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Autore: BabyLolita    03/09/2013    6 recensioni
Sophie e Kentin sono amici da sempre. Lei però si è accorta di essere innamorata di lui e decide di confessarglielo l'ultimo giorno di scuola. Ma i due, a causa del padre di lui, dovranno separarsi. Sophie vacillerà e non saprà più se dichiararsi o meno, fino a quando non prenderà una decisione definitiva, proprio quando lui sta per sparire davanti ai suoi occhi.
Preso dal capitolo 3:
Così dicendo mi sfila l’elastico dai capelli, che ricadono dolcemente alle mie spalle. Se lo infila al polso e poi mi passa una mano dietro la nuca accarezzandomi dolcemente. Poi mi percorre con la stessa mano tutta la schiena facendomi venire i brividi. Con l’altra mi stringe a lui mentre il suo respiro scalda le mie labbra. Sta per baciarmi ancora. E dio solo sa quanto desidero questo bacio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kentin, Nathaniel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-   Sophie! Sbrigati che facciamo tardi se no! –
-   Arrivo! Dammi un secondo e scendo!! –
Urlo dalla finestra di camera mia. Mi infilo di fretta la mia felpa azzurra e scendo le scale afferrando la tracolla ed uscendo salutando rapidamente i miei genitori. Scendo i pochi gradini del vialetto di casa e varco il cancello. Kentin è li che mi aspetta con un mazzo di violette in mano che mi porge guardandomi attraverso quei suoi occhiali rotondi che lo fanno sembrare un po’ uno sfigato, ma che a me piacciono comunque. Afferro il mazzo di fiori al volo e gli schiocco un bacio sulla guancia, afferrandolo per mano.
-   Forza andiamo! –
Dico facendogli uno dei miei più bei sorrisi. Già, perché solo quando sono con lui riesco ad essere tanto felice ed allegra. Kentin ha qualcosa che mi ha fatto sentire il bisogno di stargli accanto, infatti fin da piccoli sono sempre stata al suo fianco, prendendomene cura e difendendolo dai bulli. Quella sua aria indifesa e triste mi ha sempre fatta sentire protettiva nei suoi confronti e con il tempo mi sono accorta che i miei sentimenti per lui sono mutati. Fin da piccoli Kentin è sempre stato dolce e gentile con me, ancora adesso mi copre di attenzione ed ogni mattina mi viene a prendere davanti a casa per andare a scuola assieme. Frequentiamo la terza media e siamo ancora dei bambini ma una parte di me sente che, per quanto il mio corpo sia ancora piccolo e privo di ogni forma femminile,  culla dentro di se un nuovo ed intenso sentimento. La mia mano stringe forte la sua, mentre il suo sorrisino da bambino divertito gli illumina il volto. Il mio cuore batte forte ma non posso confessargli i miei sentimenti, non ora per lo meno. Ho deciso che l’ultimo giorno di scuola, prima dell’inizio delle vacanze, glielo dirò. Vuoterò il sacco, mettendomi totalmente a nudo davanti a questa persona che ormai conosco da anni. Arriviamo a scuola ed entriamo in classe. Nessuno dei nostri compagni fa più caso al fatto che arriviamo stringendoci la mano. Kentin è reputato uno sfigato da tutti da prima ancora che diventassimo amici e tutti pensano che io gli stia accanto solo per pietà, anche se sono la prima a smentire sempre la cosa. Ci sono stati periodi in cui ci prendevano in giro dicendoci che eravamo fidanzati, ma non facemmo troppo caso alla cosa e le prese in giro smisero poco dopo. Manca un mese alla fine della scuola, e più i giorni passano più dentro di me qualcosa si agita. Mi sembra ridicolo aver dato una data precisa al giorno della mia confessione. Peggio di avere una scadenza per la consegna di un lavoro. Ma so bene che se non faccio così non riuscirò mai a dirgli tutto. Adesso siamo qui, seduti in fondo alla classe, che ci scriviamo messaggi tramite un quaderno come facciamo sempre.
