impossibile anche fare questo. Infatti si posano su tutta la nostra legna e, quando cerchiamo di scacciarle, ne arrivano invece ancora di più. Vogliamo allora bere un sorso d'acqua, ma appena apro la borraccia con quella rimasta, riescono ad infilarsi anche lì. Getto la borraccia a terra, arrabbiata, e impreco contro questi stupidi insetti.

Improvvisamente si alza addirittura sulla nostra strada un muro di farfalle.

- Gli strateghi vogliono farci andare da qualche parte. - sussurra Garett – E non credo che stiano lavorando solo su di noi.

Capisco cosa vuole dire.

- Vogliono costringerci a combattere con gli altri tributi. - aggiungo io – Vogliono garantirsi il gran finale.

Lo guardo preoccupata.

- Io non mi piegherò ai loro voleri! - esclama allora lui, cominciando a correre verso il muro verde che svolazza davanti a noi.

Appena lo tocca però viene scaraventato all'indietro, come respinto prepotentemente da qualcosa. Mi precipito a soccorlerlo, ma non sembra avere lesioni di alcun genere.

- Le farfalle formano un campo di forza. - constato, e lui annuisce.

- È abbastanza forte da non farci passare, ma non abbastanza da ucciderci o ferirci. - dice mestamente Garett quando si rialza.

- Dobbiamo piegarci ai loro voleri, Garett. - gli sussurro – Dobbiamo combattere.

Garett mi abbraccia goffamente, come aveva fatto dopo l'inno, ed è come se quell'abbraccio mi parlasse. Dice quello che sapevamo fin dall'inizio dei giochi. Sopravviverà soltanto uno tra noi. Perché siamo tributi.

Tentiamo disperatamente di aggirare il muro di farfalle, ma quello si muove con noi. Quindi ci limitiamo a seguire il sentiero indicatoci dagli strateghi, impugnando saldamente le nostre armi. Non parliamo, ma a volte ci osserviamo, come se fossero gli ultimi attimi in cui potremmo farlo. Soltanto una volta io mi arrischio a prendere la parola. Chiedo: - Quali sono gli altri tributi rimasti?

- Magenta, del distretto 1, Tarya, del distretto 2, Lurn, del distretto 4, e la ragazza del distretto 6.

La conversazione muore lì. Quindi rimaniamo noi due, i Favoriti e la ragazza del 6. Sinceramente pensavo che gli strateghi avrebbero aspettato ancora un po' prima di pensare al gran finale.

Camminiamo per una buona mezz'ora, prima di sentire dei passi. Vengono dalla nostra destra. Ci voltiamo e scorgiamo tre tributi in lontanaza. I Favoriti. Non ci hanno visto, quindi decidiamo di nasconderci dietro due grossi cespugli. Forse così riusciamo ad utilizzare l'effetto sorpresa.

Stringo la spada in una mano e il coltello nell'altra. Proprio mentre i Favoriti sono abbastanza vicini da poter provare un attacco, però, sbuca davanti a noi la ragazza del distretto 6. Questa non ci voleva. Lei ci vede e sono sicura che i Favoriti vedano lei. Ci viene incontro brandendo una lunga spada e Garett incocca una freccia. Non la uccide subito però. Sta pensando a quanto sia conveniente farlo, probabilmente. Infatti, se noi adesso la uccidiamo, i Favoriti scopriranno la nostra posizione e forse ci uccideranno prima che riusciamo a scappare. Ma, se restiamo qui o tentiamo subito di scappare, ci sono buone probabilità di essere uccisi sia dalla ragazza, che dai Favoriti. Comunque, in ogni caso, l'effetto sorpresa è rovinato.

Evidentemente però Garett decide di farla subito finita, perché in un attimo il collo del tributo del 6 è trapassato da una sua freccia e un cannone spara. Così ci alziamo e iniziamo a correre il più velocemente possibile. Mi volto un secondo a controllare i Favoriti. Ci inseguono fuiosamente brandendo le loro armi. Una di loro ha anche un arco e mi colpisce al fianco con una freccia.

Cado irreparabilmente in ginocchio, ma, grazie all'aiuto del mio alleato, mi rialzo quasi subito. Comunque non riesco più a correre veloce come prima e vedo i Favoriti guadagnare sempre più terreno.

È fatta. Sono morta. Addio Panem, addio distretto 10, addio vita. Tanto vale consegnarmi direttamente nelle mani degli altri tributi e dare a Garett un ultima opportunità di vincere.

Sto quasi per fermarmi e sacrificarmi per lui, quando proprio Garett sembra aver avuto la stessa idea.

Torna indietro di corsa e si prepara a fronteggiare i tre Favoriti per proteggermi. Come avevo fatto io per proteggere Harly e gli altri alleati vicino al fiume.

- Scappa, Eve! - mi grida lui.

