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Autore: Youhavesavedme_    03/09/2013    4 recensioni
In questa storia Taylor dichiarerà che Harry le manca, e la sua ragazza, gli confesserà alcune cose, finiranno per litigare, ma alla fine lui la perdonerà, perché scoprirà una cosa importante.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’m alone without Harry.

“La cantante Taylor Swift, che è stata intervistata, per il nostro giornale ha dichiarato di sentirsi sola, senza Harry Styles. Ma come prenderà tutto questo la sua ragazza? E come prenderà tutto questo il giovane cantante?”

Non ci posso credere, ha avuto il coraggio di dire che gli mancava, ha avuto la faccia tosta di dire che senza di lui non riusciva a stare, che si sentiva sola senza di lui.

Poverina.

Ed in più, hanno avuto il coraggio di mettermi in mezzo, chissà quali cose avrà detto su di noi, chissà quali idiozie si sarà inventata per buttare fango sulla nostra storia, chissà cosa penseranno le persone di LUI.

Sentii la porta sbattere, segno che lui era tornato, e che era nervoso. Raggiunsi la sala, e lo vidi mentre teneva tra le mani una rivista, QUELLA rivista, e la stava stritolando il più possibile, quasi come se volesse trasferire tutta la sua rabbia su quella rivista.

Harry: Ally, ti rendi conto di quello che è andata a dire? Ha detto che tu non mi meriti, ha detto che non dovresti stare al mio fianco, ed inoltre ha aggiunto che non puoi essere così tanto amata dalle fan, perché mi tieni nascoste delle cose.

Non appena pronunciò l’ultima frase mi irrigidii.
Forse era il momento di parlargliene.

Harry: Ma io so che tu non mi mentiresti mai, vero Ally?

Perfetto.
Era proprio questo che aspettavo.

Harry: Ally, rispondimi.
Allyson: Harry, io qualche giorno fa, ho avuto uno scontro con lei, solo che ho preferito non dirtelo, per non farti innervosire.
Harry: Parla.
Allyson: L’ho raggiunta, e le ho detto alcune cose. Ad esempio, che lei ti aveva trattato come un oggetto, che ti aveva rinchiuso in una gabbia, che tu eri costretto ad abbandonare i ragazzi pur di stare con lei, che alcune volte tornavi in aereo solamente con lei, invece di stare con i tuoi “fratelli”, perché lei ti obbligava a non lasciarla sola. Ti rendi conto che ti aveva chiuso nel suo mondo?
Harry: Probabilmente quello che hai detto tu è vero, anzi ammetto che sia vero, però io mi chiedo con quale diritto tu sia andata a parlare con lei. Non dovevi farlo, non era necessario ora che tutto è finito.
Allyson: Tu hai il coraggio di difenderla, nonostante lei ti abbia obbligato a fare quello che voleva?
Harry: Io non difendo nessuno, semplicemente sai che quello che sto dicendo è vero, e tu non avevi nessun diritto di parlarle in quel modo.
Allyson: L’ho fatto, perché tu non avresti avuto il coraggio di farlo. Sei sempre così, preferisci evitare i litigi, piuttosto che affrontare le persone che ti hanno fatto del male.

Merda.

Non avevo pensato a ciò che avevo detto. Sapevo che da questo punto di vista fosse molto sensibile.
Lo vidi incupirsi. Si mise la giacca, ed uscì di casa sbattendo la porta, come in ogni nostro litigio.
Avevo appena ferito la persona più importante della mia vita, e non sapevo come rimediare.

Mi stesi sul divano, infondo già sapevo che quando si arrabbiava, non tornava presto a casa, aveva bisogno di prendere a calci tutto ciò che si trovava davanti, pur di non far del male alla persona che si trovava davanti. Non voleva fare la fine di suo padre, che per rabbia aveva picchiato sua madre, quindi non voleva farmi del male.
Mi addormentai dopo un po’, sperando che non gli fosse successo nulla.

Pov’s Harry
Non appena ebbi sbollito la rabbia, tornai a casa, trovando la mia Ally sul divano. Non riuscivo a rimanere arrabbiato con lei per molto tempo, ma stavolta avrei fatto il duro, non volevo che ogni volta l’avesse vinta lei.
Le accarezzai la guancia, e vidi che si stava svegliando, così smisi, e mi alzai, ma lei mi tirò per un braccio, per quanto potesse fare una persona mezza addormentata.

Pov’s Allyson
Allyson: Mi dispiace Harry, non volevo farti stare male, le parole mi sono uscite di bocca, senza che io le controllassi.

Harry non mi rispondeva, nonostante mi stesse guardando negli occhi, e nonostante non avesse mai fatto perdere il contatto ai nostri occhi.
Stava cercando di alzarsi dal divano, ma io non glielo permisi, sedendomi addosso a lui.

Allyson: So che ora vuoi fare il duro, e probabilmente non mi parlerai per un po’, ma devi sapere che mi dispiace davvero, devi sapere che non volevo ferirti, ma infondo la prima ad essersi sentita ferita sono stata io. Tu hai preferito prendere le sue difese, piuttosto che ammettere ciò che ti ha fatto. Perché sai che quello che ho detto è vero. Il suo è stato quasi un modo per farti tornare da sé, solo ora, perché sa che…

Mi fermai prima di dire altro, ma lui si era accorto che avevo lasciato qualcosa in sospeso.

Harry: Lei sa, che cosa?
Allyson: Niente Harry, lo saprai quando sarà il momento.
Harry: Il momento per cosa? Ti rendi conto che mi stai tirando fuori, da una cosa, magari importante? Come hai il coraggio di nascondermi che magari mi stai tradendo? O che te ne vuoi andare? Devi dirmi quello che sta succedendo.
Allyson: *gridando* Va bene, probabilmente sono incinta, di tuo figlio? Contento?

Cercai di alzarmi, ero furiosa, ma lui mi tirò per un braccio, mi fece sedere di nuovo addosso a lui e mi diede un bacio.

Harry: Quindi, mi stai dicendo, che per casa nostra girerà una piccola Allyson?
Allyson: O un piccolo Harry.
Harry: O dei piccoli Harry ed Allyson.
Allyson: Ora non affrettiamo le cose, non ne sono sicura, però, spero sia vero. Comunque, non ti perdono così facilmente, uomo di poca fede. E riprendendo il discorso di prima, lei ha affermato in questa intervista che tu le manchi, solo perché gridando, nella litigata, gliel’ho fatto scoprire. Mi prometti che starai accanto a me? Soprattutto ora, che potrei aspettare tuo figlio?
Harry: Non devi dubitare nemmeno un attimo di me, io ti starò accanto in ogni attimo, e non ti abbandonerei, nemmeno se Taylor me lo chiedesse in ginocchio.
Ci baciammo di nuovo, e lui mi accarezzò la pancia.
Allyson: Ti ho detto di non affrettare le cose.
Harry: Vieni qua, scema.

Mi abbracciò, e ci baciammo di nuovo.
  
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