-   Ho un regalo per te Sophie! –
Lo guardo incuriosita e lui mi sorride facendomi avvampare il volto. Alla fine delle lezioni usciamo e Kentin mi porta sul retro della scuola dove teniamo i conigli. Mi fa sedere a terra e mi dice di chiudere gli occhi. Ubbidisco e sento che mi tocca i capelli. Li porto a media lunghezza, infatti arrivano giusti sulle spalle e sono neri come la notte. Quando smette di toccarmeli sento che me li ha raccolti. Subito dopo avverto il suono di una macchina fotografica ed apro gli occhi spaventata. Lo guardo con aria interrogativa e lui mi porge la macchina fotografica facendomi vedere ciò che ha appena fotografato. I miei occhi si sgranano e poi successivamente si addolciscono. La foto rappresenta il retro della mi testa dove Kentin ha raccolto i miei capelli in un bellissimo elastico verde glitterato. Lo guardo e gli salto al collo felicissima. Questo sarà il mio prezioso tesoro per tutta la vita. Lui asseconda l’abbraccio ma poi mi allontana di scatto. Si toglie gli occhiali e mi guarda cupamente, mentre sento che sta per darmi una brutta notizia:
-   Sophie tra un mese…me ne andrò –
-   C-cosa?! –
-   Già…mio padre mi ha iscritto alla scuola militare. Starò via per due anni –
-   Ma come?! Perché?! –
-   Beh perché mio padre dice che non ha senso che io mi faccia ancora difendere da una ragazza – dice grattandosi goffamente la nuca sforzandosi di sorridermi – quindi farò il militare per rafforzarmi e poi tornerò da te –
-   Mi lascerai da sola?! –
Scoppio a piangere. Il dolore è troppo forte per tenermelo dentro e le lacrime scendono pesanti sul mio viso. Perderò il mio migliore amico nonché mio primo amore così di punto in bianco? Perché?! Perché deve succedere proprio a me?! Kentin mi stringe a se ed io affondo nel suo gracile petto cercando di trovare un conforto che so non arriverà. Piago tra le sue braccia per parecchi minuti, che mi sembrano ore, giorni, mesi, addirittura anni. Già…anni che passerò separata da lui. Ed il mio legame con lui? Le nostre giornate passate assieme? Ed i miei sentimenti? Mi allontano dal suo petto e gli accarezzo le labbra. Ho paura di baciarlo, infondo sono solo una bambina. Ma sento che sto per perderlo, temo che si dimenticherà di me. Non so cosa prova lui per me. Se sono una semplice amica probabilmente si dimenticherà di me, ed io mi sentirò ancora più sola. Lo bacio sulla guancia e gli dico ciò che passa per la mia mente in quel momento:
-   Ti aspetterò, se mi prometterai di tornare da me – mi sorride ancora, ma questa volta serenamente.
-   Tornerò, te lo prometto –
-   Non dimenticarti di me! –
-   Non lo farò! Sei la mia migliore amica! –
Una crepa si forma nel mio cuore. Quindi sono solo questo? Non avrei dovuto illudermi, eppure non sono riuscita ed evitare di farmi castelli in aria pensando a noi. Quel noi che ho appena capito che non esisterà mai. Mi allontano da lui e mi alzo, allungandogli la mano. Torniamo ognuno a casa propria. Mi fiondo in camera mia affondando la testa nel cuscino mentre le mie lacrime riprendono a scendere. Oltre a perdere il mio primo amore, ho appena capito che per lui non sono altro che la sua migliore amica. Con che faccia gli confesserò i miei sentimenti a questo punto? Mi asciugo le lacrime e mi alzo dal letto scendendo al piano di sotto, dove so che mia madre mi sta aspettando. Io ho la madre migliore del mondo. È sempre disponibile a parlare ed ad ascoltarmi. Mi siedo vicino a lei sul divano che subito spegne la televisione e si gira nella mia direzione. Io inizio a parlare e nel farlo piango ancora. I miei occhi fanno male e mia madre mi stringe a lei in uno dei suoi abbracci consolatori che sono un toccasana nei momenti di dolore. Poi la vedo alzarsi facendomi l’occhiolino. Quando torna al mio fianco mi posa una scatola sulla ginocchia, io la guardo con aria interrogativa:
-   Avevo deciso di dartelo per natale, ma penso che sia più utile dartelo adesso –
Scarto il pacchetto in fretta e furia ed i miei occhi si illuminano non appena ne estraggo il contenuto. Un cellulare!! Abbraccio mia madre e prendo in mano il telefonino, ci infilo dentro sim e batteria poi corro da Kentin. Busso ripetutamente alla sua porta fino a quando non lo vedo comparire davanti a me. Gli agito davanti il cellulare esultando, proponendogli di sentirci tramite chiamate e messaggi negli anni in cui sarà lontano. Kentin mi salta in braccio facendomi cadere all’indietro ed io rido divertita. Entriamo in casa sua e ci scambiamo i numeri di cellulare, poi gli porgo il mignolo della mia mano per stringerci ufficialmente una promessa:
-   Io prometto di aspettare il tuo ritorno, e tu promettimi di non dimenticarti di me e di tornare soddisfatto di te stesso! –
Kentin mi fa il suo solito sorriso da quarantadue denti e stringe il suo mignolo con il mio. Sigilliamo la promessa così, in questo pomeriggio di Maggio, mentre Giugno si avvicina.