- Non ci penso nemmeno! - protesto io, aiutandolo ad affrontare gli altri tributi.

Garett col suo arco uccide subito Tarya e io ferisco Lurn al braccio con la spada.

- Ma guarda! Due innamoratini che si proteggono a vicenda. Che pena! - ci schernisce Magenta, la compagna di distretto di Garett.

Io non ci penso due volte e lancio il mio coltello verso il suo cuore. Due cannoni sparano, segnalando la morte dei due tributi. Però, mentre guardo il corpo di Magenta cadere a terra, Lurn mi spinge e anch'io cado a terra a mia volta.

Indietreggio velocemente. Lurn prende la mira. Scaglia la sua grossa lancia, che però non mi colpisce.

Garett mi sfreccia davanti, beccandosi l'arma in pieno petto.

Alla fine è stato lui a sacrificarsi per me, come Talo. E per questo adesso mi sento una persona terribile.

- No! - grido, gettandomi su Lurn.

Lui tira fuori una spada, così ci combattiamo ad armi pari. All'inizio sembra quasi avere la meglio su di me, ma adesso non mi arrenderò facilmente.

Con una rapida mossa lo disarmo e successivamente penetro lentamente con la lama nel suo stomaco. Il sangue inizia a zampillare. Io mi avvicino al suo orecchio e sussurro: - Questo è per Talo, per Vlex, per Harly, per Garett e per tutti gli altri.

Poi lo lascio accasciarsi sull'erba mentre un altro cannone spara. Provo una strana sensazione. Come se qualcuno mi stesse applaudendo in questo momento. Sono esaltata.

Un rumore metallico mi riporta alla realtà. Mi volto e vedo Garett, disteso su un fianco su una pozza di sangue. Ha appena gettato via la lancia di Lurn e si tiene la pancia con entrambe le mani.

Sono un mostro. Ho lasciato che gli Hunger Games mi cambiassero, che mi rendessero un'assassina spietata proprio come i Favoriti che ho appena ucciso.

Mi avvicino al mio alleato e lo guardo. In faccia gli si legge solo dolore. Sta tossendo, sputando sangue, e nel profondo del mio cuore so che non ce l farà.

- Forse se prendo qualche foglia dallo zaino... - dico.

- No! - grida Garett, fermandomi.

I suoi occhi verdi sono ridotti a fessure, ma mi fissano ancora come quella volta in cui l'avevo medicato nella grotta.

Sorride.

- Hai vinto. - mi dice.

- Garett... - all'inizio non so cosa dire e sento le lacrime scorrermi sulle guance – Perché ti sei sacrificato per me?

- Perché dovevo farlo. – risponde, sempre sorridendo.

Allora sorrido anch'io, ma è un sorriso triste, che mi costa un mare di fatica.

- Mi dispiace tantissimo Garett.

- Almeno nessuno di noi ha dovuto uccidere l'altro.

Adesso sto veramente singhiozzando. Sono distrutta. Vorrei solo far provare a tutta Capitol City quello che sto provando io adesso grazie ai loro giochi.

- Sono contento di averti conosciuto, Eve. - dice.

- Anch'io Garett.

Sento che se ne sta andando. Si rigira sulla schiena. La bocca è socchiusa e respira appena.

Mi avvicino lentamente a lui e gli accarezzo i capelli corvini. I suoi occhi continuano a fissarmi e, nonostante tutto, lui sorride ancora.

- Baciami. - mi sussurra.

Io mi chino su di lui e poggio le mie labbra sulle sue. È solo un momento, ma mi fa dimenticare dove sono, cosa sta succendo e cosa probabilmente succederà.

Il suo respiro si ferma. Poggio la mia mano sul suo cuore. Non batte.

- Garett no! Non andartene Garett! - urlo talmente forte che alcuni uccellini posatisi sui rami di alcuni alberi davanti a me volano via preoccuparti – Garett! Ti prego.

Mi piego sul suo petto, macchiandomi di sangue. Un cannone spara ed io mi sento vuota.

Se n'è andato anche lui, ma ad ucciderlo non è stato Lurn, adesso lo capisco. Sono stati gli strateghi con le loro maledette farfalle verdi. È stata Capitol City.

Così alzo lo sguardo verso il cielo e parlo, rivolgendomi proprio alla capitale.

- Vedete questa faccia? - dico – È la faccia di chi avete cercato di cambiare per il vostro interesse. Di chi avete mandato a morire, e adesso vive.

E mentre pronuncio queste parole vedo una farfalla bianca volteggiarmi sopra il naso e poi andarsi a posare sulla parte del pento di Garett dove c'è un cuore che non batterà più.

Ricordo le sue parole. Le farfalle bianche comunicano che va tutto bene.

Quindi è finita. Ce l'ho fatta.

Sono la vincitrice degli Hunger Games.

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: EMNancy