Purtroppo le mie preghiere di rallentare il tempo non hanno funzionato, perché il giorno della partenza di Kentin è arrivato ed io non posso fare a meno di sentirmi morire dentro. Abbiamo passato il mese scorso vivendo praticamente sotto lo stesso tetto. Avevo dormito quasi sempre da lui, e quando non potevo io era lui a dormire da me. Ed ora ci ritroviamo davanti a questo treno, Kentin difronte a me alcuni  minuti prima della partenza. Lui mi sorride e mi mostra il suo mignolo ricordandomi la nostra promessa ed io gli sorrido e lo abbraccio. Subito lui fa altrettanto e costringo le lacrime a non scendere. Voglio che l’ultimo ricordo che ha di me sia quello di una ragazza sorridente. Il treno sta per partire e Kentin si allontana da me, salendo sulla locomotiva ed accomodandosi al suo posto mentre i miei occhi non abbandonano mai la sua figura. Ed ora mi ritrovo davanti al finestrino di un treno dove dall’altra parte c’è lui. Kentin si alza in piedi ed apre il finestrino facendomi un ultimo saluto. Poi si siede ed io poggio la mano sul finestrino, mentre lui mette la sua sopra la mia. Le nostre mani hanno la stessa identica dimensione. Chissà tra due anni come saremo diventati. Il treno inizia a partire ed io mi allontano. Lo sguardo triste di Kentin fa scendere quelle lacrime che trattengo a forza ed inizio a correre nella direzione del treno. Non posso permettere che finisca così. Non posso lasciarlo partire senza avergli confessato i miei sentimenti! Me ne pentirò per tutta la vita se non sarò sincera con lui. Mentre corro gli urlo di aspettare perché ho qualcosa da dirgli. Kentin si sporge dal finestrino e mi dice di scriverglielo per messaggio perché non mi sente. Ma non posso. Non voglio confessargli in miei sentimenti tramite uno stupido messaggio. Raccolgo tutto il fiato che ho in corpo e gli urlo:
-   TU MI PIACI!! –
Mi inchiodo a terra per riprendere fiato mentre i miei occhi continuano a guardare i suoi, che sono sorpresi e sconcertati. In quel momento mi pento della mia dichiarazione. Infondo sono solo la sua migliore amica. Il treno sparisce poco dopo ed io mi siedo su una panca li vicino. Non trascorre molto tempo prima di sentire vibrare il cellulare nella mia tasca. So che è lui. Apro il messaggio subito, è inutile girarci intorno. Quello che leggo subito dopo mi rende la persona più felice della terra:
“mi piaci anche tu!”
 stringo forte al mio petto il cellulare, cercando di sentire il calore di quelle parole scaldarmi da dentro. Torno a casa e quella sera decidiamo di metterci assieme. Abbiamo appena iniziato una relazione a distanza. Chissà come andrà a finire…



Commento dell'autore: Ecco qui la mia nuova storia! Per una volta ho deciso di non farla usando Castiel da personaggio principale maschile, o sarei stata monotona xD Come pensate che si evolverà questa storia? Sophie resterà fedele a Kentin o si innamorerà di qualcun altro? E voi credete alle relazioni a distanza??
   
 